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Scritti di Francesco Cerruti editi nel volume

Nel loro insieme, gli scritti raccolti ed editi nel presente volume consen-tono di seguire le principali tappe del cammino percorso da Cerruti durante tre decadi di attività (1885-1917); e, d’altro canto, mettono a disposizione nu-merosi elementi per individuare e approfondire i temi più rilevanti della sua proposta formativa nell’ambito della stampa e delle scuole salesiane, tesa a ri-spondere al pensiero e alla esperienza di Don Bosco in circostanze progressi-vamente mutate.

a) Contenuto e struttura della raccolta. Nella prima parte sono inserite le circolari ai Salesiani redatte personalmente da Cerruti – come direttore ge-nerale della stampa e delle scuole salesiane – nel periodo indicato. In alcune di dette circolari, lo stesso Cerruti introdusse qualche programma scolastico riguardante le scuole primarie o secondarie. Si riporta inoltre nella prima parte un’ampia raccolta dei brevi testi o «appunti» da lui compilati nello stesso periodo, e apparsi assieme a quelli stilati dagli altri membri del Consi-glio Generale nelle denominate «circolari mensili». Vi si inseriscono anche alcuni scritti suoi, rimasti inediti, ordinariamente allografi, ma firmati da lui, e indirizzati ad un determinato gruppo di persone, per esempio, i consigli Alla direttrice, professoresse, maestre, assistenti e allieve di Nizza (19.06.1900).

Nella seconda parte del volume, sono introdotti i programmi d’insegnamento per gli studenti di filosofia e teologia e per i giovani salesiani impegnati nel tirocinio pratico. In appendice si ripropongono altri materiali inediti, d’inte-resse, come, per esempio, alcuni programmi redatti dal primo Consigliere scolastico generale, don Celestino Durando.

I testi della prima parte – Lettere circolari – e quelli della seconda parte – Programmi d’insegnamento – sono preceduti da alcune pagine, in cui si mettono in risalto l’importanza dei documenti raccolti, le caratteristiche gene-rali dei medesimi e i temi principali che emergono in essi. Tali pagine intro-duttive non possono – e ovviamente non vogliono – giungere a delle conclu-sioni esaurienti. Esse si propongono soltanto di facilitare l’approccio ai mate-riali offerti e di aprire la strada a future e necessarie ricerche attorno alla fi-gura del primo studioso salesiano di pedagogia, e a un importante capitolo della storia della Società salesiana, di cui Francesco Cerruti è stato un autore-vole protagonista.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella Società italiana, 424-429 («I Regolamenti degli asili delle FMA»); Piera RUFFINATTO, L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausi-liatrice tra il 1885 e il 1922 (relazione: Convegno ACSSA-ISS, México 2006).

Le circolari, gli «appunti» per le lettere circolari mensili e i programmi scolastici curati da Cerruti – poco noti e scarsamente utilizzati finora – sono da ritenersi fondamentali per approfondire il suo pensiero pedagogico e per rilevare i tratti più caratteristici della sua figura e della sua opera scolastico-educativa, strettamente collegata con un periodo importante della storia sale-siana. D’altro canto, i documenti pubblicati nel volume consentono d’indivi-duare fatti e informazioni tutt’altro che irrilevanti per la storia delle istituzioni educative in generale.101

b) Criteri di edizione. Si è cercato di offrire qui un testo il più possibile fedele agli originali – in parte inediti – presentandone una edizione, allo stesso tempo, rigorosa e leggibile. Gli interventi del curatore sono limitati, d’accordo con i seguenti criteri generali.

Sono state conservate le particolarità grafiche caratteristiche del periodo storico (ad es.: io avea, io vedeva). Alcune forme usate non sempre coerente-mente (esercizii, ospizii, studii, studî) sono state uniformate d’accordo con l’uso corrente (esercizi, ospizi, studi). Le accentazioni sono state norma-lizzate ugualmente secondo l’uso oggi corrente (perchè si rende sempre:

perché; quì: qui; nè: né). La j è stata sostituita di norma dalla i. Sono mante-nute forme arcaiche che non disturbano la lettura: de’ (dei), da’ (dai), a’ (ai).

Nelle date degli scritti si completano le cifre dell’anno: invece di 17-8-87 si scrive: 17-8-1887.

Le abbreviazioni di parole o frasi – costruite nei documenti originali in maniera non sempre uniforme – vengono di norma sviluppate (Aus. si rende sempre: Ausiliatrice; Elem.: elementare; 8bre: ottobre; 9bre: novembre, 7bre:

settembre; C. B.: carta bollata), fatta eccezione per abbreviazioni comune-mente utilizzate e di facile comprensione (art., p.v). È stata inoltre introdotta una normalizzazione delle abbreviazioni difformi, ad es.: ch., ch.co, chº, chier.co. si rendono sempre: ch. (chierico, studente salesiano non ancora ordi-nato sacerdote); can., Can., can.co.: can. (canonico); D., d., Don: don; Lr., L.:

L. (lira); Mons., Monsign., mons. (monsignore): mons.

È stata mantenuta la punteggiatura originale. Per facilitare la lettura, sono stati introdotti soltanto alcuni lievi cambiamenti, che non comportano mutamento del senso della frase o del termine: dopo il cognome dell’autore di un’opera citata nei programmi, si è messa sempre una virgola (,) invece dei due punti (:) o del trattino (–) utilizzato da Cerruti; dopo l’indicazione del luogo della lettera (Torino) è stata aggiunta sempre una virgola, spesso

man-101Per una informazione più completa sugli scritti di Cerruti, rimando al saggio citato nella nota 1: Francesco Cerruti direttore generale delle scuole.

cante nel documento originale. Negli «appunti» per le circolari mensili, sono stati aggiunti due punti (:) dopo la frase iniziale (Il Consigliere scolastico rac-comanda:). Alla fine dei paragrafi numerati, il punto e virgola (;) usato nell’o-riginale, benché non sempre coerentemente, si è unificato con un punto (.) utilizzato più frequentemente nelle circolari. In altri limitati casi – in cui si è ritenuto necessario introdurre un segno di interpunzione per evitare letture ardue o ambigue – la forma originale è riportata nell’apparato critico.

L’uso reiterato della maiuscola (spesso non rispondente a criteri uniformi, come era frequente nel tempo) viene modificato secondo le norme attuali più comuni: 1) Con iniziale maiuscola: nomi propri; determinati nomi collettivi (Chiesa cattolica, Ministero della Pubblica Istruzione), Oratorio (quando indica l’Oratorio di S. Francesco di Sales di Torino). 2) Con iniziale minuscola: nomi comuni (casa, scuola, collegio, internato, allievo, ginnasio, mamma); nomi dei mesi dell’anno e dei giorni della settimana; abbreviazioni di professioni o cariche: avv. (avvocato), on. (onorevole), can. (canonico);

titoli nobiliari o ecclesiastici (conte, marchesa, cardinale, vescovo, prevosto, provveditore, direttore, sindaco, ispettore). Nell’esordio e nella conclusione della lettera le abbreviazioni e i titoli si scrivono, invece, con l’iniziale maiuscola.

Altre modifiche. 1) La sillaba finale delle abbreviazioni, spesso vergate in posizione esponenziale, è riprodotta sulla normale linea tipografica. 2) Il trattino usato talvolta dall’autore alla fine di un periodo è sostituito da un punto. 3) Sono messe in corsivo le parole o espressioni latine e i titoli dei libri e delle riviste. 4) Il luogo e la data della lettera sono collocati sempre nell’an-golo destro del margine superiore. Il luogo e la data sono preceduti da un asterisco (*), quando essi appaiono nel margine inferiore del manoscritto autografo. 5) Le enumerazioni: 1o, 2o, 3o… sono state unificate: 1., 2., 3. …

Spiegazioni dei testi. Dopo la indicazione del destinatario, nell’angolo sinistro del margine superiore, sono riportati (in corpo più piccolo): segnatura di collocazione attuale e ubicazioni di archivio o biblioteca; indicazione se si tratta di originale autografo o di allografo con o senza firma dell’autore; di-mensioni in altezza e lunghezza (in cm.) dello scritto; sintesi essenziale del contenuto della lettera.

Ordinamento. Le circolari e gli «appunti» sono messi in ordine cronolo-gico, tenendo presente la data indicata nell’originale o, in caso di assenza, quella ritenuta attendibile dalle informazioni ricavate da altri documenti, tra parentesi quadre.

Note originali del documento e note del curatore dell’edizione. Le prime sono collocate a pie’ di pagina con successione progressiva di numeri (1), (2), (3) e con il corrispondente rimando nel testo; la numerazione riprende da (1)

in ogni pagina. Le note del curatore sono invece date in esponente all’interno del testo e messe a piè di pagina con numerazione progressiva in ciascuna sezione del volume.

Segni diacritici. 1) Il segno | indica la fine di ogni pagina del manoscrit-to originale. 2) Le parentesi quadre [ ] racchiudono gli interventi del cura-tore (aggiunte di sillabe, parole o segni) allo scopo di completare lacune e di evitare letture difficili o ambigue. 3) I segni [***] indicano una parola che non è stato possibile leggere. 4) Gli uncinati < > racchiudono congetture dell’editore, cioè parole o espressioni che non si leggono chiaramente nel-l’originale.

c) Apparato critico-illustrativo. Tenendo presenti il carattere dei mate-riali pubblicati nel volume e il tipo di destinatari del volume stesso, si è vo-luto offrire al lettore un apparato critico semplice e funzionale, cioè, si indi-cano nelle note di pie’ di pagina i dati e le informazioni essenziali per facili-tare la lettura e comprensione del testo.

Quando si tratta di manoscritti finora non pubblicati a stampa, si segna-lano nell’apparato critico le poche aggiunte, correzioni o cancellature avver-tite nell’originale, che offrono qualche elemento per capire l’evoluzione del pensiero dell’autore. Ad esempio, la nota: «di fogli add. sup. lin.» vuol dire che le parole «di fogli» del testo critico sono state aggiunte, in un secondo momento, da Cerruti o da un amanuense non identificato, sopra la riga dal-l’autografo o dal manoscritto che ci è pervenuto.

Gli eventuali errori riscontrabili nell’originale che sono stati corretti nel testo ora edito vengono pure riportati, volta per volta, nell’apparato critico.

Ad esempio, la nota: «In originale: “fröebeliane”» vuol dire che, invece del termine «fröbeliane» del testo, nell’originale si trova la trascrizione incor-retta: «fröebeliane». Si prescinde, tuttavia, di piccole sviste o di determinati

«errori di distrazione» che non intaccano il significato del termine corretto.

Neppure si indicano, come è ovvio, le modifiche introdotte sistematicamente dal curatore nel testo d’accordo con il criteri di edizione segnalati.

Sempre con la finalità di agevolare la lettura e comprensione dei testi si è messa una speciale cura nella spiegazione dei termini tecnici o espressioni poco comuni che potrebbero risultare ostici o problematici per i lettori non appartenenti alla cerchia salesiana.

Nei limiti del possibile, si è cercato di verificare l’identità delle nume-rose persone e dei non pochi luoghi rammentati da Cerruti, riportando su ognuno di essi le notizie e i dati indispensabili. Si è procurato ugualmente di identificare e trascrivere correttamente i titoli delle opere citate nelle lettere circolari e nei programmi in forma frammentaria e non sempre coerente.

Infine, allo scopo di facilitare ulteriori studi e approfondimenti, sono stati aggiunti cenni a date ed eventi culturali del contesto storico e brevi anno-tazioni bibliografiche su argomenti rilevanti collegati con i temi svolti nei di-versi saggi editi.

* * *

La pubblicazione delle Lettere circolari e dei Programmi d’insegna-mento elaborati dal direttore generale degli studi e delle scuole salesiane, nel periodo 1885-1917, è stata possibile grazie al contributo di molti. Mi limito a ricordarne qui soltanto alcuni: responsabili e collaboratori dell’Archivio Salesiano Centrale (Roma) e dell’Archivio Salesiano di Caserta, responsabili dell’Archivio Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Roma), membri dell’Istituto Storico Salesiano, docenti della Facoltà di Scienze dell’Educa-zione «Auxilium», colleghi dell’Istituto di Teoria e Storia dell’Educadell’Educa-zione (FSE-UPS). A tutti, il mio vivo ringraziamento.

José Manuel PRELLEZO.

Roma, 24 giugno 2006

Università Pontificia Salesiana

SIGLE E ABBREVIAZIONI

add. = addit, aggiunge, aggiunto AAS = Acta Apostolicae Sedis

AFSE = Archivio della Facoltà di Scienze dell’Educazione (Roma) AGFMA = Archivio Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Roma) AGS = Archivo General Salesiano (Buenos Aires)

allog. = allografo

ASC = Archivio Salesiano Centrale (Roma) ASCA = Archivio Salesiano Caserta

ASS = Acta Sanctae Sedis

aut. = autografo

BS = Bollettino Salesiano

Cav. = Cavaliere

Ch. = chierico

circ. = circolare

corr. ex = corregge, corretto da

DBS = Dizionario Bibliografico dei Salesiani

Delib. 1CG = Deliberazioni del [Primo] Capitolo Generale della Pia Società Salesia-natenuto in Lanzo Torinese nel settembre 1877, Torino, Tipografia e Li-breria Salesiana, 1878

Delib. 2CG = Deliberazioni del Secondo Capitolo Generale della Pia Società Sale-siana, tenuto in Lanzo Torinese nel settembre 1880, Torino, Tipografia Salesiana, 1882

Delib. 3-4CG = Deliberazioni del Terzo e Quarto Capitolo Generale della Pia Società Salesiana: tenuti in Valsalice nel settembre 1883-1886, S. Benigno Ca-navese, Tipografia Salesiana, 1890

Delib. 5 CG = Deliberazioni del Quinto Capitolo Generale della Pia Società Sale-siana: tenuto in Valsalice presso Torino nel settembre 1889, S. Benigno Canavese, Tipografia Salesiana, 1890

Delib. dei sei

primi CG = Deliberazioni dei sei primi Capitoli Generali della Pia Società Sale-siana precedute dalle Regole e Costituzioni della medesima, S. Benigno Canavese, Tipografia e Libreria Salesiana, 1894

Delib. 7CG = Deliberazioni del Settimo Capitolo Generale della Pia Società Sale-siana, S. Benigno Canavese, Tipografia SaleSale-siana, 1896

Delib. 8CG = Atti e deliberazioni dell’VIII Capitolo Generale della Pia Società Sale-siana, S. Benigno Canavese, Scuola Tipografica SaleSale-siana, 1899 E = Epistolario di san Giovanni Bosco, a cura di E. Ceria, 4 voll., Torino,

SEI, 1956-1959

Em = G. BOSCO, Epistolario. Introduzione, testi critici e note a cura di F. Motto, 4 voll., Roma, 1991-2003

f. = folio

FdB = ASC Fondo don Bosco. Microschedatura e descrizione a cura di A. Torras, Roma, 1980

FdR = ASC Fondo don Rua. Microschedatura intest. = intestata

lett. = lettera

lin. = linea, riga

litog. = litografico

LM = Lettera mortuaria

MB = Memorie Biografiche di Don (del Beato… di San) Giovanni Bosco, 19 voll., San Benigno Canavese-Torino, 1898-1939 (Indici 1948)

marg. = margine

mens. = mensile

mons. = monsignore

ms. = manoscritto

P. S. = Poscritto

riproduz. = riproduzione

RSS = Ricerche Storiche Salesiane. Rivista semestrale di storia religiosa e ci-vile (Roma 1982-)

sac. = sacerdote

S. V. = Signoria Vostra

sup. lin. = super lineam, sopra la riga

teol. = teologo

PRIMA PARTE