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- LE SOTTOZONE AGRICOLE E NORME COMUNI AGLI INTERVENTI EDILIZI

Nel documento COMUNE DI VITTORIO VENETO (pagine 77-81)

Art. 73 - Suddivisione della zona omogenea E

1. Sulla base delle disposizioni di cui all'art. 11 della L.R. 24/1985 e delle indicazioni previste dal P.T.R.C. il territorio agricolo è stato ripartito nelle seguenti sottozone riportate nelle tavv. n. 13.1 e n. 13.3:

2. Sottozone E1

Vi appartengono in prevalenza tutte le zone boscate. Sul piano ambientale e paesaggistico sono così ripartite:

Bassa collina (bc)

E1 bc0 - zone costituite da boschi della fascia collinare subalpina caratterizzati da una rilevante diffusione del carpino nero, del carpino bianco e della robinia pseudoacacia.

E1 bc1 - zone boschive di medio pregio floristico a fitocenosi variante, in parziale sintonia edaficoclimatica e mescolanza di specie non molto dissimile dalle fitocenosi originarie.

E1 bc2 - zone comprendenti castagneti da frutto in località Maren e Scarpedal.

E1 bc3 - zone comprendenti i prati marcitoi di Savassa e aree limitrofe alle sorgenti del Meschio.

Alta collina (ac)

E1 ac0 - zone costituite da boschi situati sui versanti del Col Visentin e del Monte Millifret caratterizzati da una densità dei soprassuoli generalmente rada.

E1 ac1 - zone costituite da fustaie con prevalenza di aghifoglie, che divergono sensibilmente dalle cenosi originarie.

E1 ac2 - zone costituite dai residui di soprassuolo forestale in equilibrio edafico e climatico con soprassuoli con prevalenza di fustaie e di latifoglie miste in proporzioni tali da rispecchiare le fitocenosi potenziali.

E1 ac3 - zone comprendenti i pascoli d'alta quota posti sul Col Visentin.

3. Sottozone E2

Vi appartengono tutte le zone ove sono in attività aziende agricole di tipo professionale e ben organizzate sul piano produttivo. Sul piano ambientale e paesaggistico sono così ripartite:

Pianura (p)

E2 p0 - zone con buona concentrazione di aziende ben strutturate e organizzate sul piano produttivo, prive di elementi caratterizzanti un tipo specifico di paesaggio. Sono ubicate prevalentemente a sud di Ceneda e ad est del Meschio.

E2 p1 - zone con buona concentrazione di aziende ben strutturate e organizzate sul piano produttivo, con presenza di elementi tipici del paesaggio rurale tradizionale di pianura. Sono ubicate a ridosso del torrente Cervada, ad est di Carpesica e lungo il corso del torrente Cervano.

Bassa collina (bc)

E2 bc0 - zone con discreta diffusione di aziende ben organizzate sul piano produttivo e prive di una specifica caratterizzazione paesaggistica. Sono ubicate a ridosso di Cozzuolo e di Carpesica.

E2 bc1 - zone con discreta diffusione di aziende ben organizzate sul piano produttivo, con presenza di ben identificabili caratterizzazioni paesaggistiche.

4. Sottozone E3

Vi appartengono tutte quelle aree del territorio ove, a causa della elevata frammentazione della maglia poderale e della dispersione insediativa, il settore primario non assume al momento caratteristiche idonee allo svolgimento di una efficiente attività produttiva. Sul piano ambientale e paesaggistico sono così ripartite:

Pianura (p)

E3 p0 - zone quasi prive di aziende vitali sul piano socio-economico e prive di elementi caratterizzanti il paesaggio rurale. Sono ubicate a ridosso del centro città.

Bassa collina (bc)

E3 bc0 - zone con scarsa presenza di aziende vitali sul piano socio-economico e con elementi paesaggistici particolarmente degradati. Sono ubicate a ridosso di Carpesica e nel fondovalle lapisino.

E3 bc1 - zone pressoché prive di aziende agricole professionali, ma che godono di notevole caratterizzazione paesaggistica. Sono ubicate nella fascia collinare che parte dalle Coste di Fregona e di Serravalle, proseguono per Monte Altare Monte Piai e per Monte Pedof Monte Baldo.

E3 bc2 - zone del fondovalle lapisino dove, pur in assenza di aziende professionali, permangono elementi tipici del paesaggio storico tradizionale.

E3 bc3 - zone dell'altopiano di Maren e località limitrofe nelle quali emergono ambiti di rilevante e significativo interesse paesaggistico.

Alta collina (ac)

E3 ac0 - zone nei pressi del passo Fadalto ove, accanto alla scomparsa di qualsiasi attività agro-zootecnica, sono presenti attività antropiche (manufatti in prevalenza) che hanno determinato uno scadimento complessivo del paesaggio rurale provocando una cancellazione dei caratteri originali.

E3 ac1 - zone miste con oasi agricole di una certa vitalità e situazioni di semi abbandono dei suoli per usi agricoli. Sono ubicate sulle pendici del Col Visentin e in parte a ridosso del

passo Fadalto.

Art. 74 - Norme comuni agli interventi edilizi

1. L'unità di intervento urbanistico-edilizio a cui sono riferiti gli indici e le prescrizioni delle presenti norme, è costituita dal fondo rustico di cui alla lettera B, art.2, della L.R. 24/85, composto da terreni in proprietà, in affitto o in possesso a vario titolo, sottoposti ad una gestione tecnico-economica unitaria.

2. Ai fini del dimensionamento dell'intervento vengono computate le superfici dei terreni in proprietà nonché i terreni in affitto risultanti da atto scritto avente data certa anteriore alla data di presentazione della domanda di concessione edilizia.

3. Per i terreni in affitto il rilascio della concessione edilizia è subordinato al consenso del proprietario, comunque indispensabile per la trascrizione del vincolo. Ai fini dell'applicazione dei parametri edilizi ed urbanistici previsti dalle presenti norme possono essere prese in considerazione, oltre alle normali superfici comprese nella destinazione agricola, anche le zone agricole tutelate, le fasce di rispetto stradale, cimiteriale e dei corsi d'acqua, fatta eccezione per le zone dissestate e non coltivabili.

4. Le zone sottoposte a particolari vincoli di tutela o rispetto, anche se concorrono alla determinazione del carico urbanistico ed edilizio dell'azienda ai fini dell'applicazione dei parametri edificatori, rimangono soggette alle rispettive norme di tutela e di vincolo, ivi compresa l'inedificabilità assoluta in quanto prescritta.

5. La costruzione di nuovi fabbricati nonché di ampliamenti dei fabbricati esistenti, dovranno essere realizzati nel rispetto dell'organizzazione insediativa preesistente e della orografia circostante, tenendo conto dei principi di soleggiamento a base dello sviluppo dell'aggregato preesistente. Gli ampliamenti dovranno in ogni caso armonizzarsi con i fabbricati esistenti.

6. I nuovi edifici dovranno essere realizzati nel rispetto delle distanze dalle strade e dai corsi d'acqua come previsto dall'art. 27 della L.R. 61/1985.

7. Nelle zone agricole sono ammessi impianti solari e fotovoltaici sui fabbricati.

8. Nelle Zone di tipo E1 ed E3, ad esclusione di quelle classificate zone agricole tutelate e delle zone sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi art. 142 D.Lgs 42/2004 e dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi del Decreto Ministero della Pubblica Istruzione del 19.05.1965, oltre a quanto previsto al comma 7 è ammessa l’installazione a terra di pannelli solari e fotovoltaici, con le seguenti prescrizioni:

-superficie agricola massima utilizzata: Ha 5,00

-distanza minima dalle ZTO A, B, C e F ml. 150

-distanza minima dalle ZTO E2 e case isolate abitate in zona E1 e E3 ml. 100 9. Nelle zone agricole di tipo E2 non è ammessa l’installazione a terra di pannelli solari e fotovoltaici al di fuori di quanto previsto dal comma 7.

10. Per le zone agricole comprese all’interno della Core Zone e Buffer Zone UNESCO si applica inoltre la disciplina di cui al successivo Capitolo X.

Nel documento COMUNE DI VITTORIO VENETO (pagine 77-81)