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A margine, si riportano anche alcune informazioni ottenute in contesto scolastico e accademico4.

Nell'ambito del progetto di mobilità internazionale Ciência sem Fronteiras, si è avuta l'occasione di osservare gli usi e i consumi dei social network e della rete in generale da parte di un gruppo di “nomadi contemporanei” in una prospettiva transnazionale5.

Il programma si rivolge a studenti di “scienze dure” brasiliani perché possano ricevere una formazione specialistica all'estero grazie al quale arricchire il proprio Paese6. I partecipanti al programma di scambio hanno la possibilità – in base alle disponibilità – di scegliere l'Università in cui perfezionare i loro studi, e secondariamente la città in cui vivere per un anno. La maggior parte degli studenti che ho avuto occasione di incontrare

4 Per ragioni professionali contingenti alla ricerca dottorale, in ambito scolastico si sono potuti condurre osservazioni e focus group con ragazzi frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado nella provincia di Pordenone.

Gli incarichi scolastici, dunque si, sono rivelati utili per sondare gli usi della rete da parte degli adolescenti, 2G e non. Sfruttando la posizione di insegnante, si sono osservate pratiche di consumo mediale da parte di giovani e adolescenti.

Lo stesso dicasi in ambito accademico, dove gli interlocutori sono stati allievi nelle classi di Italiano per stranieri del Centro Linguistico d'Ateneo di Padova.

5 Cfr. M. Callari Galli, (ed), Nomadismi contemporanei: Rapporti tra comunità locali, stati-nazione e flussi culturali globali , Guaraldi, 2004; Id. Antropologia senza confini. op cit.

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hanno scelto l'Italia perché avevano ascendenti, quasi sempre nonni o bisnonni di origine italiana, spesso veneta7.

Durante gli anni accademici 2013/2014 e 2014/2015, ho conosciuto alcuni di questi giovani studenti universitari come loro insegnante di italiano presso il Centro Linguistico di Ateneo. Ho, dunque, avuto la possibilità di condurre delle lezioni focalizzate sul tema dei social network e, divenuta loro amica su Facebook, di osservare in maniera attiva la loro relazione con le tecnologie mediali e le possibilità comunicative offerte dalla rete.

Un primo aspetto che si è potuto notare è stato l'uso polinguistico delle tecnologie mediali a seconda degli interlocutori e del livello di conoscenza

6 Sul sito governativo http://www.cienciasemfronteiras.gov.br dedicato al progetto si legge: Ciência sem Fronteiras é um programa que busca promover a consolidação, expansão e internacionalização da ciência e tecnologia, da inovação e da competitividade brasileira por meio do intercâmbio e da mobilidade internacional. A iniciativa é fruto de esforço conjunto dos Ministérios da Ciência, Tecnologia e Inovação (MCTI) e do Ministério da Educação (MEC), por meio de suas respectivas instituições de fomento – CNPq e Capes –, e Secretarias de Ensino Superior e de Ensino Tecnológico do MEC.

O projeto prevê a utilização de até 101 mil bolsas em quatro anos para promover intercâmbio, de forma que alunos de graduação e pós-graduação façam estágio no exterior com a finalidade de manter contato com sistemas educacionais competitivos em relação à tecnologia e inovação. Além disso, busca atrair pesquisadores do exterior que queiram se fixar no Brasil ou estabelecer parcerias com os pesquisadores brasileiros nas áreas prioritárias definidas no Programa, bem como criar oportunidade para que pesquisadores de empresas recebam treinamento especializado no exterior.

7 Per l'emigrazione italiana in Sud America si veda Moricola, G. (ed) Il viaggio degli emigranti in America latina tra Ottocento e Novecento. Gli aspetti economici, sociali e culturali, Napoli, Guida, 2008 e Brunello, P., Pionieri. Gli italiani in Brasile e il mito della frontiera, Roma, Donzelli, 1994.

dell'italiano raggiunto. Nell'anno in cui sono vissuti in Italia, chi aveva raggiunto e superato il livello B2 di italiano ha gestito il proprio profilo Facebook quasi esclusivamente in italiano, traducendo in portoghese per gli amici e parenti rimasti in Brasile. Coloro che avevano raggiunto un livello più basso di conoscenza della lingua italiana, invece, hanno preferito continuare a comunicarsi nella sua lingua madre.

In questo contesto si è ritenuta particolarmente significativa la riflessione offerta da una studentessa e le lunghe conversazioni, de visu, via Skype, Messenger e WhatsApp avute.

Bianca è una ragazza brasiliana di 21 anni, studia Ingegneria Informatica in Brasile. Ha nonni italiani8.

È estremamente importante notare che il network soprattutto i rede sociali stanno prendendo più tempo e più spazio nella vita delle persone sia per la facilità oppure per la comodità tutto a alcune click di distanzia. Io, studendessa della area di TI per esempio, uso l’Internet su grandi parte del mio giorno, sia per lo smartphone oppure per il computatore. Penso che con l’uso della Internet posso risparmiare una buona parte del mio tempo, per esempio, posso usare per cercare materiale di studio, sia nel moodle della università oppure alcune libri o testi che si può trovare su sitio di ricerca. Uso nel modo di comodità per pagare le conte senza uscire di casa,

8 Le considerazioni di Bianca sono state rielaborate da lei dopo il rientro in Brasile e inviatemi via messaggio su Facebook.

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vedere il mio saldo su app della banca, fare le ricarica su telefonino, domandare alcun dubbio per il professore.

Una delle funcionalità che uso di più è la parte sociale, uso l’app del whatsapp e lo skype per chiaccherare con gli amici oppure discutire qualcosa nel gruppo di studio (lo skype di più quando si trata di chiacherare con qualcuno che sia troppo lontano). Tuttavia uso il facebook con la stessa finalità di chiacherare e assobire informazione, però la sua finalità si è tornata più importante quando si è lontano a casa, per esempio quando fatto lo scambio, era interessante vedere la informazione che le persone pesono che sia utile condividere su determinato locale, cultora, gli eventi della città, i posti che sembrano interessante di visitare, i gruppi di alcune discipline e il giornale locale. Il facebook mi ha aiutato anche a trovare persone a cui ho comprato gli abbigliamenti di inverni, e le persone a cui ho venduto i miei mobili quando doveva ritornare al mio paese. Con la stessa finalità di condividere informazione però più specificamente le fotto, faceva l’uso del instagram che ho fatto una conta, prima di viaggiare ma è tornato stremamente utile quando viaggiava e voleva che la mia famiglia e miei amici potevano seguire più da vicino i miei viaggi. Quando in Italia usava anche altre reti sociale come couchsurf e Tripadvisor per trovare posti dove rimanere quando viaggiava, fare amiczia con persone del locale, vedere i posti più visitati, il punteggio degli hostel, ristauranti, atrazioni e anche per fare il booking.

Altre elementi interessanti si sono notati nelle conversazioni con un altro studente del corso. Leonardo, anche lui di origini italiane (i suoi bisnonni erano veneti), è nato nel 1991 e non aveva mai preso un aereo prima di partire per il progetto di scambio. Discutendo dei suoi usi mediali, in

particolare di Internet mi dice che il tempo dedicato a Internet si divide equamente tra cellulare e computer, ma che di solito utilizza

più quando arrivo a casa. Alcuni volte mentre guardo la lezione (stronzo), in via, mentre aspeto qualcun o qualcosa. Ho sempre un occhio sul celulare (facebook e whatsapp).

Leonardo ha attivi molti profili in diversi social media, ma quello che usa di più è Facebook, grazie al quale parla coi suoi amici e colleghi

ma anche mi piace vedere notizie, pubblicazione divertente che me fanno ridere perchè l'università so mi fa piangere. Hahahaha...

poco gli importa di Instagram o Twitter perché li trova noiosi, mentre gli piace molto guardare video musicali su YouTube.

Ciò che appare più rilevante, però, è come i suoi usi della rete si siano modificati per via della lontananza: prima di partire per l'Italia non usava mai Skype, mentre è stato per lui fondamentale per tenersi in contatto con la famiglia durante il soggiorno patavino.

non ho cambiato la mia città su facebook. é ancora Padova

Anche dopo esser ritornato in Brasile, il suo profilo Skype è rimasto italiano: non ha cambiato la città (risulta Padova) e l'avatar è una sua foto scattata durante il viaggio di andata in Italia, la lingua di sistema in cui usa Facebook è l'italiano.

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il mio facebook é in italiano sono adesso metà brasiliano e metà italiano e seguo il mattino hahahaha : D

IV.3 Riflessioni di adolescenti studenti in provincia di