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Lo sviluppo delle rappresentanze locali e regionali a Bruxelles

Nel documento DOTTORANDO: ADRIANA HRELJA (pagine 169-173)

Capitolo IV La Cooperazione Transfrontaliera

4. Lo sviluppo delle rappresentanze locali e regionali a Bruxelles

Come visto, il percorso alla partecipazione ai processi europei può essere di tipo top-down oppure botton up. Nel primo caso si tratta di decisioni prese ai vertici, sia per il concorso dello stato sia attraverso consigli all’interno delle istituzioni europee, che di solito detengono carattere puramente consultivo373. Nel secondo caso le iniziative partono da basso, dalle autonomie locali e regionali stesse, che cercano di portare avanti i propri interessi. Rientrano in questa categoria le azioni collettive dei rappresentanti dei poteri territoriali quali associazioni rappresentative( CCER374, ARFE375, CRPM376, ARE, CPRLE, ecc.), come pure le modalità individuali di rappresentanza quali gli uffici situati a Bruxelles.

La prima città ad aprire il proprio ufficio di rappresentanza a Bruxelles fu la città di Birmingham nel 1984, seguita subito da diverse autorità locali e ragionali, sia britanniche che tedesche. Oggi si contano oltre più di 300 uffici di rappresentanza locale e regionale situati a Bruxelles377. Tali uffici funzionano come delle ambasciate, anche se non detengono uno status particolare. Gli uffici sono di varia grandezza e importanza: ad es. i Lander tedeschi si presentano in tutta la loro forza, occupando interi edifici da cui si presume l’importanza strategica; vi sono poi piccoli uffici con una o due persone impiegate, cioè una limitata quantità di denaro e potere politico Già da qui si può intuire il motivo che ha portato all’apertura dei diversi uffici, seguendo diverse visoni basate su specifici fini a cui attingere ( ruolo politico, ricerca dei fondi, rappresentanza, ecc.). La maggioranza degli uffici detiene un ruolo politico (con buget assicurato)378, ma sono pure presenti molti uffici alla ricerca di sovvenzioni nell'ambito dei fondi strutturali379. Come sostengono Huysseune M. e Theo J., Bruxelles può essere considerata la capitale mondiale di lobbying per le

373 Ad es. Il Comitato delle Regioni che è formato da rappresenti territoriali

374 Consiglio dei Comuni e delle regioni europee (già Consiglio dei comuni d'Europa 1951) 375 Associazione delle Regioni Frontaliere Europee

376 Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime

377 La Libera Università di Bruxelles (VUB) ha realizzato uno studio approfondito (in olandese), sugli uffici locali e regionali di rappresentanza a Bruxelles: Vertegenwoordigingen van lokale en regionale overheden bij de Europese Unie. La ricerca è stat portata avanti da Michel Huyssene e Theo Jans, 2005. Lo studio si può scaricare da internet su http://www.vub.ac.be/

378 Gli uffici tedeschi furono i primi in tale posizione, modello poi copiato da altri 379 Uffici britannici ad es.

autorità locali e regionali, anche se le attività delle loro rappresentanze si distinguono dai classici gruppi di interesse e lobby. Le principali funzioni di tali uffici regionali sono la gestione delle informazioni, la creazione di reti, di collegamento tra le autorità locali e regionali e l'Unione europea, e l'influenza politica. L’importanza di tali uffici viene vista nel fatto che si trovano vicini alle istituzioni e per ciò sono capaci di ottenere informazioni non ufficiali sulle politiche in fase di sviluppo in modo da organizzare precocemente strategie di lobbying. Un altro ruolo importante e la loro capacità di networking. L’istituzione di un ufficio di rappresentanza a Bruxelles è diventato una prassi per le regioni europee, in quanto sperano di ottenere determinati benefici, anche se la prassi dimostra che l’accesso alle istituzioni dell’UE è limitato. Per tale motivo vi è la tendenza di agglomerare vari uffici per raggiungere un’integrazione più veloce degli ultimi arrivati380.

Il perché dell’istituzione di uffici di rappresentanza regionali a Bruxelles va ricercata in due processi principali:

- la necessita dei vari gruppi di interesse di farsi sentire all’interno dell’UE381: le regioni non sufficientemente soddisfatte della loro posizione per ciò che concerne la politica internazionale dello stato madre, si sono volte alla costruzione di strutture indipendenti capaci di esprimersi e ricercare i propri fini come qualunque alto gruppo di interesse.

- l’impatto crescente dell’integrazione europea su questioni regionali e locali L’impatto crescente dell’integrazione europea su questioni regionali e locali si è sviluppato attraverso diverse tappe (già analizzate) che ora riassumo brevemente:

- La stipulazione dell’Atto Unico Europeo (1987): si delinea lo sviluppo di una chiara politica regionale attraverso la guida dell’UE. L’UE diventa competente in diverse materie che prima venivano trattate a livello locale e regionale. La riforma dei fondi strutturali, attuata subito dopo la stipulazione dell’Atto Unico funge da fattore stimolante per l’apertura di uffici a Bruxelles con il fine di deviare parte dei fondi in proprio interesse.

380 Ciò a portato ad una più limitata rappresentanza degli enti locali I due autori sostengono pure la poca rilevanza politica del Comitato delle regioni

381 Bruxelles viene ritento secondo centro di lobby, dopo Washintong, per la presenza di oltre 15000 lobbisti.

- La creazione del mercato interno(1993) involge sia i governi locali che regionali.

- Il Trattato di Maastricht (1993) rinforza la dimensione regionale, infatti introduce il principio di sussidiarità, i fondi di coesione per supportare le regioni meno sviluppate, viene creato il comitato delle Regioni, e si consente la rappresentanza regionale in senno al consigli dei ministri, oggi Consiglio Europeo. Ciò porta all’incremento degli uffici di rappresentanza a Bruxelles con un picco con le nove adesioni.

Il ruolo principale degli uffici situati a Bruxelles è il canale di informazioni da e verso le istituzioni europee e i governi regionali. Oggidì, sia per le nuove tecnologie di comunicazione che per le politiche di trasparenza, i documenti europei sono facilmente disponibili, ma si reputa ancora necessaria la presenza fisica delle regioni per il fatto che le informazioni sui progetti e le direzioni politiche circolano anche attraverso canali non ufficiosi. Le aree di interesse sono perlopiù collegate: vanno dallo sviluppo di nuove politiche, ai programmi e fondi europei sopratutto per ciò che concerne le politiche di coesione, sviluppo regionale, agricoltura, ambiente, energia e trasporti. È chiaro come la creazione di uffici regionali a Bruxelles è stata una risposta diretta ad approfondire il processo di integrazione europea, che ha portato a nuove opportunità per il livello locale e regionale. Questo si è attuato in un periodo in cui in molti stati nazionali erano in corso riforme volte ad un maggior decentramento dello stato ed un accrescimento dell'autonomia locale. Per tutti questi motivi numerosi paesi (membri e candidati all'UE) hanno reputato di interesse non solo regionale/locale, ma anche nazionale, l'apertura di uffici di rappresentanza substatale a Bruxelles.

4.1 L'ufficio di rappresentanza della Regione Istria.

La regione Istria ha reputato che la presenza di un ufficio di rappresentanza avrebbe apportato un valore strategico allo sviluppo della regione stessa. La regione Istria apre solennemente l'ufficio a Bruxelles nel giugno 2005, diventando così la prima regione croata ad avere una propria rappresentanza a Bruxelles382. L'ufficio è nato in collaborazione con la Regione italiana Friuli Venezia Giulia e austriaca Koruska, ed è collocato nell'immediata vicinanza di Place de Luxemburg.

La regione definisce che le funzioni e il ruolo dell'ufficio collocato a Bruxelles sono le seguenti: seguire il lavoro delle istituzioni europee; sviluppare la cooperazione con altre rappresentanze regionali presenti a Bruxelles con il fine di creare network permanenti; trasmettere informazione degli avvenimenti e dei programmi EU; monitoraggio delle possibilità di finanziamento da parte dei fondi EU; promuovere gli interessi della Regione Istria in Belgio, tra cui vene messo in risalto il turismo; promuovere i valori culturali dell’Istria; presentare le possibilità di investimento nella regione; assistenza alle delegazioni regionali durante le loro visite a Bruxelles, ed assistenza alle persone fisiche e pubbliche interessate a instaurare rapporti di collaborazione con la Regione Istria; collaborazione con gli uffici di governo croato presenti a Bruxelles e con l’ambasciata croata in Belgio; organizzazione di corsi volti all’educazione ed al perfezionamento professionale; accoglienza dei tirocinanti nel contesto del programma “Eurodyssee”; soddisfazione di altre richieste in base alle necessità fissate dal consigli regionale

Tra le varie iniziative portate avanti dall'ufficio ricordiamo le più significative: i buoni contatti con la regione belga delle Fiandre, la quale gestisce un fondo per lo sviluppo dei paesi del sud-est Europa tramite il quale è stato messo in atto il progetto della zona industriale della città di Dignano383; l'aiuto nel processo di costituzione della Euroregione Adriatica; buoni contatti con la regione Valenzia e partecipazione al network Wateregio; partecipazione della regione agli “Europa Open Days”, stesura del settimanale e mensile „Eu-Newsletter”.

Nel documento DOTTORANDO: ADRIANA HRELJA (pagine 169-173)