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I sentimenti del minore

CAPITOLO 4: Spazio Neutro:uno strumento possibile Linee operative dell’A.Ulss

4.4 Le dinamiche relazionali all’interno delle attività Spazio Neutro

4.4.1 I sentimenti del minore

Il bambino spesso arriva al servizio senza avere una chiara idea di ciò che sta succedendo, presenta idee e pensieri confusi derivati da ricordi vaghi di eventi passati, di immagini fantastiche o esperienze desiderate e timore di una persona non sufficientemente conosciuta. Le informazioni che riceve sono date dal genitore con cui vive e dalle persone che lo circondano e pertanto legate a connotazioni negative rispetto al genitore che deve incontrare. Generalmente la presa di posizione del figlio, già nel primo contatto con i servizi, si rileva ben definita, con una chiara e totale adesione al genitore con il quale vive. Il minore sembra porsi a favore del genitore affidatario, in qualsiasi conflitto venga a determinarsi. Il genitore incontrante è descritto dal bambino come “tutto negativo”, mentre l’altro genitore come “tutto positivo”22. L’avversione del bambino è spesso legata a motivazioni illogiche, con apparente assenza di senso di colpa per tutte le espressioni di disprezzo che vengono pronunciate.

21 J.L. Renchon, Espace-rencontre nella comunità francese del Belgio, in C. Marzotto, P. Dallanegra (a cura di),

Continuità genitoriale e servizi per il diritto di visita, Vita e Pensiero, 1998.

22 Dallanegra P., Pardini I., Ciò che non è vero è vero, Discussione intorno all’alienazione genitoriale, a cura di

In questi contesti di elevata ostilità tra gli ex- coniugi, il figlio diventa parte strumentale del conflitto, tanto da essere manipolato per definire la “vittoria” di un genitore sull’altro.

La maggior parte di questi bambini sono al corrente, nei minimi dettagli delle dinamiche delle vicende giudiziali e legali e sono al corrente di tutte le decisione da assumere.

La possibilità di incontrare il genitore in uno spazio ed un tempo lontani dal conflitto, permette al minore di costruirsi l’immagine del genitore, che nasce dal confronto diretto e può permettere al bambino di ridefinire la propria identità, stimolando il percorso di crescita e di auto-definizione.

Alcuni bambini riescono, fin dal primo incontro, giocare e comunicare con il genitore incontrante senza apparenti difficoltà. In altre situazioni, invece, l’imbarazzo ed il disagio risultano talmente evidenti, da creare momenti di tensione e indurre l’operatore ad intervenire per favorire la relazioni e aiutare il bambino in difficoltà. In alcuni casi la paura dell’incontro diviene talmente forte da non riuscire a staccarsi dal genitore accompagnatore, rendendo di fatto impossibile il distacco; in questi casi l’accompagnatore tende a favorire con gesti o parole tali comportamenti, non facilitando la separazione dal bambino.

4 2 1 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 n. totale casi

n. casi per categoria SENTIMENTI DEL MINORE

gioca e comunica sentimenti di disagio ed imbarazzo

rifiuta di vedere l'incontrante non si separa

dall'accompagnatore

Dati rilevati durante l’attività professionale in qualità di operatore “Spazio Neutro”, attinenti ai progetti Spazio Neutro attivati nel territorio A.Ulss17- specificatamente all’ambito Distrettuale Conselve-Monselice. anni di riferimento 2012-2013.

Come si evince dal grafico, nella maggior parte dei casi rilevati durante le attività Spazio Neutro nel contesto dell’area distrettuale Conselve-Monselice dell’A.Ulss 17, i minori dimostrano una certa apertura alla relazione con il genitore incontrante; generalmente si tratta di bambini che hanno ricordi anche piacevoli di esperienze svolte con il genitore o bambini molto piccoli. Due situazioni si sono rilevate altamente complesse, i figli manifestano elevato grado di oppositività all’incontro con il genitore, attuando atteggiamenti di palese rifiuto

(ragazza adolescente) o difficoltà nella separazione con l’accompagnatore (bambina di tre anni). In questi è evidente l’influenza del genitore accompagnatore, il quale, con atteggiamenti e parole sia diretti che indiretti, tende di volta in volta boicottare l’incontro tra il figlio e l’altro genitore.

Nel corso degli incontri, con il supporto dell’operatore che stimola e favorisce la relazione, il rapporto genitore-figlio tende a modificarsi, oppure si arena in un’opposizione tale da non riuscire a cambiare l’esito degli eventi.

Dall’esperienza professionale si riporta quanto segue:

0 1 2 3 4 5 6 7 8 n. totale casi

gioca e comunica disagio e imbarazzo rifiuto non si separa

dall'accompagnatore primi incontri

ultimi/successivi incontri

Dati rilevati durante l’attività professionale in qualità di operatore “Spazio Neutro”, attinenti ai progetti Spazio Neutro attivati nel territorio A.Ulss17- specificatamente all’ambito Distrettuale Conselve-Monselice. anni di riferimento 2012-2013.

Da quanto si evince dal grafico, le situazioni che presentavano una condizione di disagio ed imbarazzo iniziali, in un contesto di neutralità e con supervisione ed accompagnamento di un professionista, hanno potenziato la qualità della relazione instaurando tra il genitore ed il figlio rapporti armonici di gioco e comunicazione. Laddove si manifestava totale rifiuto ad un’apertura del figlio nei confronti del genitore, il contesto è rimasto invariato, se non con piccoli spiragli di avvicinamento23; mentre nella condizione in cui il figlio faticava a separarsi dal genitore accompagnatore, con il progredire degli incontri, il bambino è riuscito ad entrare nella stanza autonomamente, faticando, comunque, ad instaurare una relazione armonica con il genitore incontrante.

Lo Spazio Neutro interviene sulla relazione genitore-figlio ed interrompe l’approccio con il

23 Si tratta di una ragazza adolescente, che ha da sempre rifiutato la relazione con il padre, declinandolo come

colui che non sa fare nulla, se non produrre disastri e guai. È una ragazza che presenta un certo grado di immaturità ed ingenuità e spesso riporta frasi e termini palesemente dettate dalla madre.

quale i genitori coinvolgono il figlio nel conflitto. In tutti i casi in cui avviene un ripristino del rapporto o un suo avvio, non terminano le avversità tra gli ex coniugi, ma viene spostato l’asse del conflitto, sottraendo il figlio da strumento primo nella lotta e principale oggetti di contesa.

Anche il tempo di interruzione dei rapporti tra genitore e figlio incide e condiziona l’esito degli incontri Spazio Neutro. Il trascorrere del tempo, infatti, agisce in maniera forte sui legami, determina una confusione e disordine nei ricordi, che possono essere distorti ed assumere significati alterati, creando tra gli adulti e bambini delle incomprensione, dei silenzi, delle barriere. Il bambino rimane combattuto tra il sentirsi tradito ed abbandonato da una parte e obbligato a difendere e proteggere l’altra parte, che non lo ha mai abbandonato e pertanto non può tradire.

La maggior parte dei bambini appartengono alla fascia di età scolare (6-15 anni), probabilmente ciò dipende dal periodo di tempo che intercorre tra il momento di rottura del rapporto tra i coniugi e l’effettivo periodo di allontanamento di uno dei due genitori.

Come si evince anche dal grafico la percentuale più alta rispetto all’età dei minori, riguarda la fascia compresa dai 6 anni ai 10 anni. Abbastanza rilevante è anche il dato relativo all’età 11- 15 anni.

FASCE DI ETA' DEI MINORI

23% 11% 11% 55% 0-3 anni 3-5 anni 6-10 anni 11-15 anni

Dati rilevati durante l’attività professionale in qualità di operatore “Spazio Neutro”, attinenti ai progetti Spazio Neutro attivati nel territorio A.Ulss17- specificatamente all’ambito Distrettuale Conselve-Monselice. anni di riferimento 2012-2013.

In base all’età, alle esperienze condivise con il genitore lontano, ai vincoli e legami che possono crearsi, si scatenano differenti emozioni, stati d’animo, reazioni di rabbia, di oppositività, di ricerca, di curiosità. In ogni caso, conoscersi e ri-trovarsi in un ambiente di neutralità rispetto alla confusione esterna, può favorire l’abbassamento delle proiezioni e delle barriere di difesa, diminuendo i sentimenti persecutori, vessatori ed oppressivi.