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Del Valore , e Facoltà dell' Acqua

MAnife

fiata qnal (ìa la Mi-niera,ècofa facileil dimoftrareleVirtùdell' Acqua,che fono mol-topiùdi quelle,chepoflà indi-carnelaragione medefima;

Ef-,fendo chequaligiornalmentej conviene©Servareconftupore quell'effetti,chefepoflbnodirli ragionevoli,talvoltameritano ancorad'eflèreammiratiper pro-digiofi:e quella verità' rella con-fermatadall'oflèrvazionipratiche fin"ad orarinvenute,edannette al prelenteTrattato

.

Digiifièdetto antecedente-mente,chelaMinieraèdi fola TerraSamiadinatura

Bezoarti-C

j ca,

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ca, edè di

fommo

(«)valore.»

per difcioglieregl'Acidi;e le tanto puoledetta Terra,eguale firendel'attivitàdell'Acqua, per eflèr'ella,

come

fièdimoftrato

,

pienamentefatolla della fua Mi-niera;

Onde

nonv'èdubio, che eflèndol'Acquafteflaper quella-»

ragioneunpotentiflirno aflòrben-te,attoa loggiogarequalfivoglia Acido,delqualefpogliandone laMatta deFluidibianchi,e rof-fi ,vienenonfolo

[ila

dolcifi-care,

ma

aripurgare,e corro-borareliquidi,efelidi,col

mo-dificareaffiemeilvizioimpreflo nellemedefimevifeere

.

La

Miniera,pereflèr Bezzoar-tica,rendel'Acquaftefla atta-, perlefolaadinfrangere[c 1 la forzadeVeleniancoraprefi per bocca,la quale verità erapurej manifeftane'Secoli parlati,

come

ri-ti) Vini

dell'jtequa. (b)Dolcifica. [c]£' nttvv4

tQntro li Veleni

-Digilaed byCoogl

rìconofcodalli fcrittidel Ciddetrai Bernardoda Spoleto,dicendo egli:Convenitilli,qui timet pa-tionemvenenofam,

dum

ipfaejtin Stomachi) liberateum a morte,

vt-mendo

illam;epoco

dopo

trat-tando deVelenicomunicatida_>

Animalivelenofipermezzodi morficatura,alito,lpuma, uri-na,edaltri rimili,foggiunge:

Conventi(a) etidmmorfiti Vipe-ra,

&

aliorumanimalium -veneno-forum,

&

Canis rabidi,

&

buefi bibatur,

vdmembrumUfitm

in

ca-dértiimmergatur. E* veramentej

cofa meravigliofainofièrvare le guarigioni,che fuccedonodi co-sì fatti veleni,indotti colmorfo

,

o

punturade' fuddettiAnimali,e perciòdagliAbitantidiquella.»

Citta, e fuo diftretto è (lata deno-minata Acquaangelica,perli li-cori effetti,cheluolecagionare intalicalijMentrefe luccede

<ìa-C

4

no-ta]

Mie

punture diUnimalivt-(tno/ì•

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.

notoccatidaveleniimedefimi AnimaliBruti,ocondottial Fonte,ofoccorfi altroveconf

Acqua

,o conlaTerra,inpochi

momenti

firiduconofani.In ol-treèottima ancora (a)ne-' Ve-lenicommunicati da Ponghi, o altrecoleinfette diVeleno, ca-gionando poch'ore dopoil vomi-to. ;."«.'i-I

NelleFebri(i)biliofe,e

ma-ligneconferitemoltol'ufo dell*

Acqua,perchetalvoltafioflèrva ,

bevutaincopiada' Pazienti, pro-movere,edajutare laNaturaj allefeparazioni critiche di Indo-re,urina&c.

Soccorreall'Oftruz2Ìoni(f)di Vifcere naturali,

come

del Fega-to,Milza,edelMefcncerio,c

con

fenice all'Iterizia,ed all'Ido-prifia.

E'pre-Ia]l^e'

y

eleni de"Fonghi .

£b) Mktebri.

[«] Ml'0&rut~

tieni. .

'

Digitiz^JGoogI

E'prefentaneo rimedio

àFluf-R

laibiliofi,edifentericised!

all'ulceredegl'Inteftini,ufandolì ancorane'Criftieri

.

E' ottima ne'Vomiti( b)coa~

tumacibiliofi,acidi, iangui-nolenti&c.

come

ancoraallifluf fidiSangue,eIputo del

medefi-mo

,particolarmente per rime--dioprefervativo,egiova all'in-fiammazioni.

Alla difficoltà(c)dell'Urina;

all'Ardore,e Stillicidio dell'itef-fa, alprodotto arenofo, alI'Af-fézzioneDiabetica,all'Ulcere-»

de'Reni,e dellaVellica,edalla Gonorrea

.

Alle fcottatnrediFuocofe {li-bitoconeflàlìlava,proibite

,

che nonlìalzilavellica .

C

5

Ri-b)«4"Vomitiiiverfi.

c)

U'Mdi 4<ì&i,eitlUr

sf-[U4,

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Rifana fc!izapcricolo.dipoft<:-,nale(a )contulìoni, con.appli-carvi ibpra lepezze bagnate.

d Inoitreèottima, agi'aftem.

pruriginofi,alla

Ropna

Elefan-tuli,Erpeti,Piaghe &c.col

beveria,bagnarli, e doc-ciarli,fecondorichiede1

,

urgenzade*mali,

co-me

aluoluogofi

dirà.

CA-(a)

Mlt

Contufioni.

CAPITOLO v!

9

iSe

canventa a

quellifia*

tiinfettidi

Lue

Gal-lica.

D Ue

m'obligàno adfonolimotiviinferirvi,cheil prefenteCapitolo;Il

pri-mo

fiè,«he trovo ri-portatodallinominatiScrittori, chelamedefima convenga anco-raagl'infetti diLueGallica, ap-postati però,più all'efperien-ìa cheallaragione,frante lefi-tofelice,chehanno'offervatO:

fuccedere inmoltioppreflì da_>

confimilemalore:L'altro moti-vo poiloriconofco,

confideràn-do

ì tempinoftrivagare con-, qualche frequenzal'infezzionej Gallica;

£

perciò

mi

auvanzoa riflettere,chequelli,che

nn&*

volta colmeaio d'impuro

coatat-C

6 to

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6o

to abbianoacquiftato la detta in-flazione,colmedicarlinon pof-fono totalmenteafficurarfi di re-carneliberi,ftantela forte im-preffione del di lei Carattere,il quale,

come

accennaun

Moder-no

adbibitit fpecificismitefàt, jei ntmextinguitur;diquinafce, che

dopo

fcorfi piùLuftri, l'otto larva d' altrimalifiefalta nuova-menteilfermentoCeltico,e fta-bilifcene' miferiPazientiquei morbi, chetalvoltailludendo la fagacitid'accortoProfeflbre, terminano conlamorte,o pre-fervatidaquella,conducono con

tago

penareilretto delloro vive-re.

Non

ècotiche accada tanto diradoa"Medici, quanto rin-contrarli ne"Soggettiinfettatiper fpazio di piùAnni da mali incro-nachiti, etrovanoeflere flati ot-timamentecurati,fenzapunto cedere,edeporrelaloro perti-nacia,quando eliminatetutte le benché minimecircoftanze, giun-gonoa penetraretanfoltre,che

,

j"

"

ven-DigitizedbyGoogle

vengonoin 'cognizione nafcon-derfi inquei Corpi unlatente Ve-lenoGallico,chepoi{coperto , pratticatiliSpecifici,contr'ogni fpettativa riaquiftanolagii de-ploratafalute

.

QuellocrudeleVelenodigiié noto, che perlo piùficomunica ne' nollriCorpida impuro con-tatto,cheèalquanto piùfacile

a

curarli,

ma

allevolteancoralo riportiamoereditariodanollri Progenitori,ocolmezzodi

Nu-trice infetta vienecommunicato agi'innocentiLattanti,edin.»

quellidue

modi,

quandoil

Vele-no

anchefiamanirefto,è diffici-leiltoglierlo;emoltopiù cifi rendel'efito difficoltofo,quando la forzadi limilefermentocifi palefamafcherata conla

produ-zione diqueimali,chepajono originati eia caufe differenti,eda efforemote, o pure quandola_»

contagione perle ftella manifella, replicatamentes'introducene^

Corpi molto primiinfettati .

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4i V

Ideadelfuddetto Fermenti», 'fecondoilfentimentodelDoleo ,

cdeleBoe,viene inabilita in un' Acidovolatile,che abbiaforza_>

diprevenirei*Acidonoftro natu-rale^ che poiacquifti un'acri-raoniacorrofiva,

ma come

of-fervailVvaldfchimidt noné ne-ceifarioabbia adefl'ervolatilo, mentre perIopiùfitrapianta per immediato contatto,eprimas*

introduce,es'infamainquelk_»

parti,chedi fuanaturafono di follanzafpongofa,rara,e lafla

,

come

nellepartiGlandulofede*

Genitali, nelle Tonfille,Palato, lingua,Gingie,Labbri, Nari-ci, "ed altre fimili,ne'quali cor-piglandulofififepara natural-mente dalfangue un Succoacido, dettolinfatico,nel quale gettail fuo prunofeminioilFermento celtico,

come

foggettopiù ade-rbatoariceverla,eperelfer di fuanaturaSalfo-acido, facil-menteacquiftaunamaggiortj acrimonia,eforzacorrofiva»

me-mediantela qualenonloto reca-.' lefione allalettura delle

medefi-me

Glandule, palefata.nell'elul-cerazioni,

ma

ancoracol mezzo-dei reiterato,tralcorfodeFluidi

,

fatollato

iUanguedj

particelle., erolive,fitramanda pettuttoil Corpo,e dilui.parti, ene nafcc unllliade diquei sintomip>u no-ti riconolciuno-ti

»Q

nella coagula-zione,

come

ne!Tubercoli,

Bu-boni,e:Tumori, gummatofi,

o

nellacorrofione,

come

nell Ul-ceri,Lacerazioni,.

Sem

Fitolo-fi,Scabie,, Erpeti,,ed. altre.»

^i^W^uHn-oKKne

all'Acqua

diNocera,

dico, che

$»)

con-ine

in quelli,cheaveffero para-to petalcuntempo, Gonorree, Ulceri, Buboni.&c,eche1

ab-bunodecentementecu^awq^

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