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Sviluppi futuri della campagna

04. La comunicazione sociale a supporto dell’alimentazione

5.2 Tecnicismi

5.3.3 Sviluppi futuri della campagna

La campagna ha diverse possibilità di espansione. Sul web può proseguire attraverso diversi social, e sviluppare viralità. Sia i video che le immagini possono essere condivise. Inoltre la creazione di un account Instagram e la divulgazione di una versione ad hoc dei poster, può dare un trend attraverso un hastag dedicato.

Dal punto di vista visivo, può continuare il suo percorso raccontando altre problematiche e altri disturbi alimentari, come quelli già citati nel capitolo due.

Qual’ora non fosse interessante dal punto di vista istituzionale, il progetto può tramutarsi, infatti può essere una semplice campagna di comunicazione sociale di qualsiasi associazione, che vuole attraverso un linguaggio nuovo sensibilizzare.

Fig. 132-133 (pag. precedente). Schermate mock up sito Fig. 134/137 (in basso). Poster formato quadrato per Instagram

Bibliografia e sitografia

Indice delle figure e tabelle

Ringraziamenti

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Indice figure e tabelle

Figure

Fig. 1. Grafico rappresentante l’Obesità Giovanile dal 63 al 2008, Fonte CDC/NCHS, pag. 14 Fig. 2. Prima piramide alimentare, Fonte: Dietary guidelines for Americans., pag. 15 Fig. 3. Nuova versione della piramide alimentare Usa. Fonte: Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, MyPyramid.gov, pag.16

Fig. 4. Piramide alimentare italiana del 2003. Fonte: Relazione finale gruppo di lavoro 2003 in materia di alimentazione., pag. 18

Fig. 5. Piramide alimentare italiana del 2005. Fonte: www.piramideitaliana.it, pag. 20 Fig. 6. Piramide del fabbisogno giornaliero. Fonte: www.piramideitaliana.it, pag. 21 Fig. 7. Piramide dell’attività fisica. Fonte: www.piramideitaliana.it, pag. 21

Fig. 8/14. Infografiche riassuntive fabbisogno settimanale di ogni gruppo alimentare, pag. 29-30 Fig. 15. Distribuzione dell’indice di massa corporea nei bambini di 8-9 anni di età, mediana osservata (linea continua) e mediana di riferimento IOTF (linea tratteggiata). Fonte: Okkio alla Salute 2008., pag. 33

Fig. 16. Schema di valutazione adeguatezza del peso corporeo (età superiore ai 18). Fonte: INRAN 2003, pag. 36

Fig. 17. Suddivisione in base all’IMC (indicato numericamente)., pag. 37

Fig. 18. Relazione tra tempo dedicato a guardare la TV e prevalenza del sovrappeso nei bambini. Fonte: Robinson (1999), pag. 39

Fig. 19. Valori indicativi del dispendio energetico complessivo per ogni minuto di alcune attività. Fonte: INRAN., pag. 40

Fig. 20. Schema rappresentativo della valutazione di sé prima e dopo il trattamento Fonte: Positive Press, pag. 57

Fig. 21. Percentuale di cura dall’anoressia, Fonte: AIDAP, pag. 67 Fig. 22. Logo Kliné. Fonte: fidadisturbialimentari.com, pag. 90

Fig. 23. Logo ERIKA. Fonte: www.associazione-erika.it, pag. 91 Fig. 24. Logo Aidap. Fonte: aidap.org, pag. 93

Fig. 25. Logo ABA. Fonte: bulimiaanoressia.it, pag. 97

Fig. 26-27-28. Sequenze dallo spot tv della campagna: “C’è bisogno di sangue”, Pubblicità Progresso, 1971. Fonte: pubblicitàprogresso.org, pag. 100

Fig. 29. Immagine per carta stampata della campagna: “C’è bisogno di sangue” , Pubblicità progresso, 1971. Fonte: pubblicitàprogresso.org , pag. 101

Fig. 30. Immagine per carta stampata di marketing sociale in favore del riciclo, Tetra Pak e Comieco, 2007 Fonte: comieco.org, pag. 103

Fig. 31. Poster per cartellonistica di advocacy in favore di una dieta vegana, AFVG, 2005, pag. 103

Fig. 32. Poster orizzontale per campagna “Food Subtitles”, ABA, 2008 Fonte: bulimianoressia.it, pag. 105

Fig. 32. Poster verticale per campagna “Food Subtitles”, ABA, 2008 Fonte: bulimianoressia. it, pag. 106

Fig. 33. Poster campagna sensibilizzazione, ABA, 2012 Fonte: bulimianoressia.it, pag. 107 Fig. 34. Poster campagna sensibilizzazione, ABA, 2012 Fonte: bulimianoressia.it, pag. 107 Fig. 35/40. Sequenze dallo spot per la campagna “Videogame”, Pubblicità Progresso, 2008, Fonte: pubblicitàprogresso.org, pag. 108

Fig. 41/46. Sequenze dal video per la campagna “L’obesità è una patologia complessa: togliti un peso, fatti aiutare”, FIDA, 2013. Fonte: Canale Youtube FIDA pag. 109

Fig. 47/52. Sequenze dello spot pubblicitario “Scarytale”, dontdieforadiet.com, 2007. Fonte: 2AM Films, pag. 111

Fig. 53/55. Sequenza spot tv campagna “Reverse”, Forum Crisalide, 2005. Fonte: pubblicitaprogresso.org, pag. 112

Fig. 56-57. Sequenza spot tv campagna “Scale”, Forum Crisalide, 2005. Fonte: pubblicitaprogresso.org, pag. 113

Fig. 58. Banner Web e poster della campagna “Uniti contro i disturbi alimentari”, Donna Onlus Italia, 2010 Fonte: donnadonnaonlus.org, pag. 114

Fig. 59/62. Sequenza spot tv della campagna “Riparti dalla colazione”, testimonial Buffon, Kellog’s, 2009. Fonte: Canale youtube Kellog’s, pag. 116

Fig. 63. Poster per campagna “Fondo Dove per la bellezza autentica”, testimonial Rita Comisi di Amici, Dove, 2005-2007 Fonte: dove.com, pag. 117

Fig. 64. Poster per campagna “Fondo Dove per la bellezza autentica”, testimonial Rossella Lucà di Amici, 2005-2007 Fonte: dove.com, pag. 117

Fig. 65. Poster per campagna “No-Anorexia”,2007 Fonte: Nolita, pag. 118

Fig. 66/69 Sequenza spot tv campagna “Se ami qualcuno dagli peso”, Ministero delle Pari opportunità,2009-2014 Fonte: governo.it pag 120

Fig. 70/73. Sequenza video promo per ProYouth, 2008-2013 Fonte: proyouth.eu pag. 122 Fig. 74. Dettaglio di un post web per la sensibilizzazione dei DCA, Mondosole e chiarasole. it. Fonte:chiarasole.it, pag.123

Fig. 75. Post web per la sensibilizzazione dei DCA, Mondosole e chiarasole.it. Fonte: chiarasole.it, pag. 124

Fig. 76. Post web per la sensibilizzazione dei DCA, Mondosole e chiarasole.it. Fonte: chiarasole.it, pag. 124

Fig. 77. Post web per la sensibilizzazione dei DCA, Mondosole e chiarasole.it. Fonte: chiarasole.it, pag. 124

Fig. 78. Poster anoressia della campagna “I’ve got your back”, R.E.A.C.H., 2010-2011. Fonte: Endicott College, pag. 127

Fig. 80. Logo Beat: beating eating disorders, lotta ai disturbi alimentari in UK. Fonte: b-eat. co.uk, pag. 135

Fig. 81. Logo Be-Eat, prodotti enogastronomici. Fonte: be-eat.com, pag. 135

Fig. 82. Joan Mirò, Costellazioni:La scala della fuga, del 1941. Collezione privata a New York, pag. 144

Fig 83. Salvador Dalì, Autoritratto molle con pancetta fritta, del 1941. Fondazione Gala - Salvador Dalí a Figueres (in Catalogna), pag. 146

Fig. 84. Joan Mirò, Il Carnevale di Arlecchino, del 1925, Albright-Knox Art Gallery a Buffalo, pag. 147 Fig. 85. Giorgio de Chirico, Canto d’amore, del 1914. Museum of Modern Art di New York, pag. 147 Fig. 86. Sequenza costruzione del marchio Beat, pag. 148

Fig. 87. Logo Beat, pag. 149

Fig. 88. Logo Beat Bianco e nero, pag. 149 Fig. 89. Logo Beat in negativo, pag. 149

Fig. 90. Logo Beat con pay-off sul sito beat.com, pag. 149 Fig. 91. Poster 100x70 cm (orizzontale), Anoressia, pag. 153 Fig. 92. Poster 100x70 cm (orizzontale), Bulimia, pag. 153 Fig. 93. Poster 100x70 cm (orizzontale), NES, pag. 154 Fig. 94. Poster 100x70 cm (orizzontale), Obesità, pag. 154

Fig. 95. Griglia compositiva poster 100x70 cm (orizzontale), pag. 155 Fig. 96. Poster 70x100 cm (verticale), Anoressia, pag. 156

Fig. 97. Poster 70x100 cm (verticale), Bulimia, pag. 157 Fig. 98. Poster 70x100 cm (verticale), NES, pag. 158 Fig. 99. Poster 70x100 cm (verticale), Obesità, pag. 159

Fig. 101. Contestualizzazione esterna, Anoressia, pag. 160 Fig. 102 Contestualizzazione esterna, Bulimia, pag. 161 Fig. 103 Contestualizzazione su pensilina, Nes, pag. 161 Fig. 104. Post 800 x 600 px (Google+), Anoressia, pag. 162 Fig. 105. Post 800 x 600 px (Google+), Bulimia, pag. 160 Fig. 106. Post 800 x 600 px (Google+), Nes, pag. 162 Fig. 107. Post 800 x 600 px (Google+), Obesità, pag. 162 Fig. 108. Post 940 x 788 px (Facebook), Anoressia, pag. 163 Fig. 109. Post 940 x 788 px (Facebook), Bulimia, pag. 163 Fig. 110. Post 940 x 788 px (Facebook), Nes, pag. 163 Fig. 111. Post 940 x 788 px (Facebook), Obesità, pag. 163 Fig. 112/115. Sequenza cinetico Anoressia, pag. 164 Fig. 116/119. Sequenza cinetico Bulimia, pag. 165 Fig. 120/123. Sequenza cinetico Nes, pag. 165 Fig. 124/127. Sequenza cinetico Obesità, pag. 166 Fig. 128/131. Sequenza finale dei cinetici, pag. 166 Fig. 132. Schermata testa mock up sito, pag. 168 Fig. 133. Schermata piede mock up sito, pag. 168

Fig. 134. Poster formato quadrato per Instagram, Anoressia, pag. 169 Fig. 135. Poster formato quadrato per Instagram, Bulimia, pag. 169 Fig. 136. Poster formato quadrato per Instagram, Nes, pag. 169 Fig. 137. Poster formato quadrato per Instagram, Nes, pag. 169

Tabelle

Tab. 1. Persone di 18 e più divise per indice di massa corporea dal 2001 al 2008. Fonte: Istat 2008, pag. 36

Tab. 2. Tecniche di cottura e modificazioni nutrizionali. Fonte: INRAN, pag. 42

Tab. 3. Contenuto di grassi e colesterolo in alcuni alimenti. Fonti: INRAN (2000) e Istituto Europeo Oncologia (1998), pag. 45

Tab. 4. Contenuto di sale e sodio nei condimenti. Fonti: INRAN (2000), pag. 46 Tab. 5. Conseguenze fisiche legate all’anoressia. Fonte: Disturbi del comportamento alimentare (DCA), CIG Piemonte, pag. 67

Tab. 6. Conseguenze fisiche legate alla bulimia. Fonte: Disturbi del comportamento alimentare (DCA), CIG Piemonte, pag. 70

Tab. 7. Conseguenze fisiche legate all’obesità. Fonte: Who, pag. 72

Tab. 8. Lista Associazioni e strutture per il trattamento dei DCA in Italia per regione, pag. 81/88 Tab. 9. Copy differenziato per gli artefatti della campagna, pag. 142

Ringraziamenti

Alla fine di un percorso durato nove mesi per me è quasi d’obbligo, e un estremo piacere poter ringraziare delle persone che mi sono state vicine e mi hanno aiutato nel concludere con successo questo capitolo della mia vita. Non si tratta semplicemente dell’ultimo anno, ma di un ciclo che, dopo sei anni, mi ha portato ad essere quello che sono oggi e quello che sarò domani.

Il primo ringraziamento va nello specifico, per la costruzione di questa tesi alla professoressa Riccò, che con professionalità mi ha indirizzato tramite i suoi consigli su un iter progettuale consono ad una Laurea Magistrale in Design della Comunicazione. Ringrazio la dottoressa Bernabè, che facendo le veci dell’Aidap si è resa disponibile nella consulenza medico scientifico della bibliografia; ugualmente la dottoressa Chiozzi del centro Aba, che si è confrontata con le mie idee quando ancora erano in fase embrionale e ha messo a disposizione tutte le conoscenze e informazioni necessarie per proseguire nel processo creativo-progettuale. Ringrazio i miei amici di sempre di Mazara, che nonostante la mia latitanza hanno sempre fatto il tifo per me. Alessia, grande donna e mia migliore amica. Ringrazio chi mi ha accolto come un fratello a Milano: otto ragazzi con i quali ho legato in modo speciale; hanno cancellato, dalla mia mente, ogni stereotipo negativo riguardante il nord Italia, condividendo con me un’avventura così delicata come la vita da studente fuori sede: grazie a loro non mi sono mai sentito solo.

Ringrazio Luigi e Maria, per avermi fatto sentire ogni giorno in una vera casa. Ringrazio i miei fratelli Antonino e Gaspare; sono sempre stati un riferimento e un esempio per ogni mio obiettivo; provare ad essere un uomo, almeno la metà di quanto lo sono loro, mi ha sempre spinto a dare il meglio per me stesso e per il mio futuro. Con loro un ringraziamento va anche a Valentina e Marzia, che si sono sempre preoccupate di me nei momenti del bisogno.

Ringrazio Sara; probabilmente ogni parola sarebbe superflua; è la persona che ha vissuto la stesura di questa tesi come se fosse la sua; credendo in me,

supportandomi, aiutandomi nello scrivere e correggendo. Mi scuso con lei per le tensioni e i nervosismi per un periodo così delicato, e la ringrazio per aver sopportato a lungo e aver avuto la pazienza di aspettare che finisse tutto. Ringrazio mia madre, Tommasa; da quando sono nato ha sempre avuto la parola giusta per tirarmi su di morale, per incoraggiarmi; mi ha sempre supportato e protetto, è sempre stata dalla mia parte; ha sofferto la distanza, e nonostante questo ha continuato a credere in me e lottare per il mio futuro.

Infine ringrazio mio padre, Vincenzo. Un uomo che non ha mai speso una parola in più di quanto ce ne fosse bisogno, che difficilmente mostra un filo di emozione, ma che attraverso i suoi gesti e le sue scelte mi ha fatto sempre capire, anche senza avermelo mai detto, che mi vuole bene. Questa tesi è sua almeno al cinquanta percento, perché ha investito su di me, ha scelto di darmi fiducia e non mi ha mai fatto mancare nulla in questi sei anni. È a lui che dedico questa tesi.

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