tura
num.^.Ù"
6.Inoltre egli è indubitato in jurc,
come
fritte Bottinodopo
mol-’ tiflìmi autoridaluicitatinel trattato de majorat.,&
primogen.cap. 19.nutrì,io.
&
11.chequando
il disponente vocat babentem certam qualitatem, nonpotefìadmint
,nifi tilt, in quo requiftta ' qttalitai concurrìtì&
cejfatvocatioqualitate tpfa cejf
ante.Due
fu- • rono le qualità dalDuca
in quell’'ultimachiamata confiderate .La
qualitàdiprimogenitaricercò nellafemina,laqualità di piò profilino nelcarente.Nè
l’una nèl’altrafipolfonoverificare nel-laperfona delDuca
d’Accadia,Le
chiamatequalificatefono tut-tecondizionali e riguardano iltempo
della purificazion delfe-decommefso
, ondeuopo
èche per poter taluno fuccedere ne’fc-dccommcfli primogeniali ,fi verifichi infuaperfonalaqualità di primogenitoneltempo
dellamorte
dell’ultimo gravato,' nècolui/
eh?in
tempo
delia difpofiaione ritrovavafiprimogenito, epre-morta
puòacquiftar ragione trafmifibile aifnoidifendenti;quia ad bujufmoditempio, futt babita confideratioal dir diPratonel di fopra rapportato luogonum.5. edottamente
fi dimoftrada Pegue-radeci/. 114.Se egliè cosi attento iltempodellamorte
diD.G10:Venato
cosi la qualità primogenialecome
quelladi piùprofumo
fifonoverificate
non
giànellaperfonadelDuca
d’ Accadia,ma
del
Marchefe
di Villamaina pereiscrdimaggior
etàe più proflìmot ingrado,
'VTOi
peròvogliamfingereche ilDuca D.
FerrantefiCoffefpiegato4.\j
ed aveffeconcepitalachiamata nella migliormaniera chepo-trebbefi daH’Avverlariodefiderare
,cioè a dire che in
mancanza
dei difeendenti mafehi e delle figlie feminedelConte D.
Carlo,non
aveffechiamatoli congionto piùproffimo. ingrado,ma
idi' feendentiprimogeniti dellemedefime,
fondando per lorouna per*petua primogenitura Pureintalcalo
(prefeindendodaldritto par-ticolare di
Spagna)
l’opinionecomunemente
ricevuta fi è che oltrei figlide’ fratellinon
abbia luogo, la prerogativadella linea,ma
lafolaproffimiià del grado,.La
ragionefi è perchèuna
tal prerogativadi lineanon
è cono-feiuta dalle noflre legginècomuni
nè municipali.Onde
non.dobbiam
fupporreche venghtinpcnGereaideponenti0.contraenti,i,quali re-golarmentenelle dilpofizioniecontralti intendono.regolarficolleleg-gidt’Romani
edelRegno.Quindi
allorchéchiamano
1Primogeniti, altronon intendonfare che. tràcoloro.che fonoinegualgrado prefe-rireilmaggior
nato;E. la queftione folamente potriafi reftringere perla linea,collaterale fino,ai figli de’ fratelli., tra quali, è ri.llretta la reprefentazione,.
Cosi
abbiamola
Bartolonell’autb.poflfratres,Cod. delegitimi
sbare -dibus,e da Baldonell’autb. cejfante Cad.eod,.
Quindi
Tiraqucll dejure primogeniorum, qu.41. perquella ragione Itimò ragionevo-le egiudaladecifione delSommo
PonteficeBonifacioVII!, fattaa Beneficio delRè
Roberto contro CarloII.R,èd’Ungheria,colluppoflo.(benché
nonvero)
chequelli, folfe pronipote exfrane
del. de-fon to^Riminaldo
alconf. 371. num.30.fcriffe: nibilominus mib'iplacet in Juper adnetterc rationemJatis.pulcram;Nam
.quoties.lerjamur in aliis fuccejfionibus,colla teralium
,ftvetranfverfaltum,quam
fratrum&
filiorumfratrum, nonbabet locu.mjus.primogenitura,quodper re-prajentationeminductturyut efi quandotrattatur de fuccedendo Pa-trio
magno
,fìc traduni Bart. Ò*c,Agait
nella celebreapologiadefuccejjioneRegni
Portugallia in più luo-ghi affermòlofteffo ed allapart.%.num, 102.lcriffe:Sedy&
bisquo-qtieplurjbus modts
quidem
verijftmè occurri pnffearbitrar,nam
quod non»ultiinterpetres exijhmatitlinearum rationem inPrimoge~
niis
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niis effe
babendam,
ira accip’endumefi, ut intelligatur ad fratrum flios dumtaxat ,fecundum Barralifententiamin d.autb. pofl frarres&c. E
poi nella par.^.num.54.Rurfushnearuw
rationuncjuam ba-betur, nifi adeum
ufque graduartnquo fubefì reprcefentatiocumea
qualirare, proptcrquamcaputlinea, Itneam jcemininamescludere po-terat.Nam
Tiraquell. in rrat.de deprimolen.qu.\i.in fine, (yalti plurcs quos inpama
partenum.l
5.>&
num.l'/. citavimus,omncsad unum
dicunt , pronepotem fìlli primogeniti non occludere Pa-truum in fuccejjioneP
attuimagni, ut quoddefidar in eograda re-prafentatio.E
l’ifteffo affermòMarta
in funt.fuccef.legai, p. 3. qu.I. art.i.num. 41., e
Cammarota
refp.$.art. l.voi. 1.Se voleffimo addurre tutti 1’ autori italiani che furono dell’ifteflo „ Pentimento,
non
lafiniremmo mai
eperciòvagliapertutti fau-toritkmolto
venerandadel fuDica
D,Gaetano Argento degno
predeceffore di colui che oggi nelfupremo
Senato del S.C.
prefiede, e che con la fua
lemma
integrità e dottrina giu-ftamente fipuò
dire che fia nemini fecundus di tutu quei grand’uomini che per lofpaziodi tre fecolihanno
occupato si grande c ragguardevole magiftratura.
D.
Orazio Carafa per lamorte
di D. Fabrizio lenza difendenti pretefe afefpettare lafucceffiotie dellaprimogeniturada D.Tom-malo
Carafafeniore ordinata per la malfarladetta laCoftiglio-la in beneficiode’ fuoi difendenti malchi primogeniti. Sipretefo ciò da detto Oraziocome
più proflìmo in grado ed in elclu-fione diD. Tommafo
juniorenon
oftante che fofle dilcendento dal primogenito. IlDuca
PrefidenteArgento
che fcriffe fofte*nendo
quell’intraprela con cento argomenti c coll’autorità d’-infiniti Dottori dimoftrò che nelle primogeniture d’Italia la prerogativadella linea non fi gode fe non dacolui a chi la legge concede ilbeneficiodella reprefen razione,laquale nonol- )trepaflando dejure nella linea trafverfale ifigli de’fratelli ,
va
a celiare neico.laterali congionti in grado più rimoto .Soltenne altresi e provò che la fola chiamata de’primogeniti in-ittfinitum non importi prelazione di linea,
ma
che tra coloro,
che fono congionti inegual grado debbafipreferir colui che hala prerogativadelfeffo e dell’età ,e chein ciòuniformiPiano e
con-venghino
tutti gli autori Italiani Spagnuoli e di altre nazioni,come
potrà ofservarfi dallafua dottilfimaallegazione ovea que-llo propoli to difie : E' dunque da cottebiuderfi , ebe dalla fola chiamata de'primogeniti in infinitum non pojja nnfeere la prela-elionedellelinee , ed in ciòconvengono tutti gli autori così Spa-gnuoli,comeItaliani,edeglialtriPaeft:nefitroverà ncjfuno,che abbia sfatopartirfidaquefìa altrettanto vera,quanto comunefenten-^a
.Ilcheperòdovràintenderfi neglialtriluoghi fuorché inlfpagna.Ed
in altro luogo della fteisa allegazionefilegge.Ma
toltonegli autori diquefiedue Nazioni,cioèSpagnuoli,e Siciliani,nonponi
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addurfi Dottore,efaccialmentedegli Italiani,ilqualetrattando de-gliMaggioratid'Italiaabbiaarditad'anteponete la linea algrsdo
y oltredeconfinidellareprejenta%ione.
F^quella caul^arelazione del Configliene, poiRegente Raetanodal S.C. a due ruotedecita aj.Luglio dell’annoi58i.,e la lentez-zadiffinitivafùtotalmenteaD. Orazio Carafa favorevole, giudal’
allegatodalDucaArgento,eflendofiordinato:Primogenium in-flitutum aD.TbomaCarafafeniorefuperRute nominatola Colli-giiola inaElisdeduBo
,fpeBaviJJe,
&
[pollaread magnificum Du Horatium Carafa unacumfruBibusa die obitus dilliD.Fabritii Ca-rafaultimipoffefiforit.Edècoladegnad’avvertirli,chein quelcafo.iconcorrential .Maggiorato, benché foderocollateraliall’ultimopolfelfore,erano pelòdella lineaeffettivadeltefiatore,inquai termini,gialla le leggidelToro,par che nonvifiadubiodidoverliattenderla li-neaenongifcilgradov
Simile controvarfiafi.agitònell’anno 1727.nellafucceffionedel MaggioratoifiituitodalPrefidenteD. CarloArdia.Avea que-flt a 25.Aprile 1672.col fuateftamentoiflituitoerede D.
Niccolò.Ardia.fuonipotefiglioprimogenito diD. Giuleppedi luifratello,premorto, edordinò unaprimogenituraperli fi-gliedifendentimajehi delmedefimo. daprimogenitain pri-mogenito.in.perpetuum,chiamandotemprefrai,roakhidifeetv denti quello, eh’avrebbe rapptefentato lalineadi.primogenito.
EllinguendofilalineadiD. Nicolachiamò,ilmalcolopiù proisi-tnodicalaArdia deidifendentididetfoD. Giuleppe,eche rapprelentafle la di k)i lineaprimogenita.Lfinalmente non eficndovi matchi difendenti. da’fuoL nipoti,chiamòalgodimentodel Mag-gioratolafemtnapiù profsiraaall!ultimopolle ffore,edidilei decedenti.daprimogenitoinprimogenito.
Conquella difpofizione pafsò a miglior, vitailPrefidenteArdia, la-laandoalelupcrffiti(‘anzidettoD^Niccolò D. Frapcefco D. Ema-nuele D.AntonioeD. Giovannie.duefendine,cioèD.Petronillae D.Giuleppatutti.fuoinipotiefiglidi.dettoD. Giufeppe Ardia.
Indimorironofenza, figliiprimiquattronipoti,e’l Maggiora-topervenneall’ultimo. dielsichiamato D. Giovanni. D. Petronil-laprimogenitaprefe,marito, e procreò D.Niccolò Gugltelmini,
e
premorìall’ultimofratelloD.Giovanni
.
Palsòpoiancorquelliall’altravita fenzafigli,fupetlliticosila' fiiddettaD.Giuleppa fuaforellacomeilcennatoD. Niccolò Gu-glielraini diluiNipote exalia forare premortila.Natqueildubio chidoveisealMaggipratoludcederc leD.NiccolòGuglielmini figliodellaprimogenita premorta,o D. Giuleppa Ardiadilui fo-rellautrinque congionta.Introdottoliillitiggio nel S.C.il degntf-fimo Signor P/eftdentudellaRegiaCamera D.Domenico Cara-Vita Icrifleper D. Niccolò fiugliemini ed ituraprelca-dima-.
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Arare che avendo ilPredenteArdiachiamatoinmancanzade’
mafchilafeminapiùprofsimaeidileidifendenti da primogeni-toinprimogenito, G dovclse intenderedellaprolsimit<i dellalinea primogenita enondelgrado:Edancorché Gvolelseintendere perlaprolsimitù delgrado,dovcaefserpreferitol'iftefloD. Nic-coiaGugliclminiperlaragioneacquifiara dallamadre almenoia fptallorache nacqueprimogenita,ai figlitrafmelsaperla lub-ingrelsionede’medefimialdileigrado
;Eglivolendociò fon-darefifervi perappuntodi queU'illcrtiargomentiedi quell’alito-riti diDottori,cioèdelTorre,delCanonico de Luca,di Moli-naediqueU'altri autori, di cuiGè ferviloedavvalutol'Avvoca*
todelSignorDucad’Accadianellafua
frittura-Ma
propoftafi la caufa nel S.C
a io.Luglio 1717.a rela-zionedelCaporuotaD. AntonioMaggmcca allora Regio Con-figlierò Commiffario coll’intervento nommeno del fù Prefi-denteDuca D.Gaetano Argento, chedelRegio Gonfiglie-le D. Ferdinando Cammarota,uominituttidiprofonda dot-trina e di altointendimento,s’interpofe decretoconcuifi lottopole-10aterminelefcambievolipretenfioni,e frattantos’ordinò:Jl~luftrisD. JofepbaArdiamarititenea tur
&
quatenut opustmmtuaturim poJfeJJSonemhonorumburgenfatìcorumremanforumin btredttate quon, dar»Marcbionis S.LauriD. Joannis,etiamperventorum ex fidei-ctmmijjbinflàtuto aquondamPreefidenteD. Carolo Ardia,Verum non alieneedida bona pervenga exdillofideicommiffo fui.pananullitatis&
invalidi/al isa8ut.£
perchèoltre la riferita quefliono vi erano, altre contefe fra ifuddetti D. Niccolò GuglielminieD. Giufeppa Ardia, dopol’ interpofizio-nedelrapportatodecreto,(limaronolaPrincipefiadiCanneto D. Pe-tronillafigliaed erededi d.D. Niccolò,e Panzidetta Ef Giuleppacono*prometterelediloro differenze adue Avvocatidiquel tempo, uno de'qualt fuildipoiRegioConfiglieleDkDomenicoAntonio de
Ruf-fiuomovaientilsimo nella difciplina legale. Sipromulgò dacoftoroil laudoa^Settembre1734..concui-riguardoalla fucccffione del mag-gioratoGdeterminòdoverfi cfeguireildecretodel S.Ci,come(opra nel poffefforiointerpoflo,anchenelpetitorio,e fùillaudodaambele parti accettatocon iftromentode’rj>.Ottobredidettoanno 1734-lhpulato.perNotarFrancefcoScala diNapoli.
I
Ldetto finora elerapportatedecifionidelS.C.potrebberoelferpiucchè (ufficienteri(pollaall'affunto nell’ultimaallegazionedellaparte.
Ma
pernonlalclarcofaincui ellanonrellipienamentefoddisfatta, vo-gliamoaccordarlechelafucce filonede’maggioratid’Italia debbafi re-golarefecondoildritto difuccederneifeudi individui de jurc franco-r«m;pureciònonoliarne urterà nello Gelso fcoglio dinon darfinella li-neacollaterale jus direprefentazioneultrafilioifrattura,
echeilpiù proffimain gradoefcludailpiù remoco.CosìleggefiprcflbRofental.de
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feudhcap. 7.cunei. 5 7. Vtffemb.deFeud.cap. 6.mit».18.,'Napoli, in certfuct.fi quii,veifiqua,verbo fedfimortemi num. 270.,il
CardimideLucadeFeud. dife.8.num.11., Pratonelleluedi*
feettazionito:4.cap.ij,num.ji.Panfutonella contrai/.1.nu.
p.,ilPref.Ganaver,neicon/.5.num. 184,,ilRegesteRovuola laPrammatica1!.deFeud.num. 71- ad93,deMarinisIti. 1.refot.
eap.116.n.6l.y&feqq,,cfinalmente pernon rendercitedioficon tantecitazioni,così folienncildotto,feudifta Gio.-AndreadiGiorgioi nellacautadelia fucceflìonc deifeudodiTuri.AveaD. Gabrieledi MolesBaronediTuri,chemori lenza difendenti,ilìituito ere.
deneifeudaliD,ToramafoMolesluo fratellopatrude,che in vigordi taleilìituzionepretefe l'immìlfione nel polsefso del feudo.
Marcantonio MolesPatruo, deldefuntoBaroneimpugnòla ditpofizio-necomenulla, cdomandòlafucceflìone incettata deifeudo,come piòprofilinocongiontoingrado.Il, ConfiglieleGiotAndreadi Giorgio jn difefa del Pa.troo fece la fua allegazione12.,incuifondòcheil jus dellareprefentazione os’attendeildrittocivile oildritto comunede’feudioquello, delRegnononfiemenda oltre ai figli de’ fratelli,echedireilcontrariofiasbagliarlane’ princi-pi;edècoladegnad'avvertirtichequellogranfeudilìa n. 50.
ditteconmeravigliachenonfapeaperfuaderficomel’Avvocati contrarj potelfero lofienerel’oppolto. Opponevafi ancorala prero-gativadella linea perpartedel fratello patrusle allocherifpofe oportet
?
modfmcejfiofttradicata inillalinea,itaquod quandofittranfitus deuna ineaadaliam,