Rappresentano vecchi problemi elaborati nel passato la cui comprensione è emersa verso la fine di una vita o nel periodo intercorso tra due vite. Nella vita attuale, bisogna rafforzare l’integrazione delle energie ed usarle costruttivamente. La difficoltà può risiedere nel fatto che questi aspetti sono “pigri” e lenti nel fluire in modo adeguato, richiedendo spesso lo stimolo di un transito maggiore per essere attivati. Stephen Arroyo sottolinea che:
“C’è qualche evidenza che i trigoni corrispondano più a condizioni problematiche che ai “benefici” effetti decantati dalla tradizione. Per esempio, il trigono di Nettuno si trova spesso nelle carte di persone con tendenze nettuniane piuttosto negative come problemi di droga, ecc…. o semplicemente incapacità di trattare col mondo materiale… I trigoni di Urano sono abbastanza comuni nelle carte di persone particolarmente autocentrate e incapaci di cooperare… I trigoni di Giove spesso sembrano indicare un po’ più della semplice attitudine verso una pigra autoindulgenza e l’inclinazione ad adagiarsi invece di lavorare disciplinatamente (7).” Una cliente descriveva i sestili come “la via più rapida verso l’inferno perché sono lisci e facili, e non ci si accorge quanto rapidamente ci portino lì”. La sua carta presentava sestili disgiunti che non legavano molto tra di loro. Aveva problemi di scelta e di decisione in quanto tutto sembrava accaderle indipendentemente da ciò che desiderava. Incominciò a fare progressi solo quando incominciò ad essere con-sapevole che il suo sestile Sole-Plutone le dava la possibilità di gestire il potere, e il sestile Saturno-Marte quella di usare la volontà.
Il Grande trigono e l’aquilone
Il Grande trigono è formato da tre trigoni connessi tra loro in un triangolo, di solito ma non sempre nello stesso elemento. Il modello aquilone (fig. 7) incorpora un terzo pianeta, opposto ad uno dei
pianeti del trigono e sestile agli altri due. Il Grande trigono ha un’enorme potenzialità e l’elemento in cui è collocato indica generalmente l’area attraverso cui si manifesteranno le energie: Fuoco attraverso l’intuizione e l’iniziazione, Acqua attraverso le emozioni e i contatti con gli altri, Terra attraverso le sensazioni e l’ambien-te, Aria attraverso la comunicazione e i processi mentali.
Il metafisico Douglas Baker aveva un Grande trigono d’Acqua (fig. 8), Pluto-ne/MC/Nodo N. trigono ad Urano/Marte trigono a Giove/Venere. Persona eccezionale, fuori del comune, ha istituito un’università dove si insegna l’utilizzazione del potere e del pensiero esoterico. Il Grande trigono mostra una vecchia abilità nella for-za di manipolazione, vibrazione e guarigione; e l’aggiunta di Plutone, che completa il modello aquilone, indica una considerevole capacità occulta insieme al karma relativo all’uso, o abuso, di potere.
Il Quinconce
I quinconce (quinconce = 150° e il semisestile = 30°) sono potenti aspetti karmici indicanti energie conflittuali o esperienze del passato che hanno bisogno di essere sintetizzate ed equilibrate nell’attuale incarnazione. Chiunque abbia più di un quinconce ha un profondo bisogno di chiedersi quale obiettivo si celi dietro l’incarnazio-ne e potrà ricevere non solo una risposta ma anche un accenno al sentiero da seguire. Alan Epstein (8) lo ritiene un aspetto che richiede “l’equilibrio tra ciò che si desidera e ciò che è realizzabile, cioè l’ideale contro il reale”. Per quanto ci si possa sforzare di vivere interamente soltanto una polarità del quinconce, alla fine ci deve essere una integrazione dei principi basilari, un compromesso creativo che offra sia la risoluzione sia l’espansione delle energie coinvolte.
Il semisestile spesso indica l’anima che vive il problema attirando un partner che ha gli stessi pianeti in aspetto difficile. Un cliente mi chiese perché riusciva ad attrarre solo donne scorpionico/plutoniane. Nella sua carta aveva la Luna semisestile a Plutone, ed in quella delle sue ultime tre relazioni tutte le donne avevano aspetti conflittuali Plutone-Luna. Il suo interesse e il suo karma si basavano su quello che aveva descritto come ”lo stupro della Madre Terra” (Luna in Vergine) e sul come il genere umano potesse meglio utilizzare e conservare le limitate risorse ancora disponibili del pianeta pur continuando a progredire nella tecnologia. (Urano in 12a). La società che dirigeva si occupava di tecnologia alternativa e lui stava progettando di scrivere un libro sull’argomento.
Alcuni tipi di quinconce scorrono nelle carte come un intero tema karmico. Con il Sole quinconce ad Urano l’anima è alla ricerca della sua individualità ed autoespressione; con Luna-Saturno cerca di vincere una fondamentale mancanza di autostima e la difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti; con Mercurio-Saturno c’è un blocco di lunga data nel comunicare; con Venere-Plutone è afflitta da un ”buco nero” interiore insaziabile di nutrimento emotivo, che non la fa mai sentire amata abbastanza; con Marte-Urano soffre gli effetti di una vecchia caparbietà ed imprevedibilità, mentre con Marte-Saturno è limitata da un senso di impotenza e sconfitta, una volontà bloccata. Con il Sole o Marte quinconce a Plutone si tratta di vecchi problemi relativi al potere e di imparare a gestirlo piuttosto che ad usarlo per forzare o costringere, sia come vittima sia come
carnefice. Con Nettuno-Luna o Ve-nere l’anima sta cercando di spiritualizzare un rapporto in modo realistico attraverso l’amore incondizionato, piuttosto di seguire il vecchio modello di idealizzazione ed illusione.
L’Indice del Fato
Quando due quinconce si originano da un pianeta centrale (fig. 9) verso altri due in sestile tra loro, il risultato è lo Yod o Indice del Fato, che indica le energie karmiche da integrare nell’attuale esperienza di vita. Come viene suggerito dal nome, è indicativo di una vita “predestinata” e l’anima continuerà a dover affrontare le energie rappresentate dai pianeti finché non raggiunge l’interezza. L’integrazione e la liberazione delle energie sono facilitate dall’opposizione di un pianeta al punto centrale, poiché questi può agire come valvola di sfogo. Nelle configurazioni che ne sono sprovviste bisogna utilizzare le energie dei segni e delle case opposti per evidenziare un punto di rilascio.
Potenziale karmico
Possono essere considerati indici di potenzialità karmiche le congiunzioni, i trigoni e i sestili insieme ai pianeti in segni e case compatibili. Alcuni pianeti si adattano con maggiore naturalezza a determinati elementi. Mercurio, per esempio, è a suo agio in Aria e Fuoco. Una tale collocazione può rivelare un particolare talento per la comunicazione, l’analisi o l’interpretazione - a meno di essere ostacolato da Saturno. Può anche indicare un’intelligenza congenita che non ha nulla da spartire con l’in-tellettualismo o il superare gli esami. E’ piuttosto la capacità di fare salti intuitivi per sintetizzare informazioni e venir fuori con nuove idee così utili in situazioni provocatorie. Analogamente, Marte nei segni di Fuoco può alludere al coraggio istintivo e alla determinazione in situazioni rischiose. Venere è un pianeta mutevole, che assume le qualità dell’elemento e del segno in cui si trova. In Bilancia è “gentile” con naturalezza, va d’accordo con chiunque e crea un’atmosfera armoniosa in cui tutti possano sentirsi bene. In Scorpione, è più sospettosa ma leale, intensa ed appassionata quando impara ad avere fiducia; in Sagittario, la fiducia rappresenta il suo modo naturale di relazionarsi.
Saturno in Capricorno può illustrare la differenza tra una manifestazione positiva e una negativa di energia planetaria. Se opera negativamente, Saturno mostra un’anima particolarmente pavida, repressa e orientata verso pratiche religiose oppure organizzazioni sociali di tipo convenzionale. Mentre, se ha sviluppato in vite precedenti disciplina interiore, capacità di recupero ed autorità, Saturno ha il potenziale per utilizzare tali doti negli affari, governo, amministrazione sociale, insegnamento o consulenza - non in modo autoritario imponendo le regole, che rappresenterebbe la sua funzione negativa, ma tirando fuori l’altrui capacità di autofi-ducia ed autodisciplina.. Il pianeta offre la possibilità di spostarsi da un centro esterno di controllo - una voce che impone regole attraverso i “devi” e “dovresti”, e che viene spesso confusa con quella di un Dio giudice - ad uno interiore che dirige in sintonia con ciò che è meglio per il Sé e le sue finalità spirituali. Saturno in Ca-pricorno raggiunge dunque una autorità e uno stato interiore che rispecchia il chi, non il che cosa sia realmente.
Nettuno in aspetto a Venere, Mercurio e /o la Luna
Può essere indicativo di abilità artistiche, musicali, visionarie o intuitive riportate dal passato. Talvolta, tale potenziale può essere rivelato attraverso aspetti molto larghi. Claude Debussy (fig. 9) aveva Sole/Mercurio quinconce a Nettuno, con Nettuno trigono a Venere, ed era una specie di bambino prodigio dotato di un considerevole talento come pianista. Suo padre era convinto che fosse un secondo Mozart (il quale aveva Nettuno opposto Mercurio in 5a) ed aveva programmato di fargli dare concerti in tutta Europa. Tuttavia, la sua tattica caporalesca distrusse il talento di Debussy come concertista, ma questi proseguì nel comporre musica del tutto rivoluzionaria per i tempi, contestata sia per la forma sia per i contenuti. Il suo Ura-no/Nodo Sud in Gemelli, quadrato a Saturno, indica un vecchio karma relativo ad idee rivoluzionarie in conflitto con le convenzioni delle esistenti strutture saturnine. Per tutta la vita, egli alternò periodi di intensa creatività con tempestosi affari di cuori e la disperazione più nera. Aveva una larga congiunzione opposta a Nettuno, Saturno quadrato ai Nodi e Urano congiunto al Nodo Sud, indicativi del maniaco depresso e del genio, che lo avrebbero distrutto se non fosse riuscito ad armonizzare le energie combattive presenti nella sua psiche. Usando orbite tradizionali e gli aspetti maggiori, la sua carta risulta divisa a metà, legata all’ampia congiunzione Saturno/Giove più un Plutone senza aspetti. Una coinvolge Saturno-Luna-Urano-Marte (problemi relativi alle emozioni e all’uso del volere). L’altra coinvolge Giove-Venere-Sole-Mercurio-Nettuno (potenziale creativo e “amore”). Uno dei pezzi più controverso di Debussy, Il pomeriggio di un fauno, basato sul poema in cui un fau-no, che spia una ninfa addormentata sull’erba, fa l’amore con lei, fu composto durante una delle fantasticherie post-amorose da lui stesso inseguite. Le due parti sono legate da un quintile Mercurio-Urano, che indica le qualità evolutive della sua originale e potente creatività, ma anche la sua incapacità di adattarsi al mondo quotidiano.
Debussy rappresentava lo stereotipo dell’artista geniale che non può vivere la vita comune. Nato in una famiglia che sentiva aliena, fu ‘salvato” da una zia descritta come “totalmente infatuata di lui dal primo incontro, e decisa a farlo diventare il figlio che non aveva mai avuto”. Debussy ha la Luna in Cancro quinconce al Nodo Nord in Sagittario, un aspetto indice di stress e destino connessi a cure materne non conformiste (la parte Saturno-Urano-Luna della carta)
CAPITOLO 1 1 CHRISTINE HARTLEY, A Case for Reincarnation, Robert Hale, London, 1987, p. 109. 2 LIZ GREENE, Saturn: A New Look at an old
Devil, Weiser, York Beach, ME, 1976, p. 121. 3 ROBERTO ASSAGGIOLI,
The Act of Will, Penguin, London 1974. 4 LIZ GREENE, Saturn. 5 JEFF GREE, Pluto, the Evolutionary Journey of the Soul, Llewellyn Publications, St PaulMN, 1985, p. 215. 6 HOWARD SASPORTAS, The Twelvve Houses, The
Aquarian Press, Wellinghorough, Northants, pp. 98ff. 7 STEPHEN ARROYO,
Astrology, Karma and Trasformation, CRCS, Vancouver, 1978, p.109. 8 ALAN EPSTEIN, Psychodynamics of Inconjunction, Weiser, York Beach, ME, 1984, p. 5.