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7. PROGETTO SPERIMENTALE

7.2. APPLICAZIONE DEL MULTIPLE-BASELINE DESIGN

7.2.1. Week 21 – Week 24 (21/05 – 17/06)

Nelle prime quattro settimane di avvio del processo gli osservatori hanno compilato le check-list come da protocollo, fornendo feedback positivi e correttivi sui comportamenti osservati. Non è stata data loro alcuna indicazione relativamente a quali comportamenti dare feedback.

Questa fase è servita principalmente a raccogliere dati (baseline del processo), oltre a permettere agli osservatori di acquisire la necessaria dimestichezza con la compilazione delle check-list e l’erogazione dei feedback, che solo la compilazione sul campo sa fornire.

Nel frattempo sono state condotte le prime riunioni di sicurezza, nelle quali non sono mai stati presentati dati circa i comportamenti osservati. Le prime riunioni sono state dedicate alla spiegazione, a tutti i componenti delle varie squadre, delle caratteristiche del processo B-BS che era ormai in atto.

Va sottolineato come, sia in questa fase, sia nelle successive, nessuno dei soggetti (safety leader, osservatori, squadra) coinvolti è stato informato di far parte di una tesi sperimentale, cosa che avrebbe potuto influenzarne i comportamenti.

Raccolti i dati relativi al primo mese di osservazioni, si è passato all’analisi di questi, al fine di determinare, per ciascun reparto, un singolo comportamento da porre come obiettivo di miglioramento per le settimane successive. Lo scopo era trovare un comportamento caratterizzato prevalentemente da basse percentuali di emissione in modo sicuro, da un andamento stabile nel tempo e per cui fossero state effettuate almeno nove osservazioni durante la baseline; oltre a questi aspetti, è però necessario tenere conto delle possibili conseguenze dell’emissione di comportamenti a rischio. I tre requisiti citati non rappresentano quindi delle condizioni assolutamente stringenti la cui mancata applicazione inficia la validità dell’analisi, in quanto per la scelta dei comportamenti target riveste un ruolo fondamentale la gravità delle eventuali conseguenze dell’attività svolta in modo non sicuro.

Sono stati scelti i seguenti comportamenti:

 lavora con la scala in posizione solida (sala prove);

 indossa la cintura alla guida del muletto (magazzino Sesto);  indossa i guanti (officina meccanica);

 solleva carichi maggiori di 20 kg con i mezzi di sollevamento o con l’aiuto di un collega (controllo qualità);

 indossa i guanti (manutenzione);

 solleva i carichi piegando le gambe e con la schiena dritta (magazzino Cinisello);  indossa gli otoprotettori (montaggio e finitura);

 utilizza l’aspiratore (saldatura).

Comportamento target in sala prove: ha una posizione solida sulla scala

Figura 76 Andamento comportamento “ha una posizione solida sulla scala” in sala prove

Il comportamento individuato per la sala prove, “ha una posizione solida sulla scala”, presenta una percentuale media di comportamenti sicuri pari all’88%; l’obiettivo è stato di arrivare al 95% in un mese. Il grafico presenta delle notevoli oscillazioni, in quanto il numero di comportamenti osservati ogni settimana è basso, da un minimo di 2 a un massimo di 5.

È stato comunque scelto questo comportamento non solo perché aveva la più bassa percentuale di emissione di attività in modo sicuro, ma anche perché un posizionamento non corretto dalla scala potrebbe provocare dei seri infortuni; gli operatori di sala prove devono provvedere all’installazione

mandata ai corrispondenti tubi dell’impianto di collaudo, operazione che viene effettuata a circa 2 – 3 metri di quota. L’utilizzo della scala è un’operazione che non viene svolta in modo continuativo durante l’attività lavorativa; questo spiega come mai il numero di osservazioni riguardo tale comportamento sia relativamente basso.

L’obiettivo è il medesimo per entrambi i turni di lavoro, quindi il grafico presenta i valori cumulati di entrambe le squadre.

Comportamento target nel magazzino di Sesto: cintura di sicurezza allacciata alla guida del muletto

Figura 77 Andamento risultato “cintura di sicurezza allacciata alla guida del muletto” presso il magazzino di Sesto

Il magazzino di Sesto ha presentato da subito valori eccellenti in termini di emissione di comportamenti sicuri, quindi l’obiettivo di miglioramento scelto (arrivare al 95% in due settimane) parte già da un valore elevato (circa 90%). Tale comportamento è stato scelto tenendo conto la gravità delle conseguenze in caso di mancato utilizzo (un ribaltamento del muletto porterebbe al decesso del conducente) e l’assenza di altri comportamenti che presentassero percentuali inferiori di emissione in modo sicuro.

Comportamento target in officina meccanica: indossa i guanti

Figura 78 Andamento comportamento “indossa i guanti” in officina meccanica

L’officina meccanica, pur divisa in isole, è a tutti gli effetti un unico reparto: non c’è una rigida separazione spaziale tra le macchine delle diverse isole, anzi vi sono operatori che a seconda dei carichi di lavoro si alternano su macchine di isole diverse. Per questo, i dati sono considerati in modo aggregato.

L’obiettivo di miglioramento è stato dato ad entrambi i turni di lavoro, quindi i dati sono stati ulteriormente aggregati; la percentuale media di emissione dell’uso dei guanti durante la baseline è pari all’85%.

Nel complesso il comportamento individuato trova pienamente rispettati tutti i requisiti che si considerano nella scelta di un comportamento target: percentuale di emissione in modo sicuro relativamente bassa, andamento stabile nel tempo, numero di osservazioni significativo. Inoltre nel 2011 ben sei infortuni sui sette totali di Weir Gabbioneta sono avvenuti a mani e dita; di questi, tre in officina meccanica, dati che confermano l’importanza di agire sull’uso di DPI di protezione per le mani.

Comportamento target presso il controllo qualità: solleva carichi superiori a 20 kg con i mezzi di sollevamento o con l’aiuto di un collega

Figura 79 Andamento comportamento “solleva carichi > 20 kg con i mezzi di sollevamento o con l'aiuto di un collega” presso il controllo qualità

Il controllo qualità è un’area dove, a causa dei pochi comportamenti a rischio rilevabili, è stato difficile trovare un comportamento per cui fosse applicabile il multiple-baseline design. Si è scelto di lavorare su un comportamento relativo alla movimentazione in cui su tre osservazioni solo due erano sicure.

In analogia con tutti gli altri reparti, si è scelto di pianificare l’intervento agendo solo sul comportamento-target, ma a causa del limitato numero di osservazioni è parso subito evidente come non fosse possibile quantificare l’efficacia dell’intervento B-BS mediante il multiple-baseline design.

Comportamento target in manutenzione: indossa i guanti

Figura 80 Andamento comportamento “indossa i guanti” presso il reparto manutenzione

In manutenzione si è osservato come l’unico comportamento con valori lontani dal 100% fosse l’utilizzo dei guanti, con una percentuale di emissione in modo sicuro pari all’80% nelle prime quattro settimane di osservazione; è stato scelto pertanto come comportamento-target, con l’obiettivo di arrivare al 90% in due settimane.

Anche presso il reparto manutenzione non è stato possibile sperimentare l’efficacia del processo B- BS mediante il multiple-baseline design, poiché avendo un unico comportamento a rischio osservato viene meno la possibilità di scegliere un secondo comportamento su cui agire successivamente, e che mediante confronto permetta di valutare l’efficacia dell’intervento.

Come per il controllo qualità, anche in questa area si è deciso comunque di agire solo sul comportamento-target scelto, lasciando le considerazioni relative alla non applicabilità del multiple- baseline design riservate al solo staff HSE.

Comportamento target nel magazzino di Cinisello: solleva e abbassa il carico piegando le gambe e con la schiena dritta

Figura 81 Andamento comportamento “solleva e abbassa il carico piegando le gambe e con la schiena dritta” presso il magazzino di Cinisello

Presso il magazzino di Cinisello valgono le stesse considerazioni fatte per il controllo qualità: vi sono pochissime attività a rischio e queste hanno frequenze di emissione basse, di conseguenza il numero di osservazioni è limitato, come nel caso del comportamento-target individuato.

Come per il controllo qualità e la manutenzione, pur sapendo che non sarebbe stato applicabile il multiple-baseline design, si è scelto di effettuare l’intervento sul solo comportamento-target.

Comportamento target presso l’officina di Cinisello (montaggio e finitura): indossa gli otoprotettori

Figura 82 Andamento comportamento “indossa gli otoprotettori” presso il reparto finitura

Le aree di montaggio e finitura presentano molti aspetti in comune, a cominciare dall’organizzazione del lavoro; sono presenti due team leader che gestiscono promiscuamente entrambe le aree, senza una rigida separazione dei compiti. Le stesse riunioni di sicurezza sono rivolte contemporaneamente agli operativi di montaggio e finitura. Inoltre i fattori di rischio sono molto simili, e gli stessi operatori talvolta vengono trasferiti da un reparto all’altro in funzione dei picchi di lavoro: per tutte queste ragioni si è scelto di definire un comportamento target comune ad entrambe le aree, aggregando i dati.

L’uso degli otoprotettori non è sempre osservabile, in quanto il loro utilizzo è richiesto solo durante determinate operazioni (utilizzo pistola ad aria compressa per un tempo superiore ai 10 secondi, utilizzo mola,…), ma ha comunque presentato valori di utilizzo bassi, nel complesso intorno al 40% in media durante il primo mese di osservazione, per cui è stato scelto come comportamento-target.

Comportamento target presso il reparto saldatura: usa l’aspiratore mentre salda

Figura 84 Andamento comportamento “usa l’aspirazione” per il reparto saldatura

Nel reparto saldatura, tra i vari comportamenti con percentuali di emissione in modo sicuro lontane dal 100%, si è scelto l’uso dell’aspiratore, considerato l’andamento peggiorativo osservato nelle ultime due settimane e le gravi conseguenze per la salute degli operatori date dal mancato utilizzo di un sistema di captazione dei fumi durante le operazioni di saldatura. È infatti un’attività che, se non effettuata correttamente, può provocare seri danni alla salute dei saldatori, dovuti all’inalazione di sostanze nocive. Il valore complessivo del primo mese è 78%, l’obiettivo di miglioramento è arrivare all’85% nell’arco di un mese.