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3.1 – Il trend della raccolta dei gruppi bancari nel periodo 2007-

I gruppi bancari che sono stati considerati nell’analisi effettuata sono il gruppo Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, UBI banca e Banco Popolare; ovverosia i primi cinque gruppi bancari italiani secondo la classificazione adottata dalla Banca d’Italia dal 2012.

Nell’analisi sono stati considerati i primi cinque gruppi bancari vista la loro incidenza in termini percentuali sulla raccolta, sia diretta che indiretta, e sui fondi intermediati a livello del sistema bancario italiano.

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Oltre a questo, a differenza dei gruppi bancari maggiori presenti negli altri sistemi bancari, quelli italiani hanno una quota consistente della raccolta incentrata su quella al dettaglio e una quota più elevata dell’attivo investita in prestiti alle imprese; aspetto che li rende maggiormente indicati per fornire una visione complessiva dell’andamento della raccolta delle banche italiane.

La tipologia di raccolta considerata è sia quella diretta che quella indiretta costituita dai titoli in custodia ed in amministrazione e dalle gestioni patrimoniali.

Il periodo considerato parte dal 2007 e non dal 2005 come nel paragrafo 1.3 inerente all’analisi della raccolta delle banche italiane poiché fra i cinque gruppi considerati, il gruppo UBI banca, quello Intesa Sanpaolo ed infine il Banco Popolare si sono formati durante il 2007 e quindi non è possibile avere dati consolidati relativi al biennio precedente.

Per quanto concerne l’andamento della raccolta indiretta nel 2007, il Banco Popolare assieme al gruppo UBI banca sono stati i 2 gruppi nel campione considerato che hanno sperimentato una diminuzione maggiore delle masse amministrate.

La raccolta del Banco Popolare proveniente dai titoli in custodia ed amministrazione è stata quella maggiormente colpita (-18,6%) rispetto all’anno precedente mentre il risparmio gestito è diminuito con intensità inferiore (-9,2%).

UBI banca ha registrato complessivamente un calo della raccolta indiretta (-2,9%) che è stato provocato principalmente dalla riduzione delle componenti del risparmio gestito, tra cui le gestioni patrimoniali (-1,9%).

Anche i gruppi Monte dei Paschi Siena ed Intesa Sanpaolo hanno sperimentato un aumento marginale della raccolta indiretta che è stato guidato dall’aumento del risparmio amministrato, soprattutto in Intesa Sanpaolo (+10,6%), che ha più che compensato la diminuzione di quello gestito, registrata anche nella componente delle gestioni patrimoniali.

Unicredit ha sperimentato un aumento consistente dei titoli in custodia ed amministrati (283 miliardi di €) che ha più che compensato il calo complessivo del risparmio gestito sebbene al suo interno le gestioni patrimoniali siano aumentate di circa 1 miliardo di €. La raccolta diretta dei primi 5 gruppi bancari nel 2007 ha assunto un andamento crescente in cui le obbligazioni hanno svolto un ruolo fondamentale.

I gruppi Monte dei Paschi Siena e Banco Popolare hanno destinato gran parte delle emissioni obbligazionarie alla clientela retail prevalentemente nella forma “plail vanilla”. I due gruppi hanno avuto un andamento simile anche per le altre componenti della

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raccolta diretta, in cui la crescita dei conti correnti e dei depositi a breve è stata, assieme alle obbligazioni, l’elemento trainante della crescita della raccolta diretta.

Unica componente che ha avuto un andamento differente è stata quella dei pronti contro termine visto che in Monte dei Paschi Siena sono aumentati mentre sono diminuiti nel Banco Popolare.

Il gruppo UBI banca, al contrario dei gruppi suddetti, ha registrato un calo contenuto dei conti correnti (-2%); mentre l’aumento dei titoli emessi (+8,3%) ha portato le obbligazioni a rappresentare circa il 41,2% della raccolta diretta complessiva, fatto che testimonia l’importanza crescente assunta da tale strumento nelle strategie di raccolta del gruppo.

Intesa Sanpaolo ha visto aumentare la componente dei titoli obbligazionari del 9,9% a livello aggregato con una crescita inferiore a livello retail (+2,3%). Anche il gruppo Intesa Sanpaolo, come Monte dei Paschi Siena ed il Banco Popolare, ha registrato una crescita dei depositi e dei conti correnti sebbene più contenuta (+1,5%) ed un calo dei pronti contro termine (-11,6%) come il gruppo Banco Popolare.

Unicredit durante il 2007 ha visto aumentare la raccolta diretta a livello domestico da 45 miliardi di € a 45,9 miliardi di €, a cui hanno contribuito soprattutto i conti correnti. A livello aggregato l’aumento dei titoli obbligazionari non quotati (+20%) è stato un elemento fondamentale per la crescita complessiva della raccolta del gruppo.

Nel 2008 si è accentuato l’andamento al ribasso della raccolta indiretta dei gruppi bancari considerati che hanno visto diminuire sia le gestioni patrimoniali che i titoli in custodia ed amministrati sebbene questi ultimi abbiano subito un calo inferiore rispetto alle prime. UBI banca, con un calo del -39,4% delle gestioni patrimoniali è stato il gruppo bancario che ha maggiormente sofferto su questa componente della raccolta indiretta.

Anche Monte dei Paschi Siena ed il Banco Popolare hanno subito un calo drastico di questa componente rispettivamente del -32,9% e del -37,4%.

Unicredit ed Intesa Sanpaolo sono i due gruppi che hanno visto diminuire ad un livello inferiore, sebbene elevato rispetto a quanto accaduto nel 2007, l’aggregato delle gestioni patrimoniali con un calo del -25,7% e del -24,5%. Il calo considerevole dell’aggregato delle gestioni patrimoniali non è stato determinato esclusivamente dell’ingente volume di riscatti ma anche dalla flessione dei prezzi delle attività in gestione, come riportato nella relazione annuale sulla gestione di Monte dei Paschi Siena.

Per quanto concerne i titoli in custodia ed amministrati Monte dei Paschi Siena è stato l’unico gruppo bancario ad aver aumentato nel 2008 il loro volume (+8,2%).

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Il resto dei gruppi ha invece registrato un calo di questa componente con il Banco Popolare che è stato quello che ha sperimentato la riduzione maggiore pari al -15,3%. Unicredit ed UBI banca hanno visto diminuire i titoli in custodia ed in amministrazione con un’intensità pressoché uguale mentre Intesa ha subito una riduzione del -9%, di circa due punti percentuali inferiori rispetto agli altri due gruppi suddetti.

La raccolta diretta ha proseguito l’andamento positivo che l’aveva caratterizzata nell’anno precedente.

Il Banco Popolare, in controtendenza rispetto a quanto osservato nel 2007, ha visto nella crescita dei pronti contro termine (+37,6%) l’elemento trainante della crescita complessiva della raccolta diretta (+1%) che insieme alla crescita della raccolta obbligazionaria (+1,6%) ha compensato il calo dei conti correnti e depositi liberi (-3,1%) e dei depositi vincolati (-71,5%).

Anche in Monte dei Paschi Siena ed in UBI banca la crescita dei pronti contro termine è stata ragguardevole al livello rispettivamente del +63% e del +105%. Mentre in Monte dei Paschi Siena anche altre componenti della raccolta diretta da clientela sono aumentate cospicuamente nel corso del 2008 contribuendo alla crescita della raccolta diretta da clientela ordinaria (+9,8%); in UBI banca, come affermato nella relazione annuale sulla gestione, l’aumento dei pronti contro termine ha assunto un ruolo trainante per la crescita della raccolta diretta complessiva (+8%) visto che ha più che compensato insieme alla crescita dei conti correnti (+2,9%) e delle obbligazioni al dettaglio (+9,5%) il ribasso sperimentato dai depositi vincolati (-22%).

In Unicredit la crescita dei pronti contro termine assieme a quella dei depositi vincolati ha svolto un ruolo fondamentale nel far rimanere il livello complessivo della raccolta diretta pressoché invariato rispetto al 2007. Al contrario di quanto sperimentato nel 2007 Unicredit ha visto diminuire la raccolta obbligazionaria (-11,5%) e quella proveniente dai conti correnti.

Intesa Sanpaolo è stato l’unico gruppo che ha sperimentato un calo considerevole dei pronti contro termine (-62,2%), in linea con la riduzione registrata nel 2007. Le altre componenti della raccolta diretta del gruppo hanno continuato il trend crescente iniziato nel 2007 con un crescita significativa dei certificati di deposito (quasi triplicati) e dei titoli obbligazionari (+17,2%), questi ultimi cresciuti anche grazie ai collocamenti all’ingrosso. Nel 2009 si è assistito ad un’inversione di tendenza per quanto concerne la raccolta indiretta, in particolar modo, la parte connessa al risparmio gestito.

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La ripresa dei mercati finanziari dal secondo trimestre è stato sicuramente l’aspetto che ha influito maggiormente sul trend della raccolta indiretta dei gruppi bancari influenzando sia i flussi di risparmio ma soprattutto il valore delle attività gestite o amministrate. Monte dei Paschi Siena che nel 2008 aveva subito una riduzione drastica del risparmio gestito, in particolare delle gestioni patrimoniali individuali, nel 2009 inverte la tendenza registrando una crescita del risparmio gestito ed anche della componente relativa alle gestioni individuali mentre i titoli in custodia ed in amministrazione hanno proseguito il trend al rialzo sebbene con intensità inferiore rispetto al 2008.

Anche UBI banca che nel 2008 aveva subito un calo considerevole della raccolta indiretta, ha visto aumentare sia la raccolta amministrata che quella gestita, sebbene quest’ultima abbia visto diminuire le gestioni patrimoniali individuali (-3,3%).

Il Banco Popolare ha avuto un aumento complessivo del 2,8% della raccolta indiretta che è stato guidato, come in UBI banca, dall’aumento dei titoli in custodia ed amministrati (+5,6%) in controtendenza rispetto a quanto registrato l’anno precedente, che ha più che compensato il calo delle gestioni patrimoniali (-9,6%). Aspetto interessante è che a livello retail il calo delle gestioni patrimoniali è stato più accentuato con un deflusso netto di 2,5 miliardi di €.

Nel 2009 Intesa Sanpaolo ha visto aumentare la raccolta indiretta complessiva (+2,4%) trainata dalla crescita del risparmio gestito in cui hanno avuto un ruolo rilevante le gestioni patrimoniali (+11%) che hanno più che compensato il calo della raccolta amministrata (-1,1%) che è stato più accentuato a livello retail.

Unicredit, complessivamente, ha subito un calo dei titoli in custodia ed amministrati (- 7,2%) ed ha visto rimanere pressoché invariati i volumi relativi alle gestioni patrimoniali individuali, rallentando così il calo drastico avvenuto nel 2008.

A livello italiano la raccolta indiretta di Unicredit è cresciuta sia nella componente del risparmio gestito (+30%) a differenza della stabilità riscontrata nel 2008; sia del risparmio amministrato (+9,2%).

Nel 2009, oltre alla ripresa della raccolta indiretta, è proseguito l’andamento positivo della raccolta diretta a testimonianza della propensione della clientela ad investire in strumenti sicuri e liquidi ed anche dall’accresciuta rilevanza all’interno delle strategie di approvvigionamento dei gruppi bancari considerati.

Il Banco Popolare nel 2009 ha sperimentato un calo dei pronti contro termine (-35,8%) e dei certificati di deposito (-36,9%) che è stato più che compensato da un aumento dei conti correnti e depositi liberi (17,4%), dei titoli obbligazionari (+10,6%) e dei depositi

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vincolati (+29,1%) invertendo così il trend dell’anno precedente. La crescita della raccolta tramite obbligazioni ha portato queste ultime a rappresentare il 47,4% della raccolta diretta del gruppo.

UBI banca come il Banco Popolare ha visto crescere la raccolta obbligazionaria (+7,7%), arrivata a costituire circa il 40% della raccolta complessiva, e quella costituita da conti correnti e depositi (+10,9%) che hanno più che compensato il calo dei depositi vincolati (-26,7%) e dei pronti contro termine (-50,7%).

Il gruppo Monte dei Paschi Siena ha registrato un aumento della raccolta obbligazionaria al dettaglio che è stata, insieme a quella degli strumenti a vista tra cui i pronti contro termine, un elemento determinante l’andamento crescente della raccolta al dettaglio (+6,9%) e, più in generale, di quella complessiva proseguendo il trend positivo degli anni passati.

Come verificatosi nel 2008, anche nel 2009 il gruppo Intesa Sanpaolo ha visto crescere la componente obbligazionaria (+4,4%) assieme ad i conti correnti e depositi liberi (+1,7%) che hanno compensato il calo dei pronti contro termine (-13%) e dei certificati di deposito (-17,6%) rendendo pressoché stabile la raccolta diretta del gruppo (-0,2%). Unicredit che l’anno precedente aveva assistito ad un calo dei conti correnti e dei depositi liberi e dei pronti contro termine, nel 2009 ha invertito la tendenza segnando un aumento rispettivamente del +10,3% e del +47,4% che è stato in parte compensato dal calo dei depositi vincolati. La raccolta obbligazionaria del gruppo è continuata a crescere sebbene con intensità inferiore rispetto al 2008.

Nel 2010 la raccolta indiretta tra i gruppi bancari considerati ha assunto un andamento maggiormente incerto rispetto alla crescita avvenuta nell’anno precedente, come accaduto per tutto il sistema bancario, a seguito delle turbolenze sui mercati finanziari generate dalla crisi del debito sovrano di alcuni paesi dell’Eurozona.

Intesa Sanpaolo, UBI banca ed il Banco Popolare hanno visto rimanere pressoché invariate le consistenze della raccolta indiretta rispetto all’anno precedente.

In Intesa Sanpaolo ed UBI banca l’aumento della componente gestita è stato condotto dalla crescita delle gestioni patrimoniali rispettivamente del +12,8% e del +5,3% mentre il Banco Popolare ha registrato un calo di quest’ultime (-4,7%).

Tra i tre gruppi considerati Intesa Sanpaolo è stato l’unico ad aver assistito ad una lieve crescita del risparmio amministrato che ha consentito un aumento marginale della raccolta indiretta (+0,6%); viceversa UBI banca ed il Banco Popolare hanno visto diminuire i titoli in custodia ed amministrati rispetto con un’intensità tale da abbassare

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complessivamente la raccolta indiretta rispetto ai valori di fine 2009, sebbene in modo marginale.

Unicredit e Monte dei Paschi Siena, come il Banco Popolare, hanno visto diminuire l’aggregato relativo alle gestioni patrimoniali individuali, sebbene abbiano aumentato complessivamente il risparmio gestito. Unicredit, come i tre gruppi sopraindicati, ha visto decrescere il risparmio amministrato (-13,1%) rispetto al 2009; al contrario Monte dei Paschi Siena ha aumentato i titoli in custodia ed in amministrazione (+13,8%) soprattutto grazie alla componente istituzionale. L’aumento considerevole del risparmio amministrato ha reso Monte dei Paschi Siena il gruppo bancario tra quelli considerati ad aver registrato la crescita maggiore della raccolta indiretta nel 2010.

Le tensioni registrate sul debito sovrano di alcuni paesi hanno reso più difficoltosa la raccolta diretta dei gruppi bancari considerati, soprattutto quella all’ingrosso a breve termine.

Monte dei Paschi Siena tra i gruppi considerati è stato quello che ha mantenuto un maggiore ricorso alla raccolta all’ingrosso attraverso principalmente l’emissione di 2,2 miliardi di € di covered bonds. I conti correnti ed i depositi liberi del gruppo hanno continuato il trend crescente insieme ai pronti contro termine mentre i depositi vincolati hanno invertito il trend diminuendo considerevolmente (-25,3%).

UBI banca è stato il gruppo bancario in cui si è assistito alla crescita maggiore delle obbligazioni al dettaglio (+8,5%) e dei pronti contro termine (+114%) che hanno compensato il calo dei conti correnti (-1,8%).

In Intesa Sanpaolo i certificati di deposito hanno proseguito il trend al ribasso iniziato nel 2008 mentre i pronti contro termine hanno invertito la tendenza ribassista registrata nel 2008 segnando una crescita del +76,7% che è stata neutralizzata in parte dal calo della raccolta obbligazionaria (-3,3%).

Unicredit ha avuto un trend simile ad Intesa Sanpaolo riguardo alle componenti della raccolta diretta visto il calo delle obbligazioni (-10%) e l’aumento consistente dei pronti contro termine (+34,2%). L’aspetto che differenzia i due gruppi è l’aumento registrato da Unicredit nei conti correnti (+3,6%) rispetto alla stabilità di questi ultimi in Intesa Sanpaolo.

Il Banco Popolare ha subito un leggero calo della raccolta diretta (-0,6%) sebbene la crescita sperimentata a livello retail (+3%). Il lieve calo della raccolta è stato provocato dalla riduzione contenuta dei conti correnti (-1,2%) e da quella più intensa dei certificati

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di deposito (-65,5%) che è stata quasi del tutto neutralizzata dall’aumento dei pronti contro termine (+53,9%) e delle obbligazioni (+0,4%).

Nel 2011 il diffondersi dei timori riguardo alla solidità delle finanze pubbliche dello stato italiano ha reso particolarmente difficoltosa la raccolta all’ingrosso e quella indiretta dei gruppi bancari considerati costringendoli a dover competere maggiormente sulla raccolta tradizionale al dettaglio ed a dover adattare i propri comportamenti in relazione al mutamento delle preferenze della clientela, come affermato da Unicredit nella sua relazione annuale sulla gestione del 2011.

Unicredit, sebbene complessivamente abbia registrato una riduzione del risparmio gestito, è stato l’unico gruppo che ha aumentato le gestioni patrimoniali individuali (+11,2%) ed ha visto diminuire marginalmente i titoli in custodia e amministrati (-0,9%). Al contrario negli altri gruppi il risparmio gestito ha registrato, in modo particolare nelle gestioni patrimoniali individuali, la riduzione maggiore.

Il Banco Popolare è stato il gruppo bancario che ha registrato la diminuzione maggiore nelle gestioni patrimoniali (-24,1%) e nei titoli in custodia ed amministrati (-15,4%) che hanno provocato un calo considerevole della raccolta indiretta (-15,5%), anche nella componente al dettaglio.

In Intesa Sanpaolo la diminuzione della raccolta indiretta (-5%) è stata generata sia dal calo del risparmio gestito (-5,1%), sia dalla riduzione dei titoli in custodia ed amministrati (-4,8%). A differenza del Banco Popolare le gestioni patrimoniali in Intesa Sanpaolo non sono state la componente del risparmio gestito che ha subito il calo maggiore.

Il gruppo Monte dei Paschi Siena ha visto diminuire le gestioni patrimoniali ad un tasso inferiore rispetto alla diminuzione complessiva del risparmio gestito (-8,2%) che è stata superiore rispetto al calo dei titoli in custodia ed amministrati (-6,6%).

UBI banca, come il Banco Popolare, ha visto diminuire le gestioni patrimoniali (-13,3%) con un’intensità maggiore rispetto alle altre forme di risparmio gestito mentre i titoli in custodia ed amministrati sono rimasti pressoché invariati.

Per quanto concerne l’andamento della raccolta diretta nel 2011, la crescita dell’incidenza percentuale della raccolta al dettaglio sulla raccolta complessiva in tutti i gruppi, ad esclusione di UBI banca, rende evidente come i gruppi bancari all’interno delle loro politiche di approvvigionamento abbiano accresciuto la rilevanza della raccolta al dettaglio per ovviare alle crescenti problematiche connesse alla raccolta all’ingrosso, soprattutto quella a breve termine.

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Il calo generalizzato della raccolta a breve termine è una prova della riduzione cospicua della raccolta all’ingrosso.

Il calo della raccolta diretta (-7,2%) del gruppo Monte dei Paschi Siena è da attribuire quasi del tutto alla riduzione della componente all’ingrosso dei pronti contro termine (- 19,6%), dei depositi vincolati (-54%) e delle altre forme di raccolta diretta (-43,4%) tra cui rientrano i certificati di deposito ed i commercial papers che non è stata contrastata dall’aumento delle obbligazioni (+6,6%) spinto al rialzo dalle emissioni collocate alla clientela retail.

Lo stesso è avvenuto in UBI banca in cui il calo della raccolta diretta (-3,7%) è stato provocato quasi interamente dalla riduzione dei pronti contro termine (-49,4%) e dei commercial papers con la clientela istituzionale che non è stata compensata dall’aumento della raccolta obbligazionaria all’ingrosso tramite l’amissione di covered bonds (+3,6%) e dalla lieve crescita dei conti correnti (+1,9%) e dei depositi vincolati (+4,1%) ottenuta grazie alle iniziative commerciali e di marketing rivolte alla clientela privata

Il Banco Popolare come UBI banca ha assistito ad una riduzione della raccolta diretta (- 4,1%) provocata dal notevole calo dei pronti contro termine (-58,7%) dalla clientela istituzionale che è stata in parte compensata dall’aumento della raccolta obbligazionaria all’ingrosso tramite covered bonds (+9,2%) e dalle iniziative compiute sulla clientela al dettaglio che hanno indotto un aumento dei depositi vincolati e dei certificati di deposito. Intesa Sanpaolo è stato il gruppo che ha subito la riduzione più accentuata di tutte le forme della raccolta a breve termine. L’aumento della raccolta obbligazionaria (+9,1%) avvenuto soprattutto dalla clientela al dettaglio non ha contrastato la diminuzione proveniente soprattutto dal comparto all’ingrosso dei pronti contro termine (-64,6%), dei conti correnti (-6,1%) e dei certificati di deposito (-67,6%) che hanno complessivamente ridotto la raccolta diretta (-10,5%).

Unicredit, come i gruppi suddetti, ha sperimentato un calo dei conti correnti (-1,5%), dei pronti contro termine (-3,5%) e della altre forme di raccolta a vista che ha ridotto la raccolta diretta complessiva (-3,7%). I depositi vincolati (+2,7%) e le obbligazioni (+2,5%) dalla clientela al dettaglio sono state le uniche componenti in Unicredit a sperimentare un crescita.

Nel 2012 l’andamento della raccolta indiretta dei gruppi bancari è stato maggiormente eterogeneo rispetto a quanto accaduto nel 2011.

Unicredit e Intesa Sanpaolo, al contrario di quanto sperimentato nel 2011, vedono crescere complessivamente il volume delle masse gestite non tanto per gli afflussi di

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risorse finanziare ma piuttosto per l’effetto performance generato dalla lieve ripresa di mercati finanziari.

Unicredit sperimenta un aumento sia nel risparmio gestito, con un lieve rialzo delle gestioni patrimoniali individuali (+1%); sia nei titoli in custodia ed in amministrazione (+5,5%). Intesa Sanpaolo al contrario vede aumentare esclusivamente il risparmio gestito (+4,3%) che prevale sulla lieve riduzione del risparmio amministrato (-0,8%).

Al contrario dei due gruppi sopramenzionati, gli altri tre gruppi subiscono un calo della raccolta indiretta.

Monte dei Paschi Siena è il gruppo che subisce il maggiore calo della raccolta indiretta (- 13,1%) spinto soprattutto dalla ingente diminuzione dei titoli in custodia ed amministrati (-19,2%) e dalla lieve riduzione del risparmio gestito (-1,6%) in cui i deflussi netti di circa 2 miliardi di € sono stati compensati in parte dal buon andamento delle gestioni patrimoniali (+3,4%).

Il Banco Popolare ha visto ridursi la raccolta indiretta (-4%) principalmente per la riduzione del risparmio amministrato (-7,2%) a seguito della cessione delle convenzioni di banca depositaria relative ai fondi gestiti da Arca SGR.

Al netto di questa operazione la raccolta indiretta avrebbe sperimentato una crescita rispetto ai volumi del 2011, come riportato nella relazione annuale sulla gestione.

Anche in UBI banca la riduzione della raccolta indiretta (-2,6%) è stata causata principalmente dalla riduzione della raccolta amministrata (-8,9%) che ha controbilanciato l’aumento del risparmio gestito, al cui interno ha visto ridursi le gestioni patrimoniali.

Nel 2012 l’armonizzazione del trattamento fiscale delle rendite finanziarie è stato un aspetto che ha indotto uno spostamento generalizzato dei flussi di risparmio dai titoli