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il sistema monocolturale a grano duro

l’ effetto del greening sui redditi aziendal

5.6 il sistema monocolturale a grano duro

5.6.1 Marche

Il 6° Censimento generale dell’agricoltura certifica la presenza, nelle Marche, di poco meno 45.000 aziende agricole, di cui oltre 39.000 con seminativi, per un totale di circa 375.000 ettari coltivati a seminativi (Istat, 2010). Le aziende cerealicole sono pari, invece, a oltre 24.700 unità che destinano alla coltivazione dei cereali da granella quasi 182.000 ettari. Il grano risulta presente in più di 20.000 aziende, per una superficie totale pari a poco più di 149.000 ettari. Circa l’81% delle aziende cerealicole specializzate marchigiane (16.297 unità) coltiva il frumento duro, destinando alla coltivazione di questa coltura una superficie di oltre 136.500 ettari.

Anche per le Marche sono state identificate due zone altimetriche e, pertanto, sono state costruite due aziende cerealicole rappresentative: una per la montagna con una su- perficie pari a 35,6 ettari; l’altra per la collina, leggermente più piccola, con una superficie di 34 ettari (tab. 5.19). In questo caso le due colture che le aziende rappresentative devono aggiungere al proprio ordinamento colturale al fine di rispettare il vincolo della diversifica- zione sono l’erba medica e il girasole. L’area d’interesse ecologico risulta pari a 0,85 ettari nel caso dell’azienda rappresentativa collinare e, per quanto detto precedentemente circa la definizione e costruzione dell’azienda tipo, l’AIE risulta nulla nel caso dell’azienda di montagna.

tabella 5.20 - caratteristiche delle aziende rappresentative nelle Marche

pre - riforma post - riforma

colture sau aie colture sau aie

Montagna

Frumento duro 35,60 - Frumento duro 26,70 0,00

erba medica 7,12

Girasole 1,78

collina

Frumento duro 34,10 - Frumento duro 24,94 0,85

erba medica 6,65

Girasole 1,66

Fonte: ns elaborazioni su dati Istat, 2010

La tabella successiva mostra i risultati avvenuti nel valore del margine lordo in segui- to all’introduzione delle misure di greening nelle due aziende rappresentative della cereali- coltura specializzata marchigiana. Secondo queste elaborazioni, a seguito dell’applicazione delle misure di greening l’azienda di montagna mostra una diminuzione del margine lordo totale di 2.200 euro (pari a - 62 €/ha), mentre l’azienda di collina registra un calo di oltre 1.800 euro, pari a -55 euro per ettaro.

tabella 5.21 - effetti del greening sul margine lordo delle aziende rappresentative nelle Marche

a livello aziendale a livello unitario

Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml

Montagna

30.267 28.066 -2.201 850 788 -62

collina

24.130 22.259 -1.871 708 653 -55

Fonte: ns elaborazioni su dati Rica, 2010-2011

La tabella 5.22 evidenzia un diverso effetto, pur sé positivo in entrambi i casi, del pagamento verde sulle aziende rappresentative della cerealicoltura specializzata marchi- giana. L’azienda cerealicola di montagna mostra una differenza tra pagamenti verdi e mar- gine lordo pari a +10 euro per ettaro. Mentre l’azienda cerealicola collinare registra una differenza tra pagamento verde e margine lordo pari a +33 euro per ettaro. I risultati otte- nuti evidenziano, pertanto, come il pagamento verde riesca a coprire, in entrambe le zone altimetriche, interamente il costo del passaggio al greening.

tabella 5.22 - i pagamenti verdi delle aziende rappresentative nelle Marche

a livello aziendale a livello unitario

pd pre riforma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV pd pre riforma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV Montagna 8.494 7.334 2.549 348 239 206 72 10 collina 12.392 8.627 3.004 1.132 363 253 88 33

5.6.2 Molise

Il Molise, secondo le informazioni raccolte col 6° Censimento generale dell’agricol- tura, detiene poco più di 26.000 aziende agricole, di cui oltre 19.000 con seminativi, per un totale di circa 143.000 ettari coltivati a seminativi (Istat, 2010). Le aziende cerealicole sono pari, invece, a quasi 13.800 unità che destinano alla coltivazione dei cereali da gra- nella poco oltre 78.000 ettari. Il grano, invece, risulta presente in 12.173 aziende, per una superficie totale pari a poco più di 57.500 ettari. Circa l’82% delle aziende cerealicole spe- cializzate molisane (9.946 unità) presentano nel proprio ordinamento colturale il frumento duro e, destinano alla coltivazione di questa coltura una superficie di oltre 53.000 ettari.

Per l’analisi dell’impatto delle misure di greening nel Molise sono state identificate due zone altimetriche e, quindi, si è proceduto alla costruzione di due aziende cerealicole rappresentative: una per la montagna con una superficie pari a 22,7 ettari; l’altra per la col- lina, più grande, con una superficie di 25,4 ettari (tab. 5.23). Le due colture che le aziende cerealicole rappresentative devono introdurre al fine di rispettare il vincolo della diversi- ficazione, sono l’erba medica e l’avena in montagna e, girasole ed orzo per le aziende loca- lizzate in collina. L’area d’interesse ecologico risulta pari a 0,64 ettari nel caso dell’azienda rappresentativa collinare e, in conseguenza dei criteri di definizione e costruzione dell’a- zienda rappresentativa, l’area ecologica risulta nulla nel caso dell’azienda di montagna. tabella 5.23 - caratteristiche delle aziende rappresentative nel Molise

pre - riforma post - riforma

colture sau aie colture sau aie

Montagna

Frumento duro 22,70 - Frumento duro 17,03 0,00

erba medica 4,54

avena 1,14

collina

Frumento duro 25,40 - Frumento duro 18,57 0,64

Girasole 4,95

orzo 1,24

Fonte: ns elaborazioni su dati Istat, 2010

Le simulazioni riportate in tabella 5.24 mostrano come l’effetto dell’applicazione del- le misure di greening determini un diverso risultato sul margine lordo aziendale a seconda della zona altimetrica: l’azienda cerealicola di montagna mostra un decremento nel valore del margine lordo totale pari a circa 1.500 euro, ovvero -65 €/ha, mentre l’azienda cereali- cola di collina mostra una riduzione nel valore stimato del margine lordo aziendale di circa -1.200 euro, pari a -47 euro per ettaro.

tabella 5.24 - effetti del greening sul margine lordo delle aziende rappresentative nel Molise

a livello aziendale a livello unitario

Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml

Montagna

11.005 9.528 -1.477 485 420 -65

collina

15.978 14.783 -1.195 629 582 -47

Fonte: ns elaborazioni su dati Rica, 2010-2011

La tabella 5.25 sintetizza la capacità dei pagamenti verdi di far fronte alla variazione nel margine lordo aziendale. I risultati ottenuti sulle simulazione degli effetti del pagamen- to verde evidenziano come il pagamento verde introdotto con la nuova riforma della PAC riesca a coprire, in entrambe le aziende rappresentative, l’intero costo del passaggio al greening, consentendo all’azienda di collina di ottenere un piccolo vantaggio dall’adozione di tali misure (+40 €/ha).

tabella 5.25 - i pagamenti verdi delle aziende rappresentative in Molise

a livello aziendale a livello unitario

pd pre riforma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV pd pre riforma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV Montagna 5.338 4.268 1.487 -2 235 188 65 0 collina 6.232 6.350 2.213 1.015 245 250 87 40

Fonte: ns elaborazioni su dati Rica, 2010-2011

5.6.3 Puglia

L’Istat (2010), col 6° Censimento generale dell’agricoltura, certifica la presenza, in Puglia, di circa 272.000 aziende agricole, di cui oltre 88.000 con seminativi, per un totale di ettari coltivati a seminativi maggiore a 651.000. Invece, le aziende cerealicole sono pari a oltre 46.700 unità che destinano alla coltivazione dei cereali da granella oltre 405.000 et- tari. Il grano risulta presente in circa 43.000 aziende, per una superficie totale pari a poco meno di 358.000 ettari. Circa il 94% delle aziende cerealicole specializzate pugliesi (pari a 40.141 unità) hanno nel proprio ordinamento colturale il frumento duro. Queste destinano alla coltivazione della coltura frumento duro una superficie di oltre 342.500 ettari.

Nel caso della Puglia, al fine di analizzare l’impatto delle misure di greening, sono state identificate tre zone altimetriche e, quindi, si è proceduto alla definizione delle tre aziende cerealicole rappresentative: una per la montagna, con una superficie pari a 24,2 ettari; una per la collina, più grande, con una superficie di 29,3 ettari e, infine, una per la pianura, ancora più grande, con una superficie media pari a 30,2 ettari (tab. 5.26).

Le due colture che le aziende cerealicole rappresentative devono introdurre nel pro- prio ordinamento colturale, al fine di rispettare il vincolo della diversificazione, sono di- verse a seconda della zona altimetrica: prati avvicendati e avena in montagna, in collina le colture da aggiungere sono l’erbaio e l’avena, mentre in pianura le colture che le azien- de cerealicole dovranno aggiungere nel proprio ordinamento colturale sono rappresentate dall’avena e dall’orzo. L’area d’interesse ecologico risulta pari a 0,73 ettari nel caso dell’a- zienda rappresentativa di collina, 1,5 ettari per l’azienda cerealicola di pianura mentre, in conseguenza dei criteri di definizione e costruzione dell’azienda rappresentativa, l’area di interesse ecologico risulta nulla per l’azienda cerealicola di montagna.

tabella 5.26 - caratteristiche delle aziende rappresentative in puglia

pre - riforma post - riforma

colture sau aie colture sau aie

Montagna

Frumento duro 24,20 - Frumento duro 18,15 0,00

prati avvicendati 4,84

avena 1,21

collina

Frumento duro 29,30 - Frumento duro 21,43 0,73

erbaio 5,71

avena 1,43

pianura

Frumento duro 30,20 - Frumento duro 21,52 1,51

avena 5,74

orzo 1,43

Fonte: ns elaborazioni su dati Istat, 2010

I dati riportati nella tabella 5.27 mostrano come l’effetto dell’applicazione delle misu- re di greening determini un diverso risultato sul margine lordo aziendale, a seconda della zona altimetrica. L’azienda cerealicola di montagna mostra una diminuzione nel valore del margine lordo totale pari a - 832 euro, ovvero - 34 €/ha; l’azienda cerealicola di collina evidenzia una riduzione nel valore stimato del margine lordo aziendale di -3.210 euro, pari a -110 euro per ettaro e, infine, l’azienda cerealicola di pianura fa registrare una perdita nel valore del margine lordo totale di poco oltre -1.600 euro, ovvero -53 euro per ettaro. tabella 5.27 - effetti del greening sul margine lordo delle aziende rappresentative in puglia

a livello aziendale a livello unitario

Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml

Montagna 8.783 7.951 -832 363 329 -34 collina 17.094 13.884 -3.210 583 474 -110 pianura 10.138 8.531 -1.606 336 282 -53

e, negativo nella restante. In particolare, l’azienda cerealicola di montagna evidenzia una differenza tra pagamenti verdi e margine lordo pari a +53 euro per ettaro; l’azienda cerea- licola di collina fa registrare una differenza tra pagamento verde e margine lordo pari a -10 euro per ettaro, mentre l’azienda cerealicola di pianura mostra una differenza pari a +68 euro per ettaro.

tabella 5.28 - i pagamenti verdi delle aziende rappresentative in puglia

a livello aziendale a livello unitario

pd pre- ri- forma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV pd pre- ri- forma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV Montagna 7.145 6.074 2.109 1.277 295 251 87 53 collina 9.235 8.438 2.939 -271 315 288 100 -10 pianura 10.409 10.540 3.665 2.059 345 349 121 68

Fonte: ns elaborazioni su dati Rica, 2010-2011

I risultati ottenuti dalle simulazione evidenziano, pertanto, come il pagamento verde riesca a coprire, nel caso delle aziende cerealicole rappresentative individuate in montagna e pianura, l’intero costo del passaggio al greening, consentendo all’azienda di ottenere un piccolo vantaggio dall’adozione di tali misure. In collina, invece, il pagamento verde non riesce a compensare interamente la variazione registrata nel margine lordo.

5.6.4 Basilicata

Secondo i dati del 6° Censimento generale dell’agricoltura, in Basilicata, sono pre- senti quasi 52.000 aziende agricole, di cui poco oltre 35.000 con seminativi, per un totale di circa 312.600 ettari coltivati a seminativi (Istat, 2010). Le aziende cerealicole sono pari a poco più di 23.000 unità che destinano alla coltivazione dei cereali da granella oltre 183.000 ettari. Il grano risulta presente in circa 43.000 aziende, per una superficie totale pari a poco meno di 358.000 ettari. Circa l’84% delle aziende cerealicole specializzate lu- cane (pari a 17.449 unità) presenta nel proprio ordinamento colturale il frumento duro e, destina alla coltivazione di questa coltura una superficie di oltre 136.334 ettari.

In Basilicata sono state identificate due aziende cerealicole rappresentative: una per la montagna con una superficie pari a 23,9 ettari; una per la collina, più grande, con una superficie media di 29,3 ettari (tab. 5.29). L’azienda cerealicola rappresentativa della montagna lucana, al fine di rispettare il vincolo della diversificazione, deve introdurre nel proprio ordinamento colturale, le seguenti due colture: prati avvicendati e orzo, mentre le colture da aggiungere al proprio ordinamento colturale da parte dell’azienda cerealicola rappresentativa della collina lucana sono l’erbaio e l’orzo.

tabella 5.29 - caratteristiche delle aziende rappresentative in Basilicata

pre - riforma post - riforma

colture sau aie colture sau aie

Montagna

Frumento duro 23,90 - Frumento duro 17,93 0,00

prati avvicendati 4,78

orzo 1,20

collina

Frumento duro 29,30 - Frumento duro 21,43 0,73

erbaio 5,71

orzo 1,43

Fonte: ns elaborazioni su dati Istat, 2010

Nella tabella 5.30 vengono presentati i risultati delle simulazione effettuate degli effetti dell’introduzione delle misure di greening sul valore del margine lordo nelle due aziende rappresentative della cerealicoltura specializzata della Basilicata. La tabella evi- denzia, in particolare, come l’effetto dell’applicazione delle misure di greening determini per l’azienda cerealicola di montagna una diminuzione nel valore del margine lordo totale pari a poco oltre 1.000 euro, ovvero 44 €/ha; l’azienda cerealicola di collina evidenzia, invece, una riduzione nel valore stimato del margine lordo aziendale di 472 euro, pari a 16 euro per ettaro.

tabella 5.30 - effetti del greening sul margine lordo delle aziende rappresentative in Basi- licata

a livello aziendale a livello unitario

Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml Ml pre-riforma Ml post-riforma ∆ Ml

Montagna

7.405 6.347 -1.058 310 266 -44

collina

17.245 16.773 -472 589 572 -16

Fonte: ns elaborazioni su dati Rica, 2010-2011

Dall’osservazione della tabella 5.31, si evince come nel caso delle aziende cerealicole rappresentative lucane, il pagamento verde riesca a coprire l’intero costo del passaggio al greening, con una differenza tra pagamenti verdi e margine lordo pari a +15 euro per ettaro nel caso dell’azienda di montagna e una differenza pari a +71 euro per ettaro per l’azienda di collina. Ciò evidenzia come il pagamento verde riesca a coprire l’intero costo del pas- saggio al greening.

tabella 5.31 - i pagamenti verdi delle aziende rappresentative in Basilicata

a livello aziendale a livello unitario

pd pre riforma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV pd pre riforma pd post- riforma pV ∆ Ml + pV Montagna 8.570 4.087 1.418 360 359 171 59 15 collina 9.766 7.354 2.557 2.085 333 251 87 71

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