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Sistemi informativi di supporto al controllo di gestione e analisi qualitativa dell’assistenza infermieristica

2. L’analisi in chiave economica dell’assistenza infermieristica

2.5 Il controllo economico e i sistemi professional

2.5.3 Sistemi informativi di supporto al controllo di gestione e analisi qualitativa dell’assistenza infermieristica

In controllo di gestione richiede la messa a punto di tecniche e strumenti specifici per la gestione delle informazioni e per la reportistica di rendicontazione delle attività.

E’ oggi più che mai, quindi necessario, che le strutture sanitarie si dotino di un sistema informativo in grado di rilevare e analizzare in modo completo “tutte le attività” soprattutto quelle infermieristiche, in grado di rilevare i consumi di risorse correlate, allo scopo di documentare l’analitica imputazione dei costi e dei ricavi ai singoli centri di responsabilità.

Le attività gestite da un sistema informativo, cioè la produzione l’elaborazione, il controllo e lo scambio delle informazioni, assumono particolare rilevanza negli ambiti professionali dotati di autonomia responsabilità , implementando quindi un confronto e di conseguenza la crescita professionale.

In ambito infermieristico, gli “ strumenti informativi” forniscono un supporto indispensabile sia all’infermiere in prima linea, che risponde ai bisogni di assistenza infermieristica sulla base di informazioni contenute nella cartella infermieristica, sia per attività di management e direzione infermieristica, fondate sull’applicazione razionale del processo decisionale.

Nell’esercizio dell’assistenza infermieristica, il livello operativo (la risposta ai bisogni di assistenza infermieristica del singolo paziente) implica un “responsabilità” sul “risultato” della prestazione infermieristica e quindi comprende decisioni ed azioni autonome nell’ambito applicativo della metodologia del processo di assistenza.

Il livello di coordinamento esercitato dal caposala (la risposta ai bisogni di assistenza infermieristica di un gruppo di pazienti), attribuisce una “responsabilità” sul “risultato organizzativo”, cioè sul raggiungimento delle condizioni organizzative migliori per la risposta ai bisogni di assistenza infermieristica di un gruppo.

La “funzione di coordinamento” implica decisioni non su ogni “singola prestazione”, ma “sull’insieme di prestazioni” assicurate da un’equipe di infermieri ad un gruppo specifico di pazienti.

Il sistema informativo è il “solo” in grado di rispondere a diverse domande di utilità strategica quali:

• Quali sono le azioni che abbiamo realizzato per il signor Rossi? • Quali sono state le azioni più frequentemente erogate al signor

Rossi?

• Qual è la prestazione con il maggior peso di complessità assistenziale?

• Qual è la prestazione più appropriata a quel tipo di bisogno?

• Potevamo erogare un prestazione più appropriata per quel tipo di paziente o gruppo di pazienti?

Il ruolo del sistema informativo non consiste nel fornire “più dati”, ma “più informazioni”, informazioni migliori in quanto sono:

• organizzate; • selezionate;

• utilizzabili nel processo decisionale;

• possibilità di scambio e confronto di informazioni; • individuano indicatori di attività, costi, e risorse.

IL sistema informativo è la “cartina geografica” del processo assistenziale ma realizzabile sono se definiamo correttamente le città, le vie, le attività infermieristiche, sono così sapremo individuare la posizione individuale e calcolare l’esatta discrepanza tra quanto progettato “Domanda assistenziale” e quanto abbiamo garantito Offerta assistenziale”, dando realmente agli infermieri la possibilità di porre le basi indispensabili per arrivare alla definizione di un reale “processo di budget” anche per le cure infermieristiche.

3. La Visibilità

Oggi più che mai appare improcrastinabile che “I Professionisti” dovranno al più presto essere in grado di rendere “visibile” l’efficacia attesa, quella pratica, la competenza tecnica esclusiva, l’efficienza, l’appropriatezza, la responsabilità.

I professionisti, il cittadino/cliente, la struttura organizzativa sono gli attori protagonisti del processo assistenziale che oramai ha sovvertito il precedente Modello organizzativo sanitario, oramai obsoleto.

Dobbiamo essere gli interpreti di un “ruolo diverso e adatto” ad un nuovo “scenario generale” della sanità italiana caratterizzato da:

• Centralità Utente/Cliente;

• Un nuovo modello organizzativo (intensità di cure e complessità assistenziale);

• Dipartimentalizzazione;

• Modifica dei ruoli e delle funzioni; • Modifica della performance;

• Modifica del sistema documentale;

• Decentramento della dimensione verticale e orizzontale (diminuzione del gap tra competenza e gerarchia)

E’ evidente che con logica del “governo clinico” cambieranno criteri di programmazione sanitaria, appare oramai superata l’equazione “carico di lavoro e determinazione del fabbisogno di personale”, la sola variabile quantitativa non è più sufficiente alla quantificazione del personale infermieristico. Nel campo infermieristico diventa indispensabile la definizione di Indicatori basati su criteri oggettivi, verificabili e riproducibili sensibili e indicativi della complessità infermieristica. La complessità assistenziale è un concetto multidimensionale, che si enuclea attraverso la classificazione dello stato di criticità del paziente, la definizione delle attività di assistenza infermieristica (loro codifica e misurazione), la valutazione delle competenze necessarie, la sola dimensione quantitativa non è in grado di garantire un’assistenza volta simultaneamente all’efficacia (confronto tra risultati conseguiti e obbiettivi infermieristici), all’efficienza

(confronto tra risultati e risorse impiegate) all’appropriatezza (incrocio tra efficacia dimostrata e relativo aumento o diminuzione delle cure erogabili)

e personalizzazione (implementazione di profili di cura per tipologia di malato) delle cure .

La Conoscenza, l’Autonomia e la Responsabilità sono alcune delle determinanti di professionalità che hanno contribuito ad armonizzare il “gap” tra gerarchia e competenza, favorendo un coordinamento maggiore tra la dimensione orizzontale e quella verticale. Riusciremo ad azzerare il “gap” introducendo una pedina mancante che è la “Documentabilità” ossia la “Visibilità”, quale l’indicatore di qualità tecnica, organizzativa e percepita è la chiave universale che apre contemporaneamente le due porte della “professionalità ed economicità”. Dobbiamo dare visibilità al “Processo assistenziale” che secondo un’accezione manageriale viene definito come: “l’integrazione sequenziale di persone, materiali e metodi e tecnologie per produrre quel valore aggiunto per i clienti, convertendo input misurabili in output altrettanto misurabili, mediante una successione organizzata di passi”40, identificando quegli indicatori in grado di tracciare il processo assistenziale, enfatizzando secondo un approccio organizzativo la centralità del cliente e la gestione efficiente ed efficace delle attività produttive di servizi ad esso rivolti, intese come flussi interdipendenti ed integrati da un adeguato sistema informativo in grado di codificarli ed interpretarli.

L’obiettivo di questo capitolo è quello di contestualizzare il concetto di “visibilità professionale”, non ho la presunzione di elaborare l’intero sistema perché sarebbe “un’impresa faraonica”, ma portare alla luce gli strumenti basilari esistenti ed ipotizzare quelli che concorrono alla definizione di un sistema in grado di codificare e quantificare i costi delle attività infermieristiche, quali:

1) Scelta di un modello concettuale di riferimento e la conseguente definizione e codifica di una classificazione tassonomica;

2) Identificazione di un “Driver multifunzionale” dell’assistenza infermieristica;

3) Analisi delle attività e loro scomposizione e determinazione del costo;

4) Identificazione delle Macroaree (profili) di aggregazione per la determinazione dei Quadri tariffari

5) Campi di applicabilità del sistema tariffario infermieristico.

Volendo dare una rappresentazione grafica al concetto di “Visibilità” potremo rappresentarla attraverso un diagramma di causa-effetto, un Ishikawa, dove la visibilità risulterebbe l’effetto di cause utili alla sua esplicitazione.

Fig n° 7 Diagramma causa /effetto della Visibilità

La “visibilità” ossia la documentabilità dell’attività infermieristica è in grado di concretizzare il continuum, sino ad ora ipotizzato, tra obiettivi (fissati durante l’attività di pianificazione) e il risultato (scostamento tra bisogni soddisfatti e quelli ipotizzati), in grado monitorare il miglioramento; il mantenimento o la promozione dello stato di salute. Alla fine siamo ciò che facciamo e dimostriamo (obiettivo-azione-risultato), la visibilità è in grado documentare e misurare gli obiettivi operativi del processo assistenziale, esprimerli in termini oggettivi, misurabili, riproducibili, e verificabili.

Visibilità Tassonomia

o

Anatomia delle attività Driver multifunzionale

o Fisiologia delle attività

Determinazione del costo di un’attività Identificazione delle

Macroaree di aggregazione Campi di

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