2.4 M ETODI DI ANALISI
2.4.1 Strumenti e procedure in uso
2.4.1.6 Sistema di email
La decisione dei piani d’intervento per risolvere le particolari criticità che sono legate al verificarsi di un difetto determina tutta la serie di azioni che il team di qualità svolge ad ogni turno lavorativo. Gli interventi risultano mirati ad eliminare le cause che hanno portato alla non conformità del prodotto finito. Ogni volta che si verifica un difetto l’operatore è chiamato ad intervenire tempestivamente, ma soprattutto a segnalare ciò che è stato svolto. Il trasferimento delle informazioni nell’ambiente aziendale è uno degli elementi principali che garantisce il successo delle proprie strategie.
L’operatori di qualità quindi dovranno segnalare ad intervalli regolari quali sono le azioni che sono state svolte non solo per tenere informati i colleghi che si troveranno a svolgere poi successivamente il lavoro, ma anche per tenere aggiornate le altre funzioni aziendali.
Infatti, attualmente nell’ambito del reparto, analizzato durante il mio studio, questa condivisione di informazioni è implementata attraverso la realizzazione di un report di fine turno. Il risultato finale è rappresentato da una mail che raccoglie tutte queste informazioni e le trasmette all’interno dell’area produttiva. Le attività vengono scritte in maniera testuale in una mail in maniera tale che queste informazioni chiariscano tutto ciò che viene svolto in ambito qualità. L’utilizzo di strumenti, costituiti secondo una logica testuale, permette il trasferimento di dati all’interno di tutto il reparto, con descrizioni più o meno approfondite sulla natura delle azioni intraprese. Il procedimento risulta utile in quanto molto semplice da utilizzare da parte delle persone che devono realizzarlo, ma presenta aspetti negativi che verranno ampiamente descritti nel prossimo capitolo.
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Capitolo 3
Aree di miglioramento
Nel capitolo precedente sono state descritte le varie fasi del flusso di controllo, che permettono di valutare la non conformità del prodotto finito in base a parametri o attributi previsti dal manuale della qualità. I parametri sono stati presi in esame nel mio caso di studio per comprendere il significato che questi assumevano nelle varie parte del processo. Il controllo dei difetti rappresenta una parte importante del processo di gestione della qualità, ma allo stesso tempo le analisi statistiche effettuate sui dati raccolti generano il valore aggiunto del sistema. La focalizzazione sulle procedure e tecniche utilizzate all’interno del reparto NextMirs è stata necessaria per costruire il metodo su cui si fonda il sistema oggetto del mio elaborato. Questo approccio permette di scomporre l’intera struttura implementata in singoli elementi che si prestano più efficacemente ad una valutazione attenta per evidenziare possibili tratti di miglioramento.
La scelta della strategia per l’analisi delle procedure e dei metodi utilizzati all’interno della funzione qualità del reparto di Pirelli si è basata su un approccio che garantisse delle fasi ben distinte e procedimenti standard. Lo studio delle parti del sistema descritto in precedenza ha permesso di evidenziare alcune caratteristiche che contraddistinguono delle possibilità di intervento in ottica di ottimizzazione. L’identificazione di aree di miglioramento, legata ad un aumento dell’efficienza, dovuto al miglioramento di procedure non completamente standardizzate o a strumenti non adeguati, deve passare attraverso la definizione di un metodo. L’approccio sperimentato deve garantire il raggiungimento di un’idea chiara che dovrà poi essere trasformata in un piano operativo per l’implementazione. Il processo che ha portato all’individuazione di un piano di miglioramento è articolato in differenti parti. Inizialmente è possibile indicare 5 fasi che hanno contraddistinto questa parte di realizzazione del piano di miglioramento:
1. Analisi procedure e strumenti in uso 2. Apprendimento
3. Identificazione delle criticità 4. Scelta delle priorità
5. Definizione azioni correttive
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In primo luogo, è stato necessario uno studio e un’analisi approfondita sul funzionamento del sistema del controllo di qualità e delle procedure definite durante l’analisi di dati. La prima fase risulta fondamentale per comprendere fino in fondo come si struttura l’ambiente di lavoro e le modalità di intervento nella riduzione della difettosità. Quella successiva è strettamente legata alla precedente perché garantisce l’effettiva acquisizione delle nozioni e dei metodi utilizzati al fine di poterli sperimentare praticamente per stabilire punti di forza e debolezza. In un secondo momento, con un quadro delle procedure più chiaro, si è passati a un’individuazione di quelle attività che potessero presentare delle criticità. Sono state individuate, infatti, all’interno delle procedure alcuni elementi di inefficienza sia dal punto di vista operativo sia da quello procedurale. In generale, esiste il rischio di individuare qualcosa che rappresenti una falsa criticità, oppure che questa sia talmente centrale da essere il fulcro di tutto il processo. Una volta, quindi, determinate le criticità con attenzione, è stato necessario concentrarsi sui limiti introdotti dai vincoli temporali e dalle risorse a disposizione; questi rappresentano un tema da non sottovalutare nella fase di individuazione di un piano di miglioramento. La definizione delle priorità sulle quali intervenire è un momento strettamente correlato al precedente perché introduce valore all’individuazione delle debolezze del processo. Una volta individuate quest’ultime, dovranno essere analizzate per capire quali effettivamente possano portare ad un valore aggiunto al fine di focalizzarsi, a causa dei limiti descritti sopra, per ottenere il massimo risultato. Per effettuare le scelte migliori si è fatto ricorso alla ricerca per ogni intervento individuato di una serie di fattori critici di successo, ovvero Critical Success Factor (CSF), che sono risultati utili poi nella valutazione finale del piano.
Nel mio elaborato è stato rivolto prevalentemente sulla parte del sistema di gestione della qualità che riguarda le procedure, i metodi e gli strumenti utilizzati nel controllo dal punto di vista operativo, nell’analisi statistica dei risultati e sui sistemi di gestione delle informazioni. L’idea di base risulta quella di creare un sistema che sia ancora più snello ed efficiente con miglioramento delle performance nella gestione delle informazioni, al fine di ridurre i tempi ed aumentare la tempestività d’intervento.
Capitolo 3. Aree di miglioramento
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