• Non ci sono risultati.

LA FIGURA DELLO PSICOLOGO NEI CENTRI PER L’INFERTILITA’: L’ESPERIENZA DEL CENTRO D

3.3 GLI STRUMENTI UTILIZZAT

Il protocollo completo, comprendente la batteria di test che è stata somministrata al nostro campione di ricerca, verrà presentato in appendice del presente lavoro.

Se andiamo ad analizzare nello specifico ogni singolo test possiamo in sintesi riportare che:

Lo State-Trait Anxiety Inventory misura l’ansia di stato e di tratto. Qui utilizziamo la forma y (STAI Y), che misura l’ansia di stato su una scala a 4 livelli di intensità, di cui è stato pubblicato un adattamento italiano (Spielberger et al., 1991; Pedrabissi, Santinello, 1989). Il questionario è composto da 20 item. Nelle istruzioni si richiede al soggetto di descriversi leggendo ogni frase e contrassegnando con una crocetta come si sente adesso. Sono presenti 4 alternative (“per nulla”, “un po’”, “abbastanza”, “moltissimo”). A ogni voce dello STAY è attribuito un punteggio ponderato da 1 a 4. La valutazione 4 indica la presenza di un alto livello di ansia. Alcuni items sono formulati in forma invertita (perché indicano l’assenza di ansia) quindi le risposte 1, 2, 3, 4 sono valutate rispettivamente 4, 3, 2, 1 e vengono ricodificate in sede di analisi. Il punteggio finale si ottiene per somma delle risposte ai singoli item e può variare da un minimo di 20 ad un massimo di 80, maggiore è il punteggio e maggiore è il livello di ansia del soggetto. Il punteggio ottenuto dai soggetti si rapporta con il punteggio del campione normativo ponderato per genere ed età.

Il General Health Questionnaire è un questionario che permette di misurare lo stato generale di salute dei soggetti inteso come benessere psicofisico ed emotivo. Possiamo avere attraverso questo test la misurazione di disagi e malesseri emotivi relativi ad esempio al tono dell’umore. La versione originale del test è composta da 60 item ma ne esistono versioni più corte da 30, 20 e 12 item. La versione più sintetica del questionario elaborato da Goldberg (1972) comprende 3 dimensioni, significativamente correlate tra loro, che fanno riferimento a sintomi di disagio psicologico di diversa natura. Il primo fattore, denominato “Disforia Generale” (item 2,5,6,9) riflette sintomi psicofisici direttamente percepibili dal soggetto (perdita di sonno, tensione)

connessi a disturbi dell’umore. Il fattore “Disfunzione Sociale” (item 1,3,4,7,8,12) include, invece, disturbi nelle prestazioni sociali, nel condurre le attività quotidiane, nel fronteggiare i problemi; si tratta di una dimensione connessa con l’autoefficacia percepita da parte degli individui. L’ultima dimensione, relativa alla “Perdita di Fiducia” (item 10 e 11), implica problemi di autostima e si riferisce ad un atteggiamento generale nei confronti di se stessi in termini di utilità e competenza personale. Le tre dimensioni sopra descritte andrebbero a descrivere nel complesso il costrutto “Benessere psicologico” che presenta perciò una struttura multifattoriale. L’elevata correlazione dei tre fattori individuati può anche spiegare la relativamente scarsa coerenza interna riscontrata nelle tre scale.

Al campione della presente ricerca è stato somministrata la versione a 12 item. Lo strumento è stato tradotto in lingua italiana e stato sottoposto a procedure di validazione da diversi autori: da Fontanesi, Godetti, Zimmermann-Tansella e Tansella (1985), da Bellantuomo, Fiorio, Zanotelli e Tansella (1987; 1993) e da Fraccaroli e Claes (2002). L’attendibilità e la validità dello strumento è stata anche dimostrata di recente in un campione di pazienti dermatologici (Picardi et al., 2001).

Nelle istruzioni del test si ricorda al soggetto di rispondere con sincerità segnando i disturbi di tipo medico e generale presenti nelle ultime settimane e non troppo tempo fa. La modalità di risposta si formula su una scala a quattro punti (0 – 3). Il punteggio finale si ottiene con la somma delle risposte ai singoli items. Il range di riferimento va da 0 a 36, più è alto il punteggio, maggiore è l’alterazione dello stato psicofisico e quindi il grado di distress psicologico del soggetto. Il punteggio è considerato nella norma per un valore minore o uguale a 12, alterato per un valore maggiore di 12.

autosomministrazione composto da 10 items. Il soggetto, per ogni item, deve indicare quale, tra 4 differenti affermazioni, risulta essere più adeguata per descrivere l’umore sperimentato durante l’ultima settimana. Ad ogni risposta viene assegnato un punteggio da 0 a 3 (che risulta invertito per alcuni item) e il punteggio finale che si ottiene dalla somma delle risposte può variare da un minimo di 0 a un massimo di 30. Il cut- off significativo, indice di depressione nel soggetto, è un punteggio che va da 12 a 30 mentre tra 8 e 11 viene suggerita una depressione subclinica e bassi punteggi (da 0 a 7) indicano una assenza della condizione clinica. Questo questionario può essere usato come un utile strumento clinico per la prevenzione delle depressioni post partum e altri disturbi dell’umore che possono influenzare poi lo sviluppo cognitivo- affettivo del bambino, la relazione col bambino e la relazione col partner. E’ presente anche una validazione italiana dello strumento (Benvenuti, Ferrara, Niccolai, Valoriani, Cox, 1998).

Il Maternity Social Support Scale è la scala di misurazione del supporto sociale nella donna. Può darci una valutazione delle risorse a cui può accedere la donna da un punto di vista pratico ed emotivo, sia da parte del partner che della famiglia di origine ma anche da parte degli altri intesi come amici. Per quanto riguarda il partner c’è anche una valutazione di come la donna viva il rapporto col partner (se in modo più o meno conflittuale o controllante). La letteratura in merito riferisce che esiste un legame tra il supporto dato alla donna durante la gravidanza e nel post parto e la depressione e altri disturbi del tono dell’umore. In particolare lo strumento di autosomministrazione è composto da 6 items; ogni item è valutato su una scala di tipo likert a 5 punti, da 1 a 5. Il punteggio per due item (“con il mio partner c’è un rapporto conflittuale”, e “mi sento controllata dal mio partner”) risulta invertito. Il punteggio totale massimo della scala è 30, con i punteggi più alti che

indicano un maggiore supporto percepito (0-18 = poco supporto; 19-24 = medio supporto, 25-30 = adeguato supporto).

Il Golombok Rust Inventory of Marital State valuta la qualità della relazione di coppia. La relazione col partner (moglie o marito) è un importante aspetto della qualità della vita ed è in relazione con l’ansia, la depressione, l’irritabilità e altri disturbi psichiatrici minori (Quek, Low, Razack, Chua, Loh, 2002). Il questionario è composto da 28 items a cui il soggetto risponde esprimendo il proprio grado di accordo con l’affermazione (FD=“forte disaccordo”, D=“disaccordo”, A=“accordo”, FA=“forte accordo”). Ogni item è valutato su una scala di tipo likert a 4 punti, da 0 a 3. Alcuni items sono formulati in forma invertita e vengono ricodificati in sede di analisi. Ad un aumento del punteggio finale corrisponde un peggior rapporto di coppia caratterizzato da una alta insoddisfazione per la relazione con il partner.