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4. STRUMENTI A SUPPORTO DEL GOVERNO DEL SISTEMA

4.4 VERSO UN “CRUSCOTTO DI GOVERNO”

4.4.1 Il sistema di controllo interno e il sistema degli indicatori

Nell’ambito dell’obiettivo strategico regionale di garantire ai cittadini un adeguato livello qualitativo dei servizi socio-sanitari e di ottimizzare il governo clinico del SSSR, perseguendo l’equilibrio economico-finanziario della gestione sanitaria in condizioni di efficienza ed appropriatezza, emerge la necessità di ottimizzare l’utilizzo delle risorse impiegate, quale fattore determinante per la sostenibilità del SSSR.

L’erogazione dei LEA è assicurata attraverso le Aziende che compongono il sistema, in particolare Aziende ULSS ed Aziende Ospedaliere, che sono soggetti giuridici e godono di propria autonomia gestionale.

L’organizzazione del SSSR in Aziende autonome, che si autoregolano all’interno delle disposizioni regionali, garantisce che i processi decisionali a livello locale abbiano un buon livello di efficacia e siano vicini alle esigenze del territorio. Inoltre, la presenza sul territorio di una molteplicità di soggetti aziendali rappresenta un vero “laboratorio” di soluzioni organizzative e gestionali, quale ricchezza per l’intero sistema.

Al contempo, l’autonomia delle singole Aziende fa emergere problemi di coordinamento e di governo: il SSSR viene a configurarsi come un “gruppo” aziendale, di cui la Regione rappresenta il vertice ed è il responsabile finale agli occhi dei cittadini. In questa cornice si è scelto di perseguire un modello di governance che, lasciando inalterata l’autonomia aziendale e quindi i benefici che questa comporta, orienti i comportamenti e le performance delle Aziende verso modelli ed obiettivi desiderati, guidando adeguatamente l’intero SSSR. Per questo la Regione ha inteso dotarsi di una funzione di Controllo di Gestione Regionale, attraverso la quale vengono definiti gli obiettivi specifici che ciascuna Azienda Sanitaria è chiamata a perseguire, e possono essere valutati i risultati conseguiti, al fine di addivenire ad una generale razionalizzazione del sistema, garantendo risposte adeguate ai cittadini, qualità nei servizi e rispetto dei vincoli economico-finanziari.

Il monitoraggio delle performance delle singole Aziende Sanitarie, sia in termini di prestazioni che di economicità dei risultati, risponde anche agli indirizzi del Patto per la Salute 2010-2012, che ribadisce la necessità di migliorare la qualità dei servizi sanitari, di promuovere l’appropriatezza delle prestazioni e di garantire l’unitarietà del sistema mantenendo il controllo della spesa sanitaria. Più precisamente, il comma 1 dell’art. 1 del Patto per la Salute 2010-12 dispone che le Regioni assicurino l’equilibrio economico-finanziario della gestione sanitaria in condizioni di efficienza ed appropriatezza. L’art. 2 prevede l’avvio di un sistema di monitoraggio dei fattori di spesa e dello stato dei servizi sanitari regionali da parte di una Struttura tecnica di monitoraggio paritetica (a supporto della Conferenza Stato-Regioni), su indicatori di

efficienza ed appropriatezza allocativa delle risorse. I settori strategici, sui quali operare per qualificare il SSSR, per garantire i bisogni dei cittadini e per controllare la spesa, sono identificati:

- nella riorganizzazione delle reti regionali di assistenza ospedaliera, - nell’assistenza farmaceutica,

- nel governo del personale,

- nella qualificazione dell’assistenza specialistica,

- nei meccanismi di regolazione del mercato e del rapporto pubblico-privato, - negli accordi sulla mobilità interregionale,

- nell’assistenza territoriale e post acuta,

- nel potenziamento dei procedimenti amministrativo-contabili, - nel rilancio delle attività di prevenzione,

- nell’implementazione di un adeguato sistema di controllo interno.

È stato perciò elaborato, e si sta sviluppando progressivamente, un set di obiettivi nelle aree sanitaria, sociale ed informatica, commisurato alla tipologia di Azienda Sanitaria, ossia: Azienda ULSS, Azienda Ospedaliera, IRCCS.

Il set degli obiettivi sarà articolato in una struttura a più livelli, ognuno dei quali prevederà sub-obiettivi con un maggior grado di dettaglio, da svilupparsi progressivamente.

Per gli obiettivi individuati vengono definiti indicatori puntuali, che consentiranno di misurare le performance raggiunte in relazione a quelle richieste.

In quest’ottica la definizione degli obiettivi dell’attività dei Direttori Generali e delle Direzioni Strategiche delle Aziende ULSS, dell’Azienda Ospedaliera di Padova, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e dell’IRCCS “Istituto Oncologico Veneto” per gli anni 2011 e 2012 contiene alcune importanti innovazioni, creando un esplicito collegamento tra i risultati ottenuti ed i costi sostenuti.

La finalità di questo processo è quella di consentire la graduale convergenza di tutte le Aziende del SSSR verso modelli organizzativi che rappresentano best practice regionali, individuando le soluzioni gestionali che hanno dato prova di soddisfare i bisogni dei cittadini e, contemporaneamente, di garantire migliori performance economiche.

Per la misurazione degli obiettivi vengono utilizzati indicatori che descrivono l’attività e le risorse, già noti alle stesse Aziende Sanitarie, e che sono gli strumenti indispensabili per consentire la revisione complessiva del sistema. Inoltre, i livelli di soddisfazione specifici richiesti a ciascuna Azienda sono stati individuati attraverso un’operazione di benchmarking, ponderando, ove necessario, le specificità proprie di ciascuna Azienda ULSS, in particolare per la struttura demografica di riferimento, quale fattore rilevante di differenziazione.

Ogni Azienda Sanitaria è chiamata ad attuare una rivisitazione della propria organizzazione e delle proprie procedure sulla scorta degli esempi forniti dai best performer, elaborando proposte idonee all’ottimizzazione del proprio assetto organizzativo qualora riscontri elementi di debolezza od opportunità di miglioramento.

L’art. 11 del Patto per la Salute 2010-2012, prevede l’organizzazione di un processo di certificazione del bilancio delle Aziende e degli Istituti del SSN. Per predisporre il SSR ad affrontare questo importante ed impegnativo adempimento, l’Amministrazione Regionale ha deciso di procedere preliminarmente all’implementazione in tutti gli Enti di un Sistema di Controlli Interni coordinato a livello regionale.

Il Sistema di Controllo Interno permetterà un più efficace controllo dei processi tramite l’adozione di adeguati sistemi di gestione del rischio che, dopo aver individuato e valutato i rischi insiti nello svolgimento delle varie attività, predispongono le adeguate contromisure per fronteggiarli. L’approccio metodologico di massima prevede la definizione dei processi da mappare, la valutazione degli stessi, la definizione e la valutazione dei rischi associati e la definizione delle azioni di contenimento e delle conseguenti attività di controllo.

Il raggiungimento dei risultati previsti da parte delle singole Aziende consentirà la graduale riduzione delle differenze territoriali registrate, facilitando la razionalizzazione dei costi dei servizi socio-sanitari regionali, senza intaccare la qualità o la quantità delle prestazioni erogate.

Rappresentano, pertanto, indirizzi della programmazione regionale:

- il consolidamento del sistema di monitoraggio degli obiettivi posti ai Direttori Generali in un’ottica di responsabilizzazione condivisa e di attuazione degli indirizzi previsti dal presente PSSR, anche attraverso la formulazione di proposte migliorative;

- lo sviluppo, in maniera condivisa con le Aziende ULSS ed Ospedaliere, di indicatori di qualità clinica e di appropriatezza dell’assistenza ospedaliera e territoriale;

- la costituzione di un flusso strutturato ed alimentato correntemente dalle Aziende Sanitarie quale strumento principale per il monitoraggio dell’attuazione degli indirizzi del PSSR e la verifica degli obiettivi di sistema;

- la messa in atto di azioni migliorative degli attuali flussi informativi ed in particolare:

- l’implementazione di un sistema informativo integrato tra sociale e sanitario; - lo sviluppo integrato dei sistemi informativi della medicina e pediatria di

famiglia, con produzione a livello aziendale e regionale di indicatori di processo e di esito della qualità delle cure;

- il coordinamento dei flussi di specialistica, farmaceutica ed esenzioni ticket; - la sistematizzazione dei flussi di pronto soccorso, delle cure domiciliari, delle

cure palliative e della protesica;

- l’implementazione di un flusso sulle invalidità;

- l’implementazione di un flusso per il monitoraggio dell’area della riabilitazione, identificando e validando criteri di appropriatezza nei percorsi riabilitativi ed indicatori di efficacia ed efficienza del processo;

- l’implementazione e la messa a regime dei registri di mortalità e di patologia previsti dalla Legge finanziaria del 2008;

- lo sviluppo di sistemi di individuazione di specifiche coorti di malati, per la ricerca valutativa e la definizione di indicatori di case mix territoriale;

- il potenziamento del flusso sulla residenzialità extraospedaliera anche con informazioni sulle patologie prevalenti, sugli eventi avversi e sugli esiti di salute (cadute, fratture, ulcere, infezioni, ecc.);

- lo sviluppo e l’integrazione dei flussi informativi ospedalieri per l’attività di HTA, in collaborazione con le società scientifiche.