Solo così il cosidetto tessuto connettivo potrebbe svolgere la sua attività in perfetta armonia con il
2. SGRAVI SULLE IMPOSTE INDIRETTE
Si premette che l'esigenza degli sgravi fiscali all'esporta-zione sulle imposte indirette, da tempo invocati da molti settori dell'industria, trova le sue origini nel sistema fiscale vigente in Italia.
Nel nostro Paese la tassazione indiretta, a differenza del sistema seguito in pressoché tutti i Paesi esteri, in ispecie pro-duttori di manufatti, è esatta nella fase di produzione anziché in quella della vendita. Ciò comporta che a differenza dei Paesi concorrenti, l'onere fiscale resta conglobato nei costi e quindi nei prezzi, che risultano sfasati rispetto a quelli inter-nazionali, accollando al produttore che vuole esportare il peso della differenza tra i suoi prezzi e quelli dei concorrenti stra-nieri. Senza contare che tale sistema, inoltre, facilita l'in-gresso dei prodotti stranieri sul mercato interno, protetto uni-camente dai dazi doganali e non, come negli altri Paesi, da una elevata tassa di vendita, dall'afflusso di prodotti che sono, a loro volta, sgravati dagli oneri fiscali dei Paesi di origine, peggiorando indirettamente la situazione degli industriali esportatori.
Nelle presenti condizioni, l'effettuare un rimborso degli oneri fiscali percepiti sul prodotto esportato è quindi il mi-nimo che da parte del nostro Governo si possa fare per togliere da una ingiusta posizione di inferiorità l'industria e quindi il lavoro italiano.
Tali rimborsi sono :
— giustificati sotto il punto di vista generico di ragionevo-lezza e di equità, in quanto non si può ovviamente pen-sare di far pagare allo straniero, che acquista all'estero m .-rei italiane, le nostre tasse in aggiunta a quelle del suo Paese, da lui corrisposte attraverso la tassa di vendita locale;
— sostenibili anche sotto il punto di vista dell'apparente sa-crificio dell'Erario. Quest'ultimo infatti, mentre fra l'altro rischia, come insegna l'esperienza di un recente passato, di perdere il tutto per voler conservare troppo, mante-nendo un atteggiamento che potrebbe anche portare a minimizzare le esportazioni, potrebbe invece, da una aumentata attività dell'industria, ritrarre forse anche un utile per il maggior cespite che ne deriverebbe se non altro sul mercato interno;
— indispensabili ove si voglia porre l'industria italiana in con-dizione di affrontare la concorrenza straniera, la quale, per limitarci in via del tutto esemplificativa, ad un settore di molto interesse per l'economia torinese — quello auto-mobilistico — gode delle seguenti facilitazioni:
Inghilterra: automatica esenzione della Purchase Tax,
che rappresenta jl 30 % circa del prezzo di listino interno e che riassume in sè la totalità degli oneri fiscali;
Germania : rimborso della tassa scambio corrispondente
al 4,5 % del prezzo di vendita interno, più, per l'espor-tazione nell'area del dollaro, un rimborso dell'8o % degli oneri e contributi sul lavoro;
Francia : rimborso della Taxe sur le chiffre d'affaires pari
al 18 % del prezzo di vendita interno, con ulteriori rim-borsi per l'esportazione nell'area del dollaro, che possono variare dal 5 al 12 % del listino interno;
U.S.A. : automatica esenzione della Federai Tax e di altre
tasse locali per un complessivo 12 % del prezzo di listino interno.
Di fronte a ciò si ricorda come gli oneri, riferiti ancora al settore automobilistico, nella fase di produzione ammon-tano in Italia al 26,92 % del prezzo, cosi ripartiti:
4>5° % (#) dazi doganali, imposta di fabbricazione, diritti di licenze e diritti accessori;
5>— % (*) I.G.E. sulle materie prime importate e sui pas-saggi di lavorazione;
0,04 % imposta sull'energia elettrica e luce;
6,04 % altre imposte dirette ed indirette (immobiliari, ricchezza mobile dei fornitori, ecc.);
°>34 % diritti doganali ed I.G.E. su gomme;
I5>92 % totale oneri fiscali
lr>— % oneri sociali assistenziali e fiscali commisurati alle retribuzioni di lavoro.
26,92 % Totale.
(*) Aliquote accordate dagli o r g a n i ministeriali. La m i s u r a effettiva di questi g r a v a m i c però superiore.
A tutt'oggi i provvedimenti presi a favore dell'esporta-zione italiana sono stati assolutamenti insufficienti.
Infatti :
a) Rimborso I.G.E. all'esportazione. — Continuando
nella esemplificazione riferita al settore principale della pro-duzione torinese, quello automobilistico, si rileva come la inci-denza della I.G.E. sui diversi passaggi di merci e servizi nel corso della lavorazione sia stata determinata, attraverso ac-curatissimi studi ed approfonditi controlli della competente Autorità Ministeriale, nella misura del 7 % dei prezzi di listino sul mercato italiano. Con successive elaborazioni si riduceva, attraverso il progetto di legge non ancora approvato
dal Parlamento, al rimborso massimo del 4 % sul prezzo di
esportazione, e cioè a meno della metà della incidenza real-mente accertata.
b) Diritto di confine. — Altro gravame notevole sulle
merci in esportazione è costituito dai diritti di confine, esatti sulle materie prime importate per le quali non è possibile fruire dell'istituzione della temporanea importazione.
Le quote concesse a sgravio di questi diritti sono ritenute dalle categorie interessate del tutto insufficienti.
Sempre nel settore automobilistico, l'aliquota concessa è del 4>5° %> limitatamente però alle esportazioni regolabili con valuta liberamente trasferibile, e pertanto è pratica-mente inefficiente.
c) Oneri di lavoro. — Terza e non ultima causa di
aumenti nei costi delle merci esportate, che non ha corrispet tivo nella maggior parte dei Paesi concorrenti, è costituita dagli oneri di lavoro, i quali risultano in Italia molto supe-riori a quelli applicati nei Paesi concorrenti, ammontando da noi in alcuni settori della metalmeccanica, ad esempio, ad oltre il 10 % del prezzo del prodotto.
In conclusione i provvedimenti che si auspicano sono i seguenti :
1. Per l'Imposta Generale Entrata :
—- che il disegno di legge attualmente all'esame del Par-lamento venga riveduto e completato, dandogli la por-tata più vasta, assicurando il rimborso dell'I.G.E. a tutte le categorie di esportazione, senza esclusione; — che le aliquote di rimborso vengano possibilmente
au-mentate a raggiungere l'effettivo gravame dell'I.G.E. percepito sui prodotti nelle loro varie fasi di lavora-zione, con riferimento, agli effetti dell'applicalavora-zione, a pochi e vasti settori della produzione;
— che il meccanismo del Decretto stesso venga semplifi-cato, nel senso di consentire l'immediato rimborso del-l'IGE senza formalità e ritardi attraverso organismi locali, e possibilmente le Banche stesse;
— che venga data la maggiore elasticità possibile al pro-getto stesso, cercando di rigettare l'impostazione a carattere prettamente fiscale e contabile, in quanto mirando il progetto ad agevolare le esportazioni e ad incrementare perciò i nostri traffici, non deve ricer-carsi una compensazione immediata all'aliquota di im-posta generale che si perde, costituendo l'incremento delle esportazioni di per sè un vantaggio superiore a tale perdita.
2. Per i diritti di confine :
— che le aliquote attualmente applicate siano non solo adeguate ai diritti effettivamente riscossi, ma sia estesa l'applicazione del rimborso anche alle aree diverse dal-l'area del dollaro.
3. Per gli oneri sul lavoro :
— che il peso oggi gravante eccessivamente sui settori produttivi venga alleviato a mano a mano che le mag-giori disponibilità derivate dall'incremento della tassa-zione diretta consentano allo Stato di sopportarne i carichi proprii.
C O R S I D I A G G I O R N A M E N -T O P E R LA V E N D I -T A A L D E T T A G L I O D I P R O D O T T I A L I M E N T A R I
Il 26 aprile u.s. è stato insediato presso la nostra Camera il Comitato Promotore costituito per l'organizzazione dei Corsi di aggiornamento per vendita al dettaglio di prodotti alimentari.
I corsi, diretti principalmente ai detta-glianti di generi alimentari, ma che inte-ressano altresì i grossisti, i produttori, gli importatori ed i consumatori, saranno tenuti in Torino dal 7 al 10 giugno p.v.
L'iniziativa, curata dal Centro Nazionale per la Produttività in collaborazione col Centro tecnico del Commercio per la pro-duttività, ha lo scopo di portare a cono-scenza degli operatori e dei consumatori italiani, attraverso l'esposizione di esperti pratici americani, i sistemi, gli accorgimenti, i metodi scaturiti da numerosi anni di studi, di osservazioni e di esperienze, attuati negli Stati Uniti per incrementare le vendite ed i consumi mercè la costrizione dei costi di distribuzione in dipendenza di una migliore organizzazione di tale servizio, il più idoneo confezionamento del prodotto e la miglior presentazione dello stesso.
I corsi consisteranno in conversazioni — illustrate da proiezioni di cortometraggi sonori — durante le quali gli esperti ameri-cani esporranno i loro sistemi, le loro osser-vazioni sui metodi qui in uso, da essi rilevati nel corso di un breve giro di visite orien-tative presso i più rappresentativi esercizi, dei settori trattati, di Torino e si concluderanno in una serie di suggerimenti atti a migliorare, nell'interesse degli operatori e dei con-sumatori, questa importante fase degli scambi commerciali.
Dalle brevi note biografiche degli istrut-tori americani, risulta evidente che essi sono degli esperti pratici e che i principi che da loro verranno esposti scaturiscono dalla loro lunga esperienza, nei rispettivi settori, dalla pratica quotidiana e non dalla astratta teoria. I temi che verranno trattati nei singoli corsi sono i seguenti:
C o r s o n. 1 - Tecniche di vendita nei negozi
Istruttore Sig. Swentor.
Verranno illustrati i seguenti argomen-ti: 1) la divisione in reparti; 2) il valorelìel «colpo d'occhio» nella vendita; 3) lo svi-luppo dell'arte di vendere; 4) i requisiti di una buona esposizione; 5) la tecnica della creazione di scritte « parlanti » e di efficienti tabellme dei prezzi; 6) l'effetto delle combi-nazioni di colori ; 7) il lancio di un prodotto ; 8) lo sviluppo di un negozio; 9) la esposi-zione nelle vetrine ecc.
A U G U S T W . S W E N T O R N o t o specialista in i n d a g i n i sulle possibilità di s v U u p p o dei m e r c a t i p e r i p r o d o t t i a l i m e n t a r i , con 27 a n n i d i esperienza in t u t t e le fasi della v e n d i t a dei g e n e r i stessi, n o n c h é n e l l ' a d d e s t r a m e n t o del personale a d d e t t o alle v e n d i t e ed alia d i s t r i b u z i o n e . E L M E R M A S E R È c o n s i d e r a t o u n o dei m i g l i o r i tecnici d e g l i S. U . nel s e t t o r e della m o d e r n i z z a z i o n e dei n e g o z i . A r c h i t e t t o p e r n e g o z i e s p e cialista p e r le v e n d i t e , con 30 a n n i di e s p e -r i e n z a nel s e t t o -r e dei g e n e -r i a l i m e n t a -r i . A D O L P H G. W I L L Y Specialista in p r o b l e m i i n e r e n t i alla l a v o -r a z i o n e delle ca-rni. I n s e g n a n t e e d i -r i g e n t e di corsi di a d d e s t r a m e n t o p r e s s o I s t i t u t i Scolastici ed U n i v e r s i t a r i d e g l i S. U . c o n 28 a n n i di esperienza nella D i r e z i o n e di i m -prese p e r f o r n i t u r e d i c a r n i a l l ' i n g r o s s o .
Corso n. 2 - Progettazione ed organizzazione nei negozi di vendita al dettaglio - Istruttore
Sig. Elmer Maser.
Verranno illustrati i seguenti argomenti: 1) la disposizione architettonica dei negozi; 2) la razionalizzazione del servizio al banco di vendita; 3) la conversione verso un ma completo di «self-service»; 4) la siste-mazione del negozio; 5) le scaffalature e i mobili (in genere) ; 6) la scelta e la disposi-zione delle scaffalature e dei mobili; 7) la sistemazione del retrobottega, dell'interno e dell'esterno; 8) l'organizzazione completa di un negozio per la vendita di generi alimen-tari ecc.
C o r s o n. 3 - La vendita di carili fresche e lavo-rate - Istruttore: Signor Adolph Willy.
Verranno illustrati i seguenti argomenti: 1) i problemi della vendita al dettaglio della carne ed 1 suggerimenti atti a migliorarla; 2) lo sviluppo di un negozio o di un reparto efficiente per la vendita della carne; 3) il ser-vizio al banco; 4) il « self-service »; 5) il taglio e la preparazione della carne; 6) i requisiti necessari per una redditizia vendita al det-taglio della carne ecc.
Corso n. 4 - La vendita dei prodotti ortofrutticoli
- Istruttore: Signor Swentor.
Verranno illustrati i seguenti argomen-ti: 1)1 problemi della vendita al dettaglio di frutta e verdura fresca ed i suggerimenti atti a migliorarla; 2) lo sviluppo di ,un ne-gozio o di un reparto efficiente per la ven-dita al dettaglio; 3) la tecnica della venven-dita; 4) i mobili, loro progettazione e sistema-zione; 5) i requisiti essenziali per uno smercio più redditizio della frutta e della verdura ecc.
C o r s o n. 5 - La tecnica del « pre-selling » e della confezione del prodotto - Istruttore:
Sig. Swentor.
Verranno illustrati i seguenti argomenti: 1) i vantaggi ed i benefici del « pre-selling » per i produttori, i grossisti, i dettaglianti e i consumatori ; 2) la tecnica del « pre-selling » e della confezionatura; 3) la pubblicità verso i consumatori; 4) la pubblicità verso gli operatori commerciali; 5) le dimostrazioni dei vari tipi di imballaggio per la vendita ecc.
Orario dei corsi : I corsi avranno luogo
dalle ore 21,15 aUe o r e 23,30 dei giorni '7-8-9 giugno p.v. presso la Facoltà di
Economia e Commercio in Piazza Arba-rello 8, secondo il seguente programma: lunedì 7 giugno corsi 1-3-4
martedì 8 giugno corsi 1-2-3
mercoledì 9 giugno corsi 1-5-conclusionc Il giorno giovedì 10 giugno dalle ore 14 alle 17 i tecnici americani terranno consul-tazioni individuali coi dettaglianti ed i grossisti interessati.
G I O R G I O R R A G A