• Non ci sono risultati.

Tous Mécènes al Louvre

Nel documento Recuperare lo sguardo (pagine 87-90)

L’istituzione culturale avente la più ricca e prolungata esperienza nelle attività di crowdfunding è sicuramente il museo del Louvre. Dal 2010 infatti, è riuscito a raccogliere più 4.000.000 € per l’acquisto di opere d’arte, grazie alla partecipazione di 20'000 donatori (Hurst, 2014). Questa particolare tipologia di finanziatori, ha potuto aiutare il museo grazie alla creazione di un progetto di marketing dedito alla raccolta fondi: Tous Mécènes! (Tutti Mecenati). La persona che visitava il sito web, per esempio, poteva sperimentare l’emozione di diventare un vero e proprio mecenate per salvare dalla dispersione i beni culturali considerati fondamentali perfino per la storia dell’umanità (come lo è la Nike di Samotracia). Il Louvre è riuscito in questa impresa scegliendo le giuste opere d’arte da sottoporre al progetto di crowdfunding, essendo esse dei simboli che superano la storia e i valori legati a una singola nazione, capaci di formare un richiamo all’ordine in quanto rappresentanti di valori identitari universali. Al tempo stesso, attraverso questa iniziativa il Louvre è riuscito a rimarcare la sua vocazione di museo

nazionale, mostrandosi nelle vesti di custode del patrimonio culturale francese

(Amisdulouvre.Fr, 2015; Hurst, 2014). A questo proposito, è interessante notare come la maggior parte delle opere d’arte abbiano ricevuto i finanziamenti necessari dopo solo poco più di un mese dall’avanzamento della proposta di crowdfunding online per gli utenti (Pouilly, 2012). Tale celerità è da imputare in parte alla possibilità del Louvre di attrarre un pubblico vasto e internazionale: di fatti, la maggior parte dei donatori non era di nazionalità francese, bensì stranieri: belgi, svizzeri e italiani tra i più generosi a livello europeo, ma anche una forte preponderanza giapponese per quanto riguarda le nazioni extra-europee (Amisdulouvre.Fr, 2015; Sanfelice, 2014). Questo non è che il risultato dell’azione di uno dei musei più influenti e visitati al mondo,30 che dimostra come la sua azione non si arresti ai confini del suolo parigino o francese.

Il progetto è risultato attraente anche grazie ai vantaggi offerti dal museo ai propri donatori: a seconda dell’importo versato, tali benefattori possono usufruire di accessi agevolati al museo grazie al conferimento della Carta degli Amici del Louvre, dell’inserimento del proprio nome all’interno della lista dei mecenati del museo, o perfino di serate esclusive per ammirare in anteprima l’opera che hanno aiutato a conservare nelle sale del museo. Questa tipologia di benefici sembra essere considerata fondamentale affinché i possibili finanziatori diventino

30 Si vuole qui ricordare infatti che nel 2014 il Louvre, con i suoi 9'260'000 visitatori, è stato il museo più visitato al mondo (Martini & Pes, 2015).

reali, in modo da mostrare a loro un riconoscimento, quanto meno simbolico, per lo sforzo prestato31 (Amisdulouvre.Fr, 2015).

Il loro cospicuo contributo, com’è possibile notare dai grafici qui presentati in successione nelle Figure 21-22-23, è servito ad alimentare la base di partenza finanziata dagli sponsor del

Louvre, al fine di riuscire nell’acquisto delle seguenti opere:

1) Statue gotiche d’avorio rappresentanti la “Discesa dalla croce” (1260-1280). Il costo complessivo delle statue era di 2'600’000 €, e sono stati richiesti con successo 800'000 € (Alois, 2012).

2) Le “Tre Grazie” di Lucas Cranach, (1531). Per il celebre dipinto del pittore tedesco era stato richiesto 1'000'000 € da aggiungere al suo costo complessivo di 4'000'000 € (Alois, 2012; Proposizione.com, 2014).

3) Restauro della Nike di Samotracia (180 a. C. circa). Anche in questo caso, per il

restauro di uno dei simboli del Louvre sono stati necessari 4'000'000 €, di cui 1'000'000 € ottenuti grazie al crowdfunding (Sanfelice, 2014).

4) Tavolo Teschen (1780). Per l’acquisto di questo prezioso tavolo, sono stati necessari 12'500’000 €, di cui 1'000'000 € raccolti tramite il crowdfunding in quattro mesi (Muñoz-Alonso, 2014).

Figura 21 Grafico delle donazioni raggiunte (Alois, 2012; Sanfelice, 2013; Proposizione.com, 2014; Muñoz-Alonso, 2014).

31 Non è un caso infatti che tale strategia sia stata adottata anche da altri musei che si sono dedicati al crowdfunding, come ad esempio Palazzo Madama di Torino.

Figura 22 Confronto fra la cifra iniziale da raggiungere (in rosso) e il contributo dei donatori attraverso il crowdfunding (in blu) (Alois, 2012; Sanfelice, 2013; Proposizione, 2014; Muñoz-Alonso, 2014).

Figura 23 Grafico dell'incidenza delle campagne sul totale di crowdfunding (Alois, 2012; Sanfelice, 2013; Proposizione.com, 2014; Muñoz-Alonso, 2014).

Osservando da vicino il progetto del finanziamento collettivo riguardante il Tavolo Teschen, è possibile comprendere più dettagliatamente quanto possa essere importante la scelta

Teschen (o tavolo di Breteuil) assume le caratteristiche di un simbolo della pace europea tra 18° e 19° secolo, in quanto regalo diplomatico legato al trattato di Teschen, considerato il primo trattato moderno fra due nazioni, la Francia e la Russia, garanti della pace tra l’Austria e la Prussia e quindi della sicurezza dell’Europa intera. Tale peculiarità enfatizza il già notevole valore artistico dell’insieme delle sue componenti: il tavolo infatti è esteticamente sia un mobile e sia un gioiello, realizzato in bronzo su un’anima di legno con 128 pietre dure incastonate sulla sua superficie, in special modo nel piatto ovale dove si trovano anche dei medaglioni allegorici sulla pace, in porcellana di Saxe. Ricordando nel suo aspetto la disposizione di un “armadio mineralogico” esprime inoltre l’essenza dello sviluppo delle scienze naturali del secolo dei Lumi (Amisdulouvre.Fr, 2015; Hurst, 2014).

Scegliendo tale opera il Louvre rimarca la sua volontà di custodire un oggetto dai profondi valori simbolici, storici e artistici che si collegano perfettamente alla missione del museo. Promuovendo tali aspetti dell’opera, la campagna di crowdfunding si è rivelata un successo, riuscendo attraverso una pressante campagna di marketing comprensiva di comunicati stampa, presenza sui social network e social media, agevolazioni fiscali, congressi e pagine web ricche di informazioni sul sito del Louvre, a convincere in quattro mesi 4'500 donatori, com’è

possibile vedere nel dettaglio nella Figura 24 sottostante (Amisdulouvre.Fr, 2015).

Figura 24 Dati crowdfunding tavolo Teschen (Amisdulouvre.Fr, 2015).

Crowdfunding  

Nel documento Recuperare lo sguardo (pagine 87-90)