5 GLI OBIETTIVI DELLO STAGE
5.4 Il test e il retest eseguit
Durante la fase di testing E2E, prima degli UAT, sono state personalmente eseguite attività di test di parti della soluzione progettata, nonché di retest di alcuni dei difetti riscontrati dai vari tester del team. A questo proposito, si distinguono:
1. Testing: consiste nel testare le logiche di integrazione tra Microsoft Dynamics e SAP ECC. Per logica di integrazione si intende la procedura da attivare quando un work order o un suo item creati o aggiornati in Microsoft Dynamics devono essere replicati in SAP ECC, ovvero i due sistemi devono risultare allineati e i dati consistenti ogni volta che un’operazione a sistema viene eseguita. Le operazioni sono tipiche degli scenari d’uso descritti nel paragrafo 5.8. Per ogni scenario d’uso, risiede nella bravura del tester stabilire gli scenari di test da riprodurre per testare la soluzione. Per quanto riguarda l’interfaccia Work order creation from CRM to ECC, la logica di integrazione è la seguente:
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Figura 85: Logica di integrazione (2 di 3)
Figura 86: Logica di integrazione (3 di 3)
2. Retesting: si intende il test dei difetti già riscontrati e tracciati eseguito al fine di verificare se la loro risoluzione è avvenuta con successo.
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Lo scenario d’uso testato è stato quello d’installazione, ovvero:
1. Work order con prodotto di tipo installation: il comportamento atteso è quello di creazione in Microsoft Dynamics del sales order number dopo il trasferimento a SAP ECC del work order stesso, ovvero quando il ciclo di vita del work order si trova allo stadio “Sync Met SAP” (il terzo nel flusso di processo di figura 87) equivalente allo stato Open unscheduled submitted (SP01), secondo quanto previsto dalla logica di figura 84, 85, 86 e anticipato nel paragrafo 5.8. Si riporta in figura 87 il comportamento corretto:
Figura 87: Creazione Sales order number
2. Work order con prodotto di tipo installation bespoke: il comportamento atteso è quello di creazione in Microsoft Dynamics del sales order number e del purchase requisition number dopo il trasferimento a SAP ECC del work order stesso, ovvero quando il ciclo di vita del work order si trova allo stadio “Sync Met SAP” (il terzo nel flusso di processo di figura 87) equivalente allo stato Open unscheduled submitted (SP01), secondo quanto previsto dalla logica di figura 84, 85, 86 e anticipato nel paragrafo 5.8. Si riporta in figura il comportamento non atteso, in quanto per il prodotto “COMPRESSOR LUCHT DAC 120L” di tipo (Flag) installation bespoke, il relativo sales order number è generato dopo il terzo stadio, a differenza del purchase requisition number:
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Figura 88: Creazione Sales order number e Purchase requisition number
3. Work order con prodotto di tipo claim: il comportamento atteso è quello di creazione in Microsoft Dynamics dell’Equipment number dopo la replica da parte di SAP ECC del work order in Microsoft Dynamics, ovvero quando lo stato del work order è Open completed (SP03), secondo quanto previsto dalla logica di figura 84, 85, 86 e anticipato nel paragrafo 5.8. Il comportamento corretto è il seguente:
Figura 89: Creazione Equipment number
4. Work order con prodotto di tipo de-installation: il comportamento è identico a quello del punto precedente (prodotto di tipo claim).
Per quanto concerne l’attività di retesting, un difetto riscontrato era il seguente: “When adding new work order product, equipment number is editable”, ovvero al momento dell’aggiunta di un’attrezzatura all’interno del work order creato, il campo equipment number poteva essere modificato, e questo è un comportamento non conforme alle specifiche, in quanto quello rappresenta un dato statico e non dinamico. Si riporta in figura 90 il comportamento scorretto, mentre in figura 91 (dove in corrispondenza del
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campo Equipment number è presente un lucchetto stante a indicare la non modificabilità del dato) quello riscontrato dopo la risoluzione del difetto da parte degli sviluppatori:
Figura 90: Equipment number editabile
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CONCLUSIONI
Il lavoro svolto ha permesso di conoscere la realtà operativa in cui il progetto di implementazione di un software nasce, prende forma e si sviluppa lungo le sue fasi.
Il periodo di stage ha consentito a una figura junior priva di esperienza sul campo di mettere le conoscenze universitarie acquisite sui sistemi informativi alla prova e a disposizione di un progetto reale, che prima di ogni altra cosa sancisce l’inizio di un’esperienza lavorativa.
L’elaborato ha descritto il progetto di implementazione attraverso la metodologia di Software Delivery Lifecycle, delineando le fasi attraverso le quali essa si articola, gli attori coinvolti, gli strumenti utilizzati e l’approccio adottato, nonché le attività personalmente portate avanti, offrendo al lettore una visione realistica della quotidianità in cui versa un progetto condotto in ambiente consulenziale.
La funzione espletata dalla società di consulenza, che per sua natura si colloca nel mezzo tra produttore e cliente, permette di mettersi nei panni di entrambe le figure: da un lato arricchisce la conoscenza del prodotto software, nella fattispecie un’applicazione Customer Relationship Management, aumentando il potere contrattuale dell’implementatore prima in fase di scelta e poi in fase di negoziazione, dall’altro acquisisce il punto di vista del cliente, gettando le basi per lo sviluppo di economie di apprendimento in vista di progetti futuri.
L’esperienza maturata, che ha consentito di acquisire competenze di Project Management oltre che di natura funzionale, nonché di apprendere attività di testing e di Defect Management, ha permesso di sviluppare nella mente di una risorsa alle prime armi, ma in generale è possibile estendere il medesimo concetto anche a figure senior, “una conoscenza non codificata, non contenuta in testi o manuali, non gestita attraverso flussi comunicativi strutturati, ma una conoscenza che esiste nella testa degli individui, che nasce dall’esperienza lavorativa e che, come tale, si collega alla capacità di comprensione dei contesti di azione, intuizioni, sensazioni che difficilmente possono essere comprese da chi non condivide tale esperienza”, quella che è nota come conoscenza tacita.
La partecipazione a un progetto come quello descritto rappresenta un mattone per il progetto successivo, dal momento che agisce quale elemento selettore e delle best practice e degli errori da evitare, un prezioso bagaglio di conoscenza per coltivare nel tempo le cosiddette lesson learned di cui fare tesoro.
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RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare i miei genitori per avermi accompagnato durante un percorso che parte da lontano e di cui la tesi costituisce il traguardo. Dentro queste pagine si racchiude l’educazione che mi hanno trasmesso durante la mia infanzia e che mi ha permesso di mettere a fuoco un obiettivo da raggiungere. Vi si racchiudono i sacrifici, la dedizione alla mia causa, anni di vita trascorsi in mia funzione. A loro dedico questo traguardo. Grazie babbo e mamma. Vi voglio bene.
Grazie mamma per tutto quello che hai sempre fatto per me e che continui a fare. Grazie babbo per non farmi mai mancare niente e per mettermi sempre al primo posto.
Un pensiero speciale a mia sorella. Molto più grande di me, anche se non ho potuto avere con lei un normale rapporto tra fratello e sorella all’interno della stessa casa, ho condiviso con lei dei momenti particolari della nostra vita e la abbraccio. Ti voglio bene.
Un pensiero ai miei nipoti Francesco, Marco e Luca che ho visto crescere e diventare grandi. Vi auguro di trovare il meglio che voi possiate desiderare.
Un pensiero per i miei nonni Piera e Silvano. Per l’amore e l’affetto sempre dimostratomi.
Ringrazio mia zia Rossana per avermi spinto in alto ed essersi sempre interessata ai miei risultati.
Ringrazio mio zio Antonio per i consigli che ha saputo darmi in tutti questi anni e per essere sempre stato uno dei miei punti di riferimento.
Ringrazio i miei zii Mario e Mariella. Nonostante la lontananza, per essersi sempre interessati a me.
Un grande abbraccio all’ormai conclamato papà nonché amico Signo con cui ho trascorso i momenti più divertenti della mia vita e condiviso tante belle esperienze.
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Ringrazio il mio amico Ale, per la bella amicizia nata qualche anno fa, e per la positività e l’entusiasmo che trasmette sempre. Per dimostrarmi che niente cambia nonostante i chilometri di distanza.
Un ringraziamento speciale a Connie, per essermi sempre stata vicina. Per avermi sempre stimato, ascoltato. Per le lunghe chiaccherate spese insieme, per i consigli spesi, per tutte le cose di cui parliamo insieme.
Un caloroso abbraccio al mio carissimo amico Fede (Lenzini), compagno di studi ma soprattutto grande amico. Grazie per avere avuto sempre un pensiero per me, anche quando scontato non era. Grazie per tutti i temi della vita che regolarmente a 360° affrontiamo davanti a una birra.
Un ringraziamento al Leoni per aver condiviso con me pezzi di vita. Per essere stato mio “socio” in quella particolare iniziativa, per gli scambi di vedute, per farmi da consulente quando penso di averne bisogno.
Ringrazio i miei amici e compagni di università Gianca e Pizzu per essere sempre stati i miei principali punti di riferimento all’interno delle mura dell’Ateneo.
Ringrazio il Mare, Caro, Giulia, Martina, Fanciu, Garce, Leo, Petro. Per aver preso parte a questo percorso.
Un ringraziamento speciale al Puccio, per l’affetto sempre dimostratomi.
Un saluto particolare al mio amico Volte, che non vedo da tanto tempo.
Un caloroso grazie a tutti i miei amici Gioele, Valentina, Luqa, Lore, Giulia, Michela, Samu, Leo, France Fanti, Nicola. Per i piacevoli momenti che passo insieme a voi.
Ci tengo a ringraziare Ema. Lei sa.
Un ringraziamento al mio relatore accademico Riccardo Dulmin, per le conoscenze che mi ha trasmesso durante i corsi di Pianificazione e Controllo e di Tecnologie
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Informatiche per la Gestione Aziendale. Per il supporto in fase di preparazione della tesi.
Un sentito ringraziamento al mio relatore aziendale Luca Caprioli, per aver messo a mia disposizione la sua persona ancor prima della sua autorità.
Desidero spendere le ultime parole per Angela Barbàra, conosciuta in Accenture. La ringrazio per le competenze che mi trasmette ogni giorno, per i trucchi del mestiere che mi insegna, per lavorare fianco a fianco con me. Grazie di cuore per il tempo, l’interesse e la considerazione investiti su di me.