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TESTI e MATERIALI / STRUMENTI

3. Le caratteristiche,gli intenti e lo stile dell’opera:

7.4 SCIENZE UMANE

7.4 SCIENZE UMANE

SCHEDA INFORMATIVA La classe, composta da 16 alunni, ha partecipato al dialogo didattico-educativo mostrando interesse nei confronti della disciplina. Nel percorso didattico si è cercato di favorire negli alunni un atteggiamento di apertura e confronto. Nell’ insegnamento della materia è stata garantita la continuità didattica negli ultimi due anni. Parte della classe possiede un valido metodo di studio e l’impegno profuso ha permesso che i risultati si attestassero su un buon livello. Una ristretta parte di allievi presenta difficoltà nel saper organizzare le conoscenze e le competenze acquisite, mentre un’altra parte si attesta su livelli discreti.

Tre alunne hanno gestito, nel corrente anno scolastico, il laboratorio di scienze umane, realizzato in occasione dell’Open day dell’istituto, in relazione alle attività di orientamento in ingresso.

Per quanto attiene la condotta la classe è stata complessivamente corretta e disciplinata, rispettosa delle regole della convivenza scolastica

OBIETTIVI

• Aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;

• Aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura

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occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea.

Obiettivi di competenze

• Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo.

Obiettivi di capacità

• Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

• Possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative.

METODI ADOTTATI

Nel corso delle lezioni si è cercato di stimolare l’interesse e la partecipazione degli studenti, sostenere la motivazione allo studio, guidare nell’attività di analisi, di ricerca e di approfondimento. Per quanto attiene le metodologie adottate si è sempre cercato di veicolare i contenuti oggetto di trattazione partendo dal vissuto dei ragazzi, attraverso lezioni di carattere interattivo, supportate dalle proiezioni di slides e dall’uso di mappe, di schemi esemplificativi e dall’analisi del testo e delle parole chiave. Per motivare maggiormente gli alunni si è cercato di renderli protagonisti dei processi di apprendimento.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Per quanto riguarda le modalità di valutazione e le verifiche le prove somministrate sono state sia scritte che orali. In particolare, le prove scritte sono state effettuate seguendo le indicazioni ministeriali in merito alla seconda prova scritta degli esami di Stato. Ai fini della valutazione sono stati presi in considerazione i criteri fissati nel POF e le griglie ministeriali per la valutazione della prova scritta. E’ stata data importanza all’esattezza dei contenuti, alle capacità di riflessione e di rielaborazione, all’uso chiaro e corretto della lingua e della terminologia specifica. Inoltre, sono stati considerati anche i seguenti criteri:

• I progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza;

• La quantità e la qualità del lavoro svolto a casa individualmente;

• Il tipo di partecipazione di lavoro in classe in riferimento al livello di attenzione, ai contributi personali offerti, alla continuità nell’impegno;

• I livelli di padronanza dei concetti fondamentali della materia;

• Il livello di padronanza del linguaggio proprio della disciplina, capacità di comprensione di un testo, capacità di produzione orale in forma coerente e corretta;

• La capacità di utilizzare delle conoscenze acquisite anche in altre aree

64 educative;

• Le metodologie utilizzate nel lavoro di preparazione individuale;

• La capacità di produzione di giudizio autonomo.

CONOSCENZE o

CONTENUTI TRATTATI: 1) Le scuole nuove:

A.S. Neill

I fondamenti teorici: la psicoanalisi di Freud e la psicologia di Adler.

Per una scuola della libertà: assenza di condizionamenti esterni di ordine culturale, sociale, morale e religioso; primato della dimensione affettiva della vita personale in funzione dell’equilibrio psichico e del benessere esistenziale del soggetto (felicità).

L’individuo autoregolato come fine. L’ordinamento della scuola di Summerhill: la Comunità scolastica e l‘autogoverno attraverso L’assemblea generale; l’autonomia nella scelta e nella frequenza delle lezioni; l’assenza dei comandi, divieti, suggerimenti. Dall’intervento psicoanalitico (lezioni private) alla partica della libertà educativa. Le antinomie della teoria e della pratica di Neill (autorità/libertà).

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

Da A. Sutherland Neill, “Summerhill. Un’esperienza educativa rivoluzionaria” in R. Tassi “Itinerari pedagogici”. Vol 3 pag. 25, 26, 27, L’idea pedagogica di Summerhill: tra famiglia e piccola comunità scolastica.

Da A. Sutherland Neill, “Il fanciullo difficile” in R. Tassi “Itinerari pedagogici”, Vol 3 pag.21, 22 Filosofia della libertà e istanze esistenziali.

Da A. Sutherland Neill, “Il fanciullo difficile” in R. Tassi “Itinerari pedagogici”, Vol 3 pag. 22, 23, 24, 25 I fondamenti psicologici: psicologia del profondo e infelicità dell’infanzia.

2) L'attivismo pedagogico: caratteri generali M. Montessori

La casa dei bambini come laboratorio didattico: la creazione dell’ambiente adatto in funzione del recupero della natura autentica dell’infanzia, e gli esercizi di vita pratica. L’introduzione del materiale scientifico, in funzione educativa, e gli esercizi di sviluppo. La scoperta del bambino segreto e il suo profilo psicologico: il bambino logico, serio, operoso, che non gioca ma lavora, che non fantastica ma è concentrato nel proprio lavoro.

Il modello psicologico di sviluppo: l’embrione spirituale, le nebule, i periodi sensitivi, la mente assorbente.

La pedagogia: il processo di “incarnazione” dell’embrione spirituale. La struttura del materiale didattico e l’educazione sensoriale di tipo analitico come mediazione tra il bambino e l’ambiente: il ruolo dell’educatrice, e il suo atteggiamento mistico e scientifico.

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

M. Montessori, “La scoperta del bambino”, Milano Garzanti, pp. 32-33,

65 36, 37, 39,40, 67-69.

M. Montessori, “la mente del bambino. Mente assorbente”, Milano Garzanti pp.61, 73,81, 83.

3) J. Dewey

I fondamenti teorici: naturalismo ed evoluzionismo; pragmatismo e strumentalismo logico; l’esperienza come totalità delle interazioni dei processi di adattamento. Esperienza e pensiero. La teoria dell’indagine.

La concezione educativa: scienza, democrazia, educazione. Le fonti di una scienza dell’educazione, psicologia e sociologia: Educazione in atto e scienze umane. L’esperienza educativa in direzione di continuità e apertura. Il principio di interazione. Gli scopi dell’educazione. Il pensiero come metodo: carattere pragmatico e strumentale del pensiero e il suo rimando all’azione, all’esperienza diretta (scuola attiva). La scuola progressiva. Istanza dell’infinita apertura della vita personale. Le interazioni di interesse e disciplina, di gioco e lavoro, di scuola e società.

Democrazia ed educazione.

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

Da J. Dewey “Democrazia ed educazione”, Firenze, La Nuova Italia, pp.

186, 189, 449, 453, 204, 216

4) La pedagogia scientifica europea: Claparède

L’educazione funzionale e i suoi caratteri, la scuola individualizzata, classi mobili, classi parallele, sezioni mobili, opzioni, il metodo.

L’importanza della preparazione dei docenti. La teoria pedagogica. Le tre leggi: dell’interesse momentaneo, del bisogno, del tatonnement.

5)J. Bruner

Il contesto culturale, dal comportamentismo imperante al suo superamento;

Il pensiero, strategie e categorie. L’incontro con Piaget: la critica dell’idea di sviluppo per stadi e la teoria dei sistemi di rappresentazione.

L’incontro con Vygotskij: zona prossimale di sviluppo.

Il processo educativo: la critica alla scuola attiva.

L’apprendimento per scoperta. La didattica strutturalista.

L’insegnamento a spirale. Verso una teoria dell’istruzione.

L’educazione: le sfide della civiltà della comunicazione e l’educazione.

L’educazione al pensiero creativo.

6) C. Rogers

La terapia centrata sul cliente. L’insegnante facilitatore e la pedagogia non direttiva. Compiti dell’insegnante facilitatore.

7) E. Morin

Prospettive pedagogiche contemporanee. Riforma del pensiero. La

“testa ben fatta”. I sette saperi dell’educazione.

8) Le pedagogie del dialogo e della parola: Don Milani e la Scuola di Barbiana

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L’istruzione come strumento di riscatto dei ceti popolari. La critica alla scuola tradizionale e alla scuola pubblica: la scuola come espressione della cultura dominante.

9) La questione della formazione alla cittadinanza e dell’educazione ai diritti umani

La formazione alla cittadinanza. I diritti umani di prima, seconda e terza generazione. I diritti dell’infanzia. Educazione e democrazia, il dibattito sui diritti umani. Diritti umani e diversità culturale. Il ruolo dell’UNESCO.

10) L’educazione in prospettiva multiculturale e interculturale:

Obiettivi, finalità. Attività pratiche. Contributi teorici per un’educazione interculturale:

E. Morin: educare alla società terrestre.

A MacIntyre: l’educazione tra tradizione e narrazione. L’approccio comunitarista.

M. Nussbaum: il valore della cultura umanistica J. Maritain: Educazione e pluralismo culturale.

Contenuti di una didattica interculturale. La scuola e il dialogo interculturale.

11) L’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva

La classificazione della disabilità: ICIDH e ICF. Menomazione, disabilità, handicap. I contesti della disabilità: famiglia, scuola, lavoro.

Dall’inserimento all’integrazione:

Integrazione scolastica degli alunni disabili e la legge 517/77;

La progettazione personalizzata;

La figura dell’insegnante di sostegno;

La Legge 104/92;

La Legge n° 18/2009 (recepimento della «Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità – dicembre 2006»);

I servizi di cura alla persona, caratteristiche del progetto educativo.

12) La comunicazione e la comunicazione di massa:

Gli elementi fondamentali della comunicazione, gli assiomi della comunicazione, comunicazione verbale, non verbale, paraverbale, caratteristiche della comunicazione di mass.

I principali mezzi di comunicazione di massa: stampa, cinema, radio, televisione, internet

le teorie sugli effetti dei media: le teorie degli effetti limitati e illimitati.

La teoria del proiettile magico, la teoria degli usi e gratificazioni, la teoria dell’agenda setting. I new media e il digital divide.

13) La Globalizzazione e il multiculturalismo:

Le società postmoderna, il mondo globalizzato: Anthony Giddens, Ulrich

Bech, Z. Bauman e la società liquida. I pericoli della globalizzazione,

67 globalizzati e localizzati.

Dalle comunità locali alle grandi città, che cosa è la globalizzazione, le forme di globalizzazione, l’antiglobalismo.

La società multiculturale, le differenze culturali, la differenza come valore, il multiculturalismo e la politica delle differenze. Le politiche migratorie a confronto: Regno Unito, Germania, Francia e Italia.

14)La globalizzazione culturale

La convivenza tra diverse culture, il multiculturalismo, gli incroci di culture, le nuove forme di identità, le identità ibride, la creolizzazione, conflitti e negoziazioni tra culture.

15) Welfare State

Lo stato sociale, origine ed evoluzione dello stato sociale, la crisi del Welfare State, le politiche sociali e il Terzo settore, le politiche dello Stato sociale, le politiche sociali in Italia.

LIBRI DI TESTO:

Rega “Panorami di scienze umane” Zanichelli

Il docente Prof.ssa Elisabetta Simula

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7.5 FILOSOFIA

SCHEDA INFORMATIVA

La classe, composta da 16 alunni, ha partecipato al dialogo didattico-educativo mostrando interesse nei confronti della disciplina. Nel percorso didattico si è cercato di favorire negli alunni un atteggiamento di apertura e confronto.

Nell’ insegnamento della materia, nel corso del triennio, non è stata garantita la continuità didattica. Parte della classe possiede un valido metodo di studio e l’impegno profuso ha permesso che i risultati si attestassero su un buon livello. Una ristretta parte di allievi presenta difficoltà nel saper organizzare le conoscenze e le competenze acquisite, mentre una parte si attesta su livelli discreti.

Un’alunna ha partecipato alla giornata mondiale della filosofia che si è tenuta a Sassari, intervistando la filosofa Francesca Crasta, docente di storia della filosofia all’Università di Cagliari, come rappresentante del Liceo Castelvì.

Per quanto attiene la condotta la classe è stata complessivamente corretta e disciplinata, rispettosa delle regole della convivenza scolastica

OBIETTIVI:

Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica;

Analizzare testi degli autori proposti anche di diversa tipologia e differenti registri linguistici;

Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni:

1. definire e comprendere termini e concetti;

2. enucleare le idee centrali;

3. ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi;

4. saper valutare la qualità di un’argomentazione sulla base della sua coerenza interna;

5. saper distinguere le tesi argomentate e documentate da quelle solo enunciate;

6. riassumere, in forma sia orale che scritta, le tesi fondamentali;

7. ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell’autore;

8. individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è documento, sia alla tradizione storica nel suo complesso;

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9. dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze;

10. confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema;

11. individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea, considerati nella loro complessità.

METODI ADOTTATI

Nel corso delle lezioni si è cercato di stimolare l’interesse e la partecipazione degli studenti, sostenere la motivazione allo studio, guidare nell’attività di analisi, di ricerca e di approfondimento.

Per quanto attiene le metodologie adottate si è sempre cercato di veicolare i contenuti oggetto di trattazione partendo dal vissuto dei ragazzi, attraverso lezioni di carattere interattivo, supportate dalle proiezioni di slides e dall’uso di mappe, di schemi esemplificativi e dall’analisi del testo e delle parole chiave. Per motivare maggiormente gli alunni si è cercato di renderli protagonisti dei processi di apprendimento. Si è cercato perciò, dato il carattere prevalentemente astratto della disciplina, di ricondurre i contenuti alla realtà odierna allo scopo di attualizzare le tematiche filosofiche affrontate.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Per quanto riguarda le modalità di valutazione e le verifiche le prove somministrate sono state sia scritte che orali. Ai fini della valutazione sono stati presi in considerazione i criteri fissati nel POF. In particolare, si è data importanza all’esattezza dei contenuti, alle capacità di riflessione e di rielaborazione, all’uso chiaro e corretto della lingua e della terminologia specifica. Inoltre, sono stati considerati anche i seguenti criteri:

• I progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza;

• La quantità e la qualità del lavoro svolto a casa individualmente;

• Il tipo di partecipazione di lavoro in classe in riferimento al livello di attenzione, ai contributi personali offerti, alla continuità nell’impegno;

• I livelli di padronanza dei concetti fondamentali della materia;

• Il livello di padronanza del linguaggio proprio della disciplina, capacità di comprensione di un testo, capacità di produzione orale in forma coerente e corretta;

• La capacità di utilizzare delle conoscenze acquisite anche in altre aree educative;

• Le metodologie utilizzate nel lavoro di preparazione individuale;

• La capacità di produzione di giudizio autonomo.

70 CONOSCENZE o

CONTENUTI TRATTATI: 1) Kant: Vita e opere, contro lo scetticismo e il dogmatismo, la ragione davanti al tribunale della ragione, tra scienza e metafisica, la rivoluzione copernicana di Kant, giudizi analitici giudizi sintetici i giudizi sintetici a priori, la conoscenza sensibile, fenomeno umano , natura dello spazio e del tempo come forme pure a priori, io penso le categorie , la critica alle tre idee della ragione: anima, modo Dio (Critica della ragion pura)

La critica della ragion pratica, la legge morale, gli imperativi ipotetici e categorici, i postulati della ragion pratica: immortalità dell'anima l'esistenza di Dio la libertà umana

2). Il Romanticismo: un problema di definizione; il circolo di Jena centro propulsore del movimento romantico;

caratteri generali del romanticismo; l' aspirazione all'infinito (lo Streben) la rivalutazione della dimensione storica e la nuova concezione della storia; la concezione della nazione dello Stato dall' ordinamento giuridico; la nuova concezione della natura; l'esaltazione dell'arte; le ambivalenze del romanticismo; atteggiamenti caratteristici del romanticismo; La Sehnsucht; l'ironia il titanismo;

l'evasione e la ricerca dell’armonia perduta; la filosofia politica romantica;

3)L’Idealismo: Caratteri generali; i tre momenti dello sviluppo dello spirito;

3. 1.Hegel: lo spirito; i capi saldi del pensiero hegeliano; La concezione della storia e della filosofia; la concezione dialettica della realtà e del pensiero; la dialettica e i tre momenti: tesi, antitesi e sintesi. la fenomenologia dello spirito: struttura dell'opera; le figure principali; coscienza autocoscienza ragione; confronto con la morale kantiana e con la concezione della guerra e della pace; l'arte.

L’analisi dell’esistenza in Schopenhauer e Kierkegaard

4.1) Schopenhauer

Il contesto storico-culturale, una nuova concezione del sapere e del compito della filosofia, La critica all’ottimismo idealistico di Hegel, l’influsso della filosofia platonica, del criticismo kantiano, della filosofia indiana. La duplice prospettiva sulla realtà. Il mondo come volontà e rappresentazione. La realtà fenomenica come illusione e inganno. Le condizioni soggettive della conoscenza. La

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metafora della vita come sogno. “il velo di Maya”. Il problema della conoscenza: fenomeno e noumeno, il corpo come via di accesso all’essenza della vita, il mondo come volontà di vivere, la vita fra dolore e noia, il dolore della vita, l’individuo, la volontà cieca e irrazionale, il pessimismo cosmico (cfr. con Leopardi), la sofferenza universale, la metafora del pendolo, l’illusione dell’amore, le vie di redenzione dal dolore: l’arte, l’etica della pietà, l’ascesi.

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

Letture

Da Schopenhauer “Il mondo come volontà e rappresentazione” par. 57 libro IV. L’esistenza tra dolore e noia in D. Massaro, ”La comunicazione filosofica” Vol. 3A, pag. 36, 37, 38 Testo 1

Da Leopardi, “Zibaldone di pensieri”, in D. Massaro “La comunicazione filosofica” Vol. 3A, pag. 43 Testo 4

Da Flaubert, “Madame Bovary”, in D. Massaro “La comunicazione filosofica” Vol. 3A, pag. 44-45 Testo 6

4.2) S. Kierkegaard

Il contesto storico-culturale, i capisaldi del pensiero e l’opposizione all’Idealismo, la singolarità dell’esistenza, l’aut-aut e il problema dell’individuo come progettualità, possibilità e scelta.

La scelta della vita estetica, la scelta della vita etica, la scelta della vita religiosa

La disperazione e l’angoscia, la verità, il singolo davanti a Dio, il salto nella dimensione religiosa. La fede come unico antidoto alla disperazione.

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

Letture

Da Kierkegaard, “Diario di un seduttore”, in D. Massaro,

”La comunicazione filosofica” Vol. 3A, p. 48-49 La strategia del seduttore intellettuale. Testo 8

Da Kierkegaard, “Don Giovanni. La musica di Mozart e l’eros” in D. Massaro, “La comunicazione filosofica”, Vol.

3A p.49. Le tattiche del seduttore sensuale. Testo 9

5) Il progetto di emancipazione dell’uomo in Feuerbach e Marx Il contesto storico. Destra e sinistra hegeliana.

5.1) L. Feuerbach

L’indagine sull’uomo come essere sensibile e naturale. L’essenza

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della religione. L’alienazione religiosa.

5.2) K. Marx

Destra e sinistra hegeliana e la prima formazione di Marx, la critica ad Hegel e al misticismo logico, meriti della concezione hegeliana secondo Marx, la critica al liberalismo, la critica alla società borghese e al sistema di produzione capitalistico, il lavoro umano nella società capitalistica, l’alienazione, l’operaio come merce, la merce e il suo valore: valore d’uso e valore di scambio, il capitale variabile e quello costante, il plusvalore, il distacco di Marx da Feuerbach, La religione “oppio dei popoli”, il materialismo storico, il rapporto tra struttura e sovrastruttura, il materialismo dialettico, il compito della filosofia, la lotta di classe e la fine dell’alienazione:

rivoluzione proletaria, dittatura del proletariato, comunismo.

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

Letture

Da Marx, “Manoscritti economico-filosofici” in D. Massaro

“La comunicazione filosofica” Vol. 3A, pag.113-114 Marx e l’abbruttimento dell’operaio. Testo 14

Da Marx, “Annali franco-tedeschi” D. Massaro “La comunicazione filosofica” Vol. 3A, pag. 115-116-117 Dalla critica della religione alla critica della società. Testo 15

6) La diffusione del marxismo dopo Marx

Le vicende della “Seconda Internazionale”. Lenin, i socialisti rivoluzionari e la “Terza Internazionale”.

6.1) Gramsci

Gramsci e la nascita del Partito Comunista Italiano. Il concetto di egemonia culturale. Il “moderno principe” e il ruolo degli intellettuali e del Partito Comunista. Il nuovo blocco storico e la questione meridionale.

TESTI/MATERIALI/STRUMENTI utilizzati:

Letture

Da Mimma Paulesu Quercioli (a cura di) “Gramsci vivo nelle testimonianze dei suoi contemporanei”, Feltrinelli 1977 p. da 210 a 214 La testimonianza di Sandro Pertini.

Da Gramsci, “Quaderni dal carcere” in D. Massaro “La comunicazione filosofica” Vol. 3A, pag. 131-132 Il ruolo degli intellettuali nella società civile. Testo 22

7) La scienza dei fatti. Positivismo ed evoluzionismo:

Comte, Darwin

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La celebrazione del primato della scienza e l’origine del movimento positivista.

7.1) Comte

La legge dei tre stadi. Il sistema generale delle scienze. La fondazione della sociologia. Il culto della scienza.

7.2) Darwin

L’evoluzione della specie. La conferma dell’ipotesi dell’evoluzionismo. La teoria della selezione naturale. Gli sviluppi della ricerca genetica dopo Darwin. Conseguenze filosofiche del darwinismo.

8) Diritti Civili, emancipazione femminile e critica sociale nel dibattito filosofico (Percorso di Cittadinanza e Costituzione)

Diritti civili ed emancipazione femminile. Le ragioni della minoranza e il dispotismo della maggioranza.

8.1) Mill e Taylor

La tutela della libertà di opinione e d’espressione. A favore dell’emancipazione femminile. Il contributo delle donne.

L’esclusione delle donne dalla vita politica. Il principio moderno dell’autodeterminazione dell’individuo. Il matrimonio.

9) Nietzsche

Contesto storico-culturale, l’influenza di Schopenhauer, le fasi del pensiero di Nietzsche. La prima metamorfosi dello spirito umano: il cammello, ossia la fedeltà alla tradizione.

Apollineo e dionisiaco: l’origine della tragedia e la tragicità della condizione umana, la morte della tragedia, Socrate e l’esaltazione del concetto.

La seconda metamorfosi: il leone, ossia l’avvento del

La seconda metamorfosi: il leone, ossia l’avvento del