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Il GAL Mare Monti, promotore dell’iniziativa, è una Società Consortile a responsabilità limitata, composta da 47 soci, di cui 28 di natura pubblica e 19 di parte privata. Tra i soci pubblici vi sono la Provincia, la Comunità Montana, 24 comuni e 2 enti. I privati, invece sono rappresentati da cooperative, associazioni di produttori e rappresentanti di categoria.

Per la realizzazione dell’azione sono coinvolte tutte le biblioteche pubbliche che ricadono nel territorio del GAL. Inoltre un ruolo di coordinamento dell’intera azione è stato assegnato al Consorzio per la Pubblica Lettura S. Satta di Nuoro. Il Consorzio, nato nel 1945, è costituito da quattro enti: Provincia di Nuoro; Comune di Nuoro; Comunità Montana n. 9 del Nuorese; Comunità Montana n. 10 delle Baronie. Nel corso degli ultimi venti anni, in base allo Statuto, hanno aderito al Consorzio, con atto deliberativo, n. 29 Comuni ricadenti nel territorio delle Comunità Montane.

Annualmente vengono inoltre stipulate apposite convenzioni con gli Istituti scolastici (attività di consulenza per lo sviluppo delle biblioteche scolastiche multimediali); l’Azienda Sanitaria Locale n. 3 per l’istituzione della biblioteca biomedica; la Camera di Commercio di Nuoro per la creazione della biblioteca camerale e l’archivio storico.

Il Consorzio, che gestisce direttamente il “Sistema Bibliotecario Urbano” di Nuoro, offre diversi servizi ai cittadini: oltre a quelli di carattere tradizionale di prestito, organizza eventi e manifestazioni culturali, dedica attività speciali nei confronti di ragazzi e fasce deboli della popolazione.

2. DALL’IDEAZIONE ALL’ATTUAZIONE

Il primo passo per l’attuazione del progetto è stata la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra il GAL Mare Monti e il Consorzio per la Pubblica lettura Sebastiano Satta, mediante il quale si condividono gli obiettivi e i contenuti dell’azione.

Con la convenzione successiva, sottoscritta nel dicembre 2004, il consorzio si impegna a formulare un progetto esecutivo, basato su una ricognizione organica delle dotazioni e degli strumenti a disposizione nelle biblioteche comunali, e a curare l’attuazione dell’azione tre principali linee di attività:

a) il potenziamento e/o lo sviluppo di servizi multimediali (internet, banche dati, software per il prestito, inserimento in rete di dati locali, digitalizzazione dei materiali);

b) l’acquisizione di materiali (infrastrutture e documenti); c) il trasferimento di competenze, realizzazione di programmi di

alfabetizzazione informatica e telematica.

Il Consorzio ha, quindi, condotto un’indagine specifica sulle biblioteche comunali volta a evidenziare le dotazioni in loro possesso e le necessità di integrazione delle strutture informatiche e documentali. L’indagine si è basata su un questionario strutturato somministrato a tutte le biblioteche comunali.

I costi per l’attività di analisi e progettazione della rete di biblioteche multimediali è stata di 38.500 Euro, compresa la rilevazione condotta presso tutte le biblioteche.

Sulla base di tale mappatura, è stato emesso un bando nel 2006 per dotare le biblioteche dell’area dei seguenti supporti: a) miglioramento arredi;

b) apparecchiature informatiche e relativi servizi di assistenza; c) apparecchiature multimediali;

d) software per disabilità visive; e) apparecchiature audio visuali;

f) sistema di connessione satellitare professionale con disponibilità di banda larga; g) materiale audiovisivo inerente la storia e la cultura locale.

Inoltre, a dicembre 2006, è stato affidato l’incarico ad una ditta specializzata, a seguito di bando di gara, per la digitalizzazione di materiali librari periodici di interesse storico e locale (dal 1800 al 1900) e i relativi servizi.

3. I RISULTATI DELL’INIZIATIVA

Con un investimento medio di 10.500 Euro, cofinanziato al 10% dalle stesse biblioteche, è stato possibile migliorare le dotazioni tecnologiche di 17 biblioteche dell’area2. Inoltre è stato predisposta la digitalizzazione di documenti storici di alto interesse culturale e

tradizionale.

A questo proposito, è interessante segnale segnalare le connessioni con un’iniziativa di collegamento con l’Archivio di Stato, che ha permesso la digitalizzazione di tre secoli di dell’archivio notarile, nonché del primo catasto storico del 1850.

Nel complesso l’iniziativa è stata sostenuta da 252.000 euro di spesa pubblica a cui si sono aggiunti 29.000 euro di finanziamento locale, per un totale di 281.000 euro di investimenti.

Rispetto ai risultati, si possono evidenziare alcuni punti forti dell’azione.

In primo luogo il lavoro di ricognizione ha permesso di ricostruire in maniera dettagliata il quadro delle dotazioni delle singole biblioteche: nelle fasi iniziali del progetto, infatti, si era in possesso di dati discordanti e non omogenei. La situazione si presenta alquanto diversificata all’interno dell’area, visto che vi sono biblioteche che servono una popolazione variabile da 300 a 3.000 abitanti.

Da questi indicatori è stato possibile identificare i livelli tecnologici adeguati alla situazione esistente per assicurare prestazioni efficaci ed efficienti.

Dopo aver adeguato gli standard tecnologici il progetto ha previsto un rafforzamento delle competenze locali, mediante un processo di coinvolgimento delle persone che lavorano nelle biblioteche.

Una volta entrato a regime l’iniziativa consente un miglioramento complessivo delle prestazioni delle singole biblioteche, con ricadute positive in termini di efficienza organizzativa, efficacia delle azioni, economicità degli interventi, attraverso:

a) il raggiungimento di economie di scala, grazie all’utilizzo di un unico software di gestione e catalogazione del materiale documentario. La messa in rete del software, permette, inoltre dei sostanziali risparmi nella catalogazione delle opere: il titolo viene indicizzato una sola volta e con un unico metodo;

b) un coordinamento più stretto dei servizi di prestito, in quanto l’utente può consultare on line la banca dati dei titoli e verificare la disponibilità del prestito. Tale aspetto è collegato alla soddisfazione degli utenti remoti mediante l’organizzazione del prestito interbibliotecario e del servizio di document delivery;

c) il riordino e potenziamento delle banche dati locali, transizione a SBN e inserimento in un contesto informativo regionale e

ASSE III

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