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In questo capitolo presentiamo i risultati relativi all’analisi di moderazione e alla loro relativa interpretazione. Condurremo un’analisi preliminare, ovvero effettueremo una regressione lineare semplice per scoprire quali siano le influenze di base tra la Corporate Social Responsibility e la Corporate Political Activity e poi amplieremo l’analisi attraverso la regressione lineare multipla.

In primis considereremo come variabile dipendente CSR-Mean, che rappresenta la Corporate Social Responsibility, e come variabile indipendente Lobbying LN, che denota la Corporate Political Activity introducendo di volta in volta una variabile di moderazione diversa e andando ad analizzare, caso per caso, come variano i risultati.

In modo analogo, esamineremo la situazione in cui la Corporate Political Activity rappresenta la variabile dipendente e la Corporate Social Responsibility la variabile indipendente introducendo, come in precedenza, diverse variabili di moderazione.

Per concludere, andremo ad analizzare il caso in cui la variabile dipendente è rappresentata dal ROA (Return on Assets) e la variabile indipendente dalla Corporate Social Responsibility mentre la variabile di moderazione è data dalla Corporate Political Activity.

È interessante notare che l’ultimo caso che prenderemo in considerazione è speculare a quello in cui, restando il ROA la nostra variabile dipendente, sia considerata come variabile indipendente la Corporate Political Activity e come variabile moderatrice la Corporate Social Responsibility, per cui ci soffermeremo soltanto sul modello anticipato poc’anzi.

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4.0 Analisi preliminari: effetti di base della Corporate Political Activity sulla Corporate Social Responsibility e della Corporate Social Responsibility sulla Corporate Political Activity

Prima di andare a effettuare una regressione moderata, abbiamo effettuato una regressione lineare semplice per capire quali fossero gli effetti di base della CPA sulla CSR e viceversa. Presentiamo di seguito i risultati ottenuti:

Variabile indipendente Variabile dipendente Beta standardizzati Significatività

Lobbying LN CSR-Mean 0.229 0.002 Pencle1_Human Rights 0.140 0.065 Pencle2_Employ 0.065 0.389 Pencle3_Social&Community 0.066 0.385 Pencle4_Environment 0.248 0.001

Figura 6 Effetti di base della CPA sulla CSR (e sulle sue dimensioni)

Come possiamo notare dalla Figura 6, la Corporate Political Activity (Lobbying LN) ha un effetto statisticamente molto significativo (0,001 < p < 0,01) di segno positivo (+ 0,229) sulla Corporate Social Responsibility (CSR-Mean). Inoltre, risulta che la CPA ha un effetto statisticamente molto significativo (0,001 < p < 0,01) di segno positivo (+0,248) sulla dimensione ambientale della CSR.

Variabile indipendente Variabile dipendente Beta standardizzati Significatività CSR-Mean Lobbying LN 0.229 0.002 Pencle1_HumanRights 0.140 0.065 Pencle2_Employ 0.065 0.389 Pencle3_Social&Community 0.066 0.385 Pencle4_Environment 0.248 0.001

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Come osserviamo nella Figura 7, l’effetto di base della Corporate Social Responsibility sulla Corporate Political Activity risulta statisticamente molto significativo (0,001 < p < 0,01) di segno positivo (+ 0,229) ed in modo analogo, anche l’effetto di base della dimensione ambientale della CSR sulla CPA risulta molto significativo (0,001 < p < 0,01) di segno positivo (+0,248).

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4.1 A) Effetto della Corporate Political Activity sulla Corporate Social Responsibility moderato dalla variabile State Owned

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Come si può notare dalla Figura 8, anche se le influenze singole delle variabili Lobbying LN e StateOwned sulla variabile CSR-Mean risultano essere statisticamente significative (0,01 < p < 0,05), l’interazione (X*W) risulta non significativa.

In particolare, osserviamo che la variabile Lobbying LN risulta avere un effetto di segno positivo (+ 0,0179) sulla variabile dipendente CSR-Mean e questo significa che un aumento dell’attività di lobbying provocherà per l’impresa un aumento delle attività di Corporate Social Responsibility, mentre la variabile State Owned denota un effetto di segno negativo (-0,4293) sulla medesima variabile, ovvero le imprese statali tendono ad impegnarsi di meno nelle attività di CSR rispetto alle imprese private.

Andiamo adesso ad analizzare i casi specifici ottenuti utilizzando come variabile dipendente i vari dizionari Pencle-Malaescu (vale a dire Pencle 1 HUMAN RIGHTS, Pencle 2 EMPLOYEES, Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY e Pencle 4 ENVIRONMENT), soffermandoci in particolare sulle casistiche che hanno prodotto risultati statisticamente significativi.

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Dall’analisi (Figura 9) si evince che l’influenza singola delle variabili State Owned e Lobbying LN su Pencle 1 HUMAN RIGHTS risulta non significativa, mentre l’interazione (X*W) risulta essere significativa (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+ 0,0141).

Nello specifico (Figura 10), la spiegazione dell’interazione (X*W) ci suggerisce che, le aziende che non sono di proprietà statale non presentano alcun effetto della variabile Lobbying LN sulla variabile Pencle 1 HUMAN RIGHTS, mentre per le aziende di proprietà statale risulta che un aumento dell’attività di lobbying porta un effetto positivo (+ 0,0167) sull’attenzione data dall’impresa alle attività sui diritti umani, con significatività (0,01 < p <0,05).

Come mostriamo di seguito, utilizzando come variabile dipendente Pencle 2 EMPOYEES, Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY e Pencle 4 ENVIRONMENT otteniamo un’interazione non significativa.

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In questo caso (Figura 11) osserviamo la non significatività statistica dell’ effetto della variabile indipendente sulla variabile dipendente e della variabile moderatrice sulla variabile dipendente, nonché la non significatività dell’interazione (X*W).

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Analogamente al caso precedente, abbiamo di nuovo una non significatività statistica dell’effetto della variabile indipendente sulla variabile dipendente e della variabile moderatrice sulla variabile dipendente, nonché una non significatività dell’ interazione (X*W). (Figura 12)

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In quest’ ultimo caso (Figura 13), tralasciando la non significatività dell’iterazione, possiamo notare l’effetto significativo (0,01 < p < 0,05) di segno positivo (+0,0526) della variabile Lobbying LN sulla

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variabile Pencle 4ENVIRONMENT, ovvero un aumento dell’attività di lobbying porta l’impresa ad aumentare la sua attenzione verso le attività relative alla salvaguardia dell’ ambiente.

4.1 B) Effetto della Corporate Political Activity sulla Corporate Social Responsibility moderato dalla variabile Media Exposure All

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In questo primo caso (Figura 14), notiamo un effetto statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) di segno positivo (+ 0,0218) della variabile Lobbying LN sulla variabile CSR-Mean, vale a dire che un aumento dell’attività di lobbying porta l’impresa a dedicarsi maggiormente alle attività di CSR. L’interazione (X*W) risulta statisticamente non significativa e alla medesima conclusione (non significatività dell’interazione) arriviamo anche scegliendo come variabile dipendente Pencle 1 HUMAN RIGHTS (Figura 15) , Pencle 2 EMPLOYEES (Figura 16), Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY (Figura 17) e Pencle 4 ENVIRONMENT (Figura 18). Esponiamo i risultati di seguito.

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L’ultimo caso (Figura 18) mette in risalto un effetto statisticamente molto significativo (0,001 < p < 0,01) e di segno positivo (+0,0626) della variabile Lobbying LN sulla variabile Pencle 4 ENVIRONMENT, questo significa che un aumento dell’attività di lobbying provoca un aumento dell’attenzione dell’impresa verso le attività relative alla tutela ambientale.

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4.1 C) Effetto della Corporate Political Activity sulla Corporate Social Responsibility moderato dalla variabile ROA

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I risultati ottenuti (Figura 19) mettono in evidenza un’influenza molto significativa (0,001 < p < 0,01) di segno negativo (- 0,0267) della variabile ROA sulla variabile CSR-Mean, questo indica che un aumento della performance finanziaria di un’impresa porta ad una diminuzione delle attività di Corporate Social Responsibility.

L’interazione (X*W) risulta essere anch’essa molto significativa (0,001 < p < 0,01) e di segno positivo (+ 0,0028).

La spiegazione dell’interazione può essere interpretata nel modo seguente: se un’impresa ha un ROA basso (corrispondente al sedicesimo percentile, ovvero 1,9652) non si ha alcun effetto della variabile Lobbying LN sulla variabile CSR-Mean, mentre per valori medi di ROA (corrispondenti al cinquantesimo percentile, ovvero 5,7000) si ha un effetto statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+ 0,0190) di Lobbying LN su CSR-Mean. Infine, per valori alti del ROA (corrispondenti all’ottantaquattresimo percentile, ovvero 13,2608) si nota un effetto estremamente significativo (p < 0,001) di segno positivo (+0,0399) della variabile Lobbying LN sulla variabile CSR-Mean.

In altre parole, per le imprese che presentano un ROA medio o elevato, un aumento dell’ attività di lobbying provoca un aumento della loro attenzione verso le attività di Corporate Social Responsibility.

Presentiamo di seguito i risultati ottenuti andando ad utilizzare come variabili dipendenti Pencle 1 HUMAN RIGHTS (Figura 20), Pencle 2 EMPLOYEES (Figura 21), Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY (Figura 22) e Pencle 4 ENVIRONMENT (Figura 23).

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In questo caso (Figura 20), gli effetti delle singole variabili Lobbying LN e ROA sulla variabile Pencle 1 HUMAN RIGHTS risultano essere statisticamente non significativi.

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L’interazione (X*W) risulta invece essere statisticamente significativa (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+ 0,0009). La spiegazione dell’interazione (X*W) mette in luce che per valori bassi e medi del ROA (corrispondenti rispettivamente al sedicesimo ed al cinquantesimo percentile, ovvero 1,9652 e 5,7000) non si ha alcun effetto di Lobbying LN su Pencle 1 HUMAN RIGHTS, mentre per valori alti del ROA (corrispondenti all’ ottantaquattresimo percentile, ovvero 13,2608) si ha un effetto statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) di segno positivo (+ 0,0099) della variabile Lobbying LN sulla variabile Pencle 1 HUMAN RIGHTS.

Detto in altri termini, per le imprese caratterizzate da livelli di performance finanziaria elevati, un aumento dell’attività di lobbying provoca un aumento della loro attenzione verso le attività di Corporate Social Responsibility inerenti alla difesa dei diritti umani.

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Dall’analisi (Figura 21) emerge un effetto non significativo della variabile Lobbying LN sulla variabile Pencle 2 EMPLOYEES ed un effetto molto significativo (0,001 < p < 0,01) di segno negativo (- 0,0377) della variabile ROA sulla variabile Pencle 2 EMPLOYEES.

L’interazione (X*W) risulta essere statisticamente significativa (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+ 0,0037). La spiegazione dell’interazione ci permette di affermare che per livelli di ROA bassi o

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medi (corrispondenti rispettivamente al sedicesimo e cinquantesimo percentile) non si ha alcun effetto della variabile Lobbying LN sulla variabile Pencle 2 EMPLOYEES, mentre per valori alti di ROA (ottantaquattresimo percentile, corrispondente a 13,2608) si ha un effetto statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) di segno positivo (+0,0330) della variabile Lobbying LN sulla variabile Pencle 2 EMPLOYEES.

In altre parole, per le imprese con una performance finanziaria elevata, un aumento dell’attività di lobbying provoca una maggior attenzione verso le attività di Corporate Social Responsibility inerenti alla tutela dei dipendenti.

Proseguiamo andando ad analizzare i risultati ottenuti con Pencle 3 e Pencle 4.

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Come possiamo notare dalla Figura 22, l’effetto di Lobbying LN sulla variabile Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY e di ROA sulla medesima variabile risultano statisticamente non signfiicativi ed in modo analogo, anche l’interazione mostra una non significatività.

Anche quest’ultima casistica (Figura 23), mette in luce la non significatività dell’interazione (X*W). Tuttavia, possiamo osservare la presenza di un effetto statisticamente molto significativo (0,001 < p < 0,01) e di segno negativo (- 0,0698) della variabile ROA sulla variabile Pencle 4 ENVIRONMENT, ovvero, un aumento della performance finanziaria dell’impresa provoca una diminuzione della sua attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente.

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4.2 A) Influenza della Corporate Social Responsibility sulla Corporate Political Activity moderata dalla variabile State Owned

Come il lettore noterà, cambiamo adesso punto di vista andando a considerare la Corporate Social Responsibility come variabile indipendente e la Corporate Political Activity come variabile dipendente. Ciò significa provare a capire se impegnarsi di più nella Corporate Social Responsibility produce anche un aumento delle attività di Corporate Political Activity.

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L’interazione risulta statisticamente non significativa, tuttavia notiamo esser presente un effetto statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) di segno positivo (+1,7320) della variabile CSR-Mean sulla variabile Lobbying LN (Figura 24). Ciò significa che un aumento dell’impegno nell’attività di Corporate Social Responsibility provoca un aumento dell’attività di lobbying da parte dell’impresa.

Presentiamo di seguito i risultati ottenuti andando a scegliere come variabile indipendente Pencle 1 HUMAN RIGHTS (Figura 25), Pencle 2 EMPLOYEES (Figura 26), Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY (Figura 27) e Pencle 4 ENVIRONMENT (Figura 28).

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Gli effetti singoli della variabile Pencle 1 HUMAN RIGHTS sulla variabile Lobbying LN e della variabile State Owned sulla variabile Lobbying LN risultano essere statisticamente non significativi. L’interazione (X*W) risulta invece essere vicina alla significatività statistica e come possiamo evincere dalla sua spiegazione per le imprese private un aumento di Pencle 1 HUMAN RIGHTS non provoca alcun effetto sulla variabile Lobbying LN mentre, per le imprese di proprietà statale l’aumento di Pencle 1 HUMAN RIGHTS provoca un aumento di lobbying di ben 11,5878 volte con significatività statistica (0,01 < p < 0,05). (Figura 25)

Spiegato in altri termini, per le imprese di proprietà statale un aumento nell’attenzione rivolta verso i diritti umani, porta ad aumentare l’attività di lobbying di quasi 12 volte.

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I risultati ottenuti con Pencle 2 EMPLOYEES (Figura 26) e Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY (Figura 27) evidenziano dei risultati non significativi.

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Con Pencle 4 ENVIRONMENT (Figura 28) invece, non solo otteniamo un’interazione statisticamente significativa, ma anche degli effetti della variabile indipendente sulla dipendente e della variabile moderatrice sulla dipendente significativi (0,01 < p < 0,05).

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Ciò che emerge è un effetto statisticamente significativo della variabile Pencle 4 ENVIRONMENT sulla variabile Lobbying LN (0,01 < p < 0,05) con segno positivo (+ 0,7045). Ovvero, un aumento dell’attenzione verso le attività di Corporate Social Responsibility inerenti all’ambiente provoca un aumento dell’attività di lobbying da parte dell’impresa. Anche la variabile State Owned denota un effetto statisticamente significativosulla variabile Lobbying LN (0,01 < p <0,05) con segno negativo (- 9, 7254), questo indica che le imprese di proprietà statale tendono a effettuare attività di lobbying in maniera molto più contenuta rispetto alle imprese private.

Infine, l’interazione (X*W) risulta essere - come anticipato in precedenza – anch’essa significativa (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+2,1149). In particolar modo, la spiegazione dell’interazione ci fornisce un risultato molto interessante: per le aziende private un aumento di Pencle 4 ENVIRONMENT provoca un aumento dell’attività di lobbying di 0,7045 volte (con 0,01 < p < 0,05) mentre, per le aziende di proprietà statale, un aumento di Pencle 4 ENVIRONMENT provoca un aumento dell’attività di lobbying di quasi 3 volte (2,8195) con una significatività statistica estremamente elevata ( p < 0,001). Questo ci porta a poter affermare che per le imprese di proprietà statale, un aumento della loro attenzione verso le attività di Corporate Social Responsibility inerenti alla salvaguardia ambientale, le conduce ad aumentare l’attività di lobbying, con intensità maggiore rispetto alle imprese private.

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4.2 B) Influenza della Corporate Social Responsibility sulla Corporate Political Activity moderata dalla variabile Media Exposure ALL

Nel primo caso (Figura 29), andando ad utilizzare come variabile indipendente CSR- Mean otteniamo un’interazione statisticamente non significativa.

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Tuttavia, osserviamo che la variabile CSR-Mean ha un effetto statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+1,6454) sulla variabile dipendente Lobbying LN, questo ci suggerisce che un maggior impegno dell’impresa nell’attività di Corporate Social Responsibility, porta ad un aumento dell’attività di lobbying.

Andiamo quindi ad analizzare i risultati ottenuti utilizzando come variabili indipendenti Pencle 1 HUMAN RIGHTS, Pencle 2 EMPLOYEES, Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY e Pencle 4 ENVIRONMENT.

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Come possiamo notare, (Figura 30 a) l’effetto di Pencle 1 HUMAN RIGHTS sulla variabile Lobbying LN non è statisticamente significativo, mentre l’effetto di Media Exposure ALL su Lobbying LN risulta essere significativo (0,01 < p < 0,05) e di segno negativo ( - 0,0003), ovvero, un aumento dell’esposizione mediatica dell’impresa, provoca una diminuzione della sua attività di lobbying.

L’interazione (X*W) è statisticamente significativa (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+ 0,0012) e la sua spiegazione (Figura 30 b) ci fornisce un’interpretazione molto interessante: per livelli bassi e medi dell’ indice Media Exposure All (corrispondenti rispettivamente al sedicesimo e al cinquantesimo percentile, ovvero 269,6400 e 2271,0000) risulta non esserci alcun effetto della variabile indipendente Pencle 1 HUMAN RIGHTS sulla variabile dipendente Lobbying LN, mentre per valori alti di Media Exposure All (corrispondenti al suo ottantaquattresimo percentile, ovvero 7822,0000) possiamo osservare che un incremento della variabile Pencle 1 HUMAN RIGHTS provoca un aumento di ben 10,4198 volte dell’attività di lobbying con una significatività molto elevata (0,001 < p < 0,01).

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Quest’ultimo risultato ci porta a poter affermare che, per le imprese sottoposte ad un’alta esposizione mediatica, un incremento del loro interesse verso le attività di CSR inerenti ai diritti umani, provoca un aumento di ben 10 volte della loro attività di lobbying.

Risultati analoghi li otteniamo andando a considerare come variabile indipendente Pencle 2 EMPLOYEES (Figura 31) e successivamente Pencle 4 ENVIRONMEN (Figura 33). Lo stesse conclusioni non possono esser fatte per Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY (Figura 32). Vediamolo nel dettaglio.

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Come si evince dalla Figura 31 a, l’effetto della variabile Pencle 2 EMPLOYEES sulla variabile Lobbying LN non risulta statisticamente significativo, mentre l’effetto della variabile Media Exposure All sulla variabile Lobbying LN risulta essere statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) e di segno negativo (-0,0004), quindi possiamo affermare che un aumento dell’esposizione mediatica a cui è sottoposta l’impresa, provoca una diminuzione della sua attività di lobbying.

L’interazione (X*W) mostrata nella Figura 31 b, è molto significativa (0,001 < p < 0,01) e di segno positivo (+ 0,0003) e la sua spiegazione mette in luce un risultato simile a quello ottenuto in precedenza, ovvero, per livelli bassi e medi dell’indice Media Exposure ALL (corrispondenti rispettivamente al sedicesimo e al cinquantesimo percentile, nonché 269,64 e 2271,00) non si ottiene alcun effetto della variabile indipendente Pencle 2 EMPLOYEES sulla variabile dipendente Lobbying LN ma per livelli alti dell’indice (corrispondenti all’ ottantaquattresimo percentile, ovvero 7822,00) possiamo affermare che un aumento di Pencle 2 EMPLOYEES porta ad un incremento di 1,6143 volte della variabile Lobbying LN con significatività statistica (0,01 < p < 0,05). Quest’ultimo risultato ci permette di poter affermare che per le imprese sottoposte ad un’alta esposizione mediatica, un aumento del loro impegno nelle attività di Corporate Social Responsibility riguardanti la tutela dei dipendenti, provoca un aumento dell’attività di lobbying.

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Considerando come variabile indipendente Pencle 4 ENVIRONMENT (Figura 33a) notiamo nuovamente esserci significatività statistica nell’interazione (0,01 < p < 0,05). Inoltre, l’effetto della variabile Pencle 4 ENVIRONMENT sulla variabile Lobbying LN è statisticamente significativo (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+0,6355) e l’effetto della variabile Media Exposure ALL sulla variabile Lobbying LN è significativo (0,01 < p < 0,05) ma di segno negativo (- 0,0005). Ovvero, un maggior impegno dell’impresa verso la salvaguardia ambientale porta ad aumentare l’attività di lobbying, mentre un aumento dell’esposizione mediatica a cui è soggetta l’impresa, porta a ridurla.

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La spiegazione dell’interazione (X*W) (Figura 33b) ci conduce al seguente risultato, diverso da quelli ottenuti in precedenza: per valori bassi dell’indice Media Exposure All (sedicesimo percentile, ovvero 269,64) si ha un effetto significativo (0,01 < p < 0,05) della variabile Pencle 4 ENVIRONMENT sulla variabile Lobbying LN, ovvero se aumenta Pencle 4 si ha un aumento di 0,6650 della variabile Lobbying LN; per valori medi dell’indice (cinquantesimo percentile, ovvero 2271,00) si ha un effetto statisticamente molto significativo (0,001 < p < 0,01) della variabile Pencle 4 sulla variabile Lobbying LN ed un aumento di Pencle 4 provoca un aumento di 0,8836 volte della variabile Lobbying LN. Infine, anche per valori alti dell’indice (ottantaquattresimo percentile, cioè 7822,00) si assiste, con una significatività estremamente elevata (p < 0,001) all’effetto positivo di Pencle 4 ENVIRONMENT sulla variabile Lobbying LN, ovvero un aumento di Pencle 4 provoca un aumento di Lobbying LN di ben 1,4902 volte.

In altre parole, per tutte le imprese soggette a qualsiasi livello di esposizione mediatica, un aumento dell’impegno nelle attività di Corporate Social Responsibility inerenti la difesa dell’ambiente, provoca un aumento delle loro attività di lobbying, con un’intensità tanto maggiore quanto maggiore sarà il livello di esposizione mediatica alla quale sono soggette.

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4.2 C) Influenza della Corporate Social Responsibility sulla Corporate Political activity con l’effetto di moderazione della variabile ROA

La prima casistica (Figura 34) ottenuta scegliendo come variabile indipendente CSR-Mean ci restituisce dei risultati statisticamente non significativi.

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Interpretiamo adesso, i risultati ottenuti considerando come variabile indipendente Pencle 1 HUMAN RIGHTS (Figura 35), Pencle 2 EMPLOYEES (Figura 36), Pencle 3 SOCIAL & COMMUNITY (Figura 37) e Pencle 4 ENVIRONMENT (Figura 38).

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Mentre l’analisi con Pencle 1 HUMAN RIGHTS ci ha restituito risultati statisticamente non significativi, con Pencle 2 EMPLOYEES vediamo che le cose cambiano.

Gli effetti singoli delle variabili Pencle 2 EMPLOYEES e ROA sulla variabile dipendente Lobbying LN risultano statisticamente non significativi, mentre l’interazione (X*W) risulta significativa (0,01 < p < 0,05) e di segno positivo (+0,1589).

Inoltre, la spiegazione dell’interazione ci suggerisce che: per livelli di ROA bassi e medi (rispettivamente sedicesimo e cinquantesimo percentile, cioè 1,9652 e 5,7000) non vi ha alcun effetto

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