FONTI ATTENDIBILI DI INFORMAZIONI SULLA SESSUALITA' SECONDO GLI ADOLESCENT
7.1 RISULTATI DELLO STUDIO STATISTICO
Abbiamo applicato il test statistico sui dati ottenuti dalle domande poste ai ragazzi che abbiamo ritenuto più significative.
I risultati ottenuti sono i seguenti:
• Imiti i comportamenti dei personaggi della tv? 2005: χ2 =27 p<0,001
2006: χ2=14,7 p<0,001
Dato che p<0,001 (p<<0,05), in entrambi gli anni la differenza risulta molto significativa.
• Come giudichi la vittima di un “bullo” che riferisce la cosa ad un adulto?
2005: χ2 =11,4 p<0,001
2006: χ2 =257 p<0,001
Dato che p<0,001 (p<<0,05), in entrambi gli anni la differenza risulta molto significativa.
74 • Hai mai fumato?
2005: χ2 =11,11 p<0,001
2006: χ2 =6,4 p<0,005
Dato che nel 2005 p<0,001 (p<<0,05), la differenza risulta molto più significativa rispetto al 2006 dove p<0,005, quindi al meno significativa.
• Bevi alcolici?
2005: χ2 =15,2 p<0,001
2006: χ2 =6,4 p<0,005
Dato che nel 2005 p<0,001 (p<<0,05), la differenza risulta molto più significativa rispetto al 2006 dove p<0,005, quindi meno significativa.
• Ti piace mangiare?
2005: χ2 =1,96 p>0,05
75 • Mentre guardi la tv “mangiucchi”?
2005: χ2 =20 p<0,001
2006: χ2 =19,9 p<0,001
Dato che p<0,001 (p<<0,05), in entrambi gli anni la differenza risulta molto significativa.
• Come vorresti essere?
• Più bello
2005: χ2 =0,86 p>0,05
2006: χ2 =8,5 p<0,01
Dato che nel 2006 p<0,01 la differenza risulta significativa, mentre nel 2005, dove p>0,005, la differenza non è significativa.
• Più magro
2005: χ2 =0,4 p>0,05
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Dato che nel 2006 p<0,001 la differenza risulta molto significativa, mentre nel 2005, dove p>0,05, la differenza non è significativa.
• Fai o hai mai fatto una dieta? 2005: χ2 =0,9 p>0,05
2006: χ2 =8,5 p<0,005
Dato che nel 2005 p>0,05 la differenza risulta non significativa; mentre nel 2006, dove p<0,005, la differenza è significativa.
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8.
CONCLUSIONI
Dallo studio effettuato risulta quindi, che chi è esposto maggiormente alla televisione assume comportamenti e adotta abitudini che possono essere alla base di numerose patologie.
Abbiamo infatti riscontrato una differenza significativa, nell’accettazione della violenza, tra coloro che guardano meno di un’ora al giorno la televisione e coloro che ne guardano più di tre; chi è più esposto alla tv accetta il comportamento aggressivo ed emula maggiormente i personaggi della televisione, presumibilmente anche quelli violenti.
Anche per quanto riguarda il consumo di sostanze d’abuso, in entrambi gli anni in esame, abbiamo riscontrato una differenza significativa; questo probabilmente in relazione ai messaggi positivi, già citati in precedenza, proposti da film e programmi televisivi nei confronti di queste sostanze.
Anche l’alimentazione è condizionata dall’esposizione alla tv, ma, mentre non è risultata significativa la differenza tra i due gruppi analizzati per quanto
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riguarda il piacere del cibo, c’è una differenza significativa nel “mangiucchiare” mentre si guarda la televisione.
Abbiamo poi analizzato le domande che possono essere messe in relazione con i disturbi della condotta alimentare. Nei dati riguardanti il 2005 non abbiamo trovato una differenza significativa tra i due campioni, né tra chi desidera essere più bello o più magro, né tra chi ha fatto o vorrebbe fare una dieta; dati che invece risultano avere una differenza molto significativa nel 2006.
Un limite di questo studio è dato dal fatto che i nostri risultati si basano su risposte soggettive che potrebbero non essere necessariamente veritiere, ma questo rischio è stato minimizzato tramite l’utilizzo dell’anonimato, che dovrebbe aver favorito la sincerità.
La veridicità dello studio è avvalorata dal fatto che il nostro campione è formato da adolescenti di diverse regioni italiane e differenti contesti sociali; quindi le risposte dei ragazzi risultano, nel complesso, indipendenti
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I meccanismi alla base della forte influenza dei Media sui comportamenti e gli stati di salute degli adolescenti non sono completamente chiari; tuttavia, i Media con coinvolgimento plurisensoriale (udito, vista) e quelli interattivi (unione tra gesto reale, tramite mano/joystick, a cui corrisponde un’azione virtuale) potrebbero favorire, oltre all’acquisizione di modelli
comportamentali conseguenti a un processo emulativo, anche una
modificazione di alcuni network neuronali in fase di crescita e strutturazione, come sono quelli di un bambino [37, 48]. È ipotizzabile, sebbene non sia stato dimostrato, che il sistema dei neuroni specchio e dei sistemi ancestrali di adattamento, possano essere maggiormente implicati in una risposta a tali modificazioni. La risposta fisiologica registrata in bambini di 8 anni dopo soli quindici minuti di videogioco [48] è molto simile, infatti, alle modificazioni che si osservano in un individuo in corso di adattamento allo stress [49]. La cronica esposizione ai Media di un soggetto in fase di crescita, potrebbe quindi influenzare la strutturazione dei network neuronali coinvolti nella regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e del sistema locus ceruleo-
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norepinefrina, con l’induzione di un fenotipo neuroendocrino caratterizzato da uno stato di benessere solo con maggiori livelli di certi neurotrasmettitori e attivazione cronica dei meccanismi ancestrali di adattamento all’ambiente [50]; contribuendo quindi allo sviluppo di quei comportamenti a rischio, psicofisici e/o sociali, che più frequentemente sono stati riscontrati negli adolescenti e negli adulti che da bambini sono stati esposti ad un uso eccessivo dei Media [8].
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RINGRAZIAMENTI
Un particolare ringraziamento al Prof. Giuseppe Saggese, che con il suo appoggio e il suo aiuto mi ha permesso realizzare tutto questo.
Vorrei esprimere la mia riconoscenza anche alla Dott.ssa Renza Cristofani per la sua disponibilità e per il tempo dedicatomi.
Non dimentico tutti quelli che mi sono sempre stati vicini in questi anni: tutta la mia famiglia, in particolare i miei genitori, che hanno creduto in me fin dall’inizio e mi hanno sostenuto, soprattutto nei momenti più difficili. Ringrazio loro per i consigli e per l’incondizionato supporto.
Le mie sorelle, Chiara e Martina, che mi sono sempre state vicine sottovalutando l’importanza della loro presenza.
Ringrazio la famiglia di Andrea, in modo particolare i suoi genitori, per la disponibilità che hanno avuto verso di me in tutti questi anni e per aver contribuito al conseguimento di questo traguardo.
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Infine, ma non certo perché meno importante, ringrazio Andrea, senza il quale forse non sarei mai riuscita a realizzare questo mio sogno; lo ringrazio anche per l’aiuto di questi ultimi giorni, ma soprattutto per aver sempre creduto in me nel corso di questi anni, e per avermi insegnato che niente è impossibile.