• Non ci sono risultati.

SANITA’

Nel documento QUADRO CONOSCITIVO AREA PISANA (pagine 47-52)

Per una visione più dettagliata riportiamo direttamente le seguenti tavole relative al 2000 e 2001 estrapolate dal “Dossier Statistico Uno”:

Motivi di ricovero - anno 2001 - Ricoveri

Interventi sul cristallino con o senza vitrectomia 4.417

Neonato normale 1.856

Parto per via vaginale, senza CC 1.695

Insufficienza cardiaca e shock 1.083

Aborto con dilatazione e raschiamento con aspirazione o isterotomia 1.006 Malattie cerebrovascolari specifiche eccetto TIA 999 Interventi per ernia inguinale e femorale, senza CC, età > 17 892 Chemioterapia, senza leucemia acuta come diagnosi secondaria 892 Esofagite, gastroenterite e altre malattie app. digerente, senza CC, età > 17 793

Interventi sul ginocchio, senza CC 777

Anamnesi positiva per tumore maligno, senza endoscopia 710 Interventi maggiori sulle articolazioni e sugli arti 667

Psicosi 657

Interventi su utero ed annessi non per tumore maligno, senza CC 592

Decompressione del tunnel carpale 584

Lombalgia 567

Escissione locale e rimozione di protesi endomidollare escluso anca e femore 546

Procedure cardiovascolari per via percutanea 533

Broncopneumopatia cronica ostruttiva 520

Neoplasie dell'apparato respiratorio 499

Aritmie cardiache e disturbi di conduzione, senza CC 469

Parto cesareo, senza CC 446

Colecistectomia senza esplorazione dotto comune, senza CC 444 Dilatazione e raschiamento, con conizzazione escluso tumore maligno 443

Disordini endocrini, senza CC 439

Intervento su mano e polso, escluso interventi maggiori articolari, senza CC 433

Insufficienza renale 419

Attacco ischemico transitorio e occlusioni precerebrali 392

Interventi su orecchio, naso, gola 388

Interventi sull'anca e femore escluse articolazioni maggiori, senza CC, età > 17 384

Motivi di ricovero – anno 2000 - Ricoveri Interventi sul cristallino con o senza vitrectomia 3.098

Neonato normale 1.747

Parto per via vaginale, senza CC 1.685

Insufficienza cardiaca e shock 1.137

Malattie cerebrovascolari specifiche eccetto TIA 1.087 Aborto con dilatazione e raschiamento con aspirazione o isterotomia 1.017 Chemioterapia, senza leucemia acuta come diagnosi secondaria 954 Interventi per ernia inguinale e femorale, senza CC, età > 17 946 Esofagite, gastroenterite e altre malattie app. digerente, senza CC, età > 17 788

Lombalgia 743

Broncopneumopatia cronica ostruttiva 677

Psicosi 662

Parto cesareo, senza CC 613

Interventi sul ginocchio, senza CC 606

Interventi su articolazioni maggiori e sugli arti 564

Malattie minori della cute, senza CC 543

Insufficienza renale 528

Interventi su utero ed annessi non per tumore maligno, senza CC 486

Neoplasie dell'apparato respiratorio 483

Decompressione del tunnel carpale 481

Colecistectomia senza esplorazione dotto comune, senza CC 465

Procedure cardiovascolari per via percutanea 464

Aritmie cardiache e disturbi di conduzione, senza CC 461

Disordini endocrini, senza CC 454

Artroscopia 452

Trapianti cute e/o asportazione tess. escl ulcera cutanea o cellulite, senza CC 446

Legatura di vene e stripping 441

Escissione locale e rimozione di protesi endomidollare escluso anca e femore 440 Malattie del fegato, escluso tumori maligni, cirrosi, epatite alcolica, senza CC 439 Dilatazione e raschiamento, con conizzazione escluso tumore maligno 432 L’OPS ha attivato rapporti con le strutture ospedaliere per poter dai loro archivi ricevere – garantendo la privacy dei cittadini - il dato su quelle cause di ricovero che pur non lasciandosi inscrivere in quelle principali, possono aiutare ad evidenziare situazioni di disagio e di necessità di attenzione ed intervento dei servizi sociali.

Ci riferiamo, per esempio alle cause di ricovero per violenza altrui e per autolesione.

Dall’analisi dei tassi di ospedalizzazione11 fornitici dall’Archivio regionale delle Schede di dimissioni Ospedaliere, si ottiene anche un quadro complessivo che evidenzia quanto segue:

11Tasso di ospedalizzazione: rapporto fra le dimissioni dell’anno erogate ai residenti delle zone analizzate e la popolazione di riferimento, moltiplicato per 1.000..

N.B. I ricoveri non includono i dati relativi alle case di cura non accreditate e i valori sono al netto della mobilità

a) diminuiscono nell’arco temporale 1997-2000, i ricoveri acuti ordinari, che passano da 148,05 (anno 1997) a 142,47 (anno 2000);

b) aumentano i ricoveri acuti in day hospital, passando da 32,71 (anno1997) a 37,86 (anno 2000);

c) diminuiscono i ricoveri lungodegenza da 0,03 a 0,01;

d) un lieve aumento si registra dal 1998, nei casi di riabilitazione in ricovero ordinario e anche di quelli in day hospital.

Sui tassi di mortalità per cause di morte, nel triennio 1997-2000, suddivisi per genere e fasce di età, che interessano l’Area Pisana ci limitiamo ad evidenziare solo alcune caratteristiche generali della zona, alcune in rapporto con le altre zone socio-sanitarie:

a) il tasso di mortalità grezzo (calcolato sul totale della popolazione residente nel triennio preso in esame) più alto è quello relativo alle morti per malattie del sistema circolatorio che interessa in misura maggiore le donne con un tasso del 547,0 e gli uomini con quello di 442,6, segue il tasso di mortalità complessivo per tumore che si concentra maggiormente nella popolazione maschile dai 64 anni con un valore del 405,9 e nelle donne con un tasso del 275,0. Pur essendo inferiore il dato relativo alla causa di morte per tumore della popolazione femminile, si differenzia da quello maschile nella sua caratteristica di interessare le donne più precocemente che non gli uomini: le donne infatti sono interessate a questa causa di morte già da 25 anni in su. Questo dato è comune anche alle altre zone socio-sanitarie della provincia. La prevalente tipologia di tumore nella popolazione maschile – quale causa di morte – è quella a carico dei polmoni e dell’intestino, nelle popolazione femminile invece è a carico della mammella e dell’intestino. La terza causa di morte, con un notevole scarto nel tasso grezzo dalla seconda causa, è rappresentata poi sia per la popolazione maschile con un tasso dell’86,6, che per la popolazione femminile con un tasso del 54,5, dalle malattie all’apparato respiratorio.

b) l’analisi dei tassi specifici di mortalità (calcolati sulla incidenza di causa di morte per fascia di età) evidenzia nel rapporto con le altre zone una significativa incidenza nella fascia di età 0-4 anni di morti malattie di origine perinatale: nella popolazione maschile con un tasso di 124,4 e in quella femminile con un tasso del 72,1 seguito da cause di morte per malformazioni congenite. Nella stessa fascia di età con un tasso del 9,6 si registrano cause di morte nei nascituri maschi per traumatismi e avvelenamenti. Nel triennio analizzato, nella fascia di età 10-14 l’unica causa di mortalità registrata nell’Area Pisana è stata per incidenti stradali ed ha riguardato la popolazione femminile. Il tasso di mortalità per incidenti stradali – dato divenuto strutturale della popolazione giovane – sale nella fascia di età 15-29 anni più significativamente nella

popolazione maschile. Sempre nella popolazione maschile e in questa fascia di età che però si dilata sino a 44 anni compare la morte per overdose che interessa le donne solo nella fascia di età 30-34 e con un tasso del 4,4 mentre più alto è il tasso della prima causa di morte in questa fascia di età per suicidi (13,3). I casi di morte per AIDS hanno interessato nel triennio considerato con un tasso del 13,0 la popolazione maschile compresa fra i 30 e i 34 anni, seguita dalla fascia di età 35-39 (4,6), 40-44 (10,4) e 55-59 (11,1). Per le donne questa causa di morte rimane bassa con un tasso del 4,4 e le interessa nella fascia di età 30-34. Nelle altre fasce di età si riflettono nei tassi specifici di mortalità le principali cause di morte segnalate nei tassi grezzi di mortalità.

Per una analisi più dettagliata e mirata rimandiamo alle Tavole 5.13 e 5.14 del

“Dossier Statistico Uno”.

Il tasso di mortalità infantile12 nell’Area Pisana, valutato con una periodizzazione triennale dal 1993 al 2000 e secondo i dati resi noti dal Dipartimento del Diritto alla Salute e delle Politiche di solidarietà nel 2002, è progressivamente diminuito passando dal 10,6 del triennio 1993-1995 al 4,9 del triennio 1997-2000.

Nel documento QUADRO CONOSCITIVO AREA PISANA (pagine 47-52)

Documenti correlati