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RELAZIONE SULLA GESTIONE

I RISULTATI ECONOMICI

L’andamento economico nel 2019 evidenzia la tenuta del margine degli interessi, influenzato, peraltro, da componenti non strutturali.

A causa della contrazione delle commissioni attive e del negativo apporto dell’attività di finanza, esito di un’operazione straordinaria correlata al recupero di crediti, i proventi operativi netti sono risultati in calo rispetto al livello del 2018.

Si evidenzia peraltro che nel 2018 si era registrato un incremento particolarmente rilevante delle commissioni attive che avevano beneficiato di un importante volume conseguito nella gestione delle agevolazioni regionali, in relazione a particolari situazioni tecniche.

Tra i fattori esogeni che hanno influenzato i risultati economici dell’esercizio 2019, comuni a tutto il sistema bancario italiano, rileva anche il basso livello dei tassi di interesse che ha compresso la redditività degli impieghi finanziari e di tesoreria, particolarmente consistenti per la Banca.

Sul risultato economico netto finale del 2019 ha inciso anche l’incremento delle spese amministrative condizionate da componenti non ordinarie.

Si precisa che i dati di seguito esposti sono stati riclassificati rispetto ai prospetti di bilancio secondo criteri che meglio esprimono i numeri in rapporto alla loro natura e origine; le modalità sono specificate nelle note di dettaglio riferite alle singole voci.

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Risultato dell'attività di negoziazione -1.819 10 -1.829 -18.290,00

Risultato dell'attività di copertura - 6 -6 -100,00

Risultato delle cessioni di attività finanziarie 677 312 365 116,99

Altri proventi-oneri netti di gestione 235 572 -337 -58,92

Proventi operativi netti 14.784 17.463 -2.679 -15,34

Spese del personale -6.251 -6.120 131 2,14

Spese amministrative ordinarie -5.642 -4.756 886 18,63

Oneri straordinari di piano -620 -214 406 189,72

Ammortamenti su immobilizzazioni -436 -326 110 33,74

Oneri operativi -12.949 -11.416 1.533 13,43

Risultato della gestione operativa 1.835 6.047 -4.212 -69,65

Rettifiche/riprese di valore nette su crediti -3.583 -1.625 1.958 120,49

Rettifiche/riprese di valore nette su garanzie -249 -151 98 64,90

Rettifiche/riprese di valore nette su immobili uso investimento -730 -2.440 -1.710 -70,08 Rettifiche/riprese di valore nette su attività finanziarie (Titoli+OICR) -2.004 -3.566 -1.562 -43,80

Variazioni fondi per rischi e oneri 302 -93 395 424,73

Gli interessi netti ammontano ad Euro 10.082 migliaia e rilevano un incremento del 5,02% rispetto al corrispondente dato del 2018 con una contrazione degli interessi passivi (-18,48%) maggiore, in termini assoluti, rispetto a quella registrata dagli interessi attivi (-6,17%).

L’andamento positivo degli interessi netti rispetto al 31 dicembre 2018 deriva dall’effetto economico dell’imposta di bollo sui conti correnti/ di deposito che, dal 2019, viene riaddebitata alla clientela: gli interessi netti riclassificati 2018, escludendo il costo riferito all’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito (Euro 697 migliaia), sarebbero ammontati, infatti, ad Euro 10.297 migliaia (+2,13% sul 2019).

Sul fronte degli interessi attivi si rileva:

‐ una contrazione del 23,15% degli interessi attivi generati dal portafoglio crediti fruttifero che passano da Euro 15.078 migliaia ad Euro 11.588 migliaia principalmente per conseguenza della diminuzione delle consistenze del portafoglio (- 8,24%);

‐ un aumento del 7,91% degli interessi attivi rivenienti dalle attività finanziarie e interbancarie (pari ad Euro 1.583 migliaia rispetto ad Euro 1.467 del 2018) per un incremento della redditività complessiva;

‐ una forte incremento degli interessi di mora incassati di Euro 642 mila (+98,62%) in relazione ad alcuni importanti incassi avvenuti nell’ultimo trimestre 2019 su posizioni deteriorate;

‐ una sostanziale stabilità della componente economica relativa ai finanziamenti con fondi di terzi che passa da Euro 810 migliaia a Euro 804 migliaia (-0,74%);

‐ un apporto economico positivo rilevante pari a Euro 1.934 migliaia riveniente dalla ripresa degli interessi sull’effetto tempo degli NPE contabilizzata a interessi attivi secondo le regole IFRS9.

 

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Gli interessi passivi evidenziano:

‐ una riduzione degli interessi passivi sulla raccolta diretta (-19,80%) conseguente al calo dei tassi e delle consistenze (Euro 3.515 migliaia nel 2019 contro Euro 4.383 migliaia nel 2018);

‐ un calo più contenuto degli interessi passivi rivenienti dai titoli in circolazione e dalla raccolta interbancaria.

Le commissioni nette

Le commissioni nette ammontano ad Euro 5.609 migliaia, rilevando un decremento del 19,44% rispetto al 31.12.2018 (Euro 6.963 migliaia) quale risultanza:

‐ di una riduzione delle commissioni attive complessive, che passano da 7.380 migliaia ad Euro 6.197 migliaia (-20,09%);

‐ di una contrazione anche delle commissioni passive, che ammontano ad Euro 288 migliaia in calo da Euro 488 migliaia rilevate nel 2018.

Nel dettaglio l’andamento delle commissioni attive evidenzia:

‐ uno scostamento negativo delle commissioni rivenienti dai finanziamenti con fondi di terzi (-17,25%);

‐ un calo di Euro 588 migliaia delle commissioni rivenienti dai servizi prestati alla Regione (-29,56%) in particolare per i ridotti volumi di attività svolta nella gestione delle agevolazioni in materia di edilizia residenziale connessa anche alle problematiche del mutato quadro normativo;

‐ una riduzione di Euro 208 migliaia delle altre commissioni attive principalmente riconducibile a quelle accessorie dell’attività creditizia ed a quelle relative al factoring.

La gestione finanziaria

Il risultato dell’attività di negoziazione ha evidenziato un valore negativo di Euro 1.819 migliaia rispetto a Euro 10 migliaia positivi nel 2018; il risultato delle cessioni di attività finanziarie ha rilevato un saldo positivo di Euro 677 migliaia, rispetto ad un dato di 312 migliaia sempre positivo del 2018.

In particolare:

‐ gli effetti di una transazione a chiusura sulle quote del fondo immobiliare Leopardi (acquisite dalla Banca nel 2014 nell’ambito di un’operazione di ristrutturazione crediti deteriorati) hanno generato un effetto economico netto negativo di Euro 834 mila;

‐ la chiusura di un’operazione di leasing finanziario in dollari, con vendita delle navi non riscattate dal locatario, a cui era associata un contratto di copertura sul cambio dollari /euro ha determinato un effetto negativo di circa Euro 300 mila.

Gli altri proventi di gestione

Gli altri proventi di gestione, al netto degli oneri, segnano un risultato positivo di Euro 235 migliaia contro Euro 572 migliaia dello scorso esercizio.

Nel conto economico riclassificato le rivalse delle spese effettuate su soggetti terzi, che negli schemi di nota integrativa sono incluse nei proventi di gestione, sono state compensate nella voce altre spese amministrative, dove si rileva il costo sostenuto dalla Banca, per Euro 643 migliaia (Euro 584 migliaia al 31 dicembre 2018).

I proventi operativi netti

I proventi netti presentano, quindi, un dato complessivo di Euro 14.784 migliaia con un decremento del 15,34% rispetto al 2018 quando erano assommati a Euro 17.463 migliaia.

Gli oneri operativi

Gli oneri operativi sono quantificati in complessivi Euro 12.949 migliaia con un incremento del 13,43% rispetto al corrispondente dato del 2018; analizzando le diverse componenti si rileva che:

‐ le spese per il personale si attestano ad Euro 6.251 migliaia, in crescita rispetto al 2018 di Euro 131 migliaia (+2,14%) in relazione al costo dei distacchi che hanno rafforzato l’organico della Banca dopo l’ingresso nel GBCI;

‐ le altre spese amministrative, che assommano ad Euro 6.262 migliaia, in crescita rispetto al 2018 di Euro 1.292 migliaia (+26,00%);

‐ gli ammortamenti su attività materiali sono pari ad Euro 436 migliaia (Euro 326 migliaia nel 2018).

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Nel dettaglio, l’andamento delle spese amministrative evidenzia la forte incidenza di componenti non ordinarie e, in particolare, di costi:

‐ per circa Euro 620 mila correlate all’operazione di cessione degli NPL leasing per un GBV di circa 38 milioni di Euro perfezionata nell’esercizio; oltre il 50% attiene a spese di attività necessarie a rendere rogitabili gli immobili ceduti;

‐ per circa Euro 370 mila connessi agli interventi resisi necessari per la bonifica e messa in sicurezza di un bene ex-leasing sul quale si erano determinate situazioni di rischio attenzionate dalle Pubbliche Autorità;

‐ per circa Euro 250 mila riferibili al progetto di comunicazione e rebranding attuato per il rilancio dell’immagine della Banca dopo l’ingresso nel GBCI;

‐ per circa Euro 86 mila Euro riferibili ad un’operazione di cartolarizzazione perfezionata attraverso il GBCI;

Il costo medio del Personale dipendente (escludendo i distacchi), è pari Euro 73,55 migliaia di Euro rispetto al valore di 69,38 migliaia di Euro registrato nel 2018. Il numero medio dei dipendenti è sceso da 77 del 2018 a 66.

Per i dettagli circa le informazioni sull’ammontare dei compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci e Direttore Generale, nonché i compensi relativi agli altri dirigenti con responsabilità strategiche e le operazioni con le parti correlate, si rimanda alla Parte H della nota integrativa.

Nel 2018 erano stati sostenuti oneri straordinari per l’attuazione del piano industriale e del percorso di risanamento che ammontano complessivamente ad Euro 214 migliaia. Gli oneri straordinari rilevati nel 2019 ammontano ad Euro 620 migliaia. 

Il risultato della gestione operativa 

Il risultato della gestione operativa 2019 rileva rileva un valore complessivo positivo pari a Euro 1.835 migliaia, in calo del 69,65% rispetto al 2018 quando si era attestato a Euro 6.047 migliaia.

Le rettifiche di valore 

Per quanto riguarda le rettifiche/riprese di valore e gli accantonamenti, il conto economico riclassificato chiuso al 31 dicembre 2019 rileva un dato complessivo di rettifiche pari a Euro 6.264 migliaia rispetto ad un valore complessivo, sempre di rettifiche, di Euro 7.875 registrato nel 2018.

Nel dettaglio, le principali componenti dal dato 2019 sono così quantificate:

‐ il saldo netto delle rettifiche di valore su crediti è stato pari a Euro 2.774 migliaia con un forte scostamento rispetto al corrispondente dato del 2018 conseguente alla rivisitazione del modello IFRS9 e l’adozione delle policy di valutazione GBCI;

‐ il saldo netto delle rettifiche di valore sulle immobilizzazioni leasing ha evidenziato un dato di Euro 730 migliaia con una riduzione del 69% rispetto al 2018;

‐ il saldo netto della valutazione delle attività finanziarie in portafoglio con effetto a conto economico risulta pari a rettifiche di valore per complessivi Euro 2.004 migliaia, con uno scostamento positivo rispetto al 2018 del 44%; nel dettaglio il risultato netto delle attività finanziarie valutate al fair value to profit and loss rileva una perdita complessiva di Euro 2.125 migliaia, derivante dalla valutazione al NAV delle quote OICR; nel 2018 tale componente era stata rilevata una perdita di Euro 2.517 migliaia;

‐ la variazione del Fondo rischi evidenzia un valore positivo di Euro 375 migliaia per lo scarico dell’accantonamento 2016 relativo alla trasparenza.

L’impatto economico dei Versamenti ai fondi di risoluzione effettuati dalla Banca è pari a Euro 749 migliaia, in forte calo rispetto al dato del 2018 (Euro 1.107 migliaia).

 

Il risultato netto 

Il risultato netto rileva, quindi, una perdita di Euro 5.384 migliaia rispetto alla perdita di Euro 2.442 migliaia del 2018 dopo aver registrato imposte sul reddito per Euro 206 migliaia (Euro +493 migliaia nel 2018).

Il risultato netto 2019 sconta, tra l’altro, le politiche fiscali attuate dalla Banca, in coordinamento con la Capogruppo, essendo state prudenzialmente cancellate, con effetto a conto economico, una parte di imposte anticipate precedentemente iscritte (Euro 813 mila) ad esito del probability test.

 

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