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IV. Elenco dei grafic

2. L’Alta valle del Volturno: Il contesto geografico

2.5 I SIC, le ZSC e le ZPS

arbustive ed arboree sono presenti nella zona più aperta. Il corso medio del Volturno, nelle aree alluvionali ghiaiose e collocate più in alto rispetto al livello medio della corrente, sono caratterizzate da varietà floristiche tra cui le orchidee selvatiche dai colori vividi in primavera.

Uno degli elementi che contraddistingue il settore delle Mainarde è la popolazione faunistica ricca in specie e numero di individui esistenti. Protagonista e dominatore incontrastato del superbo scenario montuoso è sicuramente l'orso bruno marsicano nomade nel PNALM, la cui presenza nell’ultimo anno ha visto un significativo incremento della popolazione, monitorato dal personale del Parco impegnato costantemente nella protezione e salvaguardia della specie, nonché simbolo dello stesso. Da segnalare inoltre è la presenza del lupo, spesso segnalato in branchi in continuo movimento nei boschi delle Mainarde che offrono un habitat ideale anche per il camoscio d'Abruzzo , cervo ed il capriolo che si spingono spesso indisturbati nei centri abitati. Differente caso è quello del cinghiale, la cui cospicua proliferazione, che secondo stime ammonterebbe a 13 000 esemplari per una popolazione di circa 300 000 abitanti, attribuibile ad un passato ripopolamento con una specie non autoctona (razza ungherese), ha provocato seri danni alle colture della zona e disagi per l’intera popolazione, tanto da istituire una Task Force per attuare un piano di gestione e controllo della specie. Sono da segnalare alcune specie volatili come l'aquila reale, il nibbio reale ed il falco pellegrino. In ultimo tra i numerosi rettili va ricordata la piccola e rara vipera dell'Orsini, trovata sulle pendici della Meta, mentre tra gli anfibi la delicata salamandrina dagli occhiali.

2.5 I SIC, le ZSC e le ZPS

La conservazione della biodiversità è uno degli obiettivi prioritari per garantire la salvaguardia e miglioramento del territorio. A tal proposito, Natura 2000 è il principale strumento di politica dell’Unione Europea che mira a tale scopo. È una rete ecologica

diffusa in tutti i paesi dell’UE, istituita ai sensi della Direttiva “Habitat” (Direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche) recepita prima a livello nazionale con il DPR 357/1997 ("Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche"), poi modificato dal DPR 120/2003 ("Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357) per il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali, delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario e riconosce il riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell'uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura.54 La rete individua i seguenti siti:

 Siti di Interesse Comunitario/ Siti di Importanza Comunitaria (SIC) che nella o nelle regioni biogeografiche cui appartiene contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale o una specie in uno stato di conservazione soddisfacente e/o che contribuisce in modo significativo al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografica o nelle regioni biogeografiche in questione . In Italia l'individuazione dei pSIC (proposte di Siti di Interesse Comunitario) è di competenza delle Regioni e delle Province Autonome che trasmettono i dati al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare organizzati secondo il Formulario Standard europeo e completi di cartografie; il Ministero dopo la verifica della completezza e coerenza dei dati, trasmette la banca dati e le cartografie alla Commissione.

 Zona Speciale di Conservazione (ZSC) un sito di importanza comunitaria designato dagli Stati membri mediante un atto regolamentare, amministrativo e/o contrattuale in cui sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli

54

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Rete Natura 2000, http://www.minambiente.it/pagina/rete-natura-2000

habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui il sito è designato.55 Le ZSC, prima SIC, vengono poi designate con decreto ministeriale adottato d’intesa con le regioni o province autonome interessate.

 Zone di Protezione Speciale (ZPS) poste lungo le rotte di migrazione dell'avifauna sono finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di habitat idonei per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori. La loro identificazione e delimitazione si basa esclusivamente su criteri scientifici e vengono designate dagli Stati Membri come Zone di Protezione Speciale ed entrano a far parte automaticamente nella rete Natura 2000.

Ad oggi in Italia sono stati individuati 2335 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 1981 dei quali designati quali Zone Speciali di Conservazione e 613 Zone di Protezione Speciale (ZPS), di cui 335 siti di tipo C, ovvero SIC/ZSC coincidenti con ZPS: il Molise ne è un esempio significativo, contando la presenta di 88 siti distribuiti in 3 ZPS, 76 SIC/ZSC, 9 SIC-ZSC/ZPS e ricoprendo una superficie complessiva di 118724 ha.56

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Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, Direttiva 42/93/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla Conservazione degli habitat naturali e seminaturali della flora e della fauna selvatiche, p.9

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Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, SIC, ZSC e ZPS in Italia - Tabella illustrativa http://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia

Fig. 7 Fonte: Elaborazione personale – Cartografia Rete Natura 2000 in Molise

Nell’Alto Volturno, evidenziata in giallo nella cartina (Fig. 7) si individuano il PNALM, ovviamente segnalato come ZPS, tra i SIC si annoverano il Gruppo della Meta - Catena delle Mainarde - Bosco Monte di Mezzo-Monte Miglio-Pennataro-Monte Capraro- Monte, il Fiume Volturno e alle sorgenti al Fiume Cavaliere, la Valle Porcina - Torrente Vandra – Cesarata. Importanti dal punto di vista ambientale, sono i SIC Monte S. Paolo, Monte La Falconara, Cesa Martino e la Forra di Rio Chiaro ed il Pantano della “Zittola” - Feudo Val Cocchiara, rispettivamente nelle località di Colli al Volturno, Montaquila, Filignano, Scapoli e Montenero Val Cocchiara. Nel periodo invernale nell’area di Cesa Martino, si forma un laghetto naturale che diventa una delle soste intermedie per le migrazioni di numerosi volatili, mentre il Pantano “Zittola”, alimentato da 25 torrenti sorgenti perenni, costituisce una delle più estese torbiere appenniniche d’Italia dove sono presenti inoltre diverse grotte e individuata la presenza del Cavallo Pentro, razza autoctona che pascola liberamente nell’area del pantano.