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La Pompe Gabbioneta fu fondata nel 1897 dall’ingegner Luigi Gabbioneta.

Luigi Gabbioneta, proveniente da una famiglia di origini modeste, conclusi gli studi liceali si specializzò prima presso l’Istituto Rossi di Vicenza (realizzato dal fondatore della Lanerossi) e poi presso il Politecnico di Zurigo, dove concluse brillantemente la sua carriera di studente.

In quegli anni, fu invitato a trascorrere una vacanza studio a Parigi dall’ingegner Eiffel: qui Luigi Gabbioneta conobbe molti professionisti importanti e raggiunse un’ottima padronanza della lingua francese. Lavorò poi presso una prestigiosa industria svizzera e in seguito fu nominato direttore generale in un’importante società tedesca.

Forte delle conoscenze acquisite, Gabbioneta prese la decisione di avviare un’attività nel settore delle pompe idrauliche, così, nel 1897, aprì il primo ufficio di progettazione dando inizio alla produzione di pompe. Ben presto, questo studio di progettazione, situato a Milano nella zona di Porta Venezia, si rivelò piccolo, cosicché Luigi Gabbioneta trasferì la sede a Sesto San Giovanni, a pochi chilometri da Milano, acquistando l’area di un ex saponificio. Scelta non casuale quella di Sesto; infatti, nella zona vi erano già insediamenti industriali di una certa importanza, ma soprattutto un ottimo collegamento ferroviario, all’epoca l’unico mezzo che assicurava un rapido trasporto di materiale. La costruzione dello stabilimento, compreso tra le vie Gramsci e Casiraghi, fu ultimato nel 1905.

In quell’epoca, i clienti principali di Pompe Gabbioneta erano gli acquedotti comunali e le aziende agricole che utilizzavano le pompe per l’irrigazione dei terreni. Nel 1910, anche le Ferrovie dello Stato iniziarono ad acquistare pompe Gabbioneta per il rifornimento di acqua alle locomotive a vapore; in quel periodo la società era l’unico fornitore di una certa rilevanza, in quanto gli altri costruttori di pompe erano di dimensioni estremamente ridotte rispetto alla capacità produttiva della Gabbioneta.

Durante la prima guerra mondiale la Pompe Gabbioneta ebbe un ruolo fondamentale riuscendo a rifornire l’esercito, trasportando le pompe fino sotto le trincee sull’altopiano di Asiago e sul Piave, permettendo il sostentamento in loco delle truppe, che facevano uso delle macchine per fini alimentari e igienici.

Terminato il primo conflitto mondiale, la società iniziò a privilegiare la progettazione di sistemi innovativi, ampliando lo stabilimento e assumendo nuove maestranze. I nuovi prodotti erano destinati principalmente ad usi agricoli, civili e industriali.

In seguito, l’azienda fu guidata per alcuni decenni da Pino Gabbioneta, uno dei figli di Luigi, con la carica di amministratore delegato. Questi edificò un nuovo stabilimento e, pur proseguendo l’attività nelle tradizionali pompe per acqua, diede vita alla costruzione delle nuove pompe per l’industria chimica.

Le Pompe Gabbioneta entrarono anche nello Stato Pontificio: nel 1933 la Città del Vaticano e la residenza estiva di Castel Gandolfo furono dotate di elettropompe.

Il forte sviluppo della società sestese fu inevitabilmente rallentato dall’avvento della seconda guerra mondiale: la produzione rimase sospesa a lungo, soprattutto a causa della mancanza di energia elettrica.

Nel dopoguerra la Pompe Gabbioneta si risollevò velocemente e cominciò ad operare anche all’estero, e nel 1951 fu trasformata in società per azioni.

Alla fine degli anni sessanta il testimone della conduzione dell’azienda passò a Giorgio Gabbioneta, il nipote del fondatore Luigi.

Giorgio Gabbioneta decise un forte cambiamento di rotta, portando la Gabbioneta a specializzarsi nel mercato più selettivo delle pompe per impianti petroliferi e petrolchimici, strategia poi rivelatasi vincente. Le pompe per acqua e per la chimica fine furono definitivamente abbandonate, non essendo più concorrenziali in un mercato molto vasto dove i costruttori proliferavano.

Nel 1963 la società iniziò a produrre una nuova gamma di pompe, in osservanza alle normative statunitensi dettate dalle norme API 610. Fu quindi riorganizzata radicalmente l’impostazione del lavoro, e venne creata una rete di vendita formata da agenti e rappresentanti con il compito di acquisire nuovi mercati, soprattutto extraeuropei: i paesi del Medio Oriente, dell’Estremo Oriente e del continente africano. Tutto ciò implicò un notevole sforzo economico, premiato nel 1972 dal raggiungimento della stabilità finanziaria.

La famiglia Gabbioneta è rimasta al timone della società fino alle soglie del ventunesimo secolo, continuando le realizzazione di pompe per impianti petroliferi e petrolchimici, avendo come clienti società di ingegneria come il gruppo Foster Wheeler, Mitsubishi, Snamprogetti, Technimont e altri, mentre come utenti finali società petrolifere e petrolchimiche quali ad esempio Eni, Saras, Esso, Petronas.

Nel 1999 la Pompe Gabbioneta s.p.a. passa al un gruppo Aksìa, che ha gestito la società per pochi anni facendone aumentare vertiginosamente il valore, prima di cederla al gruppo Weir, verso la fine del 2005.

Durante il periodo di gestione di Aksìa Group, il personale è passato da 140 a 240 addetti, i ricavi da 30 a 50 milioni di euro all’anno, l’area industriale da 12.000 a 19.000 m2. Quest’ultimo dato, in particolare, è dovuto principalmente all’apertura di un nuovo stabilimento a Cinisello Balsamo, a 2,5 km di distanza da quello di Sesto, che si sviluppa su una superficie di circa 4.500 m2, utilizzati prevalentemente per il montaggio delle pompe. Il nuovo sito è operativo dal gennaio 2004.

Figura 117 Lo stabilimento di Cinisello Balsamo

Il 30 settembre 2005, Pompe Gabbioneta s.p.a. è stata ceduta, per 100 milioni di €, al gruppo industriale scozzese Weir Group PLC di Glasgow, generando un ritorno complessivo pari a 6 volte l’investimento iniziale effettuato nel 1999.

Dall’1 gennaio 2006, la società, in seguito all’acquisizione da parte del gruppo Weir PLC, ha assunto l’attuale denominazione Weir Gabbioneta srl entrando a far parte della divisione Weir Clear Liquid.

Dal 1 maggio 2008, in seguito ad una riorganizzazione del gruppo Weir, Gabbioneta entra nella divisione Oil and Gas, assumendo un peso maggiore, soprattutto a livello di immagine, all’interno della multinazionale.

Dal 2011 Weir Gabbioneta ha iniziato a produrre pompe a marchio Begemann, società olandese del gruppo Weir che per motivi strategici è stata fusa con Gabbioneta, che ha così ampliato la gamma di prodotti, realizzando pompe secondo i brand Gabbioneta® e Begemann®.