Nel febbraio 2008 otto organizzazioni italiane di microcredito hanno dato vita a RITMI, la Rete ITaliana di MIcrofinanza. I presupposti della sua istituzione sono da individuare nell’elevato tasso di esclusione finanziaria registrato in Italia e nell’attuale scarsa capacità del mercato bancario di considerare l’esistenza e le esigenze di credito da parte degli unbanked70.
Il progresso della microfinanza in Italia è infatti limitato dall’agire di alcune gravi problematiche, attive in numerosi contesti e sintetizzabili nei seguenti punti:
- scarso interesse concernente il microcredito e la microfinanza, oltre alla grave confusione concettuale sul più profondo e reale significato dei due termini (dal punto di vista politico);
- numerosi interventi (dal punto di vista operativo), a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, hanno scopi spesso redistributivi piuttosto che produttivi e di sostegno alla crescita;
- difficoltà di reperimento delle risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi dei singoli interventi, oltre alla incapacità di numerosi operatori di rendersi autonomi dalle iniziative filantropiche e/o sociali di enti umanitari a causa della mancanza di organicità nelle attività di raccolta del microrisparmio (utile per affrancarsi dallo stato di necessità continua di fondi) e di assegnazione dei microprestiti (dal punto di vista organizzativo);
- obsoleto contesto normativo nazionale che non favorisce lo sviluppo delle organizzazioni che operano nella microfinanza (dal punto di vista legislativo). Nel mondo, invece, la microfinanza ha una chiara ed evidente funzione produttiva e di supporto allo sviluppo ed all’inclusione sociale per il tramite di strumenti finanziari pensati ad hoc per gli esclusi dal sistema finanziario tradizionale. L’inserimento o il reinserimento di un’impresa nel mercato o di un soggetto nella società civile sono, come ampiamente osservato
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Fonte informativa il sito ufficiale dell’associazione RITMI www.microfinanza-italia.org
70 Già nel 2005, l’allora ministro della funzione pubblica (Mario Baccini) aveva espresso l’idea che per il miglior funzionamento del microcredito in Italia fosse necessario un network nazionale che veda cooperare positivamente sistema no-profit e sistema finanziario al fine di ispirare le azioni programmatiche dell’anno del microcredito.
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nei precedenti lavori e dall’esame del modello Grameen71, lo strumento utilizzato per raggiungere lo scopo.
Il più complesso processo di microfinanziamento prevede l’accoglienza, l’ascolto ed il monitoraggio di coloro i quali si rivolgono alle istituzioni competenti fino al rientro del prestito, nell’ambito di un modello di sviluppo locale delle comunità basato su equità, solidarietà, educazione al consumo e all'uso del denaro e sostenibilità ambientale.
I soci fondatori di RITMI sono organismi che nella microfinanza operano a vario titolo, ovvero:
• Associazione micro.Bo Onlus, nata a Bologna nel 2004 con lo scopo di favorire l'accesso al credito a persone escluse dal sistema bancario tradizionale, al fine di migliorare le loro condizioni di vita e quelle delle loro famiglie. Micro.Bo offre tre diverse tipologie di servizi di microfinanza: il Microcredito all’impresa, il Credito di Emergenza e il Credito alla Formazione e Inserimento Lavorativo. • Compagnia di San Paolo, fondazione privata di origine bancaria che persegue
finalità di interesse pubblico e di utilità sociale nei settori della ricerca scientifica, economica e giuridica, dell'istruzione, dell'arte, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali, della sanità e dell'assistenza. In quest'ultimo ambito, ha promosso e avviato dall'autunno 2003 un progetto di microcredito sociale per lo sviluppo di attività economiche da parte di soggetti con difficoltà nell'accesso al credito nelle aree di Torino, Genova, Roma e Napoli, in collaborazione con quattro fondazioni del privato sociale e con la banca Intesa San Paolo-Banco di Napoli.
• Fondazione Antiusura Santa Maria del Soccorso Onlus, nata nel 1996 a favore di famiglie gravate da problemi finanziari che non hanno possibilità di ricorrere al credito ordinario. Opera dal 2004 nel settore del microcredito all’impresa nell’ambito dell’iniziativa patrocinata dalla Compagnia di San Paolo.
• Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus (in via di adesione), costituita nell'aprile del 2003 da Banca Popolare Etica per promuovere in ambito nazionale e internazionale la diffusione della finanza eticamente orientata e, più in generale, della responsabilità sulle conseguenze non economiche delle attività economiche. Sostiene adeguate iniziative, contribuisce allo studio e allo sviluppo degli strumenti di Finanza Etica, sensibilizza operatori e cittadini.
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Sulle singolarità del modello Grameen si veda Galvani A. (2005), Il microcredito contro la povertà, Bollettino della Società geografica italiana, volume 10, fascicolo 2, pagg. 375-387.
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• Fondazione don Mario Operti - Progetto Dieci Talenti Opportunità di Microcredito, si rivolge a persone svantaggiate per condizioni sociali, economiche e familiari senza tener conto di età, sesso, razza, religione o credo politico, che hanno difficoltà nell’accesso al credito ma desiderano iniziare un’attività imprenditoriale. E’ uno dei quattro programmi del Progetto di Microcredito Sociale della Compagnia di San Paolo.
• Fondazione Giordano Dell'Amore, si propone come centro di raccolta e di scambio delle conoscenze in Italia e nel mondo sui trend internazionali, sulle problematiche e sulle eccellenze della microfinanza, agendo come generatore di sistema, mettendo a disposizione degli operatori le conoscenze raccolte e fungendo anche da ente formatore e aggregante.
• Fondo Essere, fondo di aiuto sociale creato nel 2002 nel Quartiere 4 di Firenze, gestito da un nutrito gruppo di associazioni ed enti non profit, svolge attività di sostegno finanziario attraverso contributi di solidarietà e prestiti di microcredito a favore di persone e famiglie con difficoltà economiche, che fanno parte di questa comunità territoriale o in essa vogliono intraprendere attività lavorative, di valore culturale e/o sociale. Mentre i contributi di solidarietà vengono erogati in forma diretta, i prestiti di microcredito si avvalgono della partnership con la Banca del Chianti Fiorentino, facente parte del circuito Banche di Credito Cooperativo. • Forum per la Finanza Sostenibile, associazione senza scopo di lucro la cui
missione è la promozione della cultura della responsabilità sociale nella pratica degli investimenti finanziari in Italia. La missione viene perseguita attraverso la diffusione di informazioni e di conoscenza, l'elaborazione di proposte innovative rivolte agli operatori, agli utenti dei servizi finanziari ed ai decisori politici, la crescita culturale ed il miglioramento delle capacità professionali tra gli operatori del settore, la promozione del dialogo tra i diversi portatori di interesse.
• Mag 2 Milano, cooperativa finanziaria solidale che, utilizzando il denaro investito dai soci, eroga finanziamenti a sostegno dei progetti con forte valore sociale che agiscono sul territorio. Dal 2000 Mag 2 Finance ha attivato specifiche convenzioni per erogare microcrediti alle persone proposte, gestite e supportate da una rete di operatori territoriali che scelgono tale cooperativa come partner finanziario per il credito all'emergenza o per realizzare progetti di microimpresa che necessitino di piccoli capitali.
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• Mag Roma, cooperativa che si occupa di promuovere la finanza etica ed autogestita sul territorio di Roma. Nasce il 9 novembre 2005, dalla preesistente associazione Verso MAG Roma, con l'intento di raccogliere il capitale necessario alla costituzione di una cooperativa finanziaria autonoma. Offre formazione e consulenza finanziaria alle realtà di economia solidale e le accompagna per accedere al credito.
• Mag Verona, promuove e sostiene - attraverso un centro di cultura e servizi- l’economia sociale ed il terzo settore locale. La Mag ha dato avvio nel 1978 alla finanza etica per l’imprenditorialità sociale. Da alcuni anni si occupa di microcredito alle nuove povertà.
• Micro Progress - Centro Studi allo Sviluppo e alla Cooperazione Internazionale, dopo alcune esperienze di microcredito nei PVS (Etiopia, Ruanda, Sri Lanka), dal 2006 volge l'attenzione a tale settore anche in Italia e da settembre 2008 è operativa con un progetto di microcredito a Roma.
• Microfinanza Srl, società specializzata nel settore della microfinanza a livello internazionale. Opera in Europa, Africa, America Latina e Asia fornendo servizi di assistenza tecnica e di valutazione. In Italia ha avviato progetti rivolti a comunità migranti per la valorizzazione del risparmio e la gestione di rimesse. • PerMicro spa, società specializzata nell’erogazione di microcrediti, si propone di
raggiungere obiettivi sociali importanti, quali l’inclusione finanziaria ed il sostegno a percorsi di sviluppo individuali e familiari, raggiungere la sostenibilità economica nel medio-lungo periodo.
Allo scopo di accrescere la propria capacità informativa e di network, RITMI ha aderito alla European Microfinance Network, Rete europea della microfinanza, che associa 54 organizzazioni in 21 Paesi dell’Europa occidentale e centro-orientale.
5.3 Metodologia
La metodologia impiegata nel presente lavoro rispetta i principi dell’analisi statistica classica propri delle ricerche quantitative che utilizzano il questionario quale strumento di raccolta dati (Molteni L., Troilo G., 2003); rispetta, inoltre, il percorso proprio delle indagini statistiche, pertanto il lavoro può essere scomposto in tre fasi72:
- la rilevazione, comprendente l’insieme di operazioni necessarie per l’avvio dell’indagine e per la determinazione dello specifico data set del fenomeno studiato,
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- l’elaborazione, ovvero il complesso di operazioni attraverso le quali i dati rilevati (dati grezzi) vengono opportunamente classificati e sintetizzati al fine di ottenere dati più espressivi,
- l’interpretazione/presentazione, utile per offrire un esame tecnico di quanto emerso ed individuare i risultati dell’indagine.
In particolare si è fatto ricorso alla rilevazione di tipo campionario, attraverso l’analisi di una frazione del collettivo statistico.
Al fine di rappresentare adeguatamente uno spaccato del microcredito in Italia, sintetizzando, inoltre, le dinamiche che interagiscono nel settore, si è ritenuto opportuno utilizzare congiuntamente diverse tecniche di elaborazione ed interpretazione dei risultati, avvalendosi, pertanto, di strumenti riconducibili alla cluster analisys, all’analisi delle serie storiche e all’analisi descrittivo-esplorativa.
In sintesi, attraverso questo studio si è cercato di rispondere alle seguenti domande di ricerca
1. Il microcredito in Italia è un fenomeno caratterizzato da una “storia” o è da considerarsi una “moda” derivante dall’elevata attenzione mediatica dei risultati ottenuti dal Prof. Yunus?
2. Il volume di attività sinora generato segue un trend ascendente tale da giustificare un approccio maggiormente strutturato?
3. Esiste concentrazione spaziale delle iniziative di microcredito sinora avviate? 4. Gli operatori nazionali si sentono vicini all’esperienza Grameen? E se si, quali
sono gli elementi del paradigma comuni ai diversi progetti?
5. Esiste uniformità negli iter burocratico-amministrativi di concessione dei micro finanziamenti nelle diverse esperienze?
6. Gli immigrati rappresentano un potenziale target?
7. Il sistema di cooperazione di credito può essere considerato idoneo all’implementazione stabile di un’offerta strutturata di microcredito in Italia?