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Sottosezione di programmazione – Organizzazione del lavoro agile

Sezione 3. Organizzazione e capitale umano

3.2 Sottosezione di programmazione – Organizzazione del lavoro agile

In questa sottosezione sono indicati, secondo le più aggiornate Linee Guida emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica, nonché in coerenza con i contratti, la strategia e gli obiettivi legati allo sviluppo di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, anche da remoto .

Piano organizzativo del lavoro agile programmazione del lavoro agile e delle sue modalità di Attuazione e sviluppo

Nel corso del 2020 e del 2021, in applicazione dell’articolo 87 del D.L. 18/2020, e, quindi, della prima fase emergenziale è stato consentito al personale di poter usufruire della modalità “agile” della prestazione lavorativa.

Nella seconda fase, in applicazione dell’articolo 263 del D.L. 34/2020, l’organizzazione del lavoro agile ha consentito, fino al 50% del personale, di svolgere la propria attività in smart working anche facendo ricorso alla rotazione e alla possibilità di cambio temporaneo delle mansioni, così come previsto dall’articolo 52 del D.Lgs 165/2001.

Lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile non ha modificato in alcun modo la situazione giuridica del rapporto di lavoro, quanto ad inquadramento e al profilo, e non ha inciso

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sull’orario di lavoro contrattualmente previsto e tantomeno ha modificato il potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro. L’attuazione del lavoro agile all’interno dell’ASL di Caserta, ha risposto alla finalità di permettere al personale dipendente di avvalersi di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione professionale conciliando la vita lavorativa e la vita privata, con la garanzia di non subire penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera.

Modalita’ attuative

L’attuazione del lavoro agile all’interno dell’ASL di Caserta, deve rispondere alla finalità di permettere al personale dipendente di avvalersi di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa, con la garanzia di non subire penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera in modo da:

a. introdurre nuove soluzioni organizzative che favoriscano lo sviluppo di una cultura gestionale orientata al lavoro per obiettivi e risultati e, al tempo stesso, orientata a un incremento di produttività;

b. creare le condizioni effettive per una maggiore autonomia e responsabilità dei lavoratori nella gestione dei tempi di lavoro e nel raggiungimento dei risultati;

c. razionalizzare e adeguare l’organizzazione del lavoro a seguito dell’introduzione delle nuove tecnologie e reti di comunicazione pubblica, realizzando economie di gestione;

d. rafforzare le misure di conciliazione dei tempi di vita, lavoro e famiglia in modo da realizzare un miglioramento della qualità del rapporto tra sfera professionale, personale e familiare;

e. promuovere la mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti casalavoro- casa, nell’ottica di una politica ambientale sensibile alla diminuzione del traffico urbano in termini di volumi e di percorrenze.

Destinatari

L’adesione al lavoro agile ha natura consensuale e volontaria ed è consentita a tutti i lavoratori, siano essi con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale, con contratto a tempo indeterminato o determinato.

L’accesso al lavoro agile avviene su richiesta individuale del dipendente.

I Dirigenti provvedono alla acquisizione delle istanze presentate e ammettono al lavoro agile tutti i dipendenti che possono svolgere una o più attività di quelle oggetto di lavoro agile.

Condizioni per lo svolgimento del lavoro agile

Il dipendente può eseguire la prestazione in lavoro agile quando tra le mansioni svolte siano presenti attività che possono essere oggetto di smart working.

Il lavoro agile può avere ad oggetto sia le attività ordinariamente svolte in presenza dal dipendente, sia attività progettuali specificamente individuate.

L’attività svolta sarà oggetto di rendicontazione, monitoraggio e valutazione anche nell’ambito del ciclo della performance definito nel Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance.

La prestazione lavorativa può essere svolta in smart working per alcuni giorni a settimana.

Per far fronte ad esigenze straordinarie l’organizzazione del lavoro agile può avvenire in forma flessibile, quindi, anche attraverso la concessione di più di due giornate a settimana.

La strumentazione tecnologica utilizzata è di proprietà del dipendente.

La concessione del lavoro agile deve avvenire garantendo il rispetto delle seguenti condizioni:

i. l’invarianza dei servizi resi all’utenza;

ii. l’adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile assicurando la prevalenza per ciascun lavoratore del lavoro in presenza nonchè evitando la contestuale assenza di tutti i dipendenti.

Formazione

L’amministrazione provvede ad organizzare percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, sia attraverso corsi in presenza sia per il tramite di piattaforme di e-learning incentrati sul lavoro in modalità agile.

In funzione di obblighi specifici in materia di salute e sicurezza, le attività di formazione e informazione dei dipendenti in relazione alla salute e sicurezza sono integrate per quanto concerne i rischi connessi alla particolare modalità di svolgimento della prestazione fuori dalla sede di lavoro, alle modalità d’uso degli strumenti eventualmente forniti e al comportamento da tenere in caso di incidente.

Soggetti, processi e strumenti del lavoro agile. individuazione del personale destinatario del lavoro agile I dipendenti interessati possono presentare specifica domanda al proprio dirigente, corredata da un progetto individuale di durata annuale – ovvero dal 1 gennaio al 31 dicembre - definito per iscritto, d’intesa con il Dirigente del proprio Servizio, che ne approva contenuti e modalità attuative, in coerenza con le esigenze organizzative della struttura.

Accordo individuale

L’attivazione del lavoro agile subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale tra il dipendente e il Dirigente del Settore cui quest’ultimo assegnato.

Copia dell’accordo individuale sottoscritto va inviata al Servizio Gestione Risorse Umane per la conservazione nel fascicolo personale del dipendente.

Nell’accordo sono specificati i contenuti della prestazione, le modalità di svolgimento, l’individuazione delle giornate da destinare al lavoro agile, il monitoraggio periodico da realizzare secondo modalità uniformi all’interno dell’Amministrazione, i supporti tecnologici da utilizzare in relazione alla specifica attività lavorativa, la dotazione tecnologica eventualmente fornita dall’Amministrazione; la fascia/e oraria/e di contattabilità telefonica e/o a mezzo posta elettronica. Vengono altresì assolti gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro e trattamento dati.

Le attività rese sono oggetto di valutazione nell’ambito del ciclo della performance Luogo di svolgimento della prestazione lavorativa

Il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa individuato dal singolo dipendente di concerto con il Dirigente a cui il dipendente assegnato in modo che sia garantita la presenza delle condizioni che garantiscono il rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro, la piena operatività della dotazione informatica, la più assoluta riservatezza sui dati e sulle informazioni trattati di cui si dispone per ragioni di ufficio.

Prestazione lavorativa

Le giornate nelle quali la prestazione viene resa in modalità agile, le modalità attraverso le quali il dipendente attesta l’inizio e la fine della prestazione lavorativa sono definite nell’accordo individuale di lavoro agile. Nel caso di malfunzionamenti tecnici di qualsiasi natura che impediscano lo svolgimento dell’attività lavorativa da remoto, il dipendente informa il Dirigente del Servizio della struttura di appartenenza,

La prestazione lavorativa viene svolta dal dipendente senza precisi vincoli di orario pur sempre nel rispetto dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

Al fine di assicurare un’efficace ed efficiente interazione con l’Ufficio di appartenenza ed un ottimale svolgimento della prestazione lavorativa, il dipendente, nell’arco della giornata di lavoro agile, deve garantire la sua contattabilità da parte dell’Ufficio (a mezzo e-mail, telefono, messaggi ecc...)

Ai dipendenti che si avvalgono delle modalità di lavoro agile, sia per gli aspetti normativi sia per quelli economici, si applica la disciplina vigente prevista dalla contrattazione collettiva ivi comprese le disposizioni in tema di malattia e ferie.

Durante le giornate di lavoro in modalità “lavoro agile” il buono pasto non è riconosciuto.

Report e verifica della prestazione

Al termine della giornata lavorativa svolta in modalità agile, il dipendente è tenuto a redigere una relazione dell’attività svolta, elaborando una breve sintesi avendo cura di segnalare eventuali criticità

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riscontrate, problemi insorti ovvero eventuali suggerimenti.

Dotazione tecnologica-strumentazione

Il dipendente può espletare la propria prestazione lavorativa in modalità agile avvalendosi di supporti informatici quali personal computer, tablet, smartphone o quant’altro ritenuto idoneo dall’Amministrazione, per l’esercizio dell’attività lavorativa, di sua proprietà o nella sua disponibilità . Eventuali impedimenti tecnici allo svolgimento dell’attività lavorativa da remoto dovranno essere tempestivamente comunicati dal dipendente al Servizio dei Sistemi Informativi al fine di poter trovare una possibile soluzione al problema. Qualora non sia possibile, il dipendente dovrà concordare con il Dirigente di riferimento le modalità di completamento della prestazione, ivi compreso, se inevitabile, il rientro del lavoratore agile nella sede di lavoro.

Le spese connesse ,riguardanti i consumi elettrici e di connessione, o le eventuali spese per il mantenimento in efficienza dell’ambiente di lavoro agile sono, in ogni ipotesi, a carico del dipendente.

Ogni eventuale onere collegato direttamente o indirettamente allo svolgimento della prestazione in modalità di lavoro agile, quali a titolo esemplificativo l’elettricità , il riscaldamento, le connessioni telefoniche, a carico del dipendente.

Diritto alla disconnessione

In attuazione di quanto disposto all’art. 19 comma 1 della Legge del 22 maggio 2017 n. 81, l’Amministrazione riconosce il diritto alla disconnessione: il lavoratore agile ha diritto a non leggere e non rispondere a email, telefonate o messaggi lavorativi e di non telefonare, di non inviare e-mail e messaggi di qualsiasi tipo inerenti all’attività lavorativa nel periodo di disconnessione.

Rapporto di lavoro

L’esecuzione dell’attività lavorativa in modalità agile non muta la natura giuridica del rapporto di lavoro subordinato del dipendente in atto, che continua ad essere regolato dalla legge, dalla contrattazione collettiva nazionale, dagli accordi collettivi decentrati, dal contratto individuale, senza alcuna discriminazione ai fini del riconoscimento di professionalità ‘ e delle progressioni di carriera eventualmente previste (orizzontali e verticali).

Il dipendente è tenuto, sotto la sua responsabilità , a dichiarare l’orario lavorativo giornaliero effettivamente svolto, con particolare riguardo all’ora di inizio e cessazione del lavoro.

I dipendenti che svolgono la prestazione in modalità di lavoro agile mantengono lo stesso trattamento economico e normativo di appartenenza.

Ai sensi dell’art. 19 della legge 22 maggio 2017 n. 81 il lavoratore agile e l’amministrazione possono recedere dall’accordo di lavoro agile in qualsiasi momento con un preavviso di almeno 30 giorni.

Nel caso di lavoratore agile disabile ai sensi dell’articolo 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68, il termine del preavviso del recesso da parte dell’amministrazione non può essere inferiore a 90 giorni, al fine di consentire un’adeguata riorganizzazione dei percorsi di lavoro rispetto alle esigenze di vita e di cura del lavoratore. In presenza di un giustificato motivo, ciascuno dei contraenti può recedere prima della scadenza del termine nel caso di accordo a tempo determinato, o senza preavviso nel caso di accordo a tempo indeterminato.

L’accordo individuale di lavoro agile, può in ogni caso, essere revocato dal Dirigente del Servizio di appartenenza:

A) nel caso in cui il dipendente non rispetti i tempi o le modalità di effettuazione della prestazione lavorativa, o in caso di ripetuto mancato rispetto delle fasce di contattabilità ;

B)mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati e definiti nell’accordo individuale.

In caso di revoca il dipendente tenuto a riprendere la propria prestazione lavorativa secondo l’orario ordinario presso la sede di lavoro dal giorno successivo alla comunicazione della revoca. La comunicazione della revoca potrà avvenire per e-mail ordinaria personale, per PEC, per comunicazione telefonica.

L’avvenuto recesso o revoca dell’accordo individuale comunicato dal Dirigente al Servizio Organizzazione e Gestione Risorse umane.

In caso di trasferimento del dipendente ad altro servizio l’accordo individuale cessa di avere efficacia

dalla data di effettivo trasferimento del lavoratore.

Prescrizioni disciplinari- procedimento disciplinare e sanzioni

Durante lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile il lavoratore deve tenere un comportamento improntato a principi di correttezza e buona fede ed è tenuto al rispetto delle disposizioni dei CCNL vigenti e di quanto indicato nel Codice di comportamento e nel Codice disciplinare e nella vigente normativa in materia disciplinare.

Regole di comportamento riservatezza dati custodia della documentazione

Il dipendente svolge le attività in modalità agile nella consapevolezza che tale condizione impone un’attenzione particolare nell’evitare qualunque atteggiamento o comportamento non adeguato alla situazione lavorativa, soprattutto se esposta a possibile interferenza da parte di terze persone, ivi compresi i familiari.

Il lavoratore è tenuto a custodire con diligenza la documentazione utilizzata, i dati, a porre ogni cura affinchè altre persone non accedano ai dati su cui lavora; bloccare l’apparato in uso in caso di allontanamento dalla postazione, conservare e custodire/distruggere i documenti sui quali ha lavorato.

Nell’esecuzione della prestazione lavorativa in modalità agile, il lavoratore tenuto al pieno rispetto degli obblighi di riservatezza.

Privacy

Durante le operazioni di trattamento dei dati ai quali il dipendente abbia accesso in esecuzione delle prestazioni lavorative, in considerazione delle mansioni ricoperte, in relazione alle finalità legate all’espletamento delle suddette prestazioni lavorative, gli stessi devono essere trattati nel rispetto della riservatezza e degli altri diritti fondamentali riconosciuti all’interessato dal Regolamento UE 679/2016–

GDPR e dal D.Lgs. 196/03 e successive modifiche.

Il trattamento dei dati deve avvenire in osservanza della normativa nazionale vigente, del Disciplinare UE sulla Protezione dei Dati Personali e delle eventuali apposite prescrizioni impartite dall’Amministrazione in qualità di Titolare del Trattamento.

Sicurezza sul lavoro

L’Amministrazione garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore in coerenza con l’esercizio dell’attività di lavoro in modalità agile e consegna al singolo dipendente, un’informativa scritta con indicazione dei rischi generali e dei rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, fornendo indicazioni utili affinchè il lavoratore possa operare una scelta consapevole del luogo in cui espletare l’attività lavorativa.

L’Amministrazione non risponde degli infortuni verificatisi a causa della mancata diligenza del lavoratore nella scelta di un luogo non compatibile con quanto indicato nell’informativa. Ogni lavoratore collabora proficuamente e diligentemente con l’Amministrazione al fine di garantire un adempimento sicuro e corretto della prestazione di lavoro.

Il Dirigente del Servizio di appartenenza del dipendente vigila sul rispetto da parte dello stesso delle prescrizioni contenute nella scheda informativa sulla Sicurezza fornita dall’Amministrazione.

L’Amministrazione comunica all’INAIL i nominativi dei lavoratori che si avvalgono di modalità di lavoro agile.

Al lavoro agile si applicano le disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, in particolare quelle di cui al D.Lgs. n. 81/08 e s.i.m. e della legge 22 maggio 2017, n. 81.

L’Amministrazione, al fine di garantire la salute e la sicurezza del lavoratore che svolge la prestazione in lavoro agile, fornisce al lavoratore e al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, un’informativa scritta, redatta dal Responsabile per la prevenzione e la protezione, nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro: al momento della sottoscrizione dell’accordo individuale con il proprio Dirigente di riferimento, il dipendente dà atto di aver preso visione della menzionata informativa.

Il lavoratore agile è comunque tenuto a cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro, al fine di fronteggiare i rischi connessi all’esecuzione della prestazione

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all’esterno dei locali aziendali.

Ai sensi dell’art. 23 della L. 81/2017 il lavoratore tutelato contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi alla prestazione lavorativa resa all’esterno dei locali aziendali.

Il lavoratore altresì tutelato contro gli infortuni sul lavoro occorsi durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello eventualmente diverso prescelto per lo svolgimento della prestazione lavorativa nei limiti e alle condizioni di cui al terzo comma dell’articolo 2 del testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni.

In caso di infortunio durante la prestazione lavorativa, il dipendente deve darne tempestiva comunicazione al proprio Dirigente di riferimento per i conseguenti adempimenti di legge, secondo le disposizioni vigenti in materia.

Programma di sviluppo del lavoro agile

Il programma si pone l’obiettivo da un lato di incrementare la produttività agevolando la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, dall’altro di assicurare la regolare prestazione dei servizi ai cittadini, la continuità dell’azione amministrativa e la celere conclusione dei procedimenti.

Attraverso l’istituto del lavoro agile, l’Amministrazione intende perseguire i seguenti obiettivi:

1. promuovere l’utilizzo di strumenti digitali di comunicazione;

2. promuovere modalità innovative e flessibili di lavoro e, al tempo stesso, tali da salvaguardare il sistema delle relazioni personali e collettive proprie del suo contesto lavorativo;

3. facilitare l’integrazione lavorativa dei soggetti a cui, per cause dovute a condizioni di disabilità o ad altri impedimenti di natura oggettiva, personale o familiare, anche temporanea, il tragitto casa-lavoro e viceversa risulti particolarmente gravoso, con l’obiettivo di assicurare il raggiungimento di pari opportunità lavorative anche per le categorie fragili;

4. offrire un contributo alla riduzione del traffico legato al pendolarismo lavorativo e quindi anche delle fonti di inquinamento dell’ambiente nell’ottica di una politica ambientale sensibile alla diminuzione del traffico urbano in termini di volumi e percorrenza;

5. promuovere modalità innovative che, in un’ottica di migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, contribuisca ad un innalzamento della produttività, ad una riduzione dell’assenteismo e ad un aumento della soddisfazione dei dipendenti;

6. promuovere una modalità che consenta all’Amministrazione una possibile razionalizzazione degli spazi fisici in un’ottica di riduzione dei costi.

Si prevede la Mappatura delle attività che possono essere svolte in modalità di lavoro agile L’Amministrazione definisce l’elenco delle attività che possono essere svolte in modalità di lavoro agile nelle diverse funzioni, servizi e uffici, anche tenendo conto del grado di digitalizzazione delle procedure in corso nei vari settori e processi e evidenziando le eventuali criticità incontrate e le possibili soluzioni.

Il lavoro agile sembra essere destinato a sopravvivere anche al termine dell’emergenza.

A dimostrarlo, peraltro, l’entrata in vigore delle norme sullo smart working disciplinate dall’art. 1 del D.

L. 30 aprile 2021, n. 56 (il cosiddetto “Decreto proroghe”).

Il nuovo testo incoraggia la flessibilità organizzativa delle Pubbliche amministrazioni nel ricorso al lavoro agile, ancorandola non più alla soglia minima del 50% ma al rispetto dei principi di efficienza, efficacia e customer satisfaction.

A partire dal 2022, la norma conferma l’obbligo per le amministrazioni di adottare i Piani organizzativi del lavoro agile (Pola), riducendo dal 60% al 15% la misura minima di attività da svolgere in lavoro agile, aumentando la capacità organizzativa delle singole amministrazioni e prevedendo che in caso di mancata adozione del Pola il lavoro agile sia svolto da almeno il 15% del personale che ne faccia richiesta.