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Il sistema turistico

Nel documento Conclusioni (pagine 75-80)

Grafico 2.16 Percentuale di raccolta differenziata, serie 2000-2010

3.2 Il sistema turistico

3.2.1. Gli andamenti internazionali

Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, nel 2012 il numero di viaggiatori internazionali è cresciuto del 3,8% e, per la prima volta supera il miliardo di turisti (UNWTO, 2013)29. Rispetto al 2011 ed alle previ-

sioni passate, si assiste a un rallentamento di quasi un punto percentuale, dovuto alla crisi economica generale. I flussi turistici verso i Paesi sviluppati crescono meno rispetto ai Paesi in via di sviluppo (rispettivamente +3,6% e +4,1%). Una disamina della distribuzione dei turisti nel corso dell’anno mette in luce come nel primo trimestre il tasso di crescita si attesti attorno al 6%, tenda a diminuire gradualmente nel secondo e nel terzo trimestre, mentre nel quarto trimestre regi- stri una ripresa (+4%)30.

Le regioni dell’Asia e del Pacifico registrano l’incremento più elevato negli arrivi turistici (6,8%) rispetto alle altre regioni mondiali; seguono l’Africa (6,3%), le Americhe (3,7%) e l’Europa (3,3%). In Medio Oriente per il secondo anno consecutivo si rileva una diminuzione degli arrivi (-4,9%), attribuibile alle tensioni politiche in molte sue destinazioni. Di rilievo è l’aumento della quota di turisti internazionali che scelgono le regioni europee (535 milioni di arrivi, pari al 52% del totale). Per valutare meglio il grado di competitività tra i Paesi euro- pei, si rileva che sono proprio le regioni del Sud e mediterranee a registrare il numero di turisti più elevato (che raggiungono un totale di 190 milioni di arri- vi); tuttavia, anche i Paesi del Centro-Est continuano a crescere a ritmi sostenuti (+8%)31.

29 Nel 2012, in valore assoluto, il numero di turisti internazionali raggiunge 1.035 miliardi rispetto

ai 996 milioni, 39 milioni in più rispetto al 2011. I dati sono stati pubblicati dall’UNWTO nel febbraio 2013 e sono definitivi per il 2011 ma provvisori per il 2012. Le stime riguardano le mag- giori destinazioni turistiche, in totale 149. Gli arrivi turistici considerati si riferiscono ai passaggi alle frontiere di coloro che trascorrono almeno una notte nel paese estero.

30 Il mese in cui è stata registrata la crescita maggiore del numero di turisti è marzo (+6%), mentre

quello con meno turisti è luglio (+1%).

31 Sono soprattutto i grandi Paesi come la Russia e la Polonia a trainare questa crescita (+13% e

L’Italia, con circa 46 milioni di turisti internazionali, consolida la quinta po- sizione nella classifica mondiale dei Paesi più visitati (i primi quattro posti sono occupati da Francia, Stati Uniti, Cina e Spagna). Ciò nonostante, sperimenta un rallentamento del tasso di crescita che l’aveva caratterizzata negli ultimi tre an- ni32. A partire dal terzo trimestre si segnala una ripresa che sembra tenere fino a

ottobre 2012 (+3,1%). Tra i Paesi del Mediterraneo e del Sud, la Grecia subisce il maggiore contraccolpo (-5,6%) mentre Portogallo, Spagna e Francia crescono meno dello scorso anno (+3,8%, +2,7%, +1,6%). Egitto e Tunisia che nel 2011 avevano subito una diminuzione rilevante registrano ottime performance (+17,1% e +24,4% rispettivamente).

Secondo l’indice di competitività turistica, elaborato dal World Economic

Forum (WEF, 2013), l’Italia occupa il 26° posto nella classifica mondiale e il

18° in quella europea33. Rispetto allo scorso anno, il Paese migliora il suo ranking, conquistando una posizione aggiuntiva. Le criticità del settore si con-

fermano ancora una volta legate alla competitività dei prezzi nell’industria turi- stica (134° posto) e alle leggi e regolamentazioni non ritenute adeguate allo svi- luppo del settore (100° posto). Tra i punti di forza si evidenzia la presenza di ottime infrastrutture e di risorse culturali (1° e 7° posto).

3.2.2. Il turismo in Sardegna: l’offerta ricettiva

L’indagine ISTAT sulla Capacità degli esercizi ricettivi rappresenta la fonte più aggiornata sull’offerta turistica nazionale e anche quest’anno ci permette di fare un confronto tra il dato della Sardegna e quello delle altre regioni italiane. Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2011. Il Grafico 3.1 mostra come nel quinquennio 2007-2011 i posti letto delle strutture ricettive ufficiali sono au- mentati a un tasso più elevato rispetto alla media nazionale. Nel biennio 2010- 2011 la crescita è in linea con le regioni del Mezzogiorno (+2,1% rispetto a un +2,5%), e due volte superiore se confrontata all’aumento dei posti letto totali italiani e del Centro-Nord (rispettivamente +1,0% e +0,4%).

Il miglioramento della capacità delle strutture ricettive dipende principal- mente dal settore extralberghiero (+2,3% rispetto al 2010). In termini assoluti, i posti letto negli alberghi sono aumentati di circa 1.943 unità, mentre nelle strut- ture complementari si assiste a un’inversione di tendenza rispetto al 2010: au- mentano di 117 unità e contestualmente di 2.242 posti letto (Tab.a3.1 in appen-

32 Il dato provvisorio pari a +0,2%, relativo ai primi dieci mesi dell’anno, evidenzia un calo di 6,2

punti percentuali rispetto allo stesso arco temporale dello scorso anno.

33 L’indice viene calcolato per 140 Paesi e si basa su 14 sotto indici raggruppati in tre macro ar-

gomenti: regolamentazione del settore; infrastrutture e trasporti; risorse umane, naturali e cultura- li.

dice). Per quanto riguarda il numero delle strutture ricettive in Sardegna, nel 2011 sono passate da 3.914 a 4.035: 121 esercizi in più rispetto al 2010; in ter- mini percentuali questa crescita si traduce in un +3,1%, tasso superiore alla me- dia italiana (+2,3%) ma nettamente inferiore alla media delle regioni del Mez- zogiorno (+13,7%). La maggior parte di queste nuove strutture sono B&B (69 in più), mentre gli alberghi aumentano di appena 4 unità. La provincia dove si riscontra il più alto numero di nuovi esercizi è Oristano (5 alberghi e 24 B&B in più).

Grafico 3.1 Offerta ricettiva (posti letto), tasso di variazione 2010-2011 e tasso di

variazione medio annuo 2007-2011 (valori %)

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0

Sardegna Mezzogiorno Centro-Nord Italia

var%10-11 v.m.a.%07-11

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT – Capacità degli esercizi ricettivi

Se si confronta nel dettaglio l’andamento delle province, si nota che la cre- scita maggiore della capacità ricettiva riguarda Carbonia-Iglesias e Sassari (ri- spettivamente 11,3% e 6,9%)34, seguono Ogliastra e Olbia-Tempio (4,0% e

1,7%) mentre nel Medio-Campidano si registra una notevole diminuzione di po-

34 I tassi di crescita molto elevati dei posti letto nella provincia di Carbonia-Iglesias sono attribui-

bili all’aumento del 73% della ricettività nei B&B; come già rilevato questa tipologia ricettiva cresce nella regione di 69 unità, registrando segni positivi in tutte le province tranne Sassari (8 B&B in meno, -2% di posti letto).

sti letto (-11,3%)35; Nuoro, Oristano e Cagliari mantengono gli stessi livelli pre-

cedenti. A livello comunale, l’offerta ricettiva in Sardegna appare caratterizzata da una forte disparità tra le zone interne e quelle costiere e tra il Nord e il Cen- tro-Sud (Figura 3.1).

Figura 3.1 Posti letto negli esercizi alberghieri ed extralberghieri.

Comuni della Sardegna, anno 2011

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT – Capacità degli esercizi ricettivi

A causa della tipologia di turismo marino-balneare, tipica dell’Isola, la mag- gior parte delle strutture si concentra nei comuni costieri; questa differenza è meno marcata se si considerano le strutture extralberghiere e il recente sviluppo dei B&B. La concentrazione dei posti letto è maggiore nei comuni del Nord, in particolare nella zona della Costa Smeralda (OT) e di Alghero (SS), mentre si riduce notevolmente al Centro-Sud con la sola eccezione dei comuni di Pula e Villasimius (CA).

3.2.3. Il turismo in Sardegna: la domanda ricettiva

Secondo l’indagine ISTAT sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, nel 2011 hanno scelto la Sardegna 2 milioni 243 mila turisti, per un totale di 11 mi-

35 Nel Medio-Campidano invece il dato negativo è trainato dalla diminuzione del 29% dei posti

letto nelle strutture alberghiere, mentre le altre categorie reggono (si veda Tab.a.3.2 in appendice).

lioni 450 pernottamenti. Di questi il 60% sono italiani e il 40% stranieri. La va- riazione degli arrivi e delle presenze in Sardegna rispetto alla media italiana e alle altre macro ripartizioni viene illustrata nei Grafici 3.2 e 3.336. Continua la

tendenza negativa iniziata lo scorso anno, la Sardegna cresce meno del Mezzo- giorno e del Centro-Nord. Tra il 2010 e il 2011 la componente italiana della domanda è in forte diminuzione (-12,1% gli arrivi e -14,4% le presenze), mentre quella straniera cresce e si mantiene al di sopra della media italiana (+5,4% gli arrivi e +11,1% le presenze in Sardegna contro rispettivamente +8,4% e +6,8% in Italia). Nel Mezzogiorno e nelle regioni del Centro-Nord i tassi di crescita dei turisti stranieri sono sempre superiori a quelli degli italiani.

Grafico 3.2 Arrivi turistici nelle strutture ricettive, tasso di variazione 2010-2011 e

tasso di variazione medio annuo 2007-2011 (valori %)

-15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0

var.% 10-11 var% m.a. 07-11 var.% 10-11 var% m.a. 07-11 var.% 10-11 var% m.a. 07-11 var.% 10-11 var% m.a. 07-11 Sardegna Mezzogiorno Centro-Nord Italia

ITALIANI STRANIERI

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT – Movimento negli esercizi ricettivi

L’aumento del turismo straniero e il rallentamento di quello italiano non è un dato solo congiunturale ma una tendenza che emerge anche dall’analisi degli andamenti relativi agli ultimi cinque anni (Grafico 3.3).

36 L’ISTAT definisce gli arrivi come il “numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli eserci-

zi ricettivi nel periodo considerato” e le presenze il “numero delle notti trascorse dai clienti, ita- liani e stranieri, negli esercizi ricettivi”.

Grafico 3.3 Presenze turistiche nelle strutture ricettive, tasso di variazione 2010-

Nel documento Conclusioni (pagine 75-80)