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La situazione nelle case d’asta italiane

contemporanea italiana nelle altre case d’asta nazionali e internazionali.

4.2 La situazione nelle case d’asta italiane

Sono state prese in considerazione le cinque case d’asta italiane riportante nella tabella 4.1. È importante ricordare però che per quanto riguarda l’arte contemporanea, il peso maggiore a livello di fatturato e di opere di fascia medio-alta appartiene alle sedi milanesi di Christie’s e Sotheby’s.

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In Italia la situazione vede la città di Milano come fulcro centrale per le vendite all’asta. Qui si trovano le uniche due sedi italiane di Christie’s e Sotheby’s e quasi tutte le case d’asta più importanti hanno almeno una sede nella città.

A Milano ha sede Il Ponte casa d’aste, una delle più importanti case d’asta italiane. Nel 2016 la casa d’asta ha organizzato due aste di “Arte moderna e contemporanea” sotto il controllo dell’omonimo dipartimento. Il numero di lotti aggiudicati sono stati 408, per un fatturato totale di ben 6.573.000 euro e con una bassa percentuale di opere bought-in. È interessante notare che sono state vendute in una stessa sessione d’asta opere di artisti minori e opere di artisti più conosciuti, come Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto, Piero Manzoni ed Enrico Castellani, anche se buona parte di queste appartengono a periodi o a cicli minori, per cifre che si attestano intorno ai 15.000 euro (la media per opera è pari a 16,110 euro) e che difficilmente superano i 50.000 euro. Fra i lotti aggiudicati sono presenti anche opere vendute a cifre piuttosto alte, come: “Merda d’artista n. 069”, di Piero Manzoni (275,000 €), “Madonna con Bambino” di Lucio Fontana (225,000 €), “Antiscultura” di Fausto Melotti (193,750 €), “Macchina inutile” di Bruno Munari (190,000 €) e “Superficie rossa” di Enrico Castellani (175,000 €).

Sempre a Milano si tengono le aste di Pandolfini casa d’aste, che ha sedi anche a Firenze e Roma. Anche se questa casa d’aste ha interessi variegati per quanto riguarda l’arte e l’oggettistica in vendita, il ruolo dell’arte contemporanea è stato abbastanza importante per il suo fatturato totale: questo è pari a 26,2 milioni di euro, e l’arte contemporanea ha un peso del 9% rispetto al totale. Il dipartimento di Arte moderna e contemporanea ha organizzato due aste omonime e sono state prese in esame 273 opere per un fatturato totale di 2.374.362 €, con una percentuale di lotti invenduti che si attesta al 20%. Anche in questo caso si hanno opere di artisti minori e opere di artisti più importanti e riconosciuti a livello internazionale; si può notare comunque un maggior interesse per gli artisti della prima categoria; anche per questo motivo il prezzo medio delle opere è abbastanza basso (pari a 10,992 euro), e il 76% dei lotti sono stati venduti per cifre inferiori ai 10.000 euro. Durante l’analisi è stato notato che 58 opere (pari al 21,25% del totale) sono prive di datazione, e che questa mancanza nel 17% dei casi porta a prezzi inferiori di aggiudicazione o dalla mancata vendita; questo non succede però se l’opera appartiene a un artista abbastanza conosciuto. Poche opere sono state vendute per una cifra superiore ai 100.000 euro: “Bianco” di Agostino Bonalumi (295,800 €), “Concetto spaziale” di Lucio Fontana (161,600 €) e “Rosso”, sempre di Agostino Bonalumi (149,400 €); tutti gli altri risultati importanti si aggirano intorno ai 70.000 euro, e qui si trovano artisti come Afro Basaldella, Enzo Cucchi e Alighiero Boetti.

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A Milano è presente anche Cambi casa d’aste, una delle maggiori case d’aste con un fatturato totale in continua crescita. Nonostante la sua importanza a livello nazionale, Cambi porta un contributo piuttosto piccolo nelle vendite di arte contemporanea: su 45 sessioni d’asta solo due sono dedicate a questo specifico settore. Le due aste di “Arte moderna e contemporanea” hanno venduto 340 lotti analizzabili per un fatturato totale di 969.062 €; è bene notare l’alto numero di lotti invenduti, con una media del 39,25%. Anche in questo caso c’è una maggior attenzione per gli artisti poco conosciuti, e per quanto riguarda gli artisti più importanti, tranne nel caso di Michelangelo Pistoletto (con uno dei suoi quadri specchianti), questi sono associati a opere di serie minori che vengono raramente vendute nelle case d’asta più importanti. È emblematico il fatto che nessuna opera analizzata è stata venduta a prezzi maggiori di 80.000 euro: il prezzo più alto appartiene a “Crocifissione” e “Tavoletta graffita (Madonna)” di Lucio Fontana (80,000 € e 75,000 €); la terza vendita migliore non ha raggiunto neppure i 50.000 euro ed è “Cucitrice” di Michelangelo Pistoletto (45,000 €). Il prezzo medio è molto basso e si attesta a 5.569 euro (se si prendono in esame anche le opere non aggiudicate la media scende fino a 2,850 euro); il 7% delle opere è stato infine venduto per cifre che raggiungono i 1.000 euro.

Cambi casa d’aste ha sedi sia a Milano che a Genova; la stessa situazione si ritrova con la casa d’aste

Wannanes. Questa ha organizzato nel 2016 due aste di arte moderna e contemporanea, ma non è stato

possibile fare un’ulteriore analisi a causa della mancata pubblicazione dei prezzi di aggiudicazione delle opere; sul sito internet della casa d’asta è infatti presente solo il fatturato totale delle vendite, comprensivo però di opere che non rientrano nella categoria di opere d’arte contemporanea italiana.

La casa d’aste più importante per l’arte contemporanea ha come sede principale Prato ed è FarsettiArte. Il suo dipartimento di arte moderna e contemporanea ha realizzato nel 2016 quattro aste, due di “Arte moderna” e due di “Arte moderna e contemporanea”; è interessante notare come in tutte le aste si possono trovare gli stessi artisti, ma le prime si incentrano principalmente sulle opere realizzate nel periodo tra le due guerre mondiali. I lotti presi in esame sono stati 733, per un fatturato totale di 13.337.500 €, attestandosi così agli stessi livelli di Dorotheum; un dato emblematico è quello relativo alle opere bought-in, che è pari in tutto l’anno a 0. Dato l’ampio numero di lotti in offerta, si possono trovare artisti poco conosciuti, artisti venduti anche in altre case d’asta a livello europeo e artisti più famosi, con anche opere più conosciute e non solo appartenenti a cicli inferiori. Si trovano molte opere di artisti minori vendute per meno di 1.000 euro e molte opere con prezzi molto alti, che superano in un discreto numero di casi i 100.000 euro fino ad arrivare ai 2 milioni di euro nel caso di “Concetto spaziale, Attese” di Lucio Fontana (2,000,000 €), seguito da “Nero cretto” di Alberto Burri (950,000 €); un altro record è di “Concetto spaziale” di Lucio Fontana, ma il suo prezzo di aggiudicazione non è stato dichiarato al pubblico (nel sito internet l’opera viene indicata come il quarto miglior risultato dell’anno,

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ma non viene specificato il prezzo finale). Altre opere che hanno superano i 150.000 euro sono: “Zone riflesse (per una situazione)” di Paolo Scheggi (275,000 €), tre “Superficie bianca” di Enrico Castellani, una aggiudicata a 320,000 € e due aggiudicate a 240,000 €, “Rosso” di Agostino Bonalumi (200,000 €), “Interno con stagno” di Mimmo Paladino (180,000 €), “Natura morta” e “Paesaggio” di Giorgio Morandi (entrambe per 170,000 €) e “Concetto spaziale” di Lucio Fontana (150,000 €).

Casa d’asta Sede / Sedi Dipartimento Numero aste arte contemporanea Numero di lotti offerti e fatturato Note Cambi casa d’aste Genova e Milano Arte moderna e contemporanea 2 aste Arte moderna e contemporanea 340 lotti, 969,062 € FarsettiArte Prato, Milano

e Cortina Arte contemporanea 4 aste: 2 di Arte moderna e 2 di Arte moderna e contemporanea 733 lotti, 13,337,500 €

Il Ponte Milano Arte moderna e

contemporanea 2 aste di Arte moderna e contemporanea 408 lotti, 6,573,000 € Informazioni disponibili fino al 2015 Pandolfini Firenze, Milano e Roma Arte moderna e contemporanea 2 aste di Arte moderna e contemporanea 273 lotti, 2,374,362 € Wannenes Genova e Milano Arte moderna e contemporanea 2 aste di Arte moderna e contemporanea - Non disponibili risultati opere Tabella 4.1 Elenco delle case d’asta italiane analizzate, con informazioni sulla sede, la presenza di un dipartimento di

arte contemporanea, il numero di sessioni d’asta di arte contemporanea organizzate, il numero di lotti offerti e il fatturato degli artisti italiani ed eventuali noti aggiuntive.