Differenze-incongruenze dell’intreccio con la fabula
SACKETT/KATZ
4.7.2 Schema narrativo GINO
Anche il personaggio di Gino vive un dissidio profondo che in certi
momenti lo allontana da Giovanna; i due poli di questo tormento sono da un lato la passione per Giovanna e il suo desiderio di indipendenza, di vivere senza legami come faceva prima di incontrare la donna. Possiamo rintracciare, quindi, anche per Gino due oggetti valore a cui sono
collegati altrettanti Programmi narrativi (PN) PN1: PASSIONE per Giovanna
PN2: desiderio di libertà
Gino ha a disposizione degli aiutanti e degli oppositori reali o figurati, che in assoluto possono essere elencati come segue
Aiutanti= Oppositori=
.Lo Spagnolo .Il Bragana
.Anita .Lo Spagnolo
.l‟opportunismo di Giovanna
188 Ma che in realtà variano e assumono collocazioni diverse nello svolgersi della vicenda e a seconda delle singole prove che Gino affronta; infatti abbiamo visto come cambi lo statuto dello Spagnolo nello svolgersi dei fatti e come sul finale questo personaggio sembri svolgere più il ruolo di oppositore che di aiutante; per ciò che riguarda il Bragana, invece, se in assoluto rappresenta l‟ostacolo tra lui e Giovanna, in realtà ha anche una valenza positiva per Gino, in quanto gli dà un lavoro, una casa e lo invita a tornare con loro pur essendo scappato.
PN1=PASSIONE per Giovanna
Sull‟asse che Greimas definisce della comunicazione troviamo un istanza di destinazione che agisce su un destinatario:
Destinante= AMORE---Destinatario=Gino
Mentre sull‟altro asse quello del desiderio il Soggetto che agisce e si attiva in funzione di esso:
Soggetto= Gino---Oggetto=realizzazione della passione
Da un punto di vista di quello che Greimas chiama l‟asse della performanza, quindi la sua azione si muove verso il suo OGGETTO VALORE= Passione per Giovanna, per conquistare tale oggetto affronta della prove:
P1 Fuga: Gino tenta di fuggire con Giovanna, ma tentativo fallisce perché Giovanna torna indietro,incapace di vivere per strada; quindi è proprio la sua amata a comportarsi da oppositore in questa prova
P2 Incontro con lo Spagnolo: lo Spagnolo propone a Gino di seguirlo nei suoi viaggi; in questa prima fase dell‟incontro con lo Spagnolo la prova fallisce perché Gino effettivamente si unisce al nuovo amico, allontanandosi da Giovanna.
P3 Incontro con i Bragana: Gino incontra Giovanna e il Bragana e accetta di ritornare con loro alla locanda, abbandonando lo Spagnolo; superando, quindi, la prova.
189 P4 Morte del Bragana: questo avvenimento che dovrebbe unire Gino a Giovanna, al contrario turba profondamente il rapporto tra i due, quindi se da un lato elimina l‟ostacolo alla loro passione (prova superata)
dall‟altro è da qui che inizia il tormento di Gino e il conseguente allontanamento da Giovanna ( una prova non superata)
P5 Anita: Anche Anita come lo Spagnolo rappresenta per Gino
l‟alternativa a Giovanna, ma anche in questo caso non sarà sufficiente al ragazzo che, tornato alla locanda per vendicarsi con la donna, finirà per restarle accanto (prova superata)
P6 L’incidente: nell‟incidente che chiude il film, la morte di Giovanna e il conseguente arresto di Gino chiudono il percorso di Gino con un
fallimento perché i due amanti vengono separati per sempre. Tuttavia considerando, nuovamente, l‟analisi che De Rougemont fa dell‟Eros contrapposto all‟Agapè, si potrebbe pensare che, l‟impossibilità dei due amanti di unirsi e costituire una famiglia ,costituisca la via ultima per non uccidere la loro passione.
PN2: Desiderio di libertà
Sull‟asse che Greimas definisce della comunicazione troviamo un istanza di destinazione che agisce su un destinatario:
Destinante= indipendenza---Destinatario=Gino Mentre sull‟altro asse quello del desiderio il Soggetto che agisce e si attiva in funzione di esso:
Soggetto= Gino---Oggetto=non avere legami
.P1 Giovanna:L‟incontro con Giovanna rappresenta una prova per il suo desiderio di vivere senza legami, prova che almeno in questa prima fase non viene superata perché Gino decide di rimanere alla locanda, e di vivere il triangolo amoroso, rinunciando alla sua indipendenza
.P2 La fuga: nella fuga dalla locanda con Giovanna, quando la donna rinuncia e gii chiede di tornare indietro con lei, Gino rifiuta e prosegue da solo, per questo si può considerare una prova superata .
.P3 Lo Spagnolo: lo Spagnolo rappresenta per Gino la possibilità di fuga e di ritorno alla sua vita da vagabondo in entrambe le occasioni in
190 cui lo incontra; nella prima, sul treno, Gino lo segue e rimane per un periodo a lavorare come cartellonista :prova superata. Nel secondo incontro, invece, quando l‟amico lo raggiunge alla locanda per portarlo via, Gino non acconsente e finge che abbia perso il desiderio di
viaggiare; si scontra addirittura con l‟amico: prova non superata. .P4 Anita: l‟incontro con la ragazza rappresenta da un lato una prova superata perché lo allontana da Giovanna e di conseguenza da una situazione di non-libertà; tuttavia Gino legandosi a lei rinuncerebbe comunque alla sua vita senza legami, quindi in entrambe i casi la prova non è considerabile come superata per ciò che riguarda il suo desiderio di indipendenza.
.P5 La polizia: dall‟omicidio del Bragana la polizia segue Gino e sempre più lo ritiene colpevole, Nel finale, dopo la morte di Giovanna viene
arrestato e, pur non sapendo se ciò avviene per la morte di Giovanna o del Bragana,la prova non è superata perché gli viene negata la libertà. Gino e Giovanna hanno, quindi, un PN1 in comune, quello legato alla Passione, l‟altro però agisce in direzioni opposte; infatti il desiderio di indipendenza di Gino mal si adatta all‟esigenza di Giovanna di una vita agiata e legata a stabilità quali il lavoro, la casa, la locanda . Per cui
quando prevale PN1 di entrambi si hanno i momenti di avvicinamento tra i due, al contrario se prevale uno dei due PN2. Nel finale entrambi
rinunciano a PN2 perché lasciano la locanda (PN2 di Giovanna) e
decidono di rimanere insieme con il figlio che sta per nascere (rinuncia dell‟indipendenza di Gino).
191 Abbiamo visto come l‟oggetto di valore del personaggio di Giovanna
oscilli tra due poli spesso in conflitto tra di loro, la passione per Gino e il desiderio di una sicurezza economica che Gino non le può garantire e che è conseguenza del suo matrimonio con il Bragana (come lei stessa
racconta a Gino). Con l‟omicidio del marito, Giovanna, riesce a
raggiungere l‟equilibrio tra queste due spinte che contrastano dentro di lei; infatti la morte dell‟uomo le garantisce di poter continuare a
lavorare nella locanda, di cui è rimasta l‟unica proprietaria, e di vivere con l‟amante. E‟ possibile notare come, dopo l‟omicidio, il
comportamento dei due sia profondamente diverso: se Gino vive una costante inquietudine e senso di colpa per il delitto appena compiuto, Giovanna reagisce con una serenità eccessivamente cinica e lucida.
Giovanna, perfettamente inserita nella società del suo tempo, è moglie di un uomo che non ama, e non amava già prima dell‟arrivo del giovane vagabondo nella sua vita; la passione tra i due amanti rende esplicita l‟insoddisfazione della donna, l‟adulterio ne è conseguenza. La passione tra Gino e Giovanna è il motore di tutte le vicende del film e di molti degli stati psicologici dei personaggi; ma è strettamente connessa a un sentimento di morte che si manifesta in modi diversi. In primo luogo questo sentimento si realizza concretamente con la morte del Bragana, che, avente come unica colpa l‟ essere ostacolo al realizzarsi della
passione, ne è la prima vittima . In seguito, poi, e in modo indiretto, anche la morte di Giovanna è conseguenza di questo sentimento passionale; infatti, la morte della donna, seppur collegata ad evento casuale come l‟ incidente, è comunque conseguenza di un certo numero di scelte concatenate che conducono all‟incidente. Da un altro punto di vista il realizzarsi della passione, che avviene compiutamente dopo la morte del Bragana, conduce alla fine della passione stessa: Gino e Giovanna perdono la tensione iniziale e si allontanano, il forte senso di colpa di Gino porta il giovane ad abbandonarla. In questo senso il
legame tra Gino e Giovanna richiama quello mitico di Tristano e Isotta che Denis De Rougemont4 , nel suo saggio “L‟amore e l‟Occidente”,
analizza compiutamente e nel quale riscontra lo stesso legame tra la passione (Eros) e la morte (Tanathos) .
Allargando il piano dell‟analisi ad un livello più generale è possibile considerare la morte della protagonista e il forte senso di colpa di Gino come una punizione per il loro adulterio; infatti la società occidentale è
192 costituita attorno al valore matrimonio-famiglia, l‟Agapè, diametralmente opposto all‟Eros (amore passione); in questo sistema tutto ciò che esula o contrasta la vita matrimoniale e l‟amore come atto di procreazione viene fortemente ostacolato e condannato. La nostra è una società basata sul senso di colpa, di derivazione cristiana. L‟amore familiare e l‟unione procreativa costituiscono una sorta di percorso redentivo dal peccato originale che porta con sé in quanto originario , la sua negazione (l‟adulterio) conduce inevitabilmente alla colpevolezza e dunque alla dannazione. In questo quadro sociale, però, l‟uomo e la donna hanno una posizione differente; il senso di colpa concerne molto la figura maschile mentre la donna è spesso additata come vera portatrice del peccato (non va dimenticato che quella cristiana è una religione
fortemente maschile). Applicando questo disegno generale al caso specifico di Ossessione, si può riscontrare un forte richiamo laddove è Gino che vive lacerato dal senso di colpa, mentre Giovanna in nessun momento sembra pentirsi del suo gesto, né di soffrire per la mancanza del marito. Si può, inoltre, considerare la morte di Giovanna come la punizione per il tradimento, l‟aver violato il patto matrimoniale;mentre Gino, pur non pagando con la morte, viene arrestato, privato,quindi della libertà, così preziosa per il suo animo vagabondo.
Il peccato di Giovanna, poi, è complicato ulteriormente dalla sua
gravidanza; infatti se la procreazione è il fine ultimo del matrimonio e della famiglia, la stessa al di fuori del matrimonio è bandita, così che Giovanna viene doppiamente punita.
Possiamo dunque proporre una riflessione su due piani:il primo è dato dal fatto che da un da un lato il film è considerato come opposizione al regime fascista in quanto il racconto dei sentimenti li mette a nudo nella loro contraddittorietà e dunque in questo senso lede l‟immagine ufficiale del regime, tutto preso mostrare un ordine sociale e sentimentale
fondato sull‟ordine dei sentimenti e del perbenismo familistico ; un perbenismo familistico dove la passione è ben dirottata nei bordelli di regime e dunque permessa ma in maniera funzionale al mantenimento dell‟ordine familiare.
Dunque la passione è qui utilizzata solo come mezzo per salvaguardare il fine e di per sé deve restare ai margini della società e collocata ai margini ombrosi della coscienza, dove lo sguardo non arriva.
Su un altro piano, poi, nel momento in cui la passione rompe i confini di una emarginazione di stato ed erompe alla luce del sole, rischia di
193 contraddizione amorosa. Come dire che il carcere allarga di poco i suoi confini.
Il film rompe si gli argini di un perbenismo dei costumi, ma la struttura sociale e religiosa non ha ancora gli strumenti per una dialettica amorosa di tipo laico, per cui non può non ricadere in uno stato di cose che
prevede la condanna religiosa di qualunque passione che non sia consumata nel letto coniugale.
Per cui Ossessione che nasce con una forte carica politica di eversione al sistema, perde parte l‟assennato antifascismo originario ma conserva un valore scardinante come denuncia di un sistema basato sull‟ipocrisia dei sentimenti, ma non può non consegnarsi alle fauci di una morale che non permette neppure di nascere se non si è figli di una coniugalità
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