2 6 IL DEMONIO IDENTIFICATO E ACCOMPAGNATO
2.8. UNA MASCHERA TRA FRUSTRAZIONE E CONVERSIONE
Nel teatro sacramental di Calderón, il Diavolo è anche l'antagonista frustrato che, talvolta, si converte. Di ciò, si ha un esempio nei seguenti testi de El Sacro Pernaso:
JUDAÍSMO
Un oyente pueblo, el Judaísmo soy... GENTILIDAD Yo el Gentilismo. JUDAÍSMO ... que al verte... GENTILIDAD ... que al oírte... JUDAÍSMO ... cuanto estimas... GENTILIDAD
... cuanto aplaudes y engrandeces... JUDAÍSMO
... esos asuntos... GENTILIDAD ... contra ellos... LOS DOS
... argüir sus dogmas quieren. REGOCIJO
Destruyéronme el vejamen. FE
¡Locos!, ¡bárbaros! ¡No es este teatro general de escuelas para que en él se argumente! Allá os veréis; y así, ahora, dejad el florido albergue del sacro Pernaso. TOMÁS
Yo
les haré que le despejen. ¡Salid, cancerados monstruos,
161 de sus términos!
(SP, VV. 1844-1860)
JUDAÍSMO
¡Detente,
Tomás!, que esa blanca y negra cruz que en tu báculo tienes, tanto al mirarla me turba, tanto al verla me estremece, sobre haber visto a la Fe que en su tribunal se asiente, que, ciego y turbado, no sé qué rayo vibra fuerte
contra mí, que, de ella huyendo, es bien que estos montes deje y vago y prófugo vaya
donde tu horror no me encuentre ni sepa de mí. Vase TOMÁS ¿No huyes tú también? GENTILIDAD Aunque lo intente, no puedo mover la planta helada, caduca y débil, y así ante tu tribunal, oh Fe, humilde y obediente te pido misericordia. FE
Mi piedad te la concede, que ante mí nadie que pide misericordia padece; llevalda al monte vosotras y agradezca el que lo entiende ver a la Gentilidad
en aqueste rasgo breve heredera de la gracia
que el ciego judaísmo pierde. (SP, VV. 1860-1888)
Empieza a subir el trono con la FE como bajó primero y, al mismo tiempo, vuelve a abrirse el monte con las sibilas y la GENTILIDAD con ellas. En el lugar eminente y en otro carro sube un orbe celeste, los hombros de los cinco dotores como que ellos le sustentan y, a su tiempo, abriéndose el globo, se ve en él un niño con una cruz y hostia y cáliz (SP, V. 1921)
Fe espelle i luciferini Judaísmo e Gentilidad dal sacro Parnaso, imitando l'angelo dalla spada fiammigera che caccia Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Questo allontanamento è frustrante per ambedue le figure che, presumendo conoscenza, cercano di confutare i dogmi cattolici. Il loro
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antagonismo verso Cristo, infatti, è ben presto vanificato perché punito con l'estromissione.
Ebraismo e Paganesimo, bollati come "mostri cancerogeni" da Santo Tomás nel primo brano, separano, però, le loro sorti nel secondo dove Judaísmo conserva la natura diabolica mentre Gentilidad si converte al Cristianesimo. La frustrazione del primo personaggio è accentuata dal suo
parlamento dove Judaísmo proclama propria voce la sconfitta con la conseguente esigenza di
nascondersi e girovagare senza meta301. I ruoli si invertono e se per buona parte dell'auto questa figura ha inflitto sofferenza alla Fe e a Cristo, suo massimo rivale, ora si trasforma in vittima della sua crudeltà302.
Gli epiteti "vago" e "prófugo" che Judaísmo si autoattribuisce riecheggiano l'antisemitismo di Calderón, riferendosi mordacemente alla natura apolide e alla conseguente diaspora giudaica. A questo personaggio, resta, pertanto, solo la fuga; un diverso atteggiamento, invece, è assunto da Gentilidad. Benché cerchi di fuggire, quest'ultima figura non vi riesce e, con umiltà e obbedienza, chiede misericordia a Fe. Il pentimento di Fe rievoca il sacramento della Confessione, considerato
conditio sine qua non il peccatore convertito ottiene la grazia.
Fe sancisce la separazione definitiva tra Judaísmo e Gentilidad sottolineando che il Paganesimo eredita la grazia perduta dall'Ebraismo, ritenuto "cieco" per il peccato del suo rifiuto.
L'ultima citazione corrisponde all'apoteosi eucaristica, simboleggiata dal bambino passionario con la croce, dall'Ostia e dal Calice. Tra i personaggi che trionfano, vi è anche Gentilidad che, smettendo la parte dell'antagonista, si converte includendosi nella schiera dei salvati.
Anche in Psiquis y Cupido para Toledo, il Demonio, nella sua identificazione plurima, è l'antagonista frustrato e pentito, seppur la conversione si limiti a un solo personaggio:
Descúbrese en lo alto Cupido, con una mesa, y en ella Hostia y Cáliz.
CUPIDO
Pues el confesarlo basta para que yo te perdone; que en quien tan de veras ama, como el mismo Dios de Amor, presto los enojos pasan; y para que nunca dudes cuánto puede mi palabra, éste es mi Cuerpo y mi Sangre, y que yo lo diga basta.
301
Á. L. Cilveti, El auto sacramental de Calderón y la continuidad cultural, in AA.VV., Divinas y humans letras., cit., pp. 45-72, p. 68.
302
Reichenberger, El retrato de Lucero en La cura y la enfermedad, in AA. VV., Divinas y humans letras., cit., p. 398, W. Bruno Berg, La crueldad en el teatro de Calderón, in Arellano, Calderón 2000. I, cit., pp. 227-241, p. 228.
163 FE
Sacramentado te adoro, con la vida y con el alma, sin que ya me prevariquen las proposiciones falsas de todos mis enemigos. SINAGOGA
Aquella vista me mata. JUDAÍSMO
Aquel manjar me atormenta. GENTILIDAD
Aquel misterio me espanta. IDOLATRÍA
Aquel pan me atemoriza. APOSTASÍA
Aquel secreto me abrasa. MUNDO
A mí me reduce tanto,
que desde hoy tengo esperanzas, que algún día seréis todos ovejas de la cabaña de la Iglesia. CUPIDO Aqueste monte,
pues contiene gentes varias, y en el idioma caldeo, junta de muchos se llama Toletot, Toletot sea, y Toletot en España, será desde hoy el lugar
donde más la Fe se ensalza. (PCT, pp. 361, 362)
Il trionfo eucaristico di PCT è suggerito con i consueti simboli della tavola, dell'Ostia e del Calice. Rivolto a Fe, Cupido/Cristo la perdona per aver dato ascolto ai suoi nemici, ribadendo l'essenzialità della Confessione e l'importanza della transustanziazione nella conservazione della grazia.
Il pentimento di Fe getta nel tormento Sinagoga, Judaísmo, Gentilidad, Idolatría e Apostasía, antagonisti di Cupido che, dinanzi all'Eucarestia, sono in preda allo sconforto. Il loro senso di sconfitta è indice di frustrazione ma non di conversione: essi prendono, infatti, atto della vanità dei loro argomenti senza tuttavia ravvedersi.
L'ambiguo Mundo è l'unico che, perlomeno in questo testo, si converte, profetizzando la futura adesione degli altri personaggi alla Chiesa. Così, da antagonista di Cupido, malgrado la
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frustrazione della sconfitta, questa figura compie un passo in avanti rispetto alle altre, accrescendo l'apoteosi eucaristica del finale.
La conversione di Mundo e la conseguente battuta di Cupido permettono anche di celebrare Toledo, città per cui Calderón compone l'auto. L'etimologia di questo toponimo è "insieme di molti, unione di nazioni e di popoli". Toledo si identifica, pertanto, con la Chiesa in quanto "unione di fedeli", rappresentando l'archetipo di fedeltà alla Corona e alla religione cattolica303.