4. Uno studio a Campobasso
4.1 Il disegno della ricerca
4.2.2 Strutturazione degli strumenti di rilevazione
Individuati, quindi, i bambini frequentanti la V elementare delle scuole di Campobasso quali unità di analisi e determinate le dimensioni dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana di interesse, sono state precisate le informazioni da registrare, le fonti di informazione e le modalità di raccolta.
14 Con tasso di motorizzazione si intende la consistenza della flotta veicolare privata in rapporto alla
popolazione residente. “Tale indicatore è molto significativo in quanto un elevato possesso di auto private determina un altrettanto elevato impiego oltre che una elevata occupazione degli spazi” (Ministero dell’Ambiente 2008, p. 10)
15 I dati sono riferiti all’anno 2007.
16 La densità territoriale è calcolata come rapporto tra i km di rete del trasporto pubblico locale e la
Le informazioni necessarie ai fini della ricerca sono relative a tre aspetti del bambino: uso del tempo quotidiano, abitudini quotidiane e percezioni, contesto socio-‐demografico ed economico.
Le informazioni individuate sono state chieste prioritariamente al bambino, riconoscendo allo stesso capacità e competenze tali da renderlo protagonista centrale ed autonomo della ricerca. Informazioni sul contesto socio-‐economico, proprie della famiglia di appartenenza, sono state invece richieste ai genitori. Informazioni relative ad alcune abitudini quotidiane nonché ad alcune percezioni sui pericoli esterni sono state, infine, chieste sia ai bambini che ai genitori con domande a specchio, al fine di verificare l’eventuale discrepanza di valutazione.
Gli strumenti scelti sono pertanto tre: un Diario giornaliero di uso del tempo, un Questionario bambini, un Questionario genitori. Dunque:
• le informazioni sull’uso del tempo quotidiano del bambino (attività svolte, luoghi o mezzi praticati, persone partecipanti e/o presenti, stato d’animo, in un tempo definito di 24 ore) sono state chieste allo stesso bambino attraverso l’auto-‐osservazione in una giornata, con compilazione diretta di un Diario giornaliero di uso del tempo (on-‐time self-‐reporting);
• le informazioni sulle abitudini quotidiane e percezioni dei pericoli esterni del bambino (uscire da solo, frequentare coetanei, giocare, disporre di chiavi di casa e di denaro, ecc.) sono state chieste allo stesso bambino attraverso un Questionario strutturato a domande chiuse;
• le informazioni sulle condizioni socio-‐demografiche e ambientali di contesto e su abitudini quotidiane e percezioni dei pericoli esterni del bambino sono state, infine, chieste ai genitori dei bambini attraverso un Questionario strutturato a domande chiuse.
Il Diario di Uso del Tempo
Il “Diario giornaliero di Uso del Tempo” è lo strumento di indagine privilegiato delle
Time Use Surveys in quanto permette di conoscere nel dettaglio il modo in cui
l’individuo ripartisce le 24 ore (divise in 144 intervalli di 10 minuti) tra attività, luoghi, persone.
Il Diario utilizzato nella ricerca, mutuato dall’Istat e solo parzialmente modificato ai fini della stessa (Fisher et al., 2010), riporta le 24 ore di un giorno (dalle 6.00 del
mattino alle 6.00 del mattino successivo), divise in intervalli di 10 minuti. Ogni intervallo è rappresentato da una riga, che è a sua volta divisa in 6 colonne corrispondenti a 6 quesiti: che cosa stai facendo, che cos’altro stai facendo, dove ti trovi o come ti stai spostando, con chi sei, chi altro c’è, qual è il tuo stato d’animo (Allegato 1 – Strumenti di rilevazione).
Ogni bambino, o unità di analisi, ha ricevuto un Diario e vi ha registrato, in un giorno stabilito e ad intervalli di tempo regolari, tutte le attività “principali” compiute nell’arco delle 24 ore (escluse le attività didattiche svolte in contesto scolastico), con relativa specificazione dell’eventuale attività secondaria svolta, del luogo di svolgimento, delle persone partecipanti o presenti, dello stato d’animo posseduto. Nella fase di strutturazione del Diario sono stati innanzitutto definiti i caratteri e le dimensioni conoscitive principali da attribuire allo stesso, si è quindi esaminato il modello usato dall’Istat nell’ultima rilevazione17 e si è deciso di usare quest’ultimo
apportando tuttavia alcune modifiche volte a migliorarne sia l’aspetto contenutistico (con l’aggiunta di campi di interesse specifico ai fini della ricerca) sia l’aspetto grafico-‐discorsivo (per renderlo di più facile utilizzo per un bambino).
In particolare, le modifiche prodotte in riferimento ai contenuti sono: l’orario di inizio, in modello Istat ore 4.00, è stato portato alle ore 6.00 per avvicinarlo maggiormente alle usuali abitudini di risveglio di un bambino; le ultime 6 ore, dalle 00.00 alle 6.00, sono state raggruppate in intervalli di 30 minuti anziché 10 per ottimizzare lo spazio e il tempo di compilazione in orario notturno deputato, normalmente e salvo eccezioni per un bambino, al riposo; la domanda “E’ da solo o con altre persone che conosce?”, in modello Istat unica, è stata sdoppiata in “con chi sei” e “chi altro c’è”, con inserimento di risposte predefinite riferite al bambino, allo scopo di conoscere le persone che partecipano all’attività dell’intervistato e le persone che sono solo compresenti; la domanda “qual è il tuo stato d’animo”, con tre modalità di risposta predefinite (positivo, indifferente, negativo), è stata inserita ex
novo al fine di ottenere una indicazione, seppure minima e non univoca, sul
gradimento delle varie attività.
17 Indagine statistica multiscopo sulle famiglie “Uso del tempo. Anni 2008-‐2009”, Modello
Le correzioni di tipo discorsivo apportate al modello originale Istat sono, invece, legate alle informazioni rivolte alle Istruzioni per la compilazione, rese di più immediata e più facile comprensione per un bambino.
Le varianti grafiche prodotte, infine, sono relative ai colori delle varie colonne del Diario, oltre che al tipo di caratteri usati, e danno allo strumento una veste più vivace e accattivante, di più rapida e semplice compilazione per il bambino.
Il Questionario bambini
Al Diario giornaliero di Uso del Tempo, da compilare a cura esclusiva del bambino in un giorno prefissato, si sono accompagnati due questionari, uno rivolto al bambino stesso e l’altro ai suoi genitori, indispensabili per la conoscenza delle indicazioni di contesto non desumibili dal Diario.
Nello specifico, il “Questionario bambini”, composto da un insieme di brevi domande, si è focalizzato su alcune abitudini quotidiane del bambino e sulla percezione di alcuni pericoli urbani e domestici da parte dello stesso (Allegato 1 – Strumenti di rilevazione).
Le domande sono state mutuate, e solo parzialmente modificate ai fini della ricerca, da indagini Istat18 e da recenti indagini italiane effettuate sul tema19.
I quesiti sono per la maggior parte chiusi, in pochissimi casi strutturati o aperti. Gli aspetti indagati sono: uscite senza adulti e percezione di pericoli/difficoltà collegati, partecipazione ad attività extrascolastiche organizzate, attività ludica, attività di collaborazione in famiglia, frequentazione di coetanei, attività e persone con cui si vorrebbe trascorrere la giornata, momenti di noia, uso del telefono cellulare, uso delle chiavi di casa, uso del denaro, percezione della pericolosità di alcune attività domestiche.
Il Questionario genitori
Il “Questionario genitori”, la cui compilazione è a cura dei genitori, ha focalizzato l’attenzione sul contesto familiare, sociale, ambientale ed economico del bambino.
18 Indagine statistica multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana. Anno 2005”, Modello
ISTAT/IMF-‐7/C.05.
19 Indagine dell’Università degli Studi di Torino “Vite da bambini: la quotidianità dai 5 ai 13 anni
(Belloni, 2005); Progetto CNR “La città dei bambini – Autonomia di movimento dei bambini italiani” (Tonucci et al., 2002).
Le domande riportano, con pochissime variazioni volte essenzialmente a riferire al bambino le informazioni, i quesiti dell’Istat rintracciabili nell’ultima rilevazione sull’Uso del tempo20.
Gli aspetti indagati, con domande (principalmente chiuse) rivolte ai genitori di ogni bambino esaminato, sono: numerosità e tipologia del nucleo familiare, caratteristiche anagrafiche, formative e lavorative dei genitori, presenza e caratteristiche della rete familiare e sociale, caratteristiche dell’abitazione e del quartiere di residenza, disponibilità di beni di consumo, condizione socio-‐economica familiare, abitudini formative e ludiche extrascolastiche del bambino, ruolo educativo del genitore (Allegato 1 – Strumenti di rilevazione).