• Non ci sono risultati.

Il settimo principio sull’esperienza passata definisce come elementi già visti in precedenza tendono ad essere uniti.

Gli scenari di una comunicazione rivolta a tutt

7. Il settimo principio sull’esperienza passata definisce come elementi già visti in precedenza tendono ad essere uniti.

Questi sette principi racchiudono delle indicazioni secondo cui è possibile comprendere la modalità di percezione e quindi diventano leggi che possono guidare il processo progettuale.

La comunicazione di massa diventa, invece, protagonista a livello internazionale nel periodo compreso tra il 1915 e il 1918, ovvero gli anni della Prima Guerra Mondiale, con la diffusione in tutti i Paesi partecipanti di una propaganda bellica e politica. Ciò mette in evidenza le alte percentuali di analfabetismo e scarsa istruzione delle popolazioni mondiali e per questo motivo la natura propagandistica dei messaggi che dovevano essere veicolati abbandona ogni caratteristica di ordine estetico per lasciare spazio ad una comunicazione semplice, immediata che potesse rivolgersi ad ogni ceto sociale. Gli elementi grafici vengono associati a immagini fotografiche e cinematografiche che assumono un ruolo principale nella composizione occupando quasi tutto lo spazio del foglio.

Un esempio del lavoro di questi anni è la comunicazione propagandistica della Rivoluzione Russa voluta da Lenin nel 1918 per promuovere gli ideali che ne avevano permesso la nascita. Molti artisti, come Majakovskij, Rodčenko, Gabo, Malevič e Chagall si impegnarono nella creazione di alcuni pannelli stradali, treni e autocarri allestiti per fungere da mostre itineranti e decorazioni di edifici, in modo da poter diffondere tra la popolazione i concetti fondamentali del nuovo movimento politico. Parallelamente, l’Agenzia Telegrafica Russa – denominata ROSTA – promulgò una serie di informazioni e istruzioni utilizzando manifesti dove il linguaggio verbale e grafico era portato al massimo livello della semplicità. Questa tendenza alla ricerca di un messaggio realistico continua a svilupparsi

52

53 alcune volte, l’estremizzazione era tale da utilizzare un linguaggio volutamente

rozzo, con l’idea questo sarebbe stato il tono corretto da utilizzare per un pubblico popolare.

Cominciano poi ad essere svolti i primi studi relativi alla rappresentazione dei dati e quel ragionamento che porterà alla produzione delle prime infografiche per permettere la diffusione e la comprensione di gradi quantità di informazioni al grande pubblico; nel 1925, Otto Neurath, sociologo e filosofo viennese, assieme al grafico Gerd Arntz, sviluppa una modalità di rappresentazione grafica di dati statistici e diffonde internazionalmente il concetto della pedogogia delle immagini, fino ad arrivare al movimento Isotype – International System of Typographic Picture Education.

La Seconda Guerra Mondiale mette in evidenza l’importanza della comunicazione visiva per lo sviluppo della propaganda bellica e di regime, come è stato evidenziato per la Grande Guerra. La natura propagandistica della comunicazione di massa si è sviluppata tramite il manifesto, ma è stata affiancata dall’utilizzo di potenti mezzi visivi come il cinema e la fotografia. L’implementazione di questi strumenti ha permesso di raggiungere un numero più elevato di persone ed estendere il campo d’azione della comunicazione. Il contenuto e la forma della propaganda bellica ha assunto una terminologia e una modalità comunicativa semplificata; il legame tra la necessità di semplificazione che emerge dall’analisi delle due Guerre Mondiali e quella che ci si aspetta da un progetto basato sul concetto di accessibilità è dato dal fatto che in entrambi i casi si va ad evitare l’inserimento di quegli elementi non utili alla comprensione del messaggio per poter raggiungere un pubblico più ampio, ma nel primo caso questa scelta è dovuta alla volontà di diffondere messaggi di impatto, nel secondo caso, invece, si vuole rendere il contenuto della comunicazione facilmente fruibile da tutte le categorie di individui.

Nell’immediato dopoguerra si sviluppa una forte corrente artistica che vede nella composizione visuale uno strumento che può assumere un valore sociale; questo nuovo scenario porta alla nascita del Neorealismo che si diffuse in diverse forme e modalità in molti ambiti dell’arte.

53

54

Questa tendenza alla ricerca di un messaggio realistico continua a svilupparsi in diverse direzioni, e crea diversi movimenti che ricercheranno stili e formati per la creazione di contenuti comunicativi a favore della pubblica utilità; un primo esempio di questa progettualità, antecedente alle due Guerre Mondiali, è il lavoro svolto da Jean Francois van Royen per i servizi postali olandesi con l’introduzione di un processo progettuale all’interno del sistema che l’impresa rappresentava. Nel 1918, Van Royen raggiunge la posizione di segretario generale del consiglio centrale e propone la sua opinione per cui lo Stato dovesse svolgere un ruolo attivo ed educativo nella società, in particolare per quanto riguarda il design. All’interno di questo progetto hanno svolto un ruolo fondamentale la ricerca sui francobolli, che ha visto la collaborazione di importanti artisti come Piet Zwart e Gerard Kiljan. Negli stessi anni, per esattezza nel 1933, si sviluppa quello che sarà un importante esempio progettuale e ricerca per gli studi successivi, ovvero la mappa topologica per la London Underground di Harry C. Beck, un diagramma schematico che rappresenta le sue linee e le sue stazioni, utilizzando colori e simboli specifici per differenziare i servizi e le fermate del sistema metropolitano.

In questo ambito, un movimento predecessore di quello che sarà il periodo di grafica di pubblica utilità è la cosiddetta “scuola” svizzera; nel 1944 Hans Neuburg pubblica un manifesto a favore della Croce Rossa internazionale che presenta le principali caratteristiche dello stile svizzero – fotografie realiste, caratteri lineari, uso di colori primari ed i loro complementari e composizione strutturata tramite sistemi modulari a griglia – ed emerge una chiarezza di contenuti che non era mai stata così valorizzata fino ad ora.

La figura di Josef Müller-Brockmann è particolarmente rilevante in questo periodo e il suo lavoro aspira ad una progettualità legata al senso civico con l’obiettivo di poter sensibilizzare i cittadini rispetto ad alcune tematiche legate all’ambito sociale. Tra le campagne più rilevati emergono quelle a favore della sicurezza stradale dove, tramite lo stile tipico della “scuola svizzera”, vengono creati dei messaggi e dei contenuti di pubblica utilità.

55