3.2 Fabula e intreccio
4. La struttura del romanzo
4.2 Topic e isotopia.
Ogni testo permette al lettore di formulare una serie di interpretazioni a riguardo di ciò che si sta leggendo; questo fatto di formulazione di ipotesi, deve però essere delimitato in qualche maniera, di conseguen- za si presuppone l’esistenza di certi confini che servano a chiudere entro limiti più o meno precisi la cooperazione del lettore. Secondo eco, il topic ci aiuta a “decidere come un testo, in sé potenzialmente infinito, possa generare solo le interpretazioni che la sua strategia ha previsto.”60 L’individuazione del topic serve anche a creare dei collegamenti semantici che determinano livelli di senso o isotopia.
In questa opera di Faulkner, il titolo da già un grande accenno sul topic, (“correntemente si ritiene che il titolo di un brano ne fissi il tema.”61) Questa allusione alla morte è un punto di riferimento che serve anche per avviare il processo interpretativo del fruitore, poi esiste anche il problema di come il lettore modello “viene orientato alla ricostruzione del topic. Sovente il segnale è esplicito: il titolo appunto, o una espressione manifestata che dice di cosa appunto il testo si vuole occupare.”62
Un aspetto molto importante, che riguarda il titolo dell’opera è che è stato preso da un brano dell’odissea di Omero:
“A terra morente [...] la faccia di cagna [...] Non ebbe il cuore, mentre andavo nell’Ade, di chiudermi gli occhi”
60 Eco, U. (2001). Lector in fabula. (p. 79). Bompiani. 61 Ibid p. 79
di conseguenza un lettore che non abbia certe conoscenze, avvie- rà un processo di interpretazione decisamente più limitato a quello che avvierà un lettore che sia in grado di collegare il titolo dell’opera all’Odissea. Un lettore che si fermi al livello superficiale, fisserà come topic dell’opera quello della morte, un lettore modello invece, potrà vedere in Mentre Morivo un’opera che assomiglia in molti modi una tragedia classica ma con diversi risultati alla fine.
È importante sottolineare che i testi molte volte non hanno un solo topic; secondo Eco si possono stabilire gerarchie di topic, da topic di frase a topic discorsivi via via sino ai topic narrativi e al macrotopic che tutti li ingloba.”63 In un testo come Mentre Morivo, ad un primo sguardo il lettore potrebbe pensare che il topic dell’opera sia la morte; è vero che l’evento più importante dell romanzo è la morte di Addie Bundren, e che durante tutto lo sviluppo della trama la tensione tra vita e morte è sempre presente. Un’analisi più approfondita potrebbe offrire un altro punto di vista riguardo il topic dell’opera. Se si analizza il comportamento dei membri della famiglia, sia durante il percorso a Jefferson che nelle altre vicende che si raccontano nell’opera, viene fuori un topic che riesce a inglobare meglio ciò di cui si occupa l’opera. Questo topic è quello della follia, non intesa come malattia mentale ma come l’assurdità che caratterizza gli obbiettivi e i comportamenti dei Bundren). Sin dall’inizio di Mentre Morivo Faulkner ci presenta delle scene che non sono per niente “normali”. Prima della morte di Addie; Cash (uno dei figli) si mette a costruire la bara proprio davanti la finestra della stanza della madre. In questo modo, lei è in grado di supervisionare gli avanzamenti del lavoro di suo figlio. Un’altra scena che rappresenta la follia è quella che racconta l’arrivo a Mottstown; prima di giungere Jefferson, i Bundren si fermano in questo paesino per comprare del cemento per fare un gesso per Cash. La famiglia, pur
63 Ibid p. 83
sapendo del cattivo odore che emanava dalla bara percorre le strade principali del paese in cerca di un negozio. Le persone di Mottstown li guardano terrorizzate e offese. Oltre questi due esempi, c’è quello di Darl, il personaggio che secondo gli altri è fuori di testa, ma che in realtà è l’unico che si comporta in una maniera più o meno logica. Darl tenta di dare fuoco al fenile dove hanno messo la bara durante la notte, cercando di porre fine alla sofferenza e alla umiliazione della famiglia. Nonostante questo, Darl è considerato matto e alla fine del testo va mandato al manicomio di Jackson. Questo brano del testo (recitato da Cash) serve per capire la tensione esistente tra follia e sanità che affronta sia Darl che tutta la famiglia:
“Certe volte non sono tanto sicuro di chi ha il diritto di dire quando uno è pazzo e quando no. Certe volte penso che nessuno di noi è del tutto pazzo e nessuno è del tutto normale finché il resto della gente lo convince a andare in un senso o nell’altro. È come se non fosse tanto quello che uno fa, ma com’è che lo guarda la maggioranza di noi quando lo fa.”
Eco ritiene importante la distinzione tra topic e isotopia, dove “il topic è fenomeno pragmatico mentre l’isotopia è fenomeno semantico. Il topic è una ipotesi che dipende dall’iniziativa del lettore, che la formula in modo alquanto rozzo, sotto forma di domanda64. L’isotopia è invece un livello di coerenza interpretativa prodotto dall’analisi delle proprietà dei lessemi presenti nel topic.
Sull’aspetto dell’isotopia possiamo aggiungere che in Mentre Morivo esiste una situazione di isotopie narrative non vincolate a disgiunzioni isotopiche discorsive che generano in ogni caso storie complementari. Nella trama di Mentre Morivo ci sono varie storie che possiamo chiamare di secondo livello, che si sviluppano in parallelo (e che
sono segrete perché non sono mai espresse dai personaggi) a quella della morte della madre. Per esempio si sa che Dewey Dell è rimasta incinta e che a Jefferson deve trovare un medicinale per abortire. Si sa anche che Anse, a parte di dover seppellire la moglie, è in cerca di una dentiera e vuole approfittare di essere a Jefferson per comprarla. Queste microstrutture generano anche un livello isotopico che serve di supporto e che rafforza l’isotopia generale del romanzo. Questo fenomeno si crea grazie a che non si produce mutamento a livello discorsivo. I racconti parlano sempre di quei personaggi e di quegli avvenimenti […] Le azioni e i soggetti che le compiono rimangono gli stessi […] La permanenza di un’unica coerenza discorsiva fa sì che in questo caso le isotopie narrative non si annullino a vicenda, non siano in rapporto di esclusione o alternatività, ma di complementarità […].65
Altre isotopie che si trovano non a livello discorsivo ma a livello strutturale profondo sono quelle delle tensioni che si generano tra parole e pensieri (elementi evidenti nei monologhi), e tra esistenza e identità; queste isotopie servono a definire non l’aspetto discorsivo ma quello attanziale.