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4. LA GESTIONE CORRENTE

4.2 Le spese correnti

Le misure che l’Amministrazione comunale ha adottato anche nel 2016 al fine di assicurare l’equilibrio economico-finanziario del bilancio sul versante della spesa corrente, ovvero della spesa destinata a garantire il funzionamento quotidiano dei servizi, hanno riguardato:

- il contenimento della spesa per il personale, anche attraverso il contenimento della retribuzione accessoria dei dipendenti e dei Dirigenti in sede di definizione, con le organizzazioni sindacali, dei rispettivi Fondi per l’anno 2016 e in sede di valutazione delle performance individuali e collettive, oltre al contenimento della spesa per le missioni e la formazione;

- un’attività di verifica della congruità dei costi di gestione di alcuni servizi in relazione alle prestazioni rese e alle tariffe di accesso applicate;

- il controllo delle spese per consumi energetici, anche per effetto di una più attenta gestione delle risorse.

Di seguito si evidenzia l’andamento della spesa corrente nel periodo 2015-2016 (comprensivo di risorse vincolate e spesa finanziata da fondo pluriennale vincolato)

CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE

(Missioni) IMPORTO %

Servizi istituzionali e generali di gestione 14.254.854,99 15.354.605,27 1.099.750,28 7,71%

Giustizia 395.127,09 - - 395.127,09 -100,00%

Ordine pubblico e sicurezza 3.900.509,98 3.961.308,02 60.798,04 1,56%

Istruzione e diritto allo studio 9.300.416,71 9.911.720,15 611.303,44 6,57%

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 4.028.304,08 4.224.208,84 195.904,76 4,86%

Politiche giovanili, sport e tempo libero 1.962.410,89 1.701.683,79 - 260.727,10 -13,29%

Turismo 124.562,19 81.182,82 - 43.379,37 -34,83%

Assetto del territorio ed edilizia abitativa 2.160.480,97 1.595.021,30 - 565.459,67 -26,17%

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente 12.106.018,67 15.181.498,40 3.075.479,73 25,40%

Trasporti e diritto alla mobilità 5.785.451,13 4.207.991,00 - 1.577.460,13 -27,27%

Soccorso civile 68.150,41 67.595,79 - 554,62 -0,81%

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 14.442.030,44 17.790.907,76 3.348.877,32 23,19%

Sviluppo economico e competitività 804.875,84 731.400,08 - 73.475,76 -9,13%

Energia e diversificazione delle fonti energetiche 8.879,55 8.627,72 - 251,83 -2,84%

TOTALE 69.342.072,94 74.817.750,94 5.475.678,00 7,90%

Impegnato 2015 Impegnato 2016 Scostamento

Titolo I - Spesa corrente per m issione (valori in m igliaia)

- 2.000,00 4.000,00 6.000,00 8.000,00 10.000,00 12.000,00 14.000,00 16.000,00 18.000,00 20.000,00 Servizi istituzionali e generali di gestione

Giustizia Ordine pubblico e sicurezza Istruzione e diritto allo studio Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali Politiche giovanili, sport e tempo libero Turismo Assetto del territorio ed edilizia abitativa Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente Trasporti e diritto alla mobilità Soccorso civile Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Sviluppo economico e competitività Energia e diversificazione delle fonti

energetiche

Impegnato 2015 Impegnato 2016

Per una prima analisi si evidenziano i principali scostamenti per missione:

1. Servizi istituzionali e generali di gestione: l’aumento di € 1.099.750,28 rispetto al 2015 è principalmente dovuto per

€381.339,64 a spese per acquisti di servizi finanziate da entrate vincolate; per € 108.187,12 a spese relative al servizio civile e alla leva civica e per € 447.316,69 quale incremento della spesa riferita a Iva a debito, in compensazione con Iva a credito iscritta in entrata;

2. Istruzione e diritto allo studio: l’aumento di € 611.303,44 è dovuto principalmente (€437.885,88) alle spese per indagini diagnostiche su edifici scolastici, finanziata da fondo pluriennale vincolato proveniente da contributo statale;

3. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali: l’incremento è dovuto all’attivazione del nuovo servizio IAT e della rete bibliotecaria;

4. Politiche giovanili, sport e tempo libero: la diminuzione è in parte dovuta alla minor spesa per utenze e canoni (principalmente riscaldamento impianti sportivi), pari ad -€ 86.182,72 e in parte dovuta ad una diminuzione delle spese del personale per una riorganizzazione degli uffici;

5. Assetto del territorio ed edilizia abitativa: la diminuzione è dovuta principalmente al venir meno nel 2016 della spesa relativa alla convenzione con Aler per la gestione degli alloggi comunali ERP scaduta il 31/12/2015 (- € 502.275,74), spesa comprensiva anche del finanziamento della corrispondente quota di morosità;

6. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente: l’aumento di € 3.075.479,73 si riferisce al Progetto Horizon in materia di economia circolare, finanziato dall’Unione Europea;

7. Trasporti e diritto alla mobilità: la diminuzione di € 1.577.460,13 è dovuta al venir meno delle deleghe in materia di trasporto urbano, trasferite all’Agenzia territoriale dei trasporti locali;

8. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia: l’aumento pari ad € 3.348.877,32 è dovuto a un incremento della spesa riferita a progetti sociali e finanziata da entrate vincolate o avanzo vincolato (+€ 2.248.898,82) e da entrate proprie (+€ 352.978,10); per € 490.413,75 l’aumento è riferito a maggiori trasferimenti a favore delle famiglie per interventi assistenziali dovuti a situazioni di fragilità.

La tabella ed il grafico seguenti illustrano rispettivamente l’andamento dei vari macroaggregati che compongono la spesa corrente per l’anno 2016 e l’incidenza di tali fattori sul totale della spesa corrente 2016.

Per una corretta lettura dei dati, si evidenzia che il fondo di riserva, il fondo crediti di dubbia esigibilità e il fondo pluriennale vincolato (spesa), sono spese che, per loro natura, non possono essere impegnate. Di conseguenza, lo stanziamento è indicato solo nella colonna delle previsioni (Assestato).

2015

Descrizione Macroaggregati Impegni Assestato Impegni Differenza %

2016/2015 Incidenza Titolo 1 (Spese correnti)

1.01 Redditi da lavoro dipendente 22.543.699,85 22.938.245,19 22.766.117,97 0,99% 30,43%

1.02 Imposte e tasse a carico dell'ente 1.356.707,61 1.407.800,00 1.366.729,93 0,74% 1,83%

1.03 Acquisto di beni e servizi 36.822.741,08 40.809.974,70 37.141.036,14 0,86% 49,64%

1.04 Trasferimenti correnti 6.448.987,05 12.796.987,83 11.290.011,82 75,07% 15,09%

1.07 Interessi passivi 1.038.533,03 1.033.239,34 940.106,20 -9,48% 1,26%

1.09 Rimborsi e poste correttive delle entrate 316.516,72 188.428,31 125.279,17 -60,42% 0,17%

1.10 Altre spese correnti 814.887,60 5.143.527,43 1.188.469,71 45,84% 1,59%

Totale Titolo 1 69.342.072,94 84.318.202,80 74.817.750,94 7,90% 100,00%

2016

Titolo I - Spese correnti per macroaggregato

-10.000.000,00 20.000.000,00 30.000.000,00 40.000.000,00 50.000.000,00 60.000.000,00 70.000.000,00

1.01 Redditi da lavoro dipendente

1.02 Imposte e tasse a carico

dell'ente

1.03 Acquisto di beni e servizi

1.04 Trasferimenti

correnti

1.07 Interessi passivi

1.09 Rimborsi e poste correttive delle entrate

1.10 Altre spese correnti

Impegni 2015 Impegni 2016

REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE

Il raffronto della spesa complessivamente sostenuta per il personale dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, considerando anche gli oneri derivanti dall’IRAP che vengono contabilizzati nella voce “Imposte e tasse a carico dell’ente” ed escludendo le spese per il servizio mensa, è sintetizzato nella seguente tabella:

Importo %

Personale 22.905.633,87 23.118.672,78 213.038,91 0,93%

IRAP 1.304.050,45 1.305.104,72 1.054,27 0,08%

TOTALE 24.209.684,32 24.423.777,50 214.093,18 0,88%

scostamento 2015/2016 SPESA PER IL PERSONALE

2015 2016

Per una lettura corretta dei dati è necessario segnalare che l’ammontare della spesa impegnata è stato calcolato sottraendo la spesa di personale reimputata all’esercizio di riferimento, ma riferita al salario accessorio dell’anno precedente, aggiungendo la spesa di personale esigibile nell’anno successivo e riferita al salario accessorio dell’anno di riferimento (modalità di calcolo definita dalla Corte dei Conti Sezione Autonomie n. 13 del 2015.

Dalla tabella sopra riportata si evince che la spesa complessivamente sostenuta per il personale dipendente nel 2016 ha registrato, rispetto al 2015, un lieve aumento in valore assoluto pari a € 214.093,18 (+ 0,88%).

La spesa per collaborazioni coordinate e continuative (Irap esclusa) è la seguente:

2012 2013 2014 2015 2016

Spesa per Co.co.co. € 103.243,44 € 68.072,00 € 28.827,66 € 0,00 € 0,00

Si riportano di seguito alcuni indicatori relativi alla spesa del personale:

Si conferma nel 2016 una riduzione dell’incidenza della spesa di personale sul totale della spesa corrente e delle entrate correnti, nonché il rispetto del limite di spesa dato dalla spesa media di personale 2011-2013 e pari a €25.924.839,38 al lordo delle componenti escluse.

Le politiche del personale intraprese nell’anno 2016 hanno dovuto necessariamente affrontare, così come avvenuto nel 2015, un contesto normativo ed economico di estremo rigore in quanto interamente dedicato alla ricollocazione e mobilità del personale soprannumerario degli Enti di Area Vasta. La legge 190/2014 infatti, all’art. 1 c. 424, dettava: “424. Le regioni e gli enti locali, per gli anni 2015 e 2016, destinano le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente, all'immissione nei ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge e alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità.” La legge finanziaria per l’anno 2016, la n. 208 del 2015, all’art. 1, comma 234, inoltre, ha stabilito che le ordinarie facoltà assunzionali sarebbero state ripristinate solo a fronte della predetta collocazione nel relativo ambito regionale. Solo in data 10 ottobre 2016 il dipartimento della Funzione pubblica ha revocato, per la Regione Lombardia, i limiti imposti ripristinando, in tal modo, anche per il Comune di Cremona, le facoltà di assunzione.

Non sono venute meno, in tale contesto, la vigenza delle disposizioni dettate dalla Legge 296/2006, articolo 1 comma 557 e seguenti in materia di riduzione delle spese di personale.

2015 2016

Incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente 34,4% 32,6%

Incidenza della spesa di personale sulle entrate correnti 32,3% 30,7%

Si ricorda in particolare:

1. l’obbligo di riduzione della spesa di personale ed il suo mantenimento al di sotto della media relativa al triennio 2011 - 2013;

2. razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico;

3. il contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione decentrata integrativa;

E’ stata invece abrogata dall’art. 16 del D.L. 113/2016, convertito in legge 160/2016, la norma di cui all’art. 1, comma 557, lettera a) che dettava limitazioni alla spesa di personale anche attraverso la riduzione dell’incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti .

Sulla base dei citati presupposti, particolare attenzione è stata posta, quindi, alla ricollocazione del personale di Area Vasta. Il Comune di Cremona ha infatti manifestato la propria disponibilità a tale procedura ed ha realizzato complessivamente la mobilità di 17 unità di personale per variegati profili professionali. Solo dopo lo il ripristino delle normali facoltà assunzionali si è addivenuta ad una programmazione del fabbisogno di personale che, oltre alla parte finale del 2016, interesserà il triennio 2017 – 2019.

Analisi delle principali tematiche sul personale

La situazione del personale dell’Ente comunale vede la presenza in organico di 638 unità lavorative a tempo indeterminato (rispetto alle 665 del settembre 2014).

Il processo di assorbimento nel 2015 – 16 del personale in mobilità dagli enti di area vasta (peraltro strutturato con 17 unità) non ha consentito di assicurare completamente processi di integrazione del personale nei Settori in maggiore difficoltà (Entrate, Demografici, Lavori Pubblici, Ufficio Alloggi, Controllo di Gestione, ecc.) nell’ottica di individuazione di priorità strategiche per l’Ente.

Tale processo ha infatti sostanzialmente rafforzato il contingente di personale rispetto alle nuove funzioni introdotte (Distretto Culturale, Sistema Bibliotecario, Area Vasta, IAT) e ha destinato le ulteriori unità lavorative al Servizio Polizia Locale.

Tale quadro ha imposto rigorosi interventi tesi alla razionalizzazione e all’efficientamento, oltrechè ad una più funzionale strutturazione e potenziamento dei centri decisionali e di responsabilità, al fine di definire impianti organizzativi che sappiano ottimizzare e valorizzare le risorse umane in dotazione, per riuscire a mantenere un adeguato livello dei servizi.

Le modifiche strutturali dello strumento organizzativo dell’ente hanno attivato il ricorso a procedure di mobilità intersettoriale del personale dell’ente, in linea con gli intendimenti organizzativi, già ampiamente attuati nel 2014 e 2015.

In tema di relazioni sindacali si sono attivati incontri finalizzati a recuperare, pur negli ambiti di competenza, linee di condivisione operativa in ordine alle materie in capo alla contrattazione decentrata, nel rispetto dei ruoli e delle strategie.

Relativamente al sistema di valutazione si è dato corso nel corso del 2016, ad un progressivo adeguamento delle schede valutative di personale dirigenziale, personale incaricato di posizione organizzativa e personale comunale orientata a criteri di valutazione più strutturati alle singole realtà e collegati per quanto possibile ad indicatori definiti, da parte del Nucleo di Valutazione dell’Ente, costituito con decreto sindacale n. 58721 del 20 novembre 2014.

In materia di formazione rispetto alla disponibilità di spesa si è espletato, in termini puntuali e con eccellente feed-back, il Piano di Formazione approvato dalla Giunta Comunale per il 2016.

In materia di “sistema della qualità” si è definito con deliberazione di Giunta Comunale n.228/2016 il Piano della Qualità dell’Ente per l’annualità.

Per l’anno 2016 appare opportuno in sede rendicontativa rispetto a tali tematiche del personale, effettuare le seguenti valutazioni e approfondimenti.

Approvazione del Piano del fabbisogno Triennale

Con deliberazione di Giunta Comunale n.255 del 23 dicembre 2015 è stato approvato il programma dei fabbisogni di personale per il triennio2016-2018, con particolare riferimento al piano occupazionale 2016, che è andato espletandosi secondo modalità orientate alla contrazione degli organici, con dinamiche di assunzione rivolte sostanzialmente alla mobilità dalla Provincia di Cremona (vedasi all’art.1 comma 424 della legge 190/2014)

A seguito della comunicazione del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 51991 del 10 ottobre 2016, con la quale sono state ripristinate le ordinarie facoltà assunzionali per la Regione Lombardia si è concretizzata la possibilità di procedere all'adeguamento ed integrazione del Piano Occupazionale 2016, con deliberazione n.207 del 23 novembre 2016.

In tal senso si è proceduto, nel rispetto degli strumenti di programmazione già adottati, tenendo conto delle citate sopravvenute evoluzioni, nonché delle esigenze funzionali dell'Ente definite sulla base delle criticità emerse anche da un monitoraggio con le figure apicali dell'Ente e degli obiettivi contenuti nei vigenti documenti programmatici . Considerate le nuove dinamiche in ordine alle politiche organizzative e del lavoro , si è ritenuto di procedere all’integrazione negli ambiti finalizzati ad intervenire a favore dei processi di stabilizzazione del personale precario, di potenziamento dell'area della vigilanza, al fine di favorire il sempre più impegnativo presidio sul territorio, e di copertura dei ruoli amministrativi, in forte criticità nelle varie strutture lavorative dell'Ente.

Il percorso di costruzione dei piani è stato strutturato nella piena attenzione del articolato pacchetto normativo e regolamentare in materia:

l’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 così come riformato dall’art. 14, comma 7, del D.L. 31.5.2010 n. 78 convertito in legge 30 luglio 2010 n. 122, relativamente al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e la contrazione di spesa di personale;

l’art. 1 comma 557- quater, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 così come introdotto dall’art 3, comma 5 bis, del D.L.

24.6.2014 n.90 convertito con modificazione nella legge 11 agosto 2014 n.114 relativamente al contenimento della spesa di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della citata disposizione;

l’art 3, comma 5, del D.L. 24.6.2014 n.90 convertito con modificazione nella legge 11 agosto 2014 n.114 relativamente all’aliquota di turn-over applicabile rispetto all’anno precedente, rispetto al quale gli enti locali sottoposti al patto di stabilità possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari all’ 80% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente per il 2016-7e del 100% a decorrere dal 2018;

la legge n.190 del 23 dicembre 2014 “Legge di stabilità per l'anno 2015” in ordine alla ricollocazione del personale di Area Vasta;

l'art.1 comma 228 della legge n.208/2015 (Legge di Stabilità 2016) che fissa per gli Enti Locali la possibilità di procedere per gli anni 2016 -2017 e 2018 ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente corrispondente per ciascun anno ad una spesa pari al 25% del personale cessato nell'anno precedente;

l’art 3, comma 5, del D.L. 24.6.2014 n.90, convertito con modificazione nella legge 11 agosto 2014 n.114, così come integrato dall'art 4 comma 3 del D.L. 78/2015 convertito nella legge 125/2015, che prevede la possibilità di utilizzare le residue capacità assunzionali del triennio precedente per assunzioni con procedure ordinarie;

l'art.17 del D.L. n.113/2016 convertito con modificazioni , nella legge 160/2016 il quale ha introdotto una disciplina particolare e derogatoria per le assunzioni a tempo indeterminato del personale educativo e scolastico, al fine di garantire la continuità e assicurare la qualità del servizio educativo nelle scuole infanzia e negli asili nido degli enti locali;

l'art.1 comma 234 della legge di stabilità 2016 che prevede la possibilità di ripristinare le ordinarie capacità assunzionali non appena Il Dipartimento della Funzione Pubblica abbia reso noto il completamento della predetta ricollocazione nel relativo ambito regionale;

la comunicazione del Dipartimento della Funzione Pubblica n.51991 del 10 ottobre 2016, con la quale sono state ripristinate le ordinarie facoltà assunzionali per la Regione Lombardia.

Definizione nuovi assetti organizzativi

A fine 2015 si è approvato con deliberazione di Giunta Comunale n.326 del 9 dicembre 2015 il nuovo assetto organizzativo dell’ente comunale a valere dal 1° gennaio 2016 al 30 giugno 2017, nell’ambito dell’attività di metà mandato amministrativo, orientato ad una più funzionale strutturazione e potenziamento dei centri decisionali e di responsabilità, finalizzato a precostituire le migliori condizioni per il raggiungimento degli obiettivi di mandato e garantire il buon andamento dell’attività amministrativa.

Con deliberazione di Giunta Comunale n.247 del 21 dicembre 2016 si procedeva ad ulteriore modifica dell'assetto organizzativo dell'Ente Comunale, in relazione alla costituzione della Posizione Organizzativa "I.A.T. (Informazione Accoglienza Turistica)".

La costituzione della Posizione Organizzativa specialistica “Servizio I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica”) all'interno del Settore Cultura Musei e City Branding risulta funzionalmente dettata dalla necessità di individuare una figura specifica in grado di garantire le articolate attività di programmazione e gestione organizzativa ed amministrativa, correlate alla funzione di informazione ed accoglienza turistica, a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 30 maggio 2016 con la quale è stato approvato l'Accordo tra la Provincia di Cremona, il Comune di Cremona e la CCIAA di Cremona in ordine alla gestione di tale tematica negli ambiti del territorio cremonese.

Applicazione dell’istituto della mobilità

A supporto degli strumenti organizzativi dall’ente nel corso dell’anno solare si è dato corso ad un funzionale utilizzo dell’istituto di mobilità intersettoriale all’interno dei servizi dell’ente che in questi ultimi anni è risultato una scelta organizzativa cui far riferimento, per un puntuale adeguamento dell’utilizzo del personale agli obiettivi individuati dell’ente, ovvero per garantire una copertura ottimizzata rispetto alla costante diminuzione di unità lavorative disponibili.

Contenimento della spesa di personale e di quella per incarichi individuali di lavoro autonomo

Particolare attenzione è tuttora dedicata al controllo della spesa di personale per proseguire sulla strada di una sua progressiva riduzione, in relazione alla spesa corrente e alle entrate correnti.

Gli incarichi di lavoro autonomo, in costante riduzione rispetto agli anni precedenti, sono stati conferiti dalle singole dirigenze dell’Ente con riferimento alla programmazione consiliare e agli ambiti di finanziamento definiti nel Piano Esecutivo di Gestione.

Accordi decentrati integrativi

Sono stati siglati in data 14 dicembre 2016 gli Accordi decentrati relativi ai Fondi delle Politiche di Sviluppo del personale e della produttività del personale dipendente e dell’Area della dirigenza, in linea con l’impegno finanziario previsto.

Approfondimenti in ordine alla valutazione del personale e delle performance

Relativamente al sistema di misurazione e valutazione della performance dirigenziale per il 2016 in sintesi si ritiene di evidenziare i seguenti elementi:

• conferma dell’obiettivo on-off: “Rispetto saldo di competenza potenziata e pareggio del risultato di amministrazione di competenza“;

• la suddivisione in tre componenti degli ordini di valutazione dei dirigenti, con pesi differenziati:

1 PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

a) AMBITO POLITICO con riferimento all’attuazione delle strategie dell’amministrazione -8 punti;

b) AMBITO ORGANIZZATIVO - 37 punti (con 6 elementi valutativi,che concorrono alla valutazione finale, caratterizzati da parametri misurabili: 1) Crescita nella graduatoria di posizioni di benchmark sulla qualità della vita – 2) Orientamento al Cittadino: Piano della Qualità dell’Ente e redazione della carta dei Servizi dell’ente – 3) Raggiungimento dell’equilibrio di bilancio – 4) Raggiungimento di una percentuale pari ad almeno il 75% della riscossione degli accertamenti in conto competenza dell’Ente – 5) Raggiungimento di una percentuale pari ad almeno il 65% della riscossione degli accertamenti in conto residui dell’Ente, 6) Indicatori di performance;

2 PERFORMANCE INDIVIDUALE DEL DIRIGENTE - 40 punti per gli obiettivi, orientati a favorire il lavoro di squadra intersettoriale e con attribuzione di livello di giudizio differenziatI;

3 COMPORTAMENTO MANAGERIALE 15 punti con riferimento al grado di copertura del ruolo dirigenziale:

• capacità di programmazione e reporting 10 punti

• capacità di valutazione del personale assegnato 5 punti;

La procedura prevede inoltre

• l’accesso alla premialità individuale ad un punteggio minimo di punti 60;

• l’istituzione di penalizzazioni per la non attuazione delle misure per la trasparenza e l’anticorruzione;

• l’istituzione di quote aggiuntive, nell’ambito del fondo dirigenza, generate dal raggiungimento di obiettivi di particolare rilevanza intervenuti in corso di programmazione e non preventivabili;

• monitoraggio degli obiettivi assegnati;

• procedura di comunicazione della valutazione;

• meccanismi di garanzia.

Le peculiarità delle schede valutative degli incaricati di posizione organizzative che presentano le seguenti principali caratteristiche di innovazione rispetto al pregresso:

• Adozione dell’obiettivo on-off di Ente, come per le figure dirigenziali, “Rispetto del Saldo di competenza e pareggio del risultato di amministrazione di competenza”;

• Attuazione delle penalità per la non attuazione delle misure per la trasparenza e l’anticorruzione;

• Implementazione del punteggio e dei contenuti del fattore di valutazione “Contributo alla Performance organizzativa del Settore di riferimento”;

• Sostanziale adeguamento del peso e delle logiche applicative del fattore di valutazione “Performance Individuale” a quelli dei dirigenti;

• Verifica della coerenza del risultato della posizione organizzativa rispetto a quello del dirigente competente.

Per il restante personale le schede valutative da adottare nel 2016 evidenziano in particolare le seguenti peculiarità:

- una maggiore responsabilità di presidio da parte delle figure dirigenziali sul puntuale rispetto del percorso valutativo;

- una implementazione del punteggio (fino a 5 punti) del personale con mobilità interna, realizzatasi per almeno 6 mesi nel corso dell’anno 2016;

- un maggiore punteggio degli obiettivi (40 punti) di cui 15 individuali e 25 di gruppo e un espresso riferimento agli standard dei servizi nella definizione degli stessi;

- un solo fattore valutativo relativo alla sezione “caratteristiche individuali” , cui competeranno 10 punti;

- l'attribuzione d'ufficio di punti 40 sugli obiettivi, in caso mancato espletamento del colloquio intermedio (allorché non supportato da oggettive motivazioni);

- l'obbligo di utilizzare nel colloquio intermedio una specifica scheda nell'espletamento delle fasi del processo valutativo;

- l'obbligo di utilizzare nel colloquio intermedio una specifica scheda nell'espletamento delle fasi del processo valutativo;

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