• Non ci sono risultati.

Massima stabilità Soggetto A Soggetto B Soggetto C Soggetto D Soggetto E Soggetto F Soggetto G

80

Dai dati in appoggio monopodalico si è riscontrata una migliore gestione delle forze di torsione plantare utile per garantire una maggiore stabilità. Si è ridotta la differenza di oscillazioni fra l’interno e l’esterno piede.

In tutti i soggetti testati sono state apprezzate delle variazioni degne di nota, ma in due soggetti in particolare si è apprezzato un notevole miglioramento.

Sia nella riproposizione di esercizi considerati inizialmente difficili, o in cui si erano palesate notevoli difficoltà esecutive, sia nei dati accelerometrici, si è evidenziata una performance migliorata.

Le difficoltà maggiori sono state riscontrate nelle tempistiche e nelle modalità di registrazione dei dati accelerometrici. L'importanza data alla fase iniziale di spiegazione dell'esercizio e all'esplorazione del luogo di esercitazione è stata d'aiuto nel prosieguo delle attività.

Nel complesso l'attività fisica eseguita è stata ben recepita nei suoi scopi e ben accettata dai soggetti, i quali hanno prima discusso e condiviso gli esercizi eseguiti ed espresso le proprie sensazioni.

I benefici maggiori sono stati riscontrati dai soggetti meno allenati o che meno di altri praticavano attività motoria. Inoltre negli esercizi che allenano l'equilibrio svolti in sospensione, come la trave o il passaggio da un appoggio monopodalico all'altro su un piano rialzato, è stato necessario impostare una parte iniziale di presa di consapevolezza dell'altezza e del senso del vuoto.

Tutti gli esercizi sono stati eseguiti nel rispetto dell'evoluzione didattica che va dal generale al particolare e dal semplice al complesso.

Durante la pratica motoria le difficoltà manifestate sono state analizzate e gli esercizi sono stati riproposti in funzione delle necessità del singolo soggetto al fine di raggiungere l’obiettivo finale che prevedeva il miglioramento della stabilità.

Pertanto si ritiene di utile supporto questo lavoro sperimentale per un possibile approfondimento che preveda un maggior numero di sedute di allenamento, una analisi differenziata sui benefici dei vari esercizi e il supporto di una strumentazione che permetta di avere un maggior numero di dati.

81

APPENDICI

TESTIMONIANZE

Luca sulla esperienza fatta: “sicuramente una delle esperienze motorie che più mi ha

colpito in questi allenamenti è stato l’eseguire l’esercizio in sospensione e in particolare la trave. Mentre negli altri esercizi mi risultava più semplice avvertire il mio baricentro corporeo in corrispondenza dell’ombelico, sulla trave mi sono reso conto di quanto tutto il busto, dalle spalle in giù, possa essere determinante nel creare variazioni di equilibrio. Non so il perché ma proprio durante l’esercizio alla trave ho percepito molto chiaramente questa sensazione. Anche altre volte, in tante altre esperienze motorie, ho riscontrato che la testa e il tronco sono collegati come attraverso un filo al resto del corpo fino ai piedi, ma la sensazione delle mie spalle fuori asse nell’eseguire questo esercizio mi ha davvero colpito. Durante l’esecuzione degli esercizi spesso ero in tensione e sentivo i muscoli quasi vibrare e solo dopo pochi minuti sudavo tantissimo.”

Sara sulle sue esperienze motorie: “non ho fatto molto sport o attività motoria ma da

piccola mi piaceva la corsa; ero insieme ad un’altra bimba quella che correva più veloce, ma son sempre stata più una sprinter che una maratoneta! Mi piacevano gli anelli, che avevamo nel cortile, e fui la prima della scuola a fare la capriola all’indietro con quelli... poi però arrotolavano le catene degli anelli alla sbarra aumentandone l’altezza da terra e avendo paura che mi facessi male alla spalla mi fermavo. Mi piaceva la pallavolo e spesso giocavo tre contro tre (un numero superiore non riuscivo a gestirlo visivamente!). A 13 anni iniziai a fare ju – jitsu, che poi smisi per varie fuitine d’amore da casa! Quest’anno ho ripreso a fare attività motoria e ho scelto di fare questa esperienza un po’ timorosa con te…nella vita bisogna provare tutto no!??”

Alessandro sulla sua preparazione atletica: "da poco più di un anno faccio preparazione

atletica seguito da Giuseppe. A livello atletico mi ha fatto fare cose inimmaginabili per me, dagli esercizi alla spalliera, a corpo libero, ai circuiti. Mi ha impresso molta fiducia e mi ha fatto credere molto nelle mie possibilità di atleta. Grazie al lavoro svolto assieme sono riuscito ad acquisire più equilibrio; dobbiamo e devo ancora lavorare molto altro ancora ma siamo a buon punto!”

82

RINGRAZIAMENTI

Per la gentile e preziosa collaborazione ringrazio:  Il Dott. Ing. Nikolai Bazas

 il G.S.D. UICI Pisa

 i soggetti che hanno preso parte ai test e al lavoro sperimentale Alessandro, Luca, Giuseppe, Damiano, Giulio, Sara, Matteo

 la relatrice prof.ssa Paola Incardona

Ringrazio infine mio padre per avermi dato da ragazzo la possibilità di conoscere il mondo dello sport.

83

BIBLIOGRAFIA

ALLIEGRO Michele - L'EDUCAZIONE MOTORIA DEI MINORATI DELLA VISTA, il gioco e lo sport - Armando Editore

BOZZETTI Rolando Alberto - L'EVOLUZIONE DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA SULLA DISABILITA'

CATTANEO Luigi - ANATOMIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO DELL'UOMO - Monduzzi editore

Dott.ssa CELANI Barbara - SVILUPPO COGNITIVO E SENSO-MOTORIO NEL BAMBINO CON CECITA’ CONGENITA

CENTRO REGIONALE DI RICERCA E DOCUMENTAZIONE SULLA DISABILITÀ DELLA REGIONE MARCHE - articolo "i deficit visivi - scheda di presentazione"

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ - ART. 24 EDUCAZIONE E ART. 30, 5, PARTECIPAZIONE ALLA VITA CULTURALE E RICREATIVA, AGLI SVAGHI ED ALLO SPORT

FISIOLOGIA DELL'UOMO a cura di Pietro Enrico di Prampero e Arsenio Veicsteinas. edi-ermes

Dott.ssa FLORIDIUZ Daniela - Cooperativa Louis Braille - Seminario nazionale "ICF e disabilità visiva" -

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - Legge 5 Febbraio 1992 n. 104

ICF classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute - versione breve Ed. Erickson

LE CAPACITA' MOTORIE CONDIZIONALI E COORDINATIVE -

www.professionefitness.com

LUCE CON LUCE - Rivista trimestrale della Scuola di Metodo “Augusto Romagnoli” per gli educatori dei ciechi, a. 1 (1957), n. 4

MALATTIE OCULARI - www.iapb.it

METODO INTERNAZIONALE DI MISURAZIONE ARTICOLARE S.F.T.R. - www.cinesiologi.it

84

PARLAMENTO ITALIANO LEGGE 3 APRILE 2001, N. 138 - www.camera.it PUBMED - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/

RENATA MARTINONI - GIORNALE RETINA SUISSE n.2- 3/2008 - Aspetti psicologici dell'handicap visivo

TIFLOPEDIA - Enciclopedia multimediale delle scienze tiflologiche WORLD HEALTH ORGANIZATION - DEFINIZIONE DI DISABILITA' http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/42417/4/9788879466288_ita.pdf

Documenti correlati