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1.5 Perla Suez e il suo paese del diavolo

1.5.2 Alla scoperta di Perla Suez

Il fatto che Perla Suez sia fortunatamente ancora in vita non consente però di poter contare su una nutrita bibliografia critica. Di fatti, malgrado le numerose ricerche effettuate, è stato possibile avere accesso soltanto a un’esiguità di fonti come quelle costituite da interviste, recensioni e dalla sua personale pagina web. È stata senza dubbio la mancanza di una preziosa documentazione la principale ragione che mi ha spinta a cercare un contatto con lei, opportunità che mi ha gentilmente concesso e che ha fatto sì che io potessi addentrarmi nella sua scrittura proprio come i suoi personaggi «se internan en el país del diablo»85.

Perla Suez, nasce l’1 gennaio 1947 a Córdoba (città dall’omonima provincia situata nel centro dell’Argentina), consegue la laurea in Lettere Moderne all’Università Nazionale di Córdoba, sede in cui lavora come docente per diversi anni. È stata fondatrice e direttrice del Centro de Difusión e

Investigación de Literatura Infantil y Juvenil e della rivista Piedra Libre. La

scrittura l’ha indotta a percorrere sentieri letterari diversi, i quali hanno rivelato

83 P. SUEZ, op. cit., p. 113. Traduzione mia. 84 Ivi, p. 114. Traduzione mia.

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il suo essere perfettamente in grado di costruire un mondo semplice e delicato per i più piccoli ma hanno altrettanto tracciato la sua indubbia capacità di creare storie dolorose e complicate per gli adulti.

Nel 1987 edita il suo primo libro per l’infanzia, El vuelo de Barrilete y otros

cuentos, genere a cui si dedica ancora oggi e per il quale ha ottenuto numerosi

riconoscimenti.

Nel 2001 il suo romanzo Letargo è tra i finalisti del Premio Internacional de

Novela Rómulo Gallegos e nel 2005, un altro romanzo, Complot, lo è stato del

Premio Internacional de Novela Grinzane Cavour-Montevideo. Nel 2007 vince il Guggenheim Fellowship86. Nel 2008, la Trilogía de Entre Ríos (pubblicata nel 2006 e composta da Letargo, El arresto e Complot) vince il Premio

Internacional de Novela Grinzane Cavour-Montevideo. Questa trilogia,

pubblicata nel 2009 da Alacrán Edizioni con il titolo di I fiumi della memoria, è l’unica opera della scrittrice argentina a essere stata tradotta in italiano. Sempre nel 2008 viene dato alle stampe un altro romanzo, La Pasajera. Nel 2013, il romanzo Humo rojo riceve il Premio Nacional de Novela de Argentina ed è tra i finalisti del Premio Rómulo Gallegos. Nel 2015, edita El país del

diablo, romanzo che si aggiudica il prestigioso Premio Sor Juana Inés de la

Cruz87, riconoscimento che la Suez non credeva di poter ottenere per diverse ragioni, prima su tutte quella data dal pensare di aver messo su carta un romanzo profondamente argentino. Cito a tal riguardo la stessa Suez:

Cuando mi editora de Edhasa, Gloria Rodrigué, me comentó que entre las producciones de escritoras mujeres que iban a mandar al Sor Juana estaba mi novela El país del diablo yo le dije que no la mandara. No solo porque la temática era muy nuestra, sino porque el año anterior ya había ganado una argentina, Inés Fernández Moreno. Me parecía que no iban a premiar

86 Premio concesso annualmente dal 1952 dalla statunitense John Simon Guggenheim

Memorial Foundation a chi “ha dimostrato capacità eccezionali nella produzione culturale o eccezionali capacità creative nelle arti”. Ogni anno vengono assegnati numerosi premi in due concorsi distinti: uno aperto ai cittadini e residenti in Canada o negli Stati Uniti e l’altro ai cittadini e residenti in America Latina o nei Caraibi.

87 Il Premio Sor Juana Inés de la Cruz riconosce l’eccellenza dell’opera letteraria in lingua

spagnola composta da donne residenti in America Latina e nei Caraibi. Ogni anno viene premiato un romanzo in lingua spagnola che è stato dato alle stampe nel corso dell’anno precedente. Tale riconoscimento viene assegnato per la prima volta nel 1993 durante il Cuarto

Simposio de Escritoras de América Latina celebrato durante la Feria Internacional del Libro de Guadalajara.

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nuevamente a alguien del mismo país. Pero ella me dijo que la iba a enviar lo mismo… ¡Por suerte lo hizo!88.

Senza alcun dubbio, El país del diablo è un’opera intimamente argentina. Lo è nell’ambientazione, ovvero nella scelta di far muovere Lum e i cinque soldati - i quali, benché non venga mai specificato tra le pagine del romanzo, appartengono alle truppe del generale Roca - su quella pianura sterminata e incommensurabile che è il deserto patagonico; lo è altrettanto nella tematica trattata, in quel genocidio travestito da “proyecto civilizatorio” di cui prima Rosas e poi Roca si fanno promotori.

Nonostante il suo carattere intimamente argentino e il suo raccontare una trama ben precisa e definita, questo romanzo affronta tematiche universali e decisamente attuali raccontando di masse umane costrette a migrare da un luogo all’altro per scampare alla fame, alla guerra, allo sterminio. Sempre in occasione dell’intervista concessa a Página12 la Suez confessa che:

Siempre desprecié la xenofobía; hay valores que los tengos incorporados como parte de mi cuerpo, que están dentro de mí y de los cuales no me voy a separar nunca. No creo en la guerra, no creo en las conquistas de otras tierras para tener más poder, no creo en muchas cosas pero creo que nuestros indios, como los indios de América, tienen derecho a su espacio, a su tierra y a construir su vida89.

La produzione letteraria della Suez è stata definita da Fernando Reati “una literatura del silencio”90. Sin dalle prime pagine de El país del diablo, a richiamare l’attenzione del lettore è senza alcun dubbio l’assoluta economia espressiva. In romanzi che come questo rimandano a storie complesse e violente, il mezzo linguistico è ricercatamente breve, conciso, spoglio di qualsiasi elemento innecessario, ridotto ai minimi termini. Comprensibilmente, più ci si addentra nel romanzo e più matura la consapevolezza che tanto i drammi personali – si prenda ad esempio l’uccisione di Fén – quanto quelli nazionali – si vedano gli scontri tra le truppe di Roca e i Mapuche – si

88http://www.edhasa.com.ar/nota.php?notaid=1343&t=La+novela+plantea+temas+muy+univer sales+y+muy+actuales+tambi%C3%A9n 89 Ibidem. 90https://books.google.it/books?id=d3zrKGgThFgC&pg=PA5&hl=it&source=gbs_selected_pa ges&cad=2#v=onepage&q&f=false

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consumino all’interno di un unico spazio, il silenzioso e sconfinato deserto patagonico.

El padre obliga a su madre a que se arrodille frente suyo. Ella lucha con sus brazos e intenta levantarse. Él vuelve a empujarla y ella cae de rodillas. El hombre tiene la cara desencajada. Desenvaina su sable, la agarra de los pelos y con un movimiento diestro le corta la cabeza. […] Lum lo ve acercarse al agua. Ella está en el medio del cauce. Quieta. Muda. Su padre lava la hoja de acero, sabe que ella lo mira91.

A sostegno di questa estetica del silenzio interviene la distribuzione grafica del testo mediante il ricorso a ampi spazi bianchi tra paragrafi comunque brevi e minimalisti. Quella di Perla Suez è una scrittura che ricorre a una sintassi composta da poche parole che si susseguono una pagina dietro l’altra, cercano la sintesi e rifuggono da ogni sorta di farraginosità verbale92. Perla Suez concepisce la scrittura in termini di una forma d’arte che includa diverse discipline. Secondo quanto affermato a tal riguardo:

Hoy se escribe muy bien […] tenemos un caudal maravilloso, pero creo también que el oficio no alcanza. Hay una nueva exigencia: estar en contacto con todo el arte. Tenemos que dejarnos impregnar del buen cine, de la buena pintura, de la buena música. La música es fundamental. Aunque no está en la escritura, en la novela me sonaban acordes de “La resbalosa”93.

Come nei quadri impressionisti un semplice tocco di pennello è capace di suggerire una casa in lontananza o una barca lungo il fiume, così la narrativa di questa scrittrice ricorre alla massima economia linguistica al fine di sintetizzare in poche parole o in una pausa volutamente rispettata le storie più toccanti e i sentimenti più profondi.

91 P. SUEZ, op cit., pp. 19-20.

92https://books.google.it/books?id=d3zrKGgThFgC&pg=PA5&hl=it&source=gbs_selected_pa

ges&cad=2#v=onepage&q&f=false

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