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Tempi Moderni 1953 Beppe Domenici e Arnaldo Galli dal bozzetto al carro

La Penisola sommersa F.lli Bonetti 2013 dal bozzetto al carro

Il Carnevale di Viareggio è una manifestazione culturale e folkloristica storica della città, inserita nella tradizione popolare. Ma, in quanto tale, deve continuare a perpetrare tutte le antiche consuetudini? Deve essere annoverato fra le manifestazioni che afferiscono a rievocazioni storiche e proiettarsi nel passato per rivivere e far rivivere atmosfere del tempo che fu, oppure diventare una manifestazione che con propria metamorfosi interagisce con le nuove tecniche e tiene il passo con i tempi? Il Carnevale di Viareggio si trasforma, adattandosi alle aspettative del pubblico.

Non è una rievocazione storica, non una festa effimera. Il Carnevale di Viareggio è Viareggio, la sua storia, la sua cultura, un’importante porzione del proprio patrimonio culturale.

Anche nel cinema, durante il filone dei film mitologici, molto in voga negli anni ’50, con la carta a calco venivano riprodotte scenografie di edifici che sarebbero dovute, per esempio, crollare durante un terremoto. In quel periodo i registi cinematografici si rivolgevano spesso ai costruttori viareggini per creare sensazionali effetti speciali altrimenti impossibile da realizzare, perché il loro era l’unico materiale leggero con il quale si potevano realizzare strutture apparentemente molto pesanti. Con il passare del tempo, nel cinema la carta a calco è stata soppiantata, prima di arrivare a oggi, dove tutto viene realizzato con sistemi digitali, capaci di restituire immagini tridimensionali molto simili alla realtà, da un materiale più leggero, polimerico e indegradabile: il polistirolo, facile da scolpire anche in grandi dimensioni.

È questo materiale che sta in parte contribuendo anche all’evoluzione della lavorazione dei carri del Carnevale di Viareggio, in quanto, come vedremo in seguito, la sua duttilità e facilità di lavorazione contribuisce ad alleviare le difficoltà e ad accelerare i tempi del procedimento. Ma quanto l’uso del polistirolo in alternativa, o in complemento, all’elemento più tradizionale del carnevale di Viareggio, la cartapesta, ne stravolge il risultato?

Quanto le nuove innovazioni tecnologiche possono arrivare a snaturare la tradizione?

Secondo alcuni l’utilizzo di materiali diversi fa sì che venga perduta la professionalità, unica, patrimonio delle mani di questi artisti e li renda semplici artigiani simili a tanti altri.

Dal mio punto di vista, e qui anticipo, in parte, il mio pensiero, non è la materia che determina l’arte. Come abbiamo potuto vedere, la tecnologia è sempre stata presente nel carnevale, sia “prima”, nella fase di progettazione, che “durante” la creazione del carro, niente di più logico quindi che la tecnologia entri a far parte della creazione, naturalmente sempre al servizio della creatività. L’evoluzione tecnologica non ha cambiato, né cambierà, il risultato finale: la magia che scaturisce dalle mani dei Maghi lascia incantato e stupefatto lo spettatore e decreta il trionfo del Carnevale di Viareggio.

I carristi del Carnevale di Viareggio, hanno sempre voluto fare ricerca, sapendo integrare diversi settori artigianali con la propria sensibilità artistica e la libertà di espressione può solo accrescere le loro possibilità aprendo un mondo di opportunità. Del resto se il cinema non ricorre più al loro apporto, il Teatro, con le sue scenografie, apre nuove occasioni.

3.1 - Il Regolamento

Il Regolamento per l’affidamento delle costruzioni delle opere partecipanti al Carnevale di Viareggio del 2014, si apre con la dicitura: Nel rispetto della storia e delle tradizioni popolari, che contraddistinguono il Carnevale di Viareggio, a tutela dell’artigianato e

dell’arte della cartapesta previsto all’art. 3 dello statuto vigente…. Il quale afferma fra l’altro: “Per la tutela della tradizione del Carnevale, la percentuale della cartapesta, o carta a calco, non deve essere inferiore al 70% della volumetria della costruzione…

Questo enunciato ha provocato, sia all’interno delle istituzioni, sia fra la gente, che fra i carristi stessi, una grossa polemica e anche gran confusione su cosa s’interpreti per tradizione e se si intenda solo l’utilizzo e in che percentuale, della cartapesta rispetto ad altri materiali oppure tutto il processo di lavorazione: dall’ispirazione e creazione artistica alla lavorazione artigianale, alla tecnologia motoria alla musica trasmessa e a tutti gli aspetti che contornano l’uscita in corso del carro, e quanto sia giusto il mantenimento della stessa.

3.2 - Facciamoci qualche domanda… diamoci qualche risposta

Proviamo a farci alcune domande e a far rispondere gli attori protagonisti di oggi e di ieri di questo nostro grande spettacolo. Video15

Proviamo ora ad analizzare le varie costituenti di realizzazione di una costruzione tradizionale Vs le muove innovazioni basate sulla tecnologia moderna.

IL “PRIMA”

3.3 - Il Bozzetto nella tradizione del carnevale

All’interno del complesso processo di creazione di un carro, vi è una fase molto importante che precede la produzione fisica. Si tratta della produzione di un bozzetto del carro, che dovrà essere approvato da una apposita Commissione.

Il bozzetto in origine era un disegno, un dipinto, una vera e propria opera d’arte unica, il carrista, spesso, era infatti anche un pittore, un decoratore o uno scultore. Dipingeva secondo un proprio stile, lo stesso con cui dipingeva i suoi quadri o realizzava le proprie sculture. Antonio D’Arliano che, con l’uso della carta a calco, ha rivoluzionato il Carnevale di Viareggio e lo ha portato a essere quello che oggi è conosciuto da tutti, in seguito alla sua esperienza di carrista è divenuto un apprezzatissimo pittore. Il genero, Fortunato Menichetti, e la nipote Rosaria D’Arliano, gli hanno dedicato il libro La magia dei colori di Tono

D’Arliano, dal quale colgo un piccolo ricordo legato al bozzetto del carro Una vedova allegra

[…]Prima di arrivare al bozzetto definitivo, Tono, riempì il comodino della camera da letto di valanghe di schizzi. Non riusciva a dormire perché le immagini non rendevano l’espressione del bel viso della donna che aveva in mente. Quando in ine riusc a tras erirlo sulla carta, completò rapidamente il bozzetto e chiamò la moglie e la figlia Nicla per avere

il loro parere. Stese il bozzetto a colori sul letto. Tutte e due rimasero incantate: “Tono! Papà! È bellissima! Stai tranquillo che questa volta il primo premio non te lo leva nessuno!” Una volta presentato il bozzetto al Comitato, Tono lo realizzò in scala 1:100 per definire le modalità di costruzione con i suoi collaboratori.[…]

Continua nei paragrafi successivi…

3.3.1 - Il Bozzetto in mostra

Le opere dei vari carristi realizzate negli anni hanno permesso anche varie esposizioni, vedi la mostra Il Carnevale di Viareggio e il Cinema realizzata in occasione del Festival di Viareggio

EuropaCinema a cura di Umberto Guidi e Paolo Fornaciari in collaborazione con la

Fondazione Carnevale di Viareggio a Villa Paolina nell’ottobre 2010.

La documentazione completa è inserita nella mia precedente tesi alla voce: Mostra “Il

Carnevale di Viareggio e il Cinema”.

Una delle Sale di Villa Paolina dove è allestita la mostra Uccellacci Uccellini” di A. Mila o 1993

“L’armata Brancaleone” di S. Avanzini 1975 “Paurosamente divertenti” di L. Tomei 2007 Presentazione dei Bozzetti per il carnevale 2015 alla Cittadella del Carnevale

3.4 - Il Bozzetto oggi, innovazioni.

Oggi da regolamento il bozzetto deve essere colorato con tecnica libera purché durevole nel

tempo, composto da 5 tavole che illustrino, in carta millimetrata: 1) Elaborato grafico del prospetto frontale della costruzione

2) Elaborato grafico del prospetto laterale della costruzione

3) Pianta quotata

4) Relazione tecnica descrittiva

5) Vista prospettica e/o assonometrica colorata (bozzetto)

6) Una scheda tecnica composta da disegni-tecnici costruttivi, prospetti e sezioni, particolari dei movimenti e tutti i particolari che verranno costruiti con materiale diverso dalla cartapesta e da ogni altro elemento necessario alla perfetta comprensione del progetto. Calcoli e disegni strutturali.

Come è facile immaginare, con le nuove tecnologie grafiche la realizzazione al computer dei bozzetti può avvenire utilizzando programmi grafici professionisti, tavolette grafiche per il disegno, magari assemblando varie immagini, fare collage, ma è soprattutto possibile far integrare le varie tecniche, permettendone la realizzazione perfino a chi non è pittore o un bravo disegnatore; importante è comunque avere inventiva, spirito satirico e immaginazione. Ovviamente l’utilizzo di programmi grafici specifici ha agevolato anche la realizzazione dei disegni tecnici, soprattutto nella realizzazione dei vari prospetti.

3.4.1 - le Tavole del bozzetto

Riporto di seguito le tavole che raffigurano il bozzetto del carro “La Penisola Sommersa” da me preso in questione per la realizzazione in 3D oggetto della seconda parte di questa tesi.

1)- elaborato grafico del prospetto frontale della costruzione

3)- pianta quotata

4) relazione tecnica descrittiva

“ LA PENISOLA SOMMERSA “

carro di 1° ctg. di “ LA FABBRICA DEI SOGNI” dei f.lli

BONETTI

PRESENTAZIONE

Come per Atlantide, civiltà evoluta ante litteram, così accadrà per l’Italia se continueranno le politiche auto-referenziali e per l’interesse dei soli politicanti.

L’Italia di queste nefandezze verrà cancellata, allegoricamente, da una specie di tsunami governato dal Dio del mare.

5)- vista prospettica e/o assonometrica colorata (bozzetto)

Bozzetto de “La Penisola sommersa” dei F.lli Bonetti 2014

6)- una scheda tecnica composta da disegni-tecnici costruttivi, prospetti e sezioni, particolari dei movimenti e tutti i particolari che verranno costruiti con materiale diverso dalla cartapesta e da ogni altro elemento necessario alla perfetta comprensione del progetto. Calcoli e disegni strutturali.

“ LA PENISOLA SOMMERSA “

Carro di 1°ctg. di “ LA FABBRICA DEI SOGNI” dei f.lli Bonetti

RELAZIONE TECNICA

Questa costruzione è rappresentata da una figura centrale, seduta su un trono di conchiglie posizionato su di una grossa capasanta trainata da tre cavalli.

Poseidone tiene con la mano destra il tridente e passa dalla posizione seduta a quella in piedi, alza il braccio sinistro, gira la testa, abbassa lo sguardo e con la mano indica il pubblico. Poi ritorna nella posizione iniziale.

La capasanta beccheggia sulle onde ed i cavalli la trainano nuotando. La movimentazione avviene per mezzo di pistoni oleodinamici e motori elettrici.

Tutto è su di una pedana ruotante che oscilla da destra a sinistra per un movimento di grande massa.

In allegato le schede tecniche in scala 1:30.

I COSTRUTTORI

“ LA PENISOLA SOMMERSA “

Carro di 1°ctg. di “ LA FABBRICA DEI SOGNI” dei f.lli Bonetti

DICHIARAZIONE DEI MATERIALI

L’intera costruzione verrà realizzata a regola d’arte con materiale di diverso genere come: cartapesta, stoffa, polistirolo.

Il corpo di Poseidone e la capasanta verranno realizzati in materiale misto: cartapesta e polistirolo, mentre tutto il resto sarà in cartapesta.

Le stoffe saranno usate in alcuni punti a decorazione delle figure.

3.4.2 - Editing del bozzetto

Per effettuare operazioni di editing digitale è possibile utilizzare vari programmi di grafica. Oggi esistono numerosissimi software di grafica freeware che hanno raggiunto livelli altissimi per varietà di funzioni disponibili e per semplicità di utilizzo, tramite i quali è possibile modificare fotografie e immagini usufruendo di molteplici strumenti di ritocco, aggiungere sfondi o effetti grafici, ritagliare, inclinare, ridurre o ingrandire una foto, modificarne la risoluzione, unire più immagini in un solo livello o applicare filtri predefiniti per modificare l'immagine originale.

Uno di questi è Gimp, un software per l’elaborazione digitale di immagini tra i più popolari, sia perché è utilizzabile gratuitamente attraverso il suo sviluppo open source, ben supportato dalla comunità internazionale, che per l’insieme di funzionalità avanzate implementate. Consente di svolgere attività di editing di foto e immagini in modo avanzato ed è apprezzato in ambiti professionali e dagli appassionati di fotoritocco per la qualità dei suoi algoritmi. Altro aspetto a suo favore è che fornisce un supporto nativo a un’ampia varietà di tavolette grafiche per rendere ancora più efficiente il flusso di lavoro.

Oppure software proprietaricome:

Adobe Photoshop, un software di grafica raster, specializzato nell'elaborazione di fotografie (fotoritocco) e, più in generale, di immagini digitali in grado di effettuare ritocchi di qualità professionale alle immagini, offrendo enormi possibilità creative grazie ai numerosi filtri e strumenti che permettono di emulare le tecniche utilizzate nei laboratori fotografici per il trattamento delle immagini, le tecniche di pittura e di disegno.

CorelDraw, un software per grafica vettoriale nato nel 1989 con un'interfaccia, intuitiva e senza finestre di dialogo, con vari programmi e utility rivolte all'elaborazione fotografica e al desktop publishing, fra i quali: Photo Paint (Elaborazione di immagini raster) e Rave (animazione vettoriale).

Illustrator, un software per l'elaborazione di illustrazioni e per la grafica vettoriale, permette di costruire immagini vettoriali attraverso forme geometriche o attraverso degli strumenti di tracciatura.

Con questi programmi è possibile creare dal nulla un disegno per realizzare il bozzetto del carro oppure montare insieme varie immagini recuperate sul web, o ritoccare fotografie o integrare immagini, disegni e foto in un unico collage.

3.4.3 - I temi e la tecnologia

Oltre che per la realizzazione grafica anche per i temi, come possiamo vedere nei due bozzetti sotto riportati la tecnologia è di stimolo, in particolare Internet e i Social Network

Non entrare in quel portale di Fabrizio Galli. Portali di Internet che si ergono come “Stargate”, invitanti finestre aperte su mondi virtuali che catturano l’atten ione e invitano a varcare il con ine dell’ignoto. Poi catapultati nel mondo virtuale l’invisibile rete di Internet mostra la sua micidiale trappola simboleggiata dal cyborg ragno che paralizza la sua vittima predestinata, un adolescente, dallo sguardo allucinato in preda della internet dipendenza, pronta ad immolarsi, senza rendersene conto, alla sua bellezza ammaliatrice, quasi servendo, il proprio cervello su un vassoio d'argento.

Bozzetto “Non aprite quel portale” di F. Galli 2014 “Non aprite quel portale” in corso

La Rete, di Alessandro Avanzini, vincitore del Carnevale 2014. Una riflessione sul mondo di internet, sulla complessità tecnologica sempre più immanente, sul consumismo informatico che sembra non avere sosta. ’opera denuncia le dinamiche di una società nella uale le tecnologie non sono le cause del mondo in cui viviamo, ma le conseguenze. Uno scenario apocalittico dominato da un mastodontico ragno dalle sembianze cyborg e con il capo a forma di mouse, che a suon di click si nutre della Rete e delle prede che vi finiscono intrappolate, individui senza personalità né individualità, bocconi prelibati per la famelica voracità di un potere senza confini.

Anche per la presentazione al pubblico dei vari manufatti la tecnologia ha portato varie innovazioni. Internet e i social media prendono definitivamente piede al Carnevale, i bozzetti delle opere che sfilano al corso vengono, mostrati con una presentazione pubblica e contemporaneamente in diretta su Facebook e Twitter, come si può vedere dalla pubblicazione qua sotto. Per vedere il video di presentazione del bozzetto del carro La

Penisola sommersa da me realizzato per “#Bozzetti2014” vedi al link.16

Verranno svelati alla città domenica 3 novembre i bozzetti delle opere in concorso al Carnevale di Viareggio 2014. L’appuntamento è alle ore 11,00 presso il Centro Congressi Principe di Piemonte, l’ingresso è libero.

#Bozzetti2014 è il titolo del primo evento pubblico ufficiale della prossima edizione del Carnevale di Viareggio. I maestri costruttori saranno impegnati in prima persona nel presentare la propria opera con video, canzoni o sketch. Saranno illustrati i progetti per i dieci carri di prima categoria, le cinque costruzioni di seconda, le dieci mascherate in gruppo e le dieci maschere isolate in concorso, che sfileranno in occasione dei cinque grandi Corsi Mascherati (in programma il 16, 23 febbraio, 2, 4 e 9 marzo).

Grazie all’immediatezza della comunicazione via web e ai social network, chi non potrà essere presente, scoprirà uno a uno i nuovi bozzetti collegandosi alla pagina Facebook ufficiale del Carnevale (facebook.com/ilCarnevalediViareggio) o seguendo la diretta via twitter (@carnevalevg).

Folla presente alla presentazione dei bozzetti “#Bozzetti2014”

IL “DURANTE”

3.5 - Modellare nella tradizione del carnevale

La fase di creazione fisica del carro è da sempre uno degli aspetti più affascinanti del Carnevale, talmente importante da necessitare di una regolamentazione piuttosto stringente sulle tecniche e materiali da utilizzare.

Nella procedura tradizionale, una volta avuta l’approvazione del bozzetto da parte dell’apposita commissione, l’artista iniziava la modellazione su creta dei vari soggetti, delle maschere e del mascherone principale. Se il mascherone aveva dimensioni molto grandi, procedeva prima a costruire l’ossatura interna.

Intelaiatura con ferro e giunchi Fabrizio Galli - Modello in argilla e modellino in gesso di “Chimera”

Per effettuare l'armatura veniva creato un modellino in creta alto circa 20 cm. Una volta formato in gesso il modellino veniva poi sezionato in vari settori (tagliato a fette) in modo da ricavare i profili da ingrandire.

Le porzioni venivano poi ridisegnate, riportandole manualmente in scala, e sulla base dei disegni veniva costruita, con dei “fustelli” con incastri a coda di rondine, una centina17 in legno, avente la funzione di assicurare la forma del profilo del soggetto da costruire, ricoperta poi con reti, nel modo tramandato dai cantieri navali, proprio come per gli scafi delle barche. Sopra questi scheletri i carristi applicavano direttamente la carta a calco.

Disegni delle sezioni del modellino in gesso raffigurante Prodi

Oppure, se i mascheroni erano di dimensioni minori, veniva costruita un’intelaiatura con ferro ingrandendo il disegno delle varie sezioni e su queste saldati i profili trasversali in ferro e giunchi in modo da creare un supporto dove spalmare l’argilla e iniziare a modellare.

Modellino in creta e in gesso di Prodi dal carro avanti miei prodi

17Struttura provvisoria di legname o di tubi d’acciaio che serve a sostenere gli archi e le volte durante la costruzione. Ha gli elementi superiori foggiati in modo da seguire la curva d’intradosso dell’arcata da costruire; su di essi si appoggiano trasversalmente gli assoni che

Una volta modellata la creta, venivano inserite delle lamelle, spesso di materiale di scarto riciclato, per dividere le due parti dello stampo.

Creta modellata su intelaiatura divisa da lamelle e formatura in gesso

Poi veniva spruzzato con acqua in cui era stato sciolto il sapone di Marsiglia per facilitare il distacco della forma in gesso. Dopo aver proiettato il gesso avendo cura di evitare bolle d’aria veniva rinforzato con pezze di tela di juta imbevute anch’esse nel gesso. Poi fatta l’abbottonatura della forma, che consiste nel rinforzare il tutto con tubi sagomati, saldati fra loro e poi fissati con ulteriori strati di gesso e juta. Dopo diverso tempo, necessario all’asciugatura (dipendente da fattori ambientali), si procedeva all’apertura dello stampo e ad assemblare le due porzioni separate dalle lamelle.

Formatura “abbottonata” Due metà

All’interno del calco ottenuto venivano “pigiati” diversi strati di strisce di carta spalmata di colla fatta con acqua e farina a formare una sovrapposizione di strati, più fini a contatto con la forma (per meglio definire i dettagli) e più spessi mano a mano che procedevano.

stampo creato e pigiatura carta

forme realizzate in cartapesta dallo stampo in gesso

Le due metà ottenute venivano poi “cucite” insieme con ago uncinato e filo prima di essere decorate

Massimiliano Francesconi, collaboratore dei F.lli Bonetti, mentre cuce le due parti di una gamba del Nettuno.

La carta veniva poi dipinta con un colore uniforme bianco per poi procedere alla colorazione definitiva, alla patinatura e alla cura dei dettagli.

Sequenze di lavorazione del carro “ ’urlo di Chen terrorizza l’occidente” di Politi-Borri

Fasi di modellazione del carro “L’urlo di chen terrorizza l’occidente” di Simone Politi e Priscilla Borri 2006

Fasi di formatura del carro “L’urlo di chen terrorizza l’occidente” di Simone Politi e Priscilla Borri 2006

Una volta realizzati tutti i modelli si procedeva alla predisposizione dei vari ingranaggi per l’attuazione dei movimenti e all’assemblaggio di tutti gli elementi sopra la carretta a ruote. Riprendendo il racconto dal libro a magia dei colori di Tono D’Arliano, ne riporto un lungo brano perché valida attestazione sul metodo di lavoro, identificativa ed esplicativa sull’argomento:

[…]Cominciarono i lavori per le attrezzature dei movimenti, che Tono controllava continuamente,

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