l’evoluzione nei confronti internazionali e nazionali
3.2. La spesa sanitaria nelle Regioni
Spesa pub. pro-capite Spesa pub. pro-capite per popolaz. standardizzata
Piemonte
Valle d'Aosta Lombardia
P.A. di Bolzano P.A. di Trento
Veneto
Friuli Venezia Giulia Liguria
Emilia Romagna Toscana
Umbria Molise Lazio Marche Abruzzo
Campania Puglia
Basilicata Calabria Sicilia
Sardegna
Fonte: elaborazione su dati Istat, 2018 - © C.R.E.A. Sanità
4 Dalla scorsa edizione del Rapporto, per le analisi riguardanti la spesa pubblica si fa riferimento ai dati di spesa pubblicati dall’Istat nell’ambito del report Il sistema dei conti della Sanità per l’Italia, in quanto il nuovo sistema dei conti della Sanità, costruito secondo la metodologia del System of Health Accounts (SHA) è in linea con le regole contabili dettate dal Sistema europeo dei conti (SEC 2010), e migliora il livello di confrontabilità dei dati
Da ultimo va espressa una nota di cautela, in quanto, a partire dal 2012, si evidenzia un disalline-amento tra la spesa sanitaria delle famiglie utilizzata da OECD e quella indicata nella contabilità nazionale dell’Istat (nella fonte OECD risultano nel 2017 circa € 1,9 mld. in più presumibilmente attribuibili alla com-ponente intermediata della spesa) (Figura 3.6.): ne segue che l’incremento reale nell’ultimo quinquennio potrebbe essere inferiore di quanto stimato da OECD.
3.2. La spesa sanitaria nelle Regioni
La spesa sanitaria totale pro-capite (standardiz-zata), nel 2017, si è attestata a € 2.491,2 pro-capite (€ 150,9 mld.) in aumento dell’1,8% rispetto al 2016 con valori massimi in Valle d’Aosta e nelle PP.AA. di Bolzano e Trento (rispettivamente € 3.251,4, € 3.201,6 e € 2.745,4); all’estremo opposto si collo-cano Sicilia (€ 2.274,4), Marche (€ 2.271,3) e
Cam-pania (€ 2.174,1).
La differenza tra la Regione con spesa massi-ma e quella con spesa minimassi-ma è del 49,6%, ovve-ro € 1.077,3; anche escludendo le Regioni a statuto speciale la differenza rimane considerevole e pari a € 559,4 (ovvero al 25,7%) (Figura 3.7.).
Nel 2017, la spesa sanitaria pubblica totale ha raggiunto € 113,1 mld.: in crescita dello 0,8% rispet-to all’anno precedente.
Per quanto concerne, in particolare, la spesa pub-blica pro-capite, nel 2017, essa è pari a € 1.867,2 (+1,0% rispetto al 2016) (Figura 3.8.).
A livello regionale4, nel 2017, registra valori massi-mi la P.A. di Bolzano, la Sardegna e l’Umbria (rispet-tivamente € 2.305,6, € 2.137,4 e 2.111,8 pro-capite); all’estremo opposto si collocano Campania, Lombar-dia e Veneto con una spesa pubblica pro-capite ri-spettivamente pari a € 1.799,4, € 1.797,9 e € 1.761,5. La differenza tra la Regione con spesa massi-ma pro-capite e quella con spesa minimassi-ma è pari al
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14° Rapporto Sanità
CAPITOLO 3
30,9%, ovvero € 544,2; anche escludendo le Regioni a statuto speciale (ovvero la P.A. di Bolzano) la dif-ferenza rimane significativa essendo pari al 21,3% (€ 375,9).
Utilizzando la spesa standardizzata5, la differen-za tra la Regione con spesa massima e quella con spesa minima diviene ancora più importante, con uno scarto superiore al 35,0% (€ 621,5).
Tabella 3.1. Spesa sanitaria pubblica regionale
Regioni Spesa pro-capitenominale Anno 2017
Var. media annua nominale (%) 2017/2012 Italia 1.867,2 0,4 Piemonte 1.887,1 0,3 Valle d’Aosta 2.081,1 -2,0 Lombardia 1.797,9 0,5 P.A. di Bolzano 2.305,6 0,4 P.A. di Trento 1.913,2 -0,8 Veneto 1.761,5 0,6
Friuli Venezia Giulia 1.922,7 -1,1
Liguria 2.102,8 0,6 Emilia Romagna 1.829,9 0,3 Toscana 1.812,6 0,1 Umbria 2.111,8 2,9 Marche 1.877,0 0,9 Lazio 1.950,4 -0,8 Abruzzo 1.876,1 0,9 Molise 2.022,1 0,3 Campania 1.799,4 0,7 Puglia 1.889,1 1,2 Basilicata 1.937,8 1,1 Calabria 1.922,4 0,9 Sicilia 1.808,9 0,6 Sardegna 2.137,4 0,6
Fonte: elaborazione su dati Istat, 2018 - © C.R.E.A. Sanità
5 La spesa è stata standardizzata pesando la popolazione con i pesi impiegati per il riparto, come da relative delibere CIPE
Tra il 2012 ed il 2017 la spesa pubblica pro-ca-pite, in termini nominali, è aumentata dell’1,2% (va-riazione media annua pari allo 0,4%) (Tabella 3.1.); tale incremento, in termini reali equivale ad una va-riazione media annua negativa pari allo 0,1% (ovvero -€ 5,4 pro-capite).
A livello regionale, in termini nominali, l’Umbria ha riportato la crescita più sostenuta (+2,9% medio an-nuo) a cui fanno seguito la Puglia con l’1,2% medio annuo, la Basilicata con l’1,1%, le Marche e l’Abruz-zo entrambe con un +0,9%. All’estremo opposto si collocano la Valle d’Aosta che ha riportato una con-trazione della spesa pubblica pro-capite espressa in termini nominali del 2,0% medio annuo, il Friuli Venezia Giulia dove ha superato l’1,0%, la P.A. di Trento ed il Lazio (Regione quest’ultima, ricordiamo, in Piano di Rientro al 2017), con lo 0,8%.
Per quanto concerne la spesa sanitaria pro-ca-pite delle famiglie, nel 2017 risulta pari a € 624,0 (+4,4% rispetto al 2016).
Si nota come, dall’avvio dell’aziendalizzazio-ne del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) (Decreto Legge (D.L.) n. 502/1992), se ne riscontra un note-vole aumento, pari al +15,2% nel primo quinquennio (1995/1990), seguito da uno di minore entità, +7,3%, nel quinquennio successivo (2000/1995); nel periodo 2002-2007 il tasso di crescita medio annuo non ha ri-portato variazioni significative: +1,7%; nell’ultimo de-cennio, invece, la crescita è stata nuovamente mag-giore, con un tasso medio annuo del +2,7% dal 2007 al 2012, e del +2,5% dal 2012 al 2017 (Figura 3.9.).
Dall’analisi della composizione dei consumi sani-tari delle famiglie, si riscontra come si stia progres-sivamente riducendo la quota di spesa privata per farmaci, articoli sanitari e materiale terapeutico, pas-sando dal 41,6% del 2000 al 36,4% nel 2017 (-1,6 punti percentuali rispetto al 2016), e stia invece au-mentando quella per i servizi ospedalieri ed ambula-toriali (visite specialistiche, esami, odontoiatria, etc.), passata dal 58,4% al 63,6% (+1,4 punti percentuali nell’ultimo biennio).
Per i servizi ospedalieri si passa dal 13,4% nel 2000 al 14,5% nel 2017, con un picco nel quadrien-nio 2011-2014 (valore massimo del 15,2% nel 2011); per quelli ambulatoriali l’aumento è di tre punti per-centuali nello stesso periodo, rappresentando questi ultimi, nel 2017, circa la metà (49,1%) della spesa sanitaria delle famiglie (Figura 3.10.).
A livello regionale, i valori massimi si rilevano in
Valle d’Aosta e Lombardia (rispettivamente € 1.202,8 e € 927,8), mentre all’estremo opposto si collocano Campania (€ 300,5) e Calabria (€ 380,8).
La differenza tra la Regione con spesa massi-ma e quella con spesa minimassi-ma è del 300,2%, pari a € 902,2; anche escludendo le Regioni a statuto spe-ciale (in questo caso la Valle d’Aosta), la differenza rimane considerevole e pari a € 627,3 (208,7%).
Figura 3.9. Spesa sanitaria delle famiglie e PIL pro-capite. Variazione media annua
-1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 2007/2002 2012/2007 2017/2012 Valori %
Spesa privata pro-capite PIL pro-capite
Fonte: elaborazione su dati Istat, 2018 - © C.R.E.A. Sanità
Figura 3.10. Composizione della spesa sanitaria delle famiglie. Anno 2017
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Valori %
Servizi ospedalieri Servizi ambulatoriali Prodotti medicinali, articoli sanitari e materiale terapeutico
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14° Rapporto Sanità
CAPITOLO 3
A livello regionale, nel periodo 2007-2012, ad ec-cezione di Lombardia, Umbria e Molise, si è registra-to un aumenregistra-to della spesa sanitaria privata media pro-capite delle famiglie, che esita in una variazione media annua del +2,4% (+1,9% considerando le tre Regioni con la crescita). In tutte le Regioni entrate
in Piano di Rientro negli anni 2007 e 2009 la spe-sa spe-sanitaria privata è aumentata con un tasso medio annuo maggiore, pari al +2,5%, ad eccezione della Campania, dove il livello di spesa sanitaria privata è rimasto sostanzialmente invariato (+0,3% annuo) nel periodo considerato.
Figura 3.11. Spesa sanitaria delle famiglie e PIL pro-capite. Variazione media annua 2012/2007
Piemonte
Valle d’Aosta Lombardia Veneto
Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia -2,5 -1,5 -0,5 0,5 1,5 2,5 3,5 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0
vma PIL pro-capite. Valori %
vma spesa sanitaria delle famiglie. Valori %
Dimensione bolle = PIL pro-capite; Bolle con bordo ispessito= SSR in Piano di Rientro Fonte: elaborazione su dati Istat, 2018 - © C.R.E.A. Sanità
Figura 3.12. Spesa sanitaria delle famiglie e PIL pro-capite. Variazione media annua 2017/2012
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0
vma PIL pro-capite. Valori %
vma spesa sanitaria delle famiglie pro-capite. Valori %
Dimensione bolle = PIL pro-capite; Bolle con bordo ispessito= SSR in Piano di Rientro Fonte: elaborazione su dati Istat, 2018 - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3.2. Spesa sanitaria diretta e convenzionata
Regioni Var. % 2016/2011 Var. media annua 2016/2011 Spesa diretta Italia 1,1 0,2 Nord 1,5 0,3 Centro 0,7 0,1 Sud e Isole 0,9 0,2 Spesa convenzionata Italia -1,5 -0,3 Nord -1,6 -0,3 Centro -1,1 -0,2 Sud e Isole -1,6 -0,3
Fonte: elaborazione su dati Istat, 2018- © C.R.E.A. Sanità
Si noti che nella maggior parte delle Regioni si è registrata anche una riduzione del PIL pro-capite, fe-nomeno che sembra poter far escludere che la cre-scita della spesa privata sia effetto di una maggior disponibilità a spendere delle famiglie (Figura 3.11).
Nel periodo 2012-2017, in media cresce ma la si-tuazione regionale non presenta trend definiti.
In Puglia e Lombardia cresce più del PIL, e in Val-le d’Aosta e Abruzzo cresce malgrado la riduzione del PIL.
In Friuli Venezia Giulia cresce molto meno del PIL (Figura 3.12.).