3. Attese e ruoli educativi della famiglia
3.2. I valori trasmessi dalle famiglie
la verifica del ruolo e dell’impegno educativo della famiglia può trovare un ri- ferimento e una valutazione rilevante esaminando i valori che essa cerca di trasmet- tere ai figli. da questa analisi possono essere precisate la concezione della vita, il
Tabella n. 20 - Che cosa si vorrebbe dai genitori secondo la zona geografica,
il sesso e l’età
(*) le percentuali della riga finale corrispondono alla consistenza delle singole variabili. (**) Il totale della prima colonna corrisponde alla totalità del campione.
senso della famiglia, il senso di responsabilità personale e altri riferimenti impor- tanti per la costruzione del percorso di vita e dei fondamenti della maturazione per- sonale.
risulta molto rilevante la trasmissione di valori che possono aiutare i giovanis- simi ad assumere comportamenti e atteggiamenti adeguati: comportarsi in modo educato (84.7%), imparare ad essere autonomo e indipendente (50.5%), avere il senso dell’ordine (44.2%) e essere obbedienti (44%).
Si tratta di valori che possono aiutare ad acquistare comportamenti e atteggia- menti importanti nella vita e a maturare delle disponibilità che potranno essere ri- sorse importanti nei vari momenti. Il valore del modo corretto di comportarsi è una trasmissione più presente nelle indicazioni delle ragazze, degli allievi del Sud e di coloro che non hanno particolari difficoltà nel loro attuale percorso formativo. l’in- centivo ad essere autonomo e indipendente viene maggiormente sollecitato al nord, dai maschi, da coloro che sono più avanti negli anni e in modo particolare nelle famiglie in cui genitori hanno un titolo scolastico medio alto. Anche l’im- pegno ad acquisire il senso dell’ordine è più indicato dai più grandi e nelle famiglie i cui genitori hanno un titolo di studio più elevato. Sempre in questo tipo di fami- glie, che vivono soprattutto al nord, e con riferimento soprattutto ai più giovani, si cerca di trasmettere anche l’importanza dell’obbedienza come valore che può se- gnare la crescita delle nuove generazioni.
Tabella n. 21 - Valori trasmessi dalla famiglia secondo la zona geografica, il sesso e l’età
(*) le percentuali della riga finale corrispondono alla consistenza delle singole variabili. (**) Il totale della prima colonna corrisponde alla totalità del campione.
dall’insieme delle specificità evidenziate, appare alquanto chiaramente che l’attenzione al comportamento e agli atteggiamenti importanti nella vita è maggior- mente collegata a famiglie che, a partire dal livello culturale conseguito, impostano in un certo modo il percorso formativo dei figli. Si tratta di un aspetto non esclu- sivo ma piuttosto specifico.
nella trasmissione valoriale della famiglia appare molto significativo anche il rispetto degli altri (69.4%); un rispetto, tuttavia, che non si traduce in altruismo e servizio agli altri se non per un numero molto ridotto rispetto al precedente (19.9%), come a voler suggerire comunque una certa distanza dal valore della pros- simità e da una piena appartenenza ad una comunità.
Il rispetto verso gli altri viene trasmesso in modo più insistente al nord, nelle famiglie con un livello culturale piuttosto elevato e ad esso fanno attenzione soprat- tutto le ragazze. due aspetti forse inattesi emergono in riferimento al valore dell’al- truismo: di esso non si parla molto tra i ragazzi del Sud e viene evidenziato in modo particolare dai più grandi.
Attenzione a sé e rispetto per gli altri si arricchiscono nella trasmissione valo- riale di altri elementi che possono aiutare a strutturare la crescita e la maturazione personale. due terzi dei ragazzi intervistati hanno detto che in famiglia viene tra- smesso il senso di responsabilità e il 60.7% viene spinto a motivare la voglia di la- vorare e di impegnarsi, imparando a portare a termine le cose che si fanno (47.3%). Sono tutti elementi che possono contribuire efficacemente alla formazione di una personalità responsabile e impegnata, che però tende ad essere autocentrata e a pri- vilegiare la propria individualità rispetto ai compiti propri delle relazioni interper- sonali. Anche questi elementi sono maggiormente trasmessi nelle famiglie con un livello culturale medio alto e sono soprattutto sottolineati dai più grandi, anche se con qualche variazione in riferimento alle collocazioni geografiche.
Tra gli elementi costitutivi del patrimonio culturale trasmesso dai genitori vi è anche una notevole attenzione al valore della famiglia, specificato come volersi bene in famiglia (59.9%) e essere una famiglia unita (43.2%). Tenuto conto delle vicende attuali che attraversano la famiglia, questi due dati sono molto significativi e dicono quanto i giovani tengano a che sia salvaguardata la realtà familiare come luogo di amore e di forte reciprocità. Ma anche questo conferma una tendenziale privatizzazione degli affetti.
l’attenzione alla famiglia è un po’ più presente nel Sud, nelle valutazioni delle ragazze e in contesti familiari con un livello culturale non molto elevato, quasi a costituire un legame forte con la tradizione per arginare derive di solitudine e di marginalità sociale.
Vi sono due altri elementi valoriali che sono stati evidenziati nelle risposte al questionario: il senso del risparmio (46.7%) e l’andare a Messa la domenica (14.2%). Il primo aspetto appare particolarmente rilevante in questo nostro tempo per imparare a vivere secondo le reali possibilità che si hanno e non sotto l’influsso del mercato e delle sue leggi. l’andare a Messa, come espressione di una fede e di
un’appartenenza religiosa, è il valore meno evidenziato dagli intervistati e questo può essere un segno di quanto sia diventato marginale o assolutamente individuale il riferimento e ogni tipo di comportamento religioso.
Il senso del risparmio viene trasmesso di più agli allievi del Centro, soprattutto i più grandi e quelli che nel percorso scolastico hanno vissuto traversie e boccia- ture. l’andare a Messa, invece, è richiamato un po’ di più dagli allievi più giovani, rispetto ai quali, forse, i genitori sentono ancora il dovere di incentivare la pratica religiosa.