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Uso dei Prodotti Chimic

tendenza all’aumento del valore di mercato dei fitofarmaci (+1,3% ri- spetto al 2005), per effetto dell’au- mento dell’uso di prodotti innovativi e dei prezzi unitari di vendita.

Negli ultimi anni la percentuale di ir- regolarità nei prodotti agroalimenta- ri ha subito un decremento, spiega- bile con la restrizione degli impieghi ammessi, con l’attività di controllo ufficiale e con un uso più consapevo- le delle sostanze da parte degli ope- ratori agricoli. Nel 2006, il 96,1% degli 11.852 campioni di frutta e verdura analizzati dall’Osservatorio nazionale residui sono risultati entro i limiti di legge, il 58,6% privo di re- sidui e solo il 3,9% con residui oltre i limiti di legge. Anche i risultati del ministero della Salute su 6.330 cam- pioni di ortofrutta sono rassicuranti, con il 98,5% entro il limite di legge e il 65,8% privo di residui.

I consumi di fertilizzanti a base di azoto fosforo e potassio si sono lieve- mente ridotti nel 2006, per un totale di impieghi pari a 1,49 milioni di tonnellate (- 2,3%). Ciò a causa del- l’aumento dei prezzi internazionali, in particolare per l’azoto, e della ri-

duzione dell’uso di prodotti fosfatici (-4,2%), come conseguenza delle scelte colturali dovute alla PAC (ri- duzione di semine di cereali, in parti- colare di grano duro).

53,2% 13,8% 33,0% Nord Centro Sud e Isole TOTALE1 48.653 12.603 30.165 91.421 Utilizzo di fitofarmaci per circoscrizione (t), 2006

1Dati riferiti al 99,1% delle aziende associate.

Fonte: Agrofarma. 52,5% 24,3% 23,2% Azoto Fosforo Potassio TOTALE 785,7 364,1 347,1 1.496,9 Composizione dei fertilizzanti impiegati (000 t), 2006

Il nuovo regolamento sull’agricoltura biologica (reg. (CE) n. 834/07), che abroga il reg. (CEE) n. 2092/91, in- troduce un logo obbligatorio e l’ori- gine dei prodotti in etichetta, fissa la soglia massima di presenza acciden- tale e tecnicamente inevitabile di OGM dello 0,9% e rafforza la vigi- lanza sulle importazioni.

In Italia, il piano di azione nazionale per il biologico ha ottenuto un finan- ziamento di 30 milioni di euro per il triennio 2007-09, mentre il nuovo quadro sull’agricoltura biologica, approvato dal Consiglio dei Ministri ad aprile 2007, introduce una serie di strumenti per favorirne lo svilup- po e la competitività: i “distretti bio- logici” su base regionale; le intese di filiera; l’acquacoltura biologica; il vi- no ottenuto da filiera interamente biologica; l’estensione dell’uso di cibi biologici a mense ospedaliere, asili e scuole; viene rafforzato, inoltre, il si-

Aziende biologiche in Italia, 2005

Produzione Trasformazione Importazione Totale numero var. % 2005/04 Piemonte 2.361 346 19 2.726 22,6 Valle d’Aosta 70 9 0 79 1,3 Lombardia 880 424 35 1.339 3,7 Trentino-Alto Adige 718 139 5 862 3,7 Veneto 1.075 451 25 1.551 -2,6 Friuli-Venezia Giulia 298 95 5 398 5,3 Liguria 356 81 12 449 1,1 Emilia-Romagna 3.321 687 42 4.050 0,6 Toscana 2.343 483 15 2.841 4,4 Marche 2.583 175 4 2.762 26,1 Umbria 1.353 121 8 1.482 4,4 Lazio 2.532 284 2 2.818 0,4 Abruzzo 1.341 155 3 1.499 40,8 Molise 252 41 0 293 -21,7 Campania 1.219 209 5 1.433 11,1 Puglia 5.715 392 2 6.109 81,1 Basilicata 4.885 52 0 4.937 142,5 Calabria 3.968 210 0 4.178 -0,8 Sicilia 7.936 513 2 8.451 24,6 Sardegna 1.527 74 1 1.602 -12,5 ITALIA 44.733 4.941 185 49.859 21,7 Fonte: SINAB.

Agricoltura Biologica

stema di controllo, con Regioni e Province autonome competenti per territorio.

Produzione

L’Italia, con 49.859 aziende biologi- che, è il leader in Europa nonché quarto produttore mondiale. I prin- cipali orientamenti produttivi ri-

mangono foraggi, cereali, prati e pa- scoli che, nell’insieme, rappresenta- no il 73% della superficie ad agri- coltura biologica. L’aumento delle superfici ha interessato, in particola- re, le colture industriali (+62,1%), i cereali (+35,3%) e l’olivo (+20,2%). Le aziende di produzione biologica si concentrano nel Sud e nelle Isole

(57,1%), mentre nel Nord quelle di trasformazione e importazione. Scende, invece, il numero degli im- portatori (-6,6%), a conferma della ripresa della produzione nazionale. Riguardo alla zootecnia biologica, a fronte del crollo dell’allevamento del pollame (-29,5%) dovuto al- l’emergenza dell’influenza avia- ria, si registra la crescita di suini (+18,2%), ovi-caprini (+48,2%) e bovini (+3,5%).

Mercato

Secondo l’IFOAM, il volume del mercato biologico nella UE, è valu- tato intorno ai 14 miliardi di euro, quasi la metà di quello mondiale. In Italia il fatturato complessivo del biologico nel 2006 è stimato (Coldi- retti e Ispo) in 1,5 miliardi di euro, pari al 2% del mercato dei prodotti alimentari. Si tratta di prodotti in scatola (22%), latte e derivati

Prati e pascoli Foraggi Cereali Olivo Ortofrutta Vite Colture industriali Altre colture TOTALE 227.610 288.927 258.848 106.938 67.407 31.170 23.106 63.096 1.067.102 27,1% 24,3% 10,0% 6,3% 2,9%2,2% 5,9% 21,3%

Superficie a biologico e in conversione per colture, 2005 (ha)

(21%), ortofrutta (18%), pane, pa- sta e riso (13%), bevande (12%), carne e uova (9%) e prodotti diete- tici (5%). L’industria alimentare della trasformazione dei prodotti biologici conta oltre 4.500 imprese, pari al 12,6% delle imprese alimen- tari italiane. Nel 2006, si registra

una flessione delle vendite nella GDO pari al 2,6%, che incide per il 65% sul complesso dei canali di vendita del bio (Ismea). Al contra- rio, secondo Bio Bank, si registra un aumento del dettaglio specializzato, con 1.094 punti di vendita (+7,9%) e della vendita diretta, con 2.163

aziende e agriturismi (+7,5%), 288 gruppi d’acquisto (+29,7%) e 193 mercatini (+4,3%). Nei canali dei consumi extradomestici, a fronte di una leggera flessione dei ristoranti (-3%), si diffondono i consumi nei negozi da asporto, fast food, enote- che, pizzerie e catering. Anche le mense scolastiche che impiegano al- meno l’80% di ingredienti biologici continuano a crescere in tutte le re- gioni, attestandosi a quota 658 (+1,7%).

Coesistenza tra agricoltura biologica e transgenica

Sono 180.000 gli ettari di colture a mais e soia GM coltivati in Europa nel 2006 (Isaaa), con in testa la Spa- gna (60.000 ha). 31 i prodotti GM le- galmente commerciabili nell’UE: 17 varietà di mais, 6 di colza, 5 di cotone (uno dei quali è autorizzato in Italia come additivo per l’alimentazione

72.241 222.516 738.737 86.537 31.338 977.537 7.397 Api1 Bovini Ovini Caprini Suini Pollame Equini TOTALE 2.136.303

Numero di capi allevati con metodo biologico, 2005

1Numero di arnie.

umana e animale), una di soia, un lie- vito e una proteina batterica. In seguito alla raccomandazione della Commissione del luglio 2003, la legge 5/05 ha dettato il quadro normativo minimo per la coesisten- za per l’Italia, che lascia fermo il di- vieto di colture transgeniche desti- nate all’immissione sul mercato e ri- chiede la predisposizione di piani regionali (per i quali la Conferenza Stato-Regioni ha chiesto una mora- toria temporanea). Di fatto, anche le autorizzazioni per fini di ricerca e sperimentazione sono ferme, con 20 protocolli per la valutazione del ri- schio di colture GM sperimentali per mais, vite, olio d’oliva, melan- zane e pomodoro attualmente all’e- same del ministero dell’Ambiente.

L’agricoltura biologica nell’UE, 2005

Aziende (numero) Var. % 2005/04 Superficie (ha) Var. % 2005/04

Belgio 693 0,0 22.996 -3,1 Repubblica Ceca 829 -0,8 254.982 -3,2 Danimarca 2.892 -8,7 145.636 -7,2 Germania 17.020 2,5 807.406 5,1 Estonia 1.013 25,1 59.862 30,1 Grecia 14.614 62,3 288.255 15,5 Spagna 15.693 -2,0 807.569 10,1 Francia 11.402 3,1 560.838 5,0 Irlanda 978 9,0 35.266 15,0 Italia 44.733 22,1 1.067.102 11,8 Cipro 305 35,6 1.698 66,8 Lettonia 2.873 175,5 118.612 170,2 Lituania 1.811 0,0 69.430 88,3 Lussemburgo 72 0,0 3.243 2,7 Ungheria 1.553 -10,3 123.569 -7,1 Malta 6 500,0 14 7,7 Olanda 1.377 -0,4 48.765 1,3 Austria 20.310 2,4 360.972 4,7 Polonia 7.183 91,0 167.740 102,8 Portogallo 1.577 21,1 233.458 37,4 Slovenia 1.718 8,1 23.499 2,0 Slovacchia 196 67,5 92.191 71,4 Finlandia 4.296 -12,1 147.587 -8,9 Svezia 2.951 -6,0 200.010 -9,9 Regno Unito 4.285 6,9 619.852 -10,2 UE 25 160.380 14,1 6.260.553 8,4 Fonte: FiBL.

La materia delle acque è competen- za svolta in sintonia tra il ministero dell’Ambiente, ministero delle In- frastrutture, ministero delle Politi- che Agricole Alimentari e Forestali e ministero dell’Economia e delle Fi- nanze.

Il MIPAAF, sin dal 2002, ha avviato il processo di programmazione per

il settore irriguo, d’intesa con le Re- gioni, che ha portato all’imposta- zione della realizzazione del Piano irriguo nazionale previsto dalla leg- ge n. 350/03 (Finanziaria 2004). Le risorse finanziarie complessive rese disponibili per la programma- zione al 2007, pari a 1.600 milioni di euro, sono state ripartite sul ter-

ritorio nazionale secondo la seguen- te distribuzione:

- con la legge n. 350/03 è stato as- segnato per l’irrigazione un im- porto pari a 1.100 milioni di eu- ro, di cui 770 milioni di euro de- stinati alle aree del Centro-nord e 330 milioni di euro a quelle meri- dionali, utilizzabili per 550 milio- ni di euro nell’anno 2005 e 550 milioni di euro nell’anno 2008; - con la legge n. 266/05 è stato

stanziato un importo pari a 500 milioni di euro per il programma di completamento degli interventi irrigui di cui alla legge 350/03, interamente destinato alle aree centro-settentrionali ed utilizza- bile dal 2007.

Infine, la Finanziaria 2007 ha per- messo di superare taluni problemi amministrativi e di dare avvio al Programma irriguo nazionale. La ripartizione delle risorse finan- ziarie, riportata nel grafico che se-

21% 30% 19% 22% 8% Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole TOTALE 231.652.690,10 343.058.200,44 212.935.155,96 249.979.000,00 84.777.000,00 1.122.402.046,50 Programma irriguo nazionale: risorse per ripartizione, 2007

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