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3. Il caso francese: Premessa

3.5 Risultati e discussione

3.5.2 Strategie riscontrate

Oltre alla descrizione dei problemi, le interviste hanno altresì fornito dei dati molti interessanti, volti a mettere in evidenza le specificità e le tendenze dell'agricoltura nel territorio analizzato. Infatti, di fronte ai problemi che attualmente l'agricoltura della ville nouvelle conosce, gli agricoltori hanno sempre cercato e stanno adottando delle strategie, in grado di rendere redditizia la loro attività agricola, che risulta sì essere diventata un'attività sempre più dura, ma, al contempo, sempre funzionante, in quanto gli agricoltori hanno trovato delle soluzioni, delle strategie, capaci di renderla

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economicamente accettabile. Le interviste hanno, infatti, messo in luce come gli agricoltori si siano organizzati di fronte alle difficoltà e come essi abbiano diversificato, laddove necessario, perseguendo, da sempre, l' obiettivo di valorizzare e mantenere il loro lavoro.

Di fronte alle difficoltà, la maggior parte degli agricoltori ascoltati segue tutte o alcune delle seguenti strategie:

• Diversificazione dell'attività agricola

• Concertazione con i cittadini, i politici locali, la Camg

• Attività pedagogica

• Collaborazione non ufficiale tra agricoltori

• Sicurezza o meno di ripresa dell'azienda familiare

Sicuramente, la parola chiave, emersa dagli incontri effettuati, è rappresentata dal termine "diversificazione". La diversificazione si esprime in maniera diversa presso i differenti agricoltori, ma le interviste hanno evidenziato come tutti gli agricoltori credano che l'attività agricola possa continuare a svilupparsi solamente se prevedrà la diversificazione al suo interno e dunque se assocerà all'attività primaria principale delle attività supplementari come, per esempio, la vendita diretta in azienda all'interno di quei locali non più utilizzabili per l'attività agricola attuale, e nei quali gli agricoltori possono vendere i loro prodotti e quelli degli agricoltori vicini, o creando delle piattaforme per accogliere i residui di potatura degli spazi verdi della città, utilizzandoli poi come compost per le colture, oppure attraverso l'affitto di locali

agricoli, per i quali viene cambiata la destinazione d'uso (studi di progettazione, sale di ricevimento per cerimonie,ecc.), ma anche rifornendo le AMAP o aumentando la gamma di prodotti da vendere, attraverso la costruzione di serre, o ancora, proponendo la raccolta in azienda.

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Tutte le indagini, pertanto, hanno dimostrato l'importanza e la necessità della diversificazione dell'attività agricola, al fine di

permettere agli agricoltori di vivere

dignitosamente e quindi, di consentire loro di continuare la loro attività. Infatti, è emerso che l'allargamento della gamma delle attività è indispensabile per migliorare i redditi agricoli, rispondere alla domanda dei consumatori e creare un impiego per il/la consorte.

Molto frequente è risultata anche la stretta

collaborazione tra gli agricoltori, i quali cooperano fra loro in maniera non ufficiale, attraverso la condivisione delle macchine agricole e/o lo scambio di prodotti da vendere in azienda, al fine di aumentare la gamma di articoli da proporre ai clienti e permettere, quindi, a quest'ultimi di acquistare la merce presso un unico punto vendita.

Le interviste hanno, inoltre, fatto emergere l'associazione agricoltura

biologica/moda/mancanza di conoscenza dell'attività agricola presso i cittadini, quindi, la necessità di far comprendere alla popolazione le tecniche agricole, le scelte degli agricoltori e i metodi da loro utilizzati, attraverso l'attività pedagogica, la quale può, a pieno titolo, essere considerata una vera e propria strategia adottata dagli agricoltori.

Molti agricoltori, in particolar modo quelli aventi l'azienda certificata in "agricoltura integrata", infatti, effettuano già attualmente attività pedagogica, sensibilizzando i consumatori e la loro clientela, mediante l'organizzazione di visite

in azienda, incontri con i consumatori,

realizzazione di pannelli esplicativi, ecc.

Per cercare di ridurre il problema della mancanza di conoscenza dell'agricoltura, la maggior parte degli agricoltori ha, inoltre, dei rapporti diretti con la Camg, che, lavorando, in stretta collaborazione, con la Chambre d'Agriculture di Seine-et-Marne, la SAFER e l'AEV, cerca di far mantenere in vita l'attività agricola nel territorio (9).

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Voir le site web: www.marneetgondoire.fr

Fig. 49 : Pannello espositivo.

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La concertazione tra i differenti attori del territorio risulta, infatti, un'altra strategia adottata dagli agricoltori. Per cercare di limitare il problema della mancanza di conoscenza dell'agricoltura, ad esempio, la Camg sta realizzando e distribuendo dei pannelli esplicativi per far conoscere alla collettività il "mondo agricolo", al fine di promuovere il rispetto del mestiere dell'agricoltore. In concertazione con la Camg, allo stesso tempo, gli agricoltori hanno anch'essi cercato di comprendere e rispettare i cittadini, cercando, per esempio, di non lavorare la domenica o la notte. Al fine di cercare di ridurre anche il problema delle circolazioni agricole e sensibilizzare la collettività, la Camg ha proposto un lavoro di ricerca, che ha portato alla redazione e divulgazione di un opuscolo, nel quale vengono descritti i principali problemi che gli agricoltori incontrano relativamente alle difficoltà a circolare con i mezzi agricoli in prossimità dei centri urbani (Camg, 2008). Infine, in partenariato con la SAFER e l'AEV, la Camg esercita anche una sorveglianza fondiaria al fine di poter acquisire terreni agricoli messi in vendita (terreni non edificabili). L'obiettivo della Camg è quello di proporre agli agricoltori un'offerta locativa di lunga durata sulle parcelle acquisite dalla comunità di agglomerazione, al punto che, per rinforzare quest' ultima azione, la Camg si sta mobilitando per dotarsi di un perimetro di protezione degli spazi agricoli e naturali peri-urbani (PPEANP). Questo strumento, infatti, permetterà di limitare il consumo non pianificato degli spazi agricoli per far posto alle urbanizzazioni e, al contempo, di favorire la continuità delle parcelle, fattore di vivibilità economica (10). La sicurezza o meno della ripresa dell'azienda familiare è, infine, un'altra importante carta che gli agricoltori considerano per organizzare le loro strategie. In effetti, tutti gli agricoltori che non avranno più la ripresa familiare dell'azienda non vogliono ingrandirsi o, addirittura, qualcuno ha chiesto l' esproprio totale. Al contrario, laddove la ripresa è assicurata, gli agricoltori sono sempre alla ricerca di buone strategie di gestione per garantire il mantenimento dell'attività agricola per il futuro.

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3.5.3 QUALE AGRICOLTURA PER IL FUTURO? PROPOSTA DI PISTE DA