• Non ci sono risultati.

Un volume sulla Chiesa Madre di Minervino

C. GELAO - L. RENNA, Minervino Murge.

Testimonianze su un’antica diocesi, Et/Et, Andria 2011

L’11 luglio, nella sacrestia Capitolare di Minervino, il prof. Cosi-mo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei, ha presentato il volume che raccoglie gli atti dei convegni del 2008 sull’antica cattedrale mur-giana. Sono interventi il presidente della Provincia BAT Francesco Ventola, il vicario generale della Diocesi don Gianni Massaro, l’asses-sore alla cultura del Comune dott.ssa Alessia Carozza, il vicepresi-dente dell’Archeoclub Luigi Chieppa. Ha moderato la professoressa Enza d’Aloja dell’Archeoclub di Minervino. Riportiamo di seguito la presentazione del volume.

“Nel cuore di ogni città europea di qualche importanza, vi è una Cattedrale, segno della presenza- in un arco di secoli o meno lungo-di una comunità cristiana operosa. Tipicamente grande, questa strut-tura s’impone sulla coscienza del cittadino come del turista, costi-tuendosi come un tratto significativo dl luogo. Depositaria d’innume-revoli cimeli del passato, invita a cogliere l’identità storica degli abi-tanti del posto,e a collegarla allo slancio creativo ingenerato dalla fe-de; la bellezza dell’edificio e dell’arte che l’arricchisce infatti fornisce una chiave di lettura della vita interiore di coloro che l’hanno voluta, costruita e mantenuta, cifra sicura dei valori collettivi che da due millenni plasmano l’esperienza spirituale d’Europa.”1 Con queste frasi così dense, don Timothy Verdon, sintetizza il senso della Cattedrale nello spazio e nel tempo di qualunque centro, metropoli o paese che sia, dell’Europa. La cosiddetta età delle Cattedrali, dal XII al XV se-colo, riguarda anche Minervino, con la sua prima antica cattedrale (

1. T. VERDON, Bellezza e identità. L’Europa e le sue Cattedrali, FMR, Milano 2007, 15

SEGNALAZIONI

122

NOTIZIE

123 SEGNALAZIONI

probabilmente un’antica chiesa divenuta Cattedrale nel secolo XI), de-molita per fare spazio all’attuale nel corso di tutto il 1500. L’occasio-ne delle celebrazioni del IV centenario della dedicazioL’occasio-ne da parte del vescovo mons. Giacomo Antonio Caporali, ci ha dato la possibilità di celebrare un anno giubilare particolare e di tornare sugli studi stori-ci di Giuseppe d’ Aloja, e di approfondirli, alla luce di una documen-tazione più ampia e di una critica artistica particolarmente attenta a leggere le trasformazioni che questo luogo di culto e di vita cristiana ha avuto.

Un grazie particolare va al nostro Vescovo mons. Raffaele Calabro, che con cura di Pastore, non solo nel 2000 ha voluto dare un volto nuovo alla nostra Chiesa Madre con i lavori di restauro dell’interno, amorevolmente seguiti dall’Economo generale e nostro concittadino mons. Nicola de Ruvo, ma ha voluto con un suo decreto dare lustro e significato alla celebrazione del IV centenario.

Un grazie dobbiamo tutti a don Vincenzo Giorgio, parroco della co-munità e solerte custode della Cattedrale, e dal comitato da lui isti-tuito, che hanno voluto richiamare la comunità cittadina al valore di questo antico tempio della nostra fede e della nostra storia.

Nel volume vengono raccolti gli atti di due convegni: il primo, ce-lebrato il 24 maggio 2008, dal titolo “Le associazioni laicali nella Cat-tedrale di Minervino, secc. XVIII-XX”, organizzato con l’aiuto della dott.ssa Liana Bertoldi Lenoci, esperta in Confraternite e solerte or-ganizzatrice degli studi che hanno contribuito ad approfondire la sto-ria della vicina Canosa, antica madre della nostra fede; il secondo, del 19-20 settembre 2008, dal titolo: “La Chiesa Madre di Minervino:

storia ed arte di un’antica Cattedrale”, con un programma aperto ad ulteriori ricerche elaborato con mons. Luigi Michele De Palma della Facoltà Teologica Pugliese.

Gli atti di questi convegno si aprono con gli studi sulla struttura architettonica della Cattedrale, con interventi della dottoressa Clara Gelao, direttice della Pinacoteca Provinciale di Bari, della professo-ressa Teresa D’Avanzo sui restauri ottocenteschi, del dottor Vincenzo Zito sull’antico episcopio dei Vescovi di Minervino. Non è stato possi-bili e studiare le tele e gli arredi liturgici della nostra Chiesa Madre, ma solo gli argenti, con un competente studio dell’esperto Giovanni Boraccesi. La seconda parte della pubblicazione raccoglie studi sulla vita di cui è stata protagonista questa antica chiesa: anzitutto la cro-notassi dei Vescovi di Minervino, una riflessione sullo “status quo” de-gli studi su Minervino del professor mons. Luigi De Palma della Fa-coltà Teologica Pugliese, poi due studi del dottor Francesco Di Palo, uno sulla Visita pastorale di mons. Pacecco nel 1728, che ci dà uno spaccato della vita ecclesiale e civile di quel tempo, e uno sulle

Con-124

NOTIZIE

fraternite della cattedrale in età moderna. Seguono uno studio della professoressa Liana Bertoldi Lenoci sulle confraternite in età moder-na ed uno di don Vincenzo Turturro sull’antica Confraternita del SS.

Sacramento. Il professor Guido Barbera ci illustra il ruolo e il peso economico delle proprietà del Capitolo nella realtà di Minervino. Infi-ne un breve studio del sottoscritto sull’evoluzioInfi-ne della funzioInfi-ne li-turgico-pastorale della Cattedrale tra Ottocento e Novecento. L’ultima parte degli atti raccoglie le memorie dei programmi svolti durante il Centenario, curate dal Parroco don Vincenzo Giorgio. Un altro studio del dottor Antonio Franco sulla devozione all’Addolorata e la Confra-ternita del SS. Sacramento troverà posto nelle successive pubblicazio-ni in programma per approfondire la storia minervinese..

Dietro il convegno del 2008 e gli atti raccolti c’è un disegno etico, quello di voler edificare la nostra coscienza anche con la lettura del-la storia, deldel-la nostra storia. Aldel-la nostra coscienza pardel-la di identità e di radici cristiane, ma parla anche di cura dei valori che da essa pro-manano. L’augurio è che questi atti possano risvegliare in noi il de-siderio di edificare con le pietre della nostra cultura e del nostro agi-re il pagi-resente e il futuro della Chiesa e della società, con la stessa cura con cui il passato ci ha consegnato le sue semplici, ma solide ve-stigia.

125

125