PARTE TERZA
TOTALE +FPV
4.130.564,05 94.365,00
4.286.480,33 80.649,02
3.933.183,20 80.649,02
Principalmente le economie di spesa della parte corrente (al netto del Fondo pluriennale vincolato) pari ad €. 353.297,13 rispetto alla previsione definitiva per €. 202.890,00 (pari al 57,43%) sono riferite al fondo contenzioso, al fondo TFR del sindaco ed al fondo svalutazione crediti che per loro natura non possono essere impegnate, e per €. 150.407,13 a spese diverse il cui dettaglio si riporta nel sotto indicato prospetto per le voci più significative (superiori ad €. 1.000,00):
capitolo Previsione di bilancio 2018
A Assestato di bilancio 2018
B Rendiconto
C Minori spese note
370 2.500,00 9.021,00 6.241,87 2.779,13 Minori spese per diritti di segreteria spettanti
al segretario comunale
contro minore entrata per €. 9.946,70
8960/30 1.000,00 1.000,00 0,00 1.000,00 Minori restituzione di proventi diversi
8962/60 15.603,69 17.219,45 14.803,15 2.416,30 Minore spese per oneri relativi ai fondi dei dipendenti comunali
2820 144.918,00 144.918,00 99.000,00 45.918,00 Minore spesa collegata allo spostamento del fondo pluriennale vincolato contributo statale 0 – 6 anni
3380/1 237.539,00 233.539,00 225.195,20 8.343,80 minore spesa fornitura pasti mensa scolastica – in entrata minore accertamento per €.
3.335,71
5811 565.149,00 569.141,00 565.927,61 3.213,39 Minore spesa per servizio di igiene urbana
6200 266.000,00 255.966,17 249.117,70 6.848,47 Minore spesa per rette di ricovero minori in istituto
6997 80.054,00 114.480,93 91.531,74 22.949,19 Minore spesa per interventi per assistenza
handicap- corrispondente minore entrata
6890/1 38.000,00 33.000,00 30.011,22 2.988,78 Minore spesa servizio mensa ed assistenza
domiciliare a favore di anziani-
6970 89.187,00 89.187,00 85.649,61 3.537,39 Minore spesa per frequenza scuole speciali
6982 10.000,00 10.000,00 0,00 10.000,00 Minore spesa per contributi eliminazione
barriere architettoniche- corrispondente minore entrata
6800 1.000,00 1.000,00 0,00 1.000,00 Minori servizi in campo sociale
7150 64.000,00 64.000,00 62.578,80 1.421,20 Minori spesa per servizi in campo sociale
2. FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
Il fondo svalutazione crediti, da intendersi come un “fondo rischi” diretto ad evitare l’utilizzo di crediti accertati nell’esercizio di dubbia e difficile esazione, è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio in base anche all’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti.
A tal fine in fase di bilancio di previsione, in applicazione della norma, sono state individuate le tipologie di entrata che, sull’analisi dei residui attivi aperti in contabilità, potrebbero dar luogo a crediti di dubbia e difficile esazione e per ognuna di queste è stata calcolata la percentuale sulla base della media semplice tra incassi e accertamenti degli ultimi 5 esercizi con riferimento agli incassi in conto competenza ed in conto residui.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità previsto in fase di bilancio di previsione per l’anno 2018 ammontava ad €. 152.095,00 ed assestato in €.
150.563,00 in seguito all’allineamento di entrate soggette all’accantonamento.
In fase di rendicontazione di bilancio il fondo svalutazione crediti è stato rettificato per le stesse tipologie di entrate definite in fase di bilancio preventivo considerandole entrate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione. Sono state escluse dalle entrate rilevanti ai fini del fondo svalutazione crediti i trasferimenti da enti pubblici ed i fondi statali, i tributi IMU, TASI ed addizionale comunale in quanto riscosse in autoliquidazione da parte dei contribuenti fatta eccezione per l’attività di recupero dell’evasione tributaria a qualsiasi titolo.
La definizione a consuntivo del fondo svalutazione crediti è stata effettuata:
a) rapportando l’incidenza degli incassi sui corrispondenti residui per il periodo 2014/2018 b) determinando la media semplice di riscosso nel periodo
c) applicando la media ottenuta ai residui attivi al 1.1.2019 ancora aperti per ciascuna entrata interessata.
Il fondo definitivamente rideterminato a consuntivo risulta essere pari ad €. 1.187.749,97 così finalizzato:
Tipologia entrata Fondo accantonato 2018
A
Residui mantenuti al 31.12.2018
B
Percentuale di copertura a fondo
C = (A/B)
101 ICI/IMU /TASI 250.300,64 285.406,78 87,69
101 Pubblicità 0,00 97,00 0,00
101 TARSU/TARI/TARES 495.208,24 635.322,73 77,94
101 TOSAP PERMANENTE 445,50 778,90 57,19
101 TOSAP TEMPORANEA 4.018,40 16.541,79 24,29
101 Affissioni 0,00 690,00 0,00
100 Mensa scolastica 5.911,27 14.757,86 40,05
100 Assistenza scolastica 18.367,94 24.231,06 75,80
100 Assistenza domiciliare 11.510,08 14.783,00 77,86
100 Impianti sportivi 1.346,60 1.760,80 76,48
100 Fitti di fabbricati 45.406,80 51.417,12 88,31
100 Prestazioni attive 29.321,00 29.321,00 100
200 Sanzioni codice della strada 259.593,19 267.482,55 97,05
200 Sanzione regolamenti comunali 7.733,98 8.367,45 92,43
500 Rimborso spese condominiali 56.247,75 63.512,69 88,56
3. SPESA DI PERSONALE
L’art. 1, comma 557, della legge 296/2006 (finanziaria 2007) così come modificato dall’art. 14, comma 7 del D.L. 78/2010, convertito con modificazioni dalla Legge 122/2010, stabilisce che “ai fini del concorso delle autonomie regionali e locali al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, gli enti sottoposti al patto di stabilità interno assicurano la riduzione delle spese di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’IRAP, con esclusione degli oneri relativi ai rinnovi contrattuali, garantendo il contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale, con azioni da modulare nell’ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento:
a) riduzione dell’incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile;
b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico- amministrative, anche attraverso accorpamenti di ufficio con l’obiettivo di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziale in organico;
c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali.
La tabella che segue evidenzia come nel corso dell’anno 2018 la spesa sostenuta per il personale rientra nei limiti stabiliti dalla legge.
Spesa media rendiconti 2011/2013 Rendiconto 2018
Spesa macroaggregato 1 836.171,31 900.500,25
Spese incluse macroaggregato 3 3.749,00 =
IRAP 54.929,14 58.550,81
Altre spese incluse 2.439,45 =
Totale spese di personale 897.288,90 959.051,06
Spese escluse 121.103,00 217.676,24
Spese soggette al limite (c. 557) 776.185,90 741.374,82
Il conteggio è stato effettuato secondo quanto previsto dalla delibera della Corte dei Conti sezione per il Controllo regione Molise (delibera n.
218/2015) quindi considerando l’effettivo impegnato dell’anno 2018 (comprensivo l’FPV derivante dall’anno 2017 pari ad €. 59.507,96 ed escluso l’FPV dell’anno 2018 spostato all’anno 2019 pari ad €. 59.600,76)
Si è ritenuto opportuno, in considerazione di chiarezza normativa sull’esatto calcolo da effettuarsi, di procedere anche alla verifica delle spese impegnate escludendo l’FPV del 2017 (€. 59.507,96) ed includendo l’FPV dell’anno 2018 (€. 59.600,76) . Anche in questo caso le spese soggette al limite sono inferiori alla spesa media del triennio 2011/2013.
Il considerevole decremento in termini di spesa di personale è da ricollegarsi principalmente alla mancata sostituzione del posto vacante di una figura professionale D1 (in pensionamento dal mese di ottobre 2016).
Nella sottoindicata tabella si riporta invece l’incidenza delle spese di personale sulle spese correnti:
Media triennio 2017 2018
dipendenti 21,67 22 22
Spesa di personale 897.288,90 879.966,05 959.051,06
Spesa corrente 3.451.999,06 3.798.505,80 3.933.183,20
Costo medio per dipendente 41.406,96 €. 39.998,46 €. 43.593,23 Incidenza spesa di personale su spesa corrente 25,99% 23,17% 24,38%
4. LIMITAZIONI DELLA SPESA
Legge 122/2010:
Le riduzioni ed i tagli previsti in fase di bilancio preventivo così come stabiliti dalla legge 122/2010 sono stati rispettati e vengono riportati nel sottoindicato prospetto:
tipo di spesa Importo determinato a
seguito di ricognizione
Somma massima ammissibile come previsione di bilancio
Somma iniziale stanziata in bilancio
Somma impegnata a consuntivo
Studi e consulenze €. 3.744,00 €. 748,80 = =
Rappresentanza, convegni, pubblicità
€. 729,00 €. 145,80 €. 145,00 =
Sponsorizzazioni € = €. = €. = €.=
Spese per missioni €. 263,50 €. 131,75 €. 132,00 €. 258,90
Spese per attività di formazione €. 8.252,05 €. 4.126,02 €. 2.954,00 €. 2.925,32
Compenso revisore unico * €. 6.490,00 (imponibile) €. 5.841,00 (imponibile) €. 5.841,00 (imponibile) €. 5.841,00 (imponibile) Compenso organismo
indipendente di valutazione *
€. 103,29 a seduta €. 92,96 a seduta €. 92,96 a seduta €. 92,96 a seduta
D.L. 95/2012
La norma stabilisce che le Amministrazioni non possono effettuare spese di ammontare superiore al 30% della spesa sostenuta nell’anno 2011 per acquisto, manutenzione, noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi (ad esclusione delle autovetture utilizzate dalla polizia locale e servizi sociali).
Risulta la seguente situazione contabile:
spesa impegnata automezzi anno 2011 Riduzione 30% Limite di spesa Impegnato consuntivo 2018
€. 7.823,49 €. 2.347,05 €. 2.347,05 4.091,67
5. TEMPESTIVITÀ DEI PAGAMENTI
L’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti 2018 (art. 33 D.Lgs 33/2013) pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente risulta essere pari a - 5,7531 Il totale delle fatture pagate nel corso dell’anno 2018 ammonta complessivamente a €. 2.416.203,52 ed il totale dei pagamenti effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal D.lgs 231/2002 ammonta ad €. 537.690,44
Allegata alla presente relazione si riporta l’attestazione dei pagamenti di cui al comma 1, art. 41 D.L. 66/2014.