Dal 27 al 30 Aprile si è tenuto il III Convegno Ecclesiale Regio-nale promosso dalla Conferenza Episcopale Pugliese “I laici nella Chiesa e nella società pugliese, oggi”. Laici, Vescovi, Sacerdoti, Reli-giosi, provenienti dalle diocesi della regione, si sono incontrati presso il Centro di Spiritualità Padre Pio a San Giovanni Rotondo. La dio-cesi di Andria - rappresentata dal nostro Pastore S. Ecc.za Mons. Raf-faele Calabro, dai delegati Anna Maria Basile e Don Francesco Di Tria, dal Presidente diocesano di Azione Cattolica, Silvana Campani-le, dai rappresentanti delle zone pastorali Giuseppe Coratella, Vin-cenzo Caricati, Giuseppe Sciascia, Rosa Cascella, da Don Paolo Za-mengo per i Religiosi e Annamaria Di Leo per le aggregazioni laica-li - ha partecipato al Convegno contribuendo allo svolgimento dello stesso.
All’introduzione di S. Ecc.za Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vesco-vo di Castellaneta e Presidente dell’Istituto Pastorale Pugliese e alla relazione della prof.ssa Annalisa Caputo, docente all’Università di Ba-ri e alla Facoltà Teologica Pugliese sono seguite tre sessioni di lavo-ro articolate in tre aree “Educazione”, “Corresponsabilità”, “Testimo-nianza”, sul tema “Coltivare la speranza in Puglia”. Gli orientamenti indicati sono stati approfonditi nella seconda giornata all’interno dei nove gruppi di lavoro. I partecipanti si sono confrontati sulla traccia
“Laici per un nuovo protagonismo della società civile e della comunità ecclesiale”.
Nella sua relazione la prof.ssa Caputo prova a tracciare l’identità del laico nel pensiero contemporaneo che «intende per laico il non cre-dente, l’agnostico, chi prescinde dalla religione, o chi crede nella se-parazione della sfera del religioso dalla sfera del pubblico». Invece
«essere laici – afferma la relatrice – significa desiderare di essere
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lici, vivendo una vita compiuta in tre dimensioni: il rapporto con se stessi, con gli altri e con le istituzioni». Il laico, «uomo del presente che non rinuncia a scrivere l’utopia del futuro», è uomo di speranza.
Il laico cristiano non è chiamato a pensare un altro orizzonte, ma ad amare questo orizzonte. Fondamentale per il laico cristiano è il senso del cammino, non nella solitudine delle proprie certezze, ma nella compagnia delle opinioni altrui, rinunciando alla tentazione del “ più”
(più uomo, più bravo, più giusto, più laico). La preghiera, i sacra-menti e la direzione spirituale assicurano il “minimo comune” nella molteplicità dei carismi, considerando che non esiste un unico model-lo di laico.
Quest’ora in cui i laici di Puglia si incontrano intorno ad un pro-getto comune può diventare “tempo favorevole” nella misura in cui di-viene anche l’ora dei Vescovi, dei Sacerdoti, dei Religiosi, l’ora in cui occorre stare “insieme di fronte”. La Chiesa di Puglia ha una sua vo-cazione: il dialogo con culture differenti, dialogo favorito dalla collo-cazione geografica del nostro territorio, configurazione ideale per es-sere costruttori di ponti.
Il discernimento operato all’interno dei gruppi di lavoro ha gene-rato 12 proposizioni finali che riporto qui di seguito in sintesi.
1. Laici educatori: la difficoltà di educare nella società contempora-nea è superabile solo all’interno di un progetto educativo in rete.
2. Alleanza educativa e scuola: la comunità cristiana deve guardare con rinnovata attenzione e fiducia alla scuola e all’università sta-tale. I laici cristiani possono contribuire a renderle luoghi di for-mazione integrale e non di mero accumulo di informazioni e com-petenze operative.
3. Parrocchia, famiglia, giovani: fondamentale è il recupero dell’amo-re come metodologia comune e la promozione di un’apertura in termini di ricerca di significati, di ascolto e narrazione di espe-rienze.
4. Trasmissione della fede: occorre rimettere al centro la Sacra Scrit-tura; riconoscere i singoli carismi, perché la comunità cristiana sia sempre una comunità plurale; valorizzare le competenze e condi-videre la responsabilità, per operare un consapevole discernimen-to.
5. Laici corresponsabili: si compia un cammino sinodale del laicato pugliese, al fine di vivere in maniera corresponsabile la comune passione evangelica.
6. I luoghi della corresponsabilità: è necessario allargare gli orizzon-ti verso una pastorale d’ambiente aperta al territorio e alle istan-ze della storia in fedeltà a Dio e all’uomo.
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7. Aggregazioni laicali: per una vera e profonda conoscenza recipro-ca ogni aggregazione, pur nella sua propria identità, sia aperta al-le altre per creare comunione, al fine del servizio a Cristo e alla Chiesa.
8. Itinerari di formazione condivisi fra presbiteri, religiosi e laici: si propone la costituzione di una commissione diocesana per la for-mazione, composta da ministri ordinati, religiosi e laici, che possa progettare e realizzare ordinariamente itinerari formativi comuni.
9. Laici testimoni: si avverte l’esigenza del riconoscimento dei diritti inviolabili della persona e la necessità di sviluppare una lettura culturale e sociopolitica delle problematiche del territorio.
10. Cittadinanza e interculturalità: si auspica il superamento della cultura dell’autosufficienza, dell’autoreferenzialità e il recupero del senso delle radici del nostro popolo.
11. Etica ed economia: è l’ambito nel quale i laici possono operare in termini più diretti e immediati rispetto a quanto le irrinunciabili esigenze di una “prudenza politica” non consentano di fare alle au-torità ecclesiastiche.
12. Impegno socio-politico: è necessario elaborare percorsi educativi ra-dicati nella Parola e capaci di intercettare la vita concreta delle persone, valorizzando al meglio il patrimonio di cui dispongono.
Il percorso tracciato fin qui e consegnato ad una Chiesa che in-tende “coltivare la speranza” impegna ad una ulteriore “manutenzio-ne spirituale e morale straordinaria” - ha commentato Mons. Fra-gnelli.
Il passaggio dalla logica della collaborazione a quella, più alta, del servizio che favorisce la comunione, è stato per me motivo di profon-da riflessione; l’accettare di vivere il mondo in una logica di amore che escluda il giudizio, affinché possa trasparire, attraverso di me, la bellezza dell’amore di Dio, dono gratuito.
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Numero delegati: 350 di cui 250 laici rappresentanti le 19 diocesi di Puglia.
Aree di approfondimento: n. 3
(Educazione, Corresponsabilità, Testimonianza) Ogni area sviluppa n. 4 temi
• Educazione:
Laici educatori
Alleanza educativa e scuola
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Parrocchia, famiglia e giovani Trasmissione della fede
• Corresponsabilità:
Laici corresponsabili
I luoghi della corresponsabilità Aggregazioni laicali
Itinerari di formazione condivisi fra presbiteri, religiosi e laici
• Testimonianza:
Laici testimoni
Cittadinanza e interculturalità Etica ed economia
Impegno socio-politico