PAROLE OGGETTO D'ESAME
3.1 Prima analisi qualitativa: evoluzione temporale comparata dei gesti articolator
3.1.1 Tendenze articolatorie general
Dalla Tabella 1 possiamo trarre alcune osservazioni preliminari da un punto di vista generale, relativamente ad ogni contrasto tra vocali singole e ripetute preso in considerazione.
Consideriamo, prima di tutto, ciò che accade nei frames iniziali, nei mediani e in quelli finali. Nei frames iniziali l'apice delle vocali singole è il più periferico nella grande maggioranza dei casi (10 casi su 13), il dorso pare invece essere maggiormente periferico nelle vocali ripetute (7 casi su 13), mentre la radice sembra indicare due risultati diversi: da una parte si presenta simile per entrambi i tipi di vocali (5 casi), mentre dall'altra risulta essere maggiormente periferica nelle vocali singole (5 casi). Passando ai frames centrali si può notare che l'apice delle vocali singole continua ad essere il più periferico, anche se in misura ridotta rispetto ai frames iniziali (8 casi), oltre a questo sono frequenti anche i casi in cui le due curve si presentano simili tra di loro (5 casi), mentre in nessun caso la maggior perifericità è stata associata alle vocali ripetute. Il dorso si presenta perlopiù simile per entrambi i tipi vocalici (7 casi), mentre la radice ancora una volta indica risultati divergenti. Infine, nei frames finali troviamo che l'apice ancora una volta risulta essere il più periferico per le vocali singole (6 casi), ma in altrettanti casi si presenta simile per entrambi i tipi vocalici. Il dorso riporta risultati diversi, con una leggera prevalenza di perifericità nelle vocali ripetute (5 casi), mentre la radice sembra indicare due possibili soluzioni: maggior perifericità delle vocali singole (6 casi), ma anche similarità per entrambi i tipi vocalici (5 casi).
Consideriamo adesso individualmente l'apice, il dorso e la radice durante l'evoluzione del gesto articolatorio.
Per quanto riguarda l'apice si osserva che inizialmente si ha una netta prevalenza di casi (10 in tutto) in cui esso è maggiormente periferico nelle vocali singole. Tali casi diminuiscono leggermente durante i frames centrali (8 in tutto) contemporaneamente all'aumento dei casi in cui le due curve appaiono simili tra di loro, che da due passano a cinque. Infine, i casi in cui la maggior perifericità apicale è associata alle vocali singole eguagliano quelli in cui c'è similarità di profili linguali (6 casi per ogni ricorrenza). Dai risultati ottenuti sembra dunque che l'apice sia maggiormente periferico per le vocali singole soprattutto durante la fase iniziale del gesto articolatorio, e che successivamente emergano due strategie articolatorie: quella di mantenere tale perifericità durante tutto il gesto (6 casi), oppure quella di farla decrescere a poco a poco fino a rendere il gesto simile a quello della corrispondente ripetuta (6 casi). Infine, appare rilevante il fatto che in quasi nessun caso la maggior perifericità sia stata associata alle vocali ripetute (2 casi su un totale di 39).
Per quanto riguarda il dorso e la radice, i risultati ci appariono più disordinati se comparati con quelli precedenti.
Relativamente al dorso, esso sembra essere maggiormente periferico nelle vocali ripetute durante la fase iniziale del gesto (7 casi) per poi allinearsi nelle fasi centrali al livello delle vocali singole (7 casi). Nei frames finali invece le tre soluzioni ricorrono circa lo stesso numero di volte, con una leggera prevalenza delle volte in cui la maggior perifericità è associata alle vocali ripetute (5 casi). A partire da tale casistica non ci sembra possibile scorgere delle tendenze generali, anche se pare che le volte in cui il dorso sia più periferico nelle vocali singole siano le meno ricorrenti (10 casi su un totale di 39).
Anche dall'osservazione della radice, infine, sembra emergere che essa segua strategie articolatorie differenti senza uno schema preciso. All'inizio del gesto sono più frequenti le volte in cui è maggiormente periferica nelle vocali singole (5 casi) assieme a quelle in cui i gesti per entrambi i tipi vocalici si somigliano (5 casi). Nella fase mediana del gesto le tre strategie ricorrono all'incirca con la stessa frequenza, ma con una leggera prevalenza delle volte in cui la maggior perifericità radicale è associata alle vocali singole (5 casi). Infine, le volte in cui nella parte finale del gesto la radice è associata alla maggior perifericità delle vocali singole (6 casi) sono di poco superiori a quelle in cui i gesti dei due tipi vocalici si somigliano (5 casi), mentre sono poco frequenti vocali ripetute maggiormente periferiche (2 casi). In generale, le volte in cui la radice è più periferica nelle vocali singole oppure è simile per entrambi gli stimoli vocalici sono più frequenti delle volte in cui lo è nelle vocali ripetute (9 casi su un totale di 39).
Sommando tutti i casi di maggiore (o uguale) perifericità per la fase iniziale, mediana e finale del gesto, otteniamo la seguente tabella. Nella parte più alta, ogni fase del gesto articolatorio riporta il totale dei casi di maggior (o uguale) perifericità per ogni parte della lingua. Nella parte più bassa, questi totali sono sommati assieme per una visione generale per tutte e tre le fasi. Abbiamo adottato il simbolo "V" per la vocale singola, "VV" per la ripetuta.
TABELLA 2
Valori di perifericità delle vocali.
Dalla Tabella 2 risulta che all'inizio del gesto articolatorio la maggior perifericità è associata alle vocali singole (18 casi su 39), soprattutto per quanto riguarda l'apice (10 casi), e che le altre strategie ricorrono quasi alla stessa frequenza (10 e 11 casi). Invece per quanto attiene la fase mediana e finale del gesto articolatorio, i risultati ottenuti sono molto simili tra di loro. In particolare, nella fase mediana hanno la stessa frequenza le volte in cui la vocale singola è maggiormente periferica (17 casi) e quelle in cui i gesti di entrambi i tipi vocalici sono simili tra di loro (17 casi), mentre sono poche le volte in cui è la vocale ripetuta ad essere la più periferica (solo 7 casi su 39). Allo stesso modo, anche nella fase finale del gesto articolatorio le volte in cui la vocale singola è maggiormente periferica (17 casi) hanno circa la stessa frequenza di quelle in cui i gesti di entrambi i tipi vocalici sono simili tra di loro (16 casi), ed analogamente sono poche le volte in cui è la vocale ripetuta ad essere la più periferica (8 casi su 39).
Ulteriori considerazioni possono emergere osservando il totale delle somme riportate nella Tabella 2 dal punto di vista del giudizio assegnato: vocali singole maggiormente periferiche, vocali ripetute maggiormente periferiche e casi in cui le curve sono simili tra di loro. Adottando quest'ottica, possiamo individuare tendenze articolatorie generali in una prospettiva evolutiva del gesto articolatorio. Le vocali singole rimangono le più periferiche in tutte le fasi del gesto articolatorio, anche se queste ricorrenze decrescono passando dalla fase iniziale a quella mediana e finale (all'inizio 18, nel mezzo e alla fine 16). Le vocali ripetute sono risultate le meno periferiche di tutte, con ricorrenze che decrescono durante lo svolgimento del gesto articolatorio per poi aumentare leggermente nella fase finale (all'inizio 11, nel mezzo 7, alla fine 8). Infine, i
casi con profili linguali simili sembrano aumentare passando dalla fase iniziale del gesto a quella
mediana, per poi decrescere leggermente muovendosi verso la parte finale (all'inizio 10, nel mezzo 16, alla fine 15).
La Tabella 3 mostra invece la "somma delle somme" dei risultati delle vocali singole maggiormente periferiche, delle vocali ripetute maggiormente periferiche e dei casi con curve sono simili. Questi valori sono il risultato della somma dei totali della fase iniziale, centrale e finale, già mostrati nella Tabella 2.
TABELLA 3
Indici di maggiore perifericità di uno dei due elementi, e dei casi in cui non sembrano emergere differenziazioni significative.
Questo risultato, composto dai valori ottenuti nella parte iniziale, mediana e finale, fornisce una prima idea su quale sia il tipo vocalico maggiormente periferico durante la parte centrale del gesto articolatorio. Le vocali singole sono le più periferiche per la maggior parte delle volte (50 casi in tutto), a seguire i casi in cui le curve sono simili tra di loro (41 casi in tutto) ed infine sono relativamente poche le volte in cui le vocali ripetute sono le più periferiche (26 casi in tutto). Da questo risultato possiamo dedurre che molte volte tra il profilo linguale della vocale singola e quello della vocale ripetuta non c'è differenza, come del resto ci si poteva aspettare. Però sono di più i casi in cui uno dei due tipi vocalici (le singole) tende ad avere una maggiore perifericità rispetto all'altro tipo. Infine pare che, in linea di massima, le vocali ripetute tendono ad essere meno periferiche della controparte singola. Dato il numero di ricorrenze per ciascun tipo nella Tabella 3 si può affermare che le vocali singole sono pressochè il doppio delle volte più periferiche di quelle ripetute, trovandosi con in un rapporto di frequenza di circa 2:1 (50 casi contro 26 casi).