PAROLE OGGETTO D'ESAME
3.2 Seconda analisi qualitativa: evoluzione dinamica comparata dei gesti articolator
Per il secondo tipo di analisi qualitativa abbiamo considerato ancora una volta il corpus formato dai 13 casi selezionati in precedenza. Quest'altra indagine ha lo scopo di individuare le differenze nella dinamica comparata del gesto dei due tipi di vocale, e di descriverle in termini articolatori.
Quest'indagine ha preso in considerazione i sette frames ottenuti tramite il software AAA (§2.4), e relativi ai due gesti vocalici. Tutti quanti i profili linguali di questi sette frames, sia di vocale singola che ripetuta, sono stati plottati all'interno della medesima immagine in maniera tale da rendere possibile un'ispezione comparata dell'evoluzione dinamica dei due tipi di gesti. Per facilitare l'osservazione, abbiamo colorato ciascun tracciato di un colore diverso: le vocali singole sono associate al colore rosso, le ripetute al blu. Le diverse gradazioni di colore stanno ad indicare la dinamica del gesto; le tonalità più scure si riferiscono al momento iniziale (frame 1), laddove quelle più chiare indicano il momento finale (frame 7). Queste immagini sono state create per una sola delle tre letture dei soggetti a velocità di eloquio normale (si veda §2.2). Per il commento delle immagini risultanti, sono stati osservati ancora una volta l'apice, il dorso e la radice dei profili linguali. Oltre a questo, abbiamo considerato se le vocali target sono precedute o seguite da altro materiale fonico, e cioè se è presente un confine di parola. Infine, è stato preso in considerazione il parametro accento, allo scopo di verificare se, ad una determinata configurazione accentuale, corrisponde anche una dinamica specifica.
3.2.1 Soggetto 2
Da quest'immagine risulta che entrambi i gesti vocalici sono estremamente dinamici, e che hanno una bassa stabilità articolatoria all'incirca comparabile. Infatti, nel corso dell'evoluzione dei gesti articolatori sono numerosi gli arretramenti e gli avanzamenti. L'escursione dei profili associati al gesto vocalico ripetuto è maggiore per quanto riguarda la radice, mentre è all'incirca simile nel dorso e nell'apice. Inoltre, l'apice della vocale singola si muove in direzione di una maggior perifericità, in virtù del fatto che esso coarticola con la consonante alveolare seguente.
Là - Laa
Dall'immagine risulta che il gesto articolatorio della vocale ripetuta è meno dinamico di quello della vocale singola, soprattutto per quanto riguarda il dorso e l'apice. Il dorso e la radice della vocale singola si muovono in direzione di una maggior perifericità. Invece, nella vocale ripetuta l'apice sembra mantenere all'incirca la stessa posizione durante tutta la dinamica articolatoria, mentre la vocale singola mostra invece un'apice con una perifericità che decresce dal momento iniziale al momento finale del gesto. Ciò potrebbe indicare una maggior stabilità articolatoria della vocale ripetuta che, passando da un elemento vocalico ad un altro ritenuto uguale, mantiene il modo di articolarsi.
Questi gesti si differenziano soprattutto per quanto riguarda la radice, decisamente più periferica nella vocale singola rispetto alla ripetuta. L'apice ed il dorso sembrano mantenere all'incirca la stessa perifericità durante tutto lo svolgimento di entrambi i gesti, le radici invece si muovono da una posizione inizialmente più periferica ad una meno periferica. Ancora una volta, la dinamica della vocale ripetuta appare più regolare e meno variabile di quella della vocale singola.
3.2.2 Soggetto 3
Corte - Coorte
L'immagine mostra che la vocale ripetuta coarticola in misura minore con i foni precedenti e seguenti, rispetto alla vocale singola. Infatti, il segmento vocalico singolo inizialmente si trova in una posizione più periferica dovuta alla coarticolazione con la velare precedente, invece l'apice della vocale ripetuta passa da una minima perifericità iniziale ad una massima perifericità finale, in virtù del fatto che è seguita da un fono alveolare. Anche qui si ha una dinamica della vocale ripetuta più regolare e meno variabile di quella della vocale singola.
La vocale ripetuta appare significativamente meno dinamica se comparata con la corrispondente vocale singola, ad eccezione del dorso che comunque si stabilizza quasi subito. Il dorso delle vocali singole è orientato verso una maggiore perifericità. Infine, entrambi gli apici sembrano essere poco dinamici, ma quelli della vocale singola si trovano in una posizione più periferica. Infine, la dinamica della vocale ripetuta appare più regolare e meno variabile di quella della vocale singola.
3.2.3 Soggetto 4
Là - Laa
La vocale singola si presenta poco dinamica nel dorso, mentre sembra che l'apice e la radice si evolvano rispettivamente verso una minore e una maggiore perifericità. La dinamica della vocale ripetuta invece appare estremamente regolare, suggerendo un'elevata stabilità articolatoria e, forse, un maggior irrigidimento muscolare. Tale stabilità dell'articolazione potrebbe essersi verificata in virtù del fatto che le vocali adiacenti si trovano in confine di parola, a differenza di altre parole, e dunque coarticolano in misura minore.
La vocale singola riporta una dinamica radicale incerta, che passa da una maggiore a una minore perifericità per poi tornare in seguito ad una maggiore perifericità. Il dorso e l'apice invece sembrano evolversi in direzione di una maggior perifericità. Per quanto riguarda la vocale ripetuta, riporta anch'essa una dinamica radicale incerta, ma il dorso e l'apice sono molto meno mobili e dinamici rispetto alla corrispondente singola. È quindi possibile che il confine di parola abbia inciso sulla stabilità articolatoria, anche in questo caso.
Spinetta - Lineetta
Entrambe le dinamiche dei gesti appaiono perlopiù allo stesso livello nel tratto radicale, per poi differenziarsi nella parte dorso-apicale: la vocale singola è più periferica, quella ripetuta lo è in misura minore. La vocale singola presenta una dinamica dorsale incerta, mentre entrambe le dinamiche apicali appaiono orientate verso una minor perifericità. Infine, ancora una volta la vocale ripetuta appare più regolare e più stabile della vocale singola.
3.2.4 Soggetto 6
Questo caso è l'unico che ha riportato una variabilità dei gesti significativa per la coppia di vocali [i] vs [i:]. Stando ai tracciati linguali riportati nell'immagine, sembra che la vocale singola e la corrispondente ripetuta abbiano una dinamica apicale grosso modo speculare. Infatti, l'apice della vocale singola è orientato verso una minor perifericità, laddove la ripetuta va verso una maggior perifericità. Il dorso della vocale ripetuta risulta articolatoriamente più stabile di quello della vocale singola, mentre l'apice appare poco variabile in entrambi i casi.
Corte - Coorte
I profili linguali associati a questi gesti appaiono all'incirca simili tra di loro. Tuttavia, durante la fine del gesto la vocale singola tende a coarticolare con la consonante alveolare seguente, laddove la vocale ripetuta si è dimostrata più stabile. Inoltre, la vocale ripetuta presenta una dinamica confusa per quanto riguarda la radice e il dorso, mentre l'apice è risultato essere la parte più articolatoriamente stabile.
Entrambi i gesti si muovono all'incirca nello stesso spazio per quanto riguarda la parte del dorso e la radice, mentre le differenza è apprezzabile solo nell'apice. La vocale singola riporta una dinamica dorsale poco variabile, mentre l'apice e la radice si evolvono rispettivamente verso una minore e una maggiore perifericità. La vocale ripetuta, dall'altra parte, si presenta regolare e poco variabile durante tutta l'evoluzione dinamica del gesto.
Re - Ree
Dall'immagine risulta che l'apice e la radice della vocale singola si evolvono in direzione di una minor perifericità, laddove il dorso segue lo schema contrario. Anche qui sono evidenti gli effetti della coarticolazione, in quanto la parola contenente il segmento vocalico singolo coarticola con la vibrante precedente durante la fase iniziale del gesto. La dinamica della vocale ripetuta è invece molto più regolare e meno variabile di quella della vocale singola, e non riporta tracce di coarticolazioni.
Spinetta - Lineetta
un'analisi più accurata è possibile notare che il gesto articolatorio della vocale ripetuta è meno stabile e più variabile di quello della corrispondente singola. La dinamica di quest'ultima inoltre appare più regolare: questo è l'unico caso in cui il gesto delle vocali singole appare più "ordinato" di quello delle vocali ripetute.
3.2.5 Tendenze articolatorie generali
Dall'esame della dinamica evolutiva dei 13 casi precedenti, è risultato che la maggior parte delle volte la vocale ripetuta si presenta molto più regolare e meno mobile della vocale singola (11 casi su 13). I casi eccezionali sono il primo e l'ultimo (Soggetto 2: corte - coorte e Soggetto 6: spinetta - lineetta). Nel primo, la dinamica di entrambi i tipi vocalici è all'incirca comparabile, mentre nell'ultimo caso è la vocale singola ad essere più stabile e meno variabile. Dunque, i risultati indicano che generalmente le vocali ripetute sono articolatoriamente più stabili delle corrispondenti singole. Qui occorre tuttavia fare una precisazione importante. Poiché in entrambi i casi (singola e ripetuta) è stato estratto il medesimo numero di frames, è possibile che questo abbia favorito un'immagine di maggior dinamismo per la vocale singola, di cui viene colto praticamente per inteso il movimento, mentre per la vocale ripetuta è possibile che questa scelta abbia colto la fase di‘ tenuta articolatoria, ossia la fase che meno risente della coarticolazione coi foni adiacenti.
Si osservi, a tal riguardo, che le coppie di parole corte - coorte e spinetta - lineetta contengono altro materiale fonico dopo la vocale target. La vocale singola, in tre casi su quattro, ha riportato tracce più o meno evidenti di coarticolazione con le alveolari seguenti, assente invece nelle vocali ripetute. La vocale ripetuta invece non ha riportato segni di coarticolazione con la dentale seguente in entrambi i tipi vocalici.
Vi sono peraltro tre parole le cui vocali precedono un confine di parola, dove quindi la vocale bersaglio è immediatamente seguita da un confine di parola, in cui la coarticolazione avviene con la posizione di riposo: ree, patrii, e laa. Osservando la dinamica del gesto, appare che la vocale ripetuta è articolatoriamente più stabile della corrispondente singola in tutti i casi, seppure in misure diverse. Da tale osservazione possiamo concludere, dunque, che la vocale ripetuta davanti a un confine di parola è articolatoriamente più stabile della vocale singola, sempre fatta salva la premessa relativa al fatto che, con le vocali ripetute, i frames potrebbero aver escluso i confini estremi del gesto vocalico.
Infine, è stato considerato anche il parametro accento. In base a quest'ultimo, le 13 parole contenenti vocali adiacenti sono state divise in tre diverse sottoclassi:
- Parole con la prima vocale tonica e la seconda atona: ['VV] (7 casi) - Parole con la prima vocale atona e la seconda tonica: [V'V] (5 casi) - Parole entrambi le vocali atone: [VV] (1 caso)
Il primo gruppo di parole contiene sette casi. Essi mostrano tre strategie articolatorie diverse, che sfuggono a una qualsiasi generalizzazione. In tre casi la curva delle vocali adiacenti si presenta stabile e poco mobile. Negli altri quattro casi, invece, l'unico movimento apprezzabile è quello radicale, che in due casi si sposta verso una posizione maggiormente periferica, mentre negli altri due casi segue la strategia opposta.
Il secondo gruppo di parole contiene cinque casi, ancora una volta non generalizzabili. La curva delle vocali adiacenti si presenta meno stabile del gruppo precedente, in quanto si muovono anche l'apice e il dorso. La radice è la parte più mobile (5 casi su 5), ma non sembra rispettare uno schema preciso. Il dorso si muove in misura minore (3 casi su 5), ma anch'esso sfugge a una qualsiasi generalizzazione. Infine, anche l'apice presenta risultati diversi: in due casi diventa maggiormente periferico, in due casi segue la strategia opposta, mentre in un solo caso tende a rimanere all'incirca uguale.
Infine, il terzo gruppo contiene solo un caso: la parola patrii. La relativa curva riporta piccoli spostamenti radicali, dorsali e apicali, ma comunque una maggiore stabilità articolatoria rispetto alla corrispondente curva delle vocali singole. A causa di un insufficiente numero di
tokens per questa configurazione accentuale, ancora una volta non è possibile fare alcuna
generalizzazione.