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3. Materiali e Metod

3.3 Strumenti utilizzat

3.3.1VITEK2

Il Vitek 2 è un sistema automatizzato usato sia per l’identificazione batterica, sia per testare la suscettibilità agli antibiotici del microrganismo in esame. E’ stato introdotto in commercio a partire da 1999 come innovazione del sistema vitek precedentemente distribuito. E’ formato da tre componenti separate:

 una stazione di preparazione delle card (Fig. 10),  un lettore/incubatore (Fig. 10),

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Figura 11. Stazione di preparazione delle card (a sinistra) e lettore/incubatore (a destra)

Figura 12 Computer gestionale

Numerosi sono i vantaggi che derivano dall’uso di sistemi automatici quali il Vitek2. Da un punto di vista clinico e diagnostico, è da mettere in evidenza la notevole rapidità di analisi che consente una gestione più veloce dei risultati rispetto alle tecniche manuali. E’ possibile infatti effettuare delle letture in cinetica, e non più a punto finale, che ci permettono di avere un’idea del patogeno presente nel campione già dopo solo tre ore di attività, semplicemente consultando le curve di crescita riportate e continuamente aggiornate sul computer gestionale.

Per l’esecuzione dell’identificazione e dell’antibiogramma si procede preparando, a partire da colonie pure, una sospensione batterica standardizzata allo 0,5 della scala McFarland, verificata con un densitometro apposito in dotazione. La provetta così predisposta viene collocata nell’apposita cassetta sulla stazione di preparazione e vi viene immessa la card specifica per l’identificazione, che include 64 pozzetti contenenti reagenti biochimici e differenti substrati in forma disidratata. Nella card è preinserito il tubicino di trasferimento della sospensione del microrganismo e un’etichetta con codice a barre che permette il collegamento tra card e numero di riferimento del paziente.

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Il VITEK 2 consente l’identificazione dei cocchi Gram positivi, dei bacilli Gram negativi e dei lieviti. I risultati di questi test sono disponibili rispettivamente entro 2, 3, e 15 ore. La rapidità è assicurata da substrati fluorescenti inseriti nella card.

Per effettuare l’antibiogramma è necessario porre nella cassetta accanto alla provetta con la sospensione, una provetta vuota nella quale verrà posta la card specifica per l’antibiogramma.

Sarà poi il sistema vitek a trasferire una parte di inoculo della provetta con la sospensione in quella vuota. Anche la card per l’antibiogramma è costituita da 64 micropozzetti, di cui uno è per il controllo, contenente solo terreno di coltura microbiologico, i restanti pozzetti invece contengono quantità predefinite di un antimicrobico combinato con il terreno di coltura.

Queste card sono in grado di saggiare 32 antibiotici per i cocchi Gram positivi, inclusi stafilococci e streptococchi, e 46 antibiotici per i bacilli Gram negativi. Può inoltre testare la β-lattamasi per stafilococchi ed enterococchi.

Il tempo medio necessario per un test di antibiogramma è di 5 - 7 ore in un range di 2 - 18 ore: il tempo varia secondo il gruppo di microrganismi in esame.

L’inoculo della soluzione batterica nei vari pozzetti delle card e la successiva incubazione vengono effettuati direttamente dal macchinario.

Una volta standardizzata la sospensione del microrganismo, i passi successivi da compiere nei processi di inoculazione, incubazione e lettura sono completamente controllati e guidati dallo strumento e dal sofware del computer. Una volta che il ciclo del test è completato, la card VITEK 2 viene automaticamente eliminata in un apposito contenitore di rifiuti. La struttura interna del VITEK 2 consiste in diverse stazioni di processo del campione ed in un lettore/incubatore. Le card VITEK 2 e le provette vengono caricate nelle cassette dall’utente. Le informazioni del paziente vengono memorizzate mediante il lettore del codice a barre e trasferite allo strumento tramite un microchip contenuto nella cassetta. Le cassette vengono inserite nel carrello trasportatore dello strumento e condotte alle diverse stazioni. Dopo essere state riempite e sigillate, vengono automaticamente inserite nell’incubatore. Completato l’intero processo le card sono automaticamente eliminate in un apposito contenitore. Lo spazio nell’incubatore è allora libero e può essere usato per nuove cards.

Essenziale complemento del VITEK 2 è l’Advanced Expert System (AES): questo è un software innovativo. Esso si basa su tre fasi di azione ed analizza approfonditamente i risultati dei test di identificazione ed antibiogramma:

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 la conferma biologica della qualità dei risultati, in vitro, dal punto di vista tecnico;  l’interpretazione terapeutica: l’interpretazione del risultato per facilitare e

migliorare le terapie;

 l’aggiunta sistematica di consigli che il microbiologo desidera trasmettere ai clinici.

Il software confronta i dati ottenuti con quelli presenti all’interno del data base. Questo data base raccoglie molti organismi e anche molte varianti insolite dei comuni batteri, è quindi un sistema sempre aggiornato in accordo con le ultime scoperte che ci fornisce responsi molto precisi e accurati.

Durante il processo di identificazione il software confronta la serie di reazioni del test con la serie di reazioni previste per ciascun microrganismo identificabile dal prodotto. Viene calcolato un valore quantitativo, la probabilità percentuale che si riferisce al grado in cui le reazioni osservate corrispondono alle reazioni tipiche di ciascun microrganismo e al bionumero che si viene a formare.

Una corrispondenza perfetta tra la modalità di reazione del test e la modalità unica di reazione del microrganismo darà una probabilità percentuale pari a 99 (Fig. 12 - 13).

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Figura 14 Schema identificazione elaborato da VITEK 2

Per quanto riguarda invece i risultati di resistenza/suscettibilità ai relativi antibiotici, il sistema fa riferimento allo schema di crescita del microrganismo in presenza o in assenza di antibiotico. Dal confronto dei diversi schemi di crescita alle diverse concentrazioni di antimicrobico, il vitek riesce a ricavare un algoritmo utile per determinare risultati di sensibilità e fornire risultati in termini di MIC che verranno affiancati dalla rispettiva interpretazione in termini cioè di sensibilità, resistenza o carattere intermedio. Di seguito si può osservare un esempio di responso elaborato dall’apparato per Klebsiella pneumoniae(Fig. 14).

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